Angelo

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  • Angelo
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    L’incontro del 18 è stata una cascata di emozioni, una ventata di Amore, uno spiraglio per il nostro cuore che si anima e si attiva grazie al centro e a tutti i Maestri.
    Le parole del Delegato Generale e dei Maestri (ma anche quelle di tutti i fratelli e delle Sorelle) sono state cosi cariche di significato che sono arrivare dirette, senza alcun tipo di possibile fraintendimento.
    E stata un’ondata che mi ha letteralmente travolto, nella mia carne, non in senso immaginario.
    Vi abbraccio Tutti e auguro che per tutti noi sia un solstizio di vera rinascita.

    Angelo
    Partecipante
    Post totali: 178

    La musica ha sempre avuto, in tutti i tempi, una forza straordinaria. Le onde sonore sono propagazione di una forza che agisce dentro e fuori di noi, in maniera diretta. Ho trovato un articolo molto interessante per quanto riguarda la musica nell’Antico Egitto, di cui riporto uno stralcio che mi ha molto colpito e il link di riferimento:
    “Benché non sia mai stata venerata all’interno di un santuario, esisteva nel pantheon egizio una dea chiamata Merit, collegata alla musica e interpretata come una “chironomista” cosmica, responsabile dell’armonia celeste. In Diodoro Sicuro si afferma che Thot dotò la lira di tre corde, a imitazione delle tre stagioni dell’anno, mentre Osiride, in età ellenistico – romana, era ritenuto l’inventore del flauto detto monoaulos. Hathor, come dea della gioia e dell’amore, è legata alla musica e alla danza (era infatti chiamata “Signora della danza” e “Signora della musica”), ma anche il nano Bes era protettore sia della musica militare sia di quella che accompagnava la danza (era infatti il patrono dei danzatori), ed è spesso rappresentato mentre suona il tamburo, il tamburello, l’oboe, l’arpa o la lira. In età romana, Iside è a volte rappresentata mentre suona la tromba per richiamare lo sposo Osiride in vita….Una statuetta di Amenemhab, detto Mahu, sorregge una stele, dove questo personaggio, capo dei cantori di Amon, è rappresentato mentre suona l’arpa di fronte al Sole, cui rivolge un inno di lode. Il dio è chiamato Ra, ma è rappresentato come semplice disco solare: è possibile che la scultura si dati agli inizi dell’epoca amarniana. Una coppa di steatite risalente al 500 a.C. mostra dei musicisti in processione davanti
    a un naos contenente un’immagine di Hathor: sono raffigurati un tamburo rotondo, una lira, un doppio oboe e dei clappers a forma di mano, tutti suonati da musiciste (a parte forse l’oboe). Non sappiamo però se si tratti di musicisti ufficialmente legati alla dea o
    parte di una processione popolare”. https://www.archeofriuli.it/wp-content/uploads/2016/11/musica%20egizia.pdf
    Suono, musica, parole, estensione del nostro pensiero che si fa vivo, si propaga, entra dentro di noi attarverso l’apparato uditivo. Sono convinto che tutto questo ci siuti nell’Opera di guarigione, nostra e di chi chiede il nostro aiuto attraverso i nostri Riti, che pronunciamo a voce ALTA.
    Un abbraccio a tutti i naviganti.

    Angelo
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    Rileggere gli scritti dei Maestri ci “rianima”, ci conforta e ci riporta ad osservare sempre con occhi nuovi questi Vita.
    Grazie a tutti i naviganti per lo scambio sempre così importante di opinioni che ci aiutano ad osservarci sempre da angolazioni differenti, per poi riportarci ad un centro in costante espansione.

    Angelo
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    in risposta a: Libere testimonianze #34019

    Sono certo che il nostro incessante cammino, illuminato da eventi così importanti, da darci conferma nella nostra quotidianità che la strada che percorriamo, anche se a volte sembra sempre in salita, ci “regala” momenti così carichi di Amore e Bene, e che ci unisce tutti mella nostra Catena, interviene sempre, nel momento del bisogno, grazie al Centro dispensatore di quel Bene mugnifico che non ha confini.
    Vi abbraccio nella certezza che la nostra Opera è sempre proficua di bene e balsamo di ogni male per chiunque si rivolge alla Miriam.

    Angelo
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    Cari Fratelli e Sorelle, è sempre bellissimo ritrovarvi qui, luogo nel quale ci sentiamo sempre vicini e collegati.
    E’ vero garrulo che l’unica cosa importante è il presente, e come lo viviamo, qui ed ora. Ma noi siamo quello che eravamo, e diventeremo quello che vogliamo essere. Riscoprire quello che eravamo, come dici tu, nella puntata precedente, sarebbe come scoprire l’elisir di lunga vita.
    Viviamo il presente per continuare a lavorare sulla nostra trasformazione, costante, continua, anche se lenta, alimentata da quel fuoco che trasforma la materia in qualcosa di più grande ed universale.
    Vi abbraccio forte.

    Angelo
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    Post totali: 178

    Penso alle mie cicatrici, e le stesse mi riportano ad eventi passati, superati e conclusi. Mi ricordano il dolore delle scelte fatte, degli errori commessi e delle strade intraprese. Sono il ricordo vivido del passato, che se al momento ci hanno prodotto dolore, riguardate con gli occhi del presente, mi danno un piacevole senso di sicurezza e serenità. Si può andare oltre i nostri errori e ricostruirsi, con il dolce Amore della Miriam, che ci aiuta a ricomporci, a rinascere, a diventare nuovi.
    Quanti cocci e quanti dolori trasformati in un vaso nuovo, più resistente, più vivido, più brillante.
    Ogni coccio è esperienza, è dolore al momento per trasformarsi poi in nuova vitalità.
    E’ il nostro cammino. Un continuo distruggere per ricostruire. La nostra Opera.
    Vi abbraccio.

    Angelo
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    Post totali: 178

    https://www.storicang.it/a/merit-ptah-e-peseshet-prime-donne-nella-scienza_15460
    https://www.storicang.it/a/medicina-e-medici-nellantico-egitto_15762
    http://www.demetra.org/index.php/medicina-allopatica/50-medicina-dellantico-egitto/99-storia-della-medicina-dell-antico-egitto
    Ho trovato molto interesenti questi due articoli, che danno ampie spiegazioni sulla medicina egizia.
    La donna, credo, abbia sempre prodotto e partecipato, in maniera effettiva, al progresso della scienza e della medicina nell’antichità (come lo ha fatto in tutti i tempi), anche se il suo ruolo, da un mio punto di vista, veniva, in qualche modo nascosto agli occhi dei più, al fine della “salvaguardia” della figura maschile, che anche oggi, non deve essere “usurpata”.
    La donna, contenitore di vita, madre e amore, non può che essere il fondamento della storia umana.
    Un abbraccio fraterno a tutti i naviganti.

    Angelo
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    Post totali: 178

    Sonoo profondamente d’accordo con le parole di m_rosa. Non credo si debbaavere la fretta di vedere risultati immediati, ma se con pazienza e con Amore si attende, lavorando su di noi, i risultati arrivano. Le parole dei Maestri restano indelebili, impresse nel nostro vero Io, e quando ci sono momenti difficili, mi tornanon in mente in tutto la loro chiarezza. Se poi, si è “fortunati”, e si tocca con mano la forza della Miriam, allora tutto diventa ancora più chiaro, perchè si raggiunge la certezzza che il nostro lavoro porta dei risultati che solo una volta toccati, se ne può comprendere la grandezza.
    Anche l’equilibrio così difficile da raggiungere, è per me unoo stato in cui i miei pensieri, le mie azioni, le mie parole, sono incanalate in un flusso di Amore verso l’infinito, verso un Tutto non identificato da nomi e persone. Difficile da spiegare, ma oltre alla mia pace, è uno stato, una sensazione, un abbraccio con tutto cio che circonda, sentendolo vicino e parte di noi.
    Vi abbraccio forte.

    Angelo
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    Post totali: 178

    Ciao mandragola1 prova a leggere il contenuto del seguente link, sembra spiegre bene cosa sia questa dieta: https://www.epicura.it/blog/dieta-e-dimagrimento/dieta-sirt-e-dimagrimento-veloce-intervista-all-esperto/
    Un abbraccio a tutti.

    Angelo
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    Cari Fratelli e care Sorelle, dopo quasi due mesi torno a scrivere sul forum, e leggere i resoconti dell’Agape mi riempie il cuore di gioia. Io purtroppo per due mesi ho avuto problemi con il covid, infatti è solo da due giorni che sono stato dimesso dall’ospedale, in quanto sono immunocompromesso per terapia con anticorpo monoclonale dal lontano 2009.
    Nonostante tutti i miei problemi e i rischi legati ad una infezione da covid (non avendo anticorpi disponibili), la Miriam e tutta la Catena mi hanno supportato ed aiutato a superare questo brutto periodo, ed ora sono tornato a casa, in buono stato di salute.
    Io non posso che confermare, perchè toccato con mano, come la forza della nostra Catena e della Miriam, non ci abbandona mai, ci sorregge, ci aiuta e ci accompagna ogni giorno, con amore e con una forza senza confini. Vi abbraccio,, abbraccio i Maestri tutti, il Delgato Generale e tutti quanti mi hanno aiutato per risolvere la mia situazione, standomi vicino con tutto il loro Amore.
    Brindo alla Miriam, eterna Rosa ed eterna Regina, che è sempre al nostro finco e ci prende per mano quando lo chiediamo.

    Angelo
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    Post totali: 178
    in risposta a: Libere testimonianze #33442

    E’ vero m_rosa, noi siamo “fortunati” perchè abbiamo intrapreso una strada che percorriamo mano nella mano, e quando ci giriamo intorno, vediamo che tra noi esiste solo Amore e Bene. Quando mi accorgo di essere così “fortunato”, e guardo il mondo che ci circonda, mi rendo conto che l’Amore che ricevo dalla Schola, dai Maestri, dal delegato Genrale e dalla Miriam, ha un valore così alto che rende tutto il resto superficiale. Si comprende allora la vera finalità terapeutica del nostro percorso, quando è rivolto all’esterno, perchè il dolore umano riposa sempre lì. Ma ci dobbiamo fermare laddove l’aiuto no è richiesto, perchè non possiamo interferire. Ma a volte si sente sulla nostra pelle questo dolore umano, questa sofferenza, negli occhi di chi ci guarda e non comprende che ci sono “verità” che potrebbero aiutarli. Ma questa è la nostra strada. E’ vero, anche io sono convinto che non ritorneremo uguali, ma ritoneremo con dentro di noi un tasselo un più, se ce lo saremo meritati per giustizia, e questo tassello forse ci aiuterà a risvegliarci prima rispetto ad oggi, in quanto il nostro lievito aveva già inzito il suo lavoro.
    Vi abbraccio forte forte.

    Angelo
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    Post totali: 178

    Cro Alef2006, quando si dice il caso…. Anche io ho fatto e mi è successa la medesima cosa. La mia palmetta, piantata un paio di settimane fa, tenuta in sala, è in ottima salute. La salvia che avervo piantato nella fioriera, mi ha lasciato dopo una sola settimana. Che sia stato il periodo sbagliato per piantarla? Anche io oggi ho divagato con un pò di floricoltura.
    Un abbraccio.

    Angelo
    Partecipante
    Post totali: 178
    in risposta a: Libere testimonianze #33418

    E’ proprio vero, la difficoltà di andare controcorrente la esperimentiamo tutti i giorni, su di noi.
    A me, che purtroppo non ho mai avuto per ora la possibilità di incontrarmi con tutti Voi, e che ascolto le vostre esperienze con una passione grandissima, andare controcorrente mi ricorda l’arduo percorso che compiono i salmoni, che a rischio della propria vita, ma con la consapevolezza che quello è l’unico modo per garantire la sopravvivenza della specie, risalgono i fiumi, in mezzo a mille pericoli.
    E’ forse anche per noi questo un concetto da prendere in considerazione? La nostra sopravvivenza (solo terrena?) è così profondamente legata alla nostra “risalita”, alla nostra capacità di lottare e di correre pericoli per raggiungere il luogo dove finalmente possiamo riprodurre noi stessi in un altro essere umano, uguale nella forma ma diverso nella sostanza?, Io credo di sì….
    Vi abbraccio forte forte.

    Angelo
    Partecipante
    Post totali: 178
    in risposta a: Libere testimonianze #33390

    Cari Tutti, leggendovi mi si sono risvegliati i ricordi. Anche io da piccolo, quando avevo la febbre, facevo un sogno ricorrente: camminavo in uno spazio aperto, ed in lontananza vedevo una sfera (una palla, non ricordo bene) dapprima molto piccola, che rimbalzava, si avvicinava e me e diventava sempre più grande, fino a diventare enorme, ed io scappavo ma lei mi inseguiva. Non sò il significato di questi sogni che facciamo da piccoli, ma è impressionante come ci rimangono ancorati nei ricordi.
    Caro garullo, sono d’accordo con te che abbiamo la necessità di percorrere anche strade pianeggianti, ci mancherebbe, sopratutto con riferimento alla nosra vita quotidiana (lavoro, amicizie, problemi economici, problemi di salute, ecc…), chi non lo vorrebbe.. Ma a volte, questi problemi, così importanti e fondamentali, passano in secondo piano rispetto a quella continua lotta quotidiana che vivo dentro di me, finalizzata a superare quegli ostacoli invisibili all’esterno, ma perfettamente visibili dentro di me. E allora mi chiedo: la felicità dove dimora? E quando in momenti di una certa serenità interiore, in momenti in cui sento che l’equilibrio dentro di me si stabilizza un pò, mi accorgo che la felicità sembra trovarsi al di fuori della nostra materialità: si trova dentro di noi, si trova e dimora in quella parte di noi che avverte che l’Amore, il Bene dato e ricevuto sono il segreto della nostra vita attuale. Se siamo qui, se scegliamo il nostro percorso, se ci uniamo a tutto questo, vuol dire che già sappiamo, magari inconsciamente, che la nostra “felicità” merita tutto il prezzo che dobbiamo pagare per raggiungerla. Visto che una volta raggiunta ci accorgeremo che prezzo non ha.
    Scusatemi se i miei voli pindarici mi spingono verso vette magari invisibili agli occhi dei più, ma sono certo che non sono invisibili ai nostri.
    Vi abbraccio.

    Angelo
    Partecipante
    Post totali: 178

    Cara mandragola1, la tua domanda credo sia pertinente e naturale. Ma io intendevo che la vera guerra, quella che veramente dobbiamo combattere, sia una nostra guerra interiore, quotidiana. Quando ci chiudiamo nel nostro silenzio, possiamo realmente avvertire che dentro di noi avviene il solo ed unico scontro che ci obbliga a combattere, costantemente, senza tregua. Al di fuori di noi stessi, noi combattiamo il male e il dolore (intesi da un punto di vista terapeutico) di coloro che chiedono il nostro aiuto, il nostro soccorso, e li ci fermiamo. Eliminare quello che tu definisci “ciò che tende a separare, ad allonatnare dall’UNA”, io cerco di farlo dentro di me, perchè questo mi unisce al popolo di Miriam. Non credo spetta a me eliminare nulla di ciò che esiste al di fuori del mio essere, non credo sia un mio compito. Ma attendo le vostre importantissime considerazioni su questo punto, e nel frattempo Vi abbraccio.

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