Angelo

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  • Angelo
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    Cari naviganti, essendo sempre alla ricerca di notizie e cercando di non smettere mai di lavorare e operare, ho trovato, leggendo un articolo su internet, una leggenda ebraica che mi ha colpito, la quale recita:
    “Secondo una leggenda ebraica, quando un bambino viene al mondo, conosce tutti i misteri della creazione. Ma poco prima della nascita, un angelo gli posa un dito sulla bocca, e il bambino dimentica tutto, venendo al mondo in modo innocente. Questo è il motivo per cui tutti abbiamo una piccola cavità sopra il labbro superiore, un segno dell’impronta del dito dell’angelo. Prima della nascita, recita il Talmud, l’uomo è uno spirito puro e ha ancora l’ultima conoscenza delle sue vite precedenti. È allora che appare un angelo che gli ordina di mantenere segreta questa conoscenza. L’angelo mette il dito sul labbro del bambino e in questo preciso momento il bambino dimentica tutto per entrare nella vita. Dal gesto dell’angelo, rimane una traccia: la piccola cavità che disegna uno spazio tra il labbro superiore e la base del naso. Solo così potrà emettere il suo primo grido. La tradizione ebraica dice inoltre che prima della nascita, l’anima “discesa” nell’embrione conosce “l’intera Torah”, vede la vita che condurrà durante l’incarnazione, le scelte che dovrà fare e le loro conseguenze. Alla nascita l’angelo posa un dito sulla bocca in modo da fargli dimenticare ciò che sa, dandogli il piacere di riscoprirlo, facendo le sue scelte liberamente. Tale traccia di questo dito angelico è la piega naso-labiale. Sarebbero questi i motivi per il quale ogni volta che riflettiamo, cerchiamo una risposta o invitiamo qualcuno a fare silenzio, appoggiamo proprio il dito su questa fossetta”. (https://it.quora.com/Che-significato-ha-il-Sigillo-di-Salomone).
    Penso che le riflessioni che si possano fare su questa “leggenda”, siano veramente tante.
    Un abbraccio a tutti.

    Angelo
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    Post totali: 178

    Un caro saluto a tutti i naviganti.
    Ritorno a scrivere sul forum perchè, in questo luogo, anche se non di persona, ci si incontra sempre, nella nostra Unità.
    Un principio che ho smpre ritenuto importante e che è alla base dei nostri studi, è che tutta la materia, organica e inorganica, è legata da un processo evolutivo comune. Rispolverando vecchie ricerche, mi sono imbattuto nella “problematica” della riproduzione, e come la stessa avvenga nei tre regni, animale, vegetale e minerale.
    Per i primi due regni, le caratteristiche comuni sono veramente assolute: la riproduzione umana la conosciamo, quella vegetale è in completa assonanza, in quanto avviene a mezzo del vento, degli insetti o dell’acqua, che trasportano il polline, liberato dalle antere di un fiore, sul pistillo di un altro fiore: è l’impollinazione. a questo punto la cellula maschile scende scende fino all’ovulo e si unisce alla cellula femminile: è la fecondazione.
    L’ovulo fecondato si trasforma nel seme, che protegge il nuovo essere. L’ovario si ingrossa e si trasforma nel frutto, che protegge il seme.
    Quando il frutto è maturo, i suoi semi si disperdono. Se il seme trova un terreno adatto inizia la germinazione, cioè la nuova piantina comincia a svilupparsi.
    Rispolverando i concetti della riproduzione minerale, ho rivisto come il processo di formazione dei minerali è detto minerogenesi e può avvenire secondo quattro modalità diverse.
    Nella minerogenesi magmatica i minerali si formano per solidificazione dei componenti liquidi del magma (massa fluida e incandescente presente all’interno della Terra), conseguente al suo raffreddamento mentre risale in superficie; il passaggio da liquido a solido cristallino avviene in tempi e a temperature diverse. In questo modo si forma, per esempio, il quarzo.
    Nella minerogenesi per sublimazione alcune sostanze aeriformi (gas e vapori) emesse nelle zone vulcaniche passano direttamente dallo stato aeriforme a quello solido cristallino per sublimazione; in questo modo si forma, per esempio, lo zolfo.
    Nella minerogenesi da soluzione l’acqua marina è una soluzione in cui sono disciolti numerosi sali, che si depositano se la loro concentrazione aumenta quando, in seguito all’evaporazione dell’acqua, si raggiunge il loro limite di solubilità (quantità massima di soluto che può sciogliersi in 100 g di solvente a una determinata temperatura); si originano in questo modo il gesso e il salgemma.
    La minerogenesi per trasformazione di altri minerali può avvenire per cambiamento della struttura cristallina di un minerale, conseguente a elevate pressioni o temperature (così il diamante può trasformarsi in grafite), o per cambiamento della composizione chimica in seguito a reazioni chimiche che portano alla perdita o all’acquisto di alcuni elementi: per esempio, dal gesso (CaSO4 · 2H2O) può originarsi lo zolfo (https://www.sapere.it/sapere/strumenti/studiafacile/scienza/La-Terra/Materiali-della-crosta-terrestre/La-formazione-dei-minerali.html).
    Ho in questi giorni poi trovato un articolo interessantissimo (https://www.iltascabile.com/scienze/i-minerali-e-la-vita/), che ha evideniato come “In geologia, i minerali sono stati tradizionalmente classificati in base alla loro composizione chimica e alla loro struttura cristallografica. Un po’ come nella biologia pre-darwiniana, queste classificazioni tassonomiche veicolano una visione del mondo minerale come eterno e immutabile; una visione che non tiene conto delle circostanze in cui le diverse strutture minerali hanno potuto prendere forma. Il mineralogista Robert Hazen è da decenni un sostenitore appassionato dell’idea che l’approccio tradizionale allo studio delle rocce debba essere radicalmente rivisto. È stato il primo scienziato a introdurre la teoria dell’evoluzione minerale, cioè l’idea che i minerali, come gli organismi viventi, si siano evoluti nel corso della storia dell’Universo formando strutture sempre più complesse e diversificate via via che l’ambiente attorno a loro è cambiato…”.
    E’ veramente magnifico riscoprire come principi esposti da recenti scienziati, non fanno altro che confermare i principi per i quali la natura, se la stessa viene esminata e letta in maniera semplice, chiara e senza preconcetti, ha “previsto” l’eguaglianza della vita nei tre regni: tutto nasce, si sviluppa e muore secondo leggi immutabili, che già nella notte dei tempi, erano state accertate senza alcuno strumento scientifico.
    La realtà della Tradizione della nostra Schola, è intorno a noi, e noi siamo dei “fortunati” a poterla vedere e toccare grazie al nostro Centro, al Delegato Generale e ai Maestri tutti. Operiamo e non smettiamo mai di indagare le cose semplici nelle quali possiamo trovare risposte che sembrano complesse ma non lo sono.
    Un abbraccio a Tutti.

    Angelo
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    Auguro a Tutti i Maestri, ai Fratelli e alle Sorelle un augurio per un 2024 portatore di Luce, Bene e Amore, uniti nella nostra Catena alle Superiori Gerarchie, ricco di quell’Amore che ci lega indissolubilmente in quella Catena che ci guida e ci dirige in un mare a volte tempestoso, ma nel quale, sempre, ci appare la stella che ci conduce a ritrovare la strada di casa.
    Vi abbraccio con un Amore senza confini.

    Angelo
    Partecipante
    Post totali: 178

    Cara wiwa70, io penso che non dovremmo dimentichiamo neppure che la pratica del digiuno, oltre che a rigenerare l’organismo, rigenera anche ciò che non è materiale, allontanando il corpo dal bisogno, ormai abitudinario, dal cibo.
    Il distacco dalle nostre necessità corporali ci aiuta a comprendere meccanismi ben più alti, ben più illuminanti, in grado di rigenerare l’essere nel suo insieme (ciò che sta in alto e ciò che sta in basso).
    Si può imparare a nutrirsi di non solo cibo, e ci si sente sazi allo stesso modo, purificandosi.
    Tutto è collegato, e se si comprende questo principio credo che ogni nostra azione si ripercuote su tutto il nostro organismo.
    La nostra pratica rituale ci porta certamente a riprenderci il nostro essere, materiale e non.
    Vi abbraccio forte.

    Angelo
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    Post totali: 178

    Concordo con m_rosa. Più che un ciclico dimenticare, io penso che vi siamo momenti in cui le istituzioni costituite abbiano interesse a che vengano affossate idee e scoperte che potrebbero portare alla luce un’infinità di bugie raccontate al solo scopo di portarci all’interno di quel pensiero “comune” che disumanizza, ci rende piatti, incapaci di comprendere e facili prede della corrente “comune”.
    Se noi siamo qui, è perchè c’è ancora chi ha fiducia in pratiche e operazioni che hanno la loro valenza nella notte dei tempi, e per nosra grande “fortuna” abbiamo incontrato (forse di nuovo) quella Catena che ci lega e ci nutre.
    Se l’uomo ritrovasse la capacità di riaprire gli occhi, quale miracolo.
    Noi viviamo il nostro “miracolo” tutti i giorni, non con fede, ma con profonda conviznione della sua forza e vitalità.
    Vi abbraccio.

    Angelo
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    E’ tutto vero Catulla, come ci hanno sempre confermato il vero “segreto” è operare. Siamo consapevoli del nostro lavoro grazie ai risultati che otteniamo su noi stessi, ma anche grazie ai risultati che, tramite la nostra Catena, si ottengano su chi chiede aiuto.
    Il nostro lavorio di tramiti del Centro Operante, di pile dispensatrici di quel Bene e di quell’Amore che proviene dal Centro, ci riempie il cuore, e ci aiuta nella nostra trasformazione. Viviamo ogni nostra vita in questa ottica, non credendo ciecamente, ma operando ogni giorno per il nostro e l’altrui Bene, nell’attesa del sorgere del SOLE.
    Mi sono soffermato nel post perchè dopo la pausa estiva riprendere i contatti, anche solo sul nostro sito e non di persona, mi riempe il cuore di gioia e mi fa sentire sempre più vicino a tutti Voi, ai Maestri, al Delegato generale ed alla Miriam, nostra Eterna Rosa.
    Vi abbraccio.

    Angelo
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    Post totali: 178

    Il nostro lavoro interiore è quel famoso vaso alchemico che cuoce lentamente la materia per trsformarla, con un calore costante. Poi occorre scoprire quale sia il vero “dissolvente”, in grado di dare vita ad unaa nuova “nascita”. Il nostro lievito è certamente il Centro Operante, che ci trasmette costantemente quel Principio generatore in grado di aiutare la nostra trasformazione. Ma poi sta a noi. Comprendere quel sentimento d’amore che travalica tutto e tutti, un sentimento spassionato, che ci dovrebbe travolgere come un’ondata e che dovremo riuscire a mantenere costante, in ogni momento della nostra vita. Il solo problema, è che questa esplosione a volte dura per pochi secondi, ci infammia e ci rende conssapevoli che è una forza grandissima, senza confini. Poi però, si ritorna alla nostra “materialità” e si ritorna assorbiti dal nostro quotidiano, dove certamente continuiaamo a portare il nostro messaggio di Amore e Bene, ma con una intensità non paragonaabile a quella che si raggiunge in certi attimi della nostra vita. Che meravigla toccare anche per soli pochi secondi questa vetta che ci illunìmina. Riusciremo a tenere acceso questo nostro “fuoco” in maniera costante solo dopo tanto lavoro, come dici tu, Lucis_fero.
    In attesa, vi abbraccio tutti.

    Angelo
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    Nel mio percorso la linea da seguire mi appare più chiara ogni volta che, consapevole o meno, commetto degli errori. Prima erano motivo di arrabbiature, ora sono veicolo di comprensione del mio cammino. La mia comprensione, diventa comprensione degli altri, consapevolezza dell’esistenza di un Amore così grande che coinvolge il mio essere grazie al collegamento con il Centro. E’ vero, non possiamo vivere solo per noi stessi, ma dobbiamo prendere consapevolezzo che siamo uno strumento per la propagazione di un messaggio di Amore che inviamo anche con solo semplici parole, in quanto crediamo “…nell’amore che fissa nell’attimo che vola la parola che crea”. Rileggo sempre con più estrema comprensione i nostri corsi, che ogni volta mi appaiono diversi, come se le parole scritte si trasformassero ogni volta in un messaggio diverso. Quanta “fortuna” per noi tutti essere parte di questa Catena, così amorevole e dispensatrice di forza. E’ solo grazie al nostro continuo operare, giorno dopo giorno, che sentimao che il fermento è vivo dentro di noi.
    Senza il Centro siamo il nulla, navigheremo a vista in un oceano di illusioni.
    Vi abbraccio fortissimo con tutto l’Amore che posso.

    Angelo
    Partecipante
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    Grazie seppiolina, una canzone che riempe il nostro “cuore”.
    Che il Sole ci illumini sempre in questa nostra vita, con l’augurio che alle prossime riunioni accademiali possiamo abbracciarci nuovamente.
    Un augurio di Bene e Amore a tutti i Maestri, Fratelli e Sorelle, unit n quel Centro che ci irradia senza sosta.

    Angelo
    Partecipante
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    Grandissima indicazione Lucis_fero, il lavoro più duro. Ma arriva un giorno nel quale ci si guarda, si ricorda, si rivive e si ritorna bambini. Da quel momento il mondo lo si vede con occhi diversi, lontani dai sensi di colpa, dalle sovrastrutture e dalle erronee impressioni che il mondo ci ha dato. Si muore per rinascere, e senza quel fuoco, che dobbiamo tenere costante, l’Opera è impossibile. Abbiamo una Bussola che ci indica la strada nel nostro periglioso viaggio. Vi abbraccio.

    Angelo
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    Post totali: 178

    Un augurio per un Novilunio di Amore e Bene a tutti i Maestri, ai Fratelli e alle Sorelle. Anche se è un pò di tempo che non scrivo più su Forum, per impegni di lavoro e famigliari, sento sempre l’abbraccio della Miriam e della Catena che mi accompagna ogni giorno.
    Che sia sempre un giorno di rinascita per tutti noi.
    Vi abbraccio forte.

    Angelo
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    Che questa Primavera ci porti quella Luce e quel Calore necessario a far si che il Seme si risvegli in ognuno di noi. Un abbraccio di Amore e Bene e tutti voi, Mestri, Fratelli e Sorelle. Tutti uniti in quel Centro che promana Amore e Bene e che ci tiene uniti in una corrente di bene infinita.

    Angelo
    Partecipante
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    Cara Mandragola, soo perfettaente d’accordo con te. Purtroppo, ci hanno abituato a tutto e al contrario di tutto… E’ bello risentirvi, ed è bello scambiarci le nostre opinioni. Vi abbraccio.

    Angelo
    Partecipante
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    La Stella risplende e ci indica il cammino. Se la seguiamo la grotta ci rivelerà la nascita. Un augurio ben un 2023 ricco di amore, Bene e Pace a tutti i navignati, ai Maestri e al Delegato Generale.

    Angelo
    Partecipante
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    Penso che la pulizia dalle nostre impurità, partendo dalla più piccole e che magari ritieniamo insignificanti (ma che in realtà ci condizionano) per arrivare a quelle più profonde, più intime, che magari non affrontiamo e teniamo nascoste al nostro io cosciente (anche per paura di affrontarle) sia la parte fondamentale del nostro percorso inziatico. Non siamo fedeli, ma semplicemnte fiduciosi (come dicono i Maestri) che la nostra Opera, porti ad un risultato, magari dapprima impercettibile, per poi diventare immenso, addirittura difficile da descrivere.
    I nostri riti, piano piano, legati alla loro quotidianità ed alla fiducia nel loro effetto positivo su di noi, alimentati dalla forza del Centro Operante e dalla Miriam, ci trasformano, ci portano a quella sublimazione del nostro Io che ci allontana dalla materialità, pur rimanendo noi pura materia.
    La nostra composizione di più corpi sottili, deve essere sollecitata, alimentata, nutrita, con semplicità e consapevolezza che il risultato arriverà.
    Quante volte si prova estasi per essere riusciti a demolire un preconcetto che ci ha accompagnato per una vita? Lavoriamo soli, ma non siamo mai soli, perchè la nostra Unità ci ha legati in maniera indissolubile con il Tutto.
    Le parole dei Maestri diventano e sono la nostra guida, che seguiamo con fiducia. Non siamo perfetti, e credo che mai lo sarò, ma la santità che io cerco riposa nel comprendere il concetto di amore vero, di Bene vero, distaccato da emozioni e personalismi.
    Vi abbraccio.

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