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  • seppiolina74
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    Cara Mandragola, ti comunico ufficialmente che mi hai messo in crisi con le tue domande!Ovviamente scherzo, però è sicuro che la questione sia complicata. Credo senz’altro che manchi una coscienza vera di ciò che voglia dire essere donna o uomo. Forse è proprio per questo che si è finito per “scadere” nella definizione di ruolo. Mentre ti leggevo provavo a rispondermi: forse l’equilibrio tra uomo e donna si può definire solo andando oltre le mansioni concrete, magari capendo ed accettando che dentro ognuno di noi esiste un principio vitale che, pur manifestandosi maggiormente in una funzione, comprenda anche l’altra, a sé stessa speculare, ma non altra o estranea. Insomma, mi viene da pensare che se dentro di noi esistono già entrambi i principi, femminile e maschile, potremmo arrivare a vivere l’uno accanto all’altra senza bisogno di stigmatizzare fuori di noi determinate forme pre- costituite che, per loro stessa natura, risultano essere incomplete e magari pure prevaricanti. E quindi torniamo a bomba con l’affermazione iniziale: se non conosciamo noi stessi, non possiamo trovare un equilibrio vero nemmeno con chi abbiamo attorno. È così?

    seppiolina74
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    Caro Diogenon, ricordo di aver visto anche io in televisione un servizio su una popolazione di stampo matriarcale, in quelle zone geografiche. Forse è la stessa, ma non ricordo il nome. È stato molto interessante osservare le priorità date all’interno della piccola comunità: c’era il confronto tra le donne più anziane, operato in circolo, sotto forma di dialogo, senza conflitto. La sessualità veniva vissuta con estrema naturalezza: le donne sceglievano i loro amati e nessuno era geloso di altri. Anzi, è stato spiegato che, non dovendo competere tra di loro per la conquista, gli uomini erano molto meno stressati e quindi più felici!La cura dei figli era poi affare comunitario e questo l’ho trovato molto utile ed intelligente. Vedere la differenza tra le due tipologie di società credo sia importante non tanto per dire una necessariamente migliore dell’altra ( probabilmente la verità sta nel mezzo: e se la società “perfetta” fosse integrare le buone caratteristiche/ prerogative maschili e femminili insieme in costante e rispettosa collaborazione? ); è importante però che le nuove generazioni abbiano la possibilità di creare per il futuro una visione più completa, meno di parte, che sappiano, insomma, di poter scegliere.
    Mi riferisco soprattutto alle bambine di oggi che nascono e crescono dando per scontato di doversi necessariamente sacrificare o debbano sopportare in nome di una presunta (e imposta) superiorità di genere. Un saluto a tutti!

    seppiolina74
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    Mandragola mi hai fatto venire a mente che anche nel territorio dell’Alto Reno, ad Orelia nei pressi di Montovolo, c’è un promontorio, appunto a forma di orecchio, che ha/ aveva funzione oracolare. I bisognosi si rivolgevano alla Montagna ( terra della Dea etrusca Pale) rivolgendo ad Essa le proprie richieste. Molto affascinante! Un saluto affettuoso a tutti!

    seppiolina74
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    in risposta a: Libere testimonianze #32468

    Ippogrifo grazie per le tue parole che mi aiutano ancora una volta a dirigere i miei pensieri verso la Verità di come ” funziona” la nostra Catena Orante e sottolinei giustamente il ruolo del Delegato Generale. Quante volte ho pensato a come debba essere difficile e delicata la posizione del Delegato, una Sapienza che è difficile da capire ma che, all’unanime, riconosciamo preziosissima per il nostro cammino di ascenso. Ben vengano le rettifiche, davvero, perché chiariscono e aiutano a interrogarsi ogni giorno! Un forte abbraccio a tutti e felice serata!

    seppiolina74
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    in risposta a: Libere testimonianze #32454

    Mi ritrovo in ciò che dite Fratelli, a proposito dei nodi che vogliamo affrontare e che, dopo un lungo e fiducioso,spesso doloroso, percorso possiamo sciogliere. Per tanto tempo ho creduto potesse bastare ” mettere” energia in questa lotta quotidiana e ciclica. Ma così facendo ho letteralmente buttato via un’enorme quantità di forze preziose. Sono stati i tanti colloqui con il Delegato Generale e talvolta con altri Maestri in Miriam, che mi hanno fatto capire che, essendo il nostro un percorso di autoguarigione, abbiamo già dentro di noi le forze per ” sopravvivere” al nostro buio più profondo. Unica, grande differenza,però,è cercare di utilizzare le chiavi giuste per aprire le porte al vero cambiamento. Si diceva, il metodo ermetico che cava la teoria dalla pratica;come anche l’allinearsi con i principi di Bene e Salute, quindi il rimanere desti ed attivi qualunque situazione personale viviamo.Le ” chiavi giuste” è impossibile riconoscerle da soli: occorre l’aiuto e la guida costante di un vero Maestro per procedere. A volte penso che sarebbe folle agire diversamente. Sarebbe inutile e controproducente.

    seppiolina74
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    È vero, caro Garrulo, anche io trovo affascinante ed enigmatica la figura di Giano bifronte, con appunto le due facce opposte l’una all’altra. Mi viene in mente che,dopo essersi spogliati del superfluo, con il cadere di tutte le foglie autunnali e dopo aver opportunamente preparato il terreno arando e seminando, ci venga poi chiesto “conferma” di voler cambiare davvero. Guardare avanti vuol dire non demordere su un lavoro cominciato e portarlo a compimento ( Virgilio nelle ” Georgiche” metteva in luce il pericolo che anche buone sementi potessero andare perse, per vari e spesso ignoti motivi…). Viceversa, se cerchiamo nuove terre…ma con vecchi occhi, non volendo, rimaniamo agganciati al passato e ai nostri propositi e desideri che, seppur buoni, non ci aiutano a crescere davvero. Chissà, forse Giano indica anche questo pericolo insito in chiunque ricerchi sinceramente. Buona serata a tutti e…cerchiamo di guardare avanti!!!Adesso vado a mettere un cappuccio al Giano che guarda dietro e un bel paio di occhiali per la miopia al faccione davanti! Ahahah!!

    seppiolina74
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    Invio un pensiero di gratitudine e speranza al Delegato, ai Maestri e a tutta la Fratellanza! Spero di potervi vedere presto e che ci sia ancora la possibilità di poterci riunire. Luce e Salute a tutti!

    seppiolina74
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    Buongiorno! Tra i video del programma “Vitalia”, ho scelto di cominciare dalla puntata della melagrana, frutto sacro alla Dea Giunone,a Paestum. Mi ha colpito molto il fatto che, al di là dello scorrere del tempo e oltre le trasformazioni cultuali avvenute con l’affermarsi della chiesa, i rituali siano rimasti gli stessi, nel loro significato propiziatorio di bene, prosperità e salute, rispetto all’antichitá. La melagrana come simbolo di fertilità e come dono generoso della Dea, è lo stesso frutto che anche nelle terre dell’Alto Reno abbiamo incontrato durante le ricerche accademiali. L’Offerente di Monteacuto Ragazza ( Grizzana Morandi) ha in mano una melagrana nel gesto di offrire; la stessa melagrana che viene offerta dalla Dea etrusca Keinua di Misa,l’antica Marzabotto. Inoltre, così come in Campania,anche a Montovolo si dedicavano riti e danze alla Dea Pale, con feste estive chiamate ” Palilie”, appunto in onore della Dea, chiedendo fertilità sia per la terra, sia per le donne che ad Essa si rivolgevano.
    Ovviamente l’immancabile cattedrale, sorta nello stesso luogo di antichi culti pagani, dimostra come si sia voluto sfruttare al massimo l’energia magnetica e terapeutica di quelle terre ed anche la “notorietà” legata ad esse. Davvero bella questa iniziativa di riparlare in televisione, alla portata di tutti quindi, di tradizioni antiche…Si capiscono anche tante usanze arrivate fino a noi oggi ma che, essendo completamente compenetrate nel quotidiano, si perdono e non se ne ha coscienza più di tanto. Continuerò a visionarle, buona giornata!

    seppiolina74
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    Grazie delle segnalazioni, finalmente qualcosa di bello da vedere…magari al posto delle tante aciocchezze viste e riviste, in tv. Grazie, comincio oggi stesso a seguirle!

    seppiolina74
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    Salve a tutti! Io credo che esista, a livello planetario, un ” progetto” per l’Umanita che, proprio perché universale, comprende potenzialmente tutti gli esseri umani. Questo progetto, se vogliamo chiamarlo così, è legge evolutiva e tocca dunque tutti, nel rispetto dei tempi di ognuno di noi. Ciò spiegherebbe il perché la Fratellanza di Miriam, essendo basata su Leggi evolutive d’Amore e Salute, sia aperta a tutti, senza distinzione di genere, di cultura, di etnia! Insomma, credo sia plausibile pensare che siamo destinati tutti ad evolverci…prima o poi…e soprattutto imparando dagli sbagli, cadendo e rialzandoci continuamente, di vita in vita. Leggevo tempo fa una citazione di uno scrittore che recitava più o meno così: La Natura è l’insegnante più efficace. Prima ti fa fare l’esperienza, poi ti spiega la teoria! Un po come si diceva tempo fa durante una riunione accademiale: la nostra è una Via sperimentale, caviamo la teoria dalla pratica! Una buona serata a tutti!

    seppiolina74
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    Ho dimenticato di aggiungere questo link al precedente post sulla Cimatica:

    Una buona serata a tutti i naviganti!

    seppiolina74
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    Girovagando su You Toube ho trovato questo video che ha attirato la mia attenzione.
    Il termine ” Cimatica” designa una teoria dovuta allo studioso svizzero Hans Jenny che nel 1967, riprendendo gli studi fatti precedentemente, tentò di dimostrare un effetto morfogenetico delle onde sonore. Il nome “cimatica” è stato coniato dallo stesso Jenny e deriva dal greco KYMATIKA che significa ” studio riguardante le onde”. In pratica, posizionando della sabbia su una lastra di metallo e sottoponendo la lastra ad una stimolazione di onde sonore a varie frequenze, sempre più alte, si formano campi energetici che danno origine materialmente a figure geometriche. Quindi, ogni suono ( ogni vocale, ogni parola, ad esempio) ha un suo preciso disegno. Una particolarità mi ha colpito: pare che, mentre è vero che ogni suono produce delle immagini, queste ultime non sono mai le stesse da persona a persona, cioè si differenziano ( forse perché il timbro di voce è unico per ognuno di noi?). Altra cosa: molte delle frequenze generano forme a stella fiore, a croce, a sfera…
    Ps. Abbassate il volume!
    Ps2.: chissà che immagini si formerebbero se a pronunziare la parola MIRIAM fosse un Maestro?

    seppiolina74
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    Il tuo abbraccio, Angelo, lo accetto volentieri, soprattutto perché quell’infinito di cui parli, che tutti ci lega, è l’ Amore senza limiti della Miriam. Essa è un ” Perché ” che tutto spiega, anche quando ci sembra che intorno a noi, e dentro di noi, sopraggiunga la stasi o il pigro rallentamento. Grazie ai diversi strumenti rituali e suggerimenti pratici, possiamo davvero aver fiducia che, al di là dell’individuale coscienza di sé, si pervenga gradualmente a capire meglio i meccanismi che ci animano e che, volenti o nolenti, arrivano a manifestarsi nella nostra vita. È più che confortante, direi vitale, sapere di essere su una Strada di Verità, la più trasparente, la più sincera, per noi che abbiamo scelto di percorrere un cammino iniziatico. Sembrerà banale dirlo, ma al mondo c’è davvero di tutto! Noi siamo, non per caso probabilmente, ” incappati” in quella buona, sana ( e bellaaaa!!): oissa! Approfittiamone…!

    seppiolina74
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    Gli alberi sotto casa sono incredibilmente belli, con i colori rosso- arancio e giallo oro che spiccano sulle foglie cadute…Il sole rende poi tutto più godibile! Sentivo l’intervista ad una guardia forestale che raccontava il perché le foglie cadono: riassumendo il discorso, diceva che la pianta si prepara ai rigori dell’inverno, ottimizzando le proprie risorse.Il calore del sole,non più così abbondante, lo indirizza verso le proprie radici e il tronco, lasciando cadere il “superfluo”, ovvero le foglie. Quindi le foglie cambiano colore ( non più verdi) perché non vengono più alimentate e perdono la clorofilla. Insomma, l’albero ” bada all’essenziale” concentrando le energie verso la parte più profonda e nascosta di sé! La bellezza di questo processo è sotto i nostri occhi e considero una fortuna il poterlo osservare, in un momento non certo facile come questo…Per citare una bellissima poesia ” La Primavera non lo sa”, si può anche dire:” …eppure l’Autunno non lo sa” e ci suggerisce di seguire, per quanto possibile, i ritmi ciclici della Natura, per metterci nelle condizioni migliori per affrontare il nostro cammino.
    Un abbraccio grande a tutti!

    seppiolina74
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    Salve a tutti! In effetti trovo i meccanismi della memoria molto stimolanti, perché se si pensa a quanti “segni” vengono lasciati o incamerati dal nostro cervello, è davvero impressionante! La selettività della mente, poi, lo è ancora di più! Alcune cose si fissano nei nostri sensi, in modo indelebile, al punto che basta richiamare dinnanzi agli occhi un’immagine, perché essa si tiri dietro il ricordo degli altri sensi coinvolti. Ad esempio, mi capita spesso di richiamare alla memoria un’immagine visiva e automaticamente sento l’odore, il rumore,il sapore, il pensiero che mi ha attraversato la mente in quel preciso momento…Parrebbe essere che la memoria sia un senso 3D che racchiude tutti gli altri!Ma non è un senso, forse è più la sintesi di un’esperienza che coinvolge, sempre e comunque, tutto il nostro essere, anche quando ci sembra limitata ad uno solo dei 5 sensi. Ha a che fare senz’altro con momenti emotivamente pregnanti, ma non solo! Tante volte si ricordano informazioni di sicuro insignificanti!

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