Accademia Porfiriana – (Lecce)

Indirizzo:
S.P.H.C.I. Accademia “Porfiriana” c/o Accademia “Pitagora”– Numeri telefonici di riferimento: 393 923782830 – 3925311647- e-mail: scholasud@kremmerz.it

Breve storia
L’Accademia Porfiriana fu una delle prime Accademie miriamiche costituite dal Kremmerz e convalidate dall’Ordine Egizio per rappresentare all’esterno la S.P.H.C.I.  Fr+ Tm+ di Miriam. Fu ubicata a Taranto ed ebbe come Presidente il Dott. Pietro Clemente residente a Mola di Bari, iscritto all’Ordine Egizio col nome di Apphus, e come Preside, residente a Taranto, l’Ing. Giuseppe De Cal. Fu all’Ing. De Cal che nel 1910 il Kremmerz affidò l’incarico di trarre da una sua foto il ritratto a lapis che fece corredare, su sue istruzioni, di simboli e cifre atte a valorizzarlo come “Vessillo” della Schola ortodossa, per poi trasferirlo a Domenico Lombardi (Benno) e da Questi ai successivi Preposti alla direzione della Stessa.

Con l’organizzazione della Schola nelle due Circoscrizioni Nord e Sud (nel 1912/13), facenti capo al Galleani (Jesboama) e al Borracci (Cajetel), come la  “Giuliana” di La Spezia e la “Sebezia” di Napoli, anche la “Porfiriana” di Taranto, fu “virtualmente soppressa” e tutti gli iscritti corrispondenti fecero da quel momento capo  alla “Pitagora” di Bari.

Con l’Equinozio di Primavera del 2009 la Delegazione Generale della S.P.H.C.I. Fr+ Tm+ di Miriam ne ha deliberata la riattivazione, scegliendo la città di Lecce come sua nuova ubicazione anche per meglio raccordare, logisticamente, gli iscritti residenti nell’estrema punta del tacco d’Italia.

Attività e Programmi di studio e ricerca
Dalla riattivazione nel 2009, i lavori della Porfiriana si sono avviati con il riepilogo dei temi e degli argomenti tracciati nelle “Dispense” diramate dalla Delegazione Generale attraverso il Circolo Interno della Schola, con particolare accento sul metodo ermetico, e sulla base del programma accademiale già svolto dai Fratelli presso l’Accademia Pitagora dalla quale precedentemente dipendevano. Parallelamente, attraverso il Fratello Medico che ne ha assunto il ruolo di Preside, sono state date, di volta in volta, le informazioni scientifiche e mediche atte a integrare le annotazioni sulle influenze siderali e lunari sulle piante, i medicamenti e le infermità tratti dalle “Lunazioni” di Giuliano Kremmerz, e altre istruzioni di ordine terapeutico.

Indirizzo e programma speciale di studi
Ad ogni accademia storica miriamica è stato assegnato un indirizzo e un programma speciale di studi, ispirato al suo specifico appellativo.

L’appellativo “Porfiriana” dato in origine a quest’Accademia Miriamica, a suo tempo ubicata a Taranto e dalla breve effettiva operatività, fu ispirato al filosofo pagano di origine fenicia Porfirio (Tiro 233/34 – Roma 305). La sua prima formazione si compì alla scuola ateniese di Longino e si completò a Roma ove conobbe e divenne discepolo dell’egiziano Plotino. Fu questi ad appellarlo “poeta, filosofo ed ierofante” affidandogli, tra l’altro, la sistemazione e la pubblicazione dei suoi scritti e della sua biografia. Egli appare dalle sue opere come un moralizzatore del paganesimo occidentale cui conferì una profonda religiosità, non disdegnando e rivalutando anche elementi dell’esoterismo orientale. Si occupò non solo di filosofia, ma anche di retorica, analisi dei miti e delle religioni, di matematica, astrologia e musica. Avversò nei suoi scritti il Cristianesimo fino a comporre un’opera “Contro i cristiani” di cui, unitamente a tante altre, sono pervenuti solo alcuni frammenti, dato che dopo l’Editto di Milano e il Concilio di Efeso (già nella prima metà del 400 d.C.), le sue opere scritte furono a più riprese condannate al rogo e indi bruciate. A Plotino si rifece anche Giuliano l’Apostata, ultimo imperatore pagano.  Probabilmente furono dal Kremmerz e dai Suoi Mandanti soprattutto ammirate e condivise le doti di Porfirio come filosofo neoplatonico e la sua polytropia nell’interpretazione dei Miti da lui esaminati sia metafisicamente, come filosofo, sia letteralmente, come poeta, sia religiosamente, come ierofante.  Come pure è apprezzabile il grande rispetto per tutte le creature che emerge dal suo panteismo “mistico” e che restituisce dignità anche al mondo animale, predicando il vegetarianesimo e aborrendo sacrifici cruenti e immotivati. Il ruolo della riattivata Accademia “Porfiriana”, nel ricollegarsi e integrarsi a quello delle altre Accademie, è pertanto quello di rendersi interprete di un approccio “etico” verso i problemi che attanagliano l’umanità in questa nostra era tecnologica che tutto dissacra e riduce entro nuovi rigurgiti di meccanicismo e bieco utilitarismo, sacrificando gli esseri più deboli alle brame di potere e all’ingordigia insaziabile di quella fetta di società fagocitante e tendente a oltraggiare ogni diritto alla vita. L’ubicazione della “Porfiriana” a Lecce, nell’arcaica terra salentina che già nel Paleolitico medio fu culla dei primi stanziamenti umani, vuole auspicare, per la Fratellanza, l’apertura al dialogo con le culture mediterranee e mediorientali, nell’abbattimento di pregiudizi e nel confronto fra le tradizioni sapienziali d’Oriente e Occidente. Un confronto animato da autentico spirito di fratellanza e che, sebbene attraverso percorsi, esperienze e metodiche differenti, possa ricondurre il seme occulto di ogni entità vivente ad un’unica Matrice originaria.

N.B. L’Accademia Porfiriana continua a svolgere a tutt’oggi con le sue molteplici attività il suo ruolo ortodosso di Accademia Miriamica della S.P.H.C.I.

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