-
AutorePost
-
Cara wiwa70, io penso che non dovremmo dimentichiamo neppure che la pratica del digiuno, oltre che a rigenerare l’organismo, rigenera anche ciò che non è materiale, allontanando il corpo dal bisogno, ormai abitudinario, dal cibo.
Il distacco dalle nostre necessità corporali ci aiuta a comprendere meccanismi ben più alti, ben più illuminanti, in grado di rigenerare l’essere nel suo insieme (ciò che sta in alto e ciò che sta in basso).
Si può imparare a nutrirsi di non solo cibo, e ci si sente sazi allo stesso modo, purificandosi.
Tutto è collegato, e se si comprende questo principio credo che ogni nostra azione si ripercuote su tutto il nostro organismo.
La nostra pratica rituale ci porta certamente a riprenderci il nostro essere, materiale e non.
Vi abbraccio forte.Sì certo, caro Fr+, l obiettivo non era svalutare il digiuno lunare semmai avvalorare l efficacia di una pratica rituale fornita dalla Schola per evolversi, cercando di CAPIRE più consapevolmente possibile, cosa accade a 360 gradi a tutto il nostro Essere, che è fatto di tanti piani e se è vero, come dicevi, che ‘Tutto è UNO e ” in alto è come in basso”, mentre siamo impegnati a destrutturarci, sintonizzandoci analogicamente con la Natura e le sue leggi di cui facciamo parte, d altro canto perché il piano fisico non dovrebbe concorrere al processo purificatorio con le sue peculiari modalità? Non è forse una conferma che il nostro Metodo Ermetico concreto e sperimentale, agisce in modo integrale? Tutto ciò in attesa di poter un giorno ,chissà,’ volare alto’! Del resto, mi chiedo, cosa c è di più divino, alto e sublime della MATER-IA Intelligente? Un caro saluto a tutti in attesa della prossima luna nuova
Buongiorno a voi, a tutti
Io dalla pratica del digiuno, ho segnalato a me stessa la pratica della volontà. All’inizio, tutto è incentrato sul cibo, sull’assenza fuori orario concesso, fuori cibi non concessi, poi, con gli anni diventa un percorso diverso, in cui la volontà di dare un significato a quel giorno, diventa magico su se stessi, la volontà che il magico diventi tu stesso, privo del chiasso digestivo.
La volontà che cio’ avvenga porta a superare quei sintomi pienamente saturniani, voglia di cose o mal di testa o falsa sensazione di vuoto
E’ proprio quel falso vuoto che diventa pienezza, che mi porta a capire che sono corpo, insieme a volontà del Tutto, perchè io sono inserita e parte del Tutto e, direi che l’aspettativa del giorno lunare che offre generosamente il dono dell’accoglienza, mi dà veramente la dimensione dell’Amore che Miriam incessantemente cerca nel trovare porte a dimensioni umane per trasformale in Iniziazione
Buon Rito Lunare del 14 Ottobre prossimoIl digiuno è in effetti un un percorso da intraprendere e da percorrere per iniziare ad essere liberi .
Ma congiuntamente chi dà il primo posto ai capricci, ai desideri, a chi si nutre solamente di passioni è solo uno schiavo, e il suo desiderio di essere libero è del tutto fuori luogo.
In realtà, solo lo spirito è libero. Dunque, ha il diritto di essere libero solo colui NEL QUALE GOVERNA LO SPIRITO, OSSIA LA LUCE, ovvero tutto ciò che è nobile, grande e giusto.Paolo Giulierini – L’Italia prima di Roma.pdf
Il nostro Paese ci appare il più delle volte come l’erede per eccellenza della civiltà romana. Non c’è nulla di più vero, ma se ci mettessimo in viaggio percorrendo l’Italia da nord a sud scopriremmo che prima ancora che Italiani siamo stati Italici: in ogni regione la toponomastica, i monumenti, i reperti archeologici, le tradizioni etnografiche, persino le abitudini alimentari e culinarie raccontano la storia di popoli antichi che a partire dall’Età del ferro si sono frequentati, confrontati, scontrati. Celti, Veneti, Liguri, Etruschi, Sardi, Latini, Sanniti, Lucani, Piceni, Campani, Punici, Enotri, Siculi e molti altri hanno lasciato ovunque nella penisola tracce profonde, preziose per capire com’era l’Italia prima dell’avvento di Roma. Con la competenza dell’esperto e il passo avvincente del divulgatore, Paolo Giulierini ci accompagna in un viaggio affascinante, ci presenta gli Italici che siamo stati, ne approfondisce il rapporto con il territorio, le modalità insediative, la religione, la lingua e la scrittura, senza tralasciare il fondamentale incontro con i Romani e quello che ne è seguito. Corredato da splendide immagini, questo libro è al tempo stesso un saggio sulla meravigliosa complessità della storia del nostro Paese e una guida per innamorarsi, oltre che di tutte le sue bellezze, anche delle genti che lo hanno abitato in tempi remoti, e che ancora oggi ci parlano: non solo di loro ma anche di noi, da sempre popolo in cammino che a ogni tappa aggiunge un viandante alla carovana.Fatemi sapere dove scaricare il relativo pdf
Qual’è quella cosa nell’individualità uomo o donna, in grado di estrarre dal cibo particelle sottili, luminose, che entrano nella costruzione del loro intero essere, così che a poco a poco l’individuo si trasforma?
… il PENSIERO:-
Questa risposta è stata modificata 1 mese fa da
admin Kremmerz. Motivo: A lucis-fero da parte dell'admin: N.B.Non si pubblicano citazioni virgolettate senza la segnalazione dell'autore
-
Questa risposta è stata modificata 1 mese fa da
-
AutorePost
- Devi essere connesso per rispondere a questo topic.