Angelo

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  • Angelo
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    Tratto da un articolo delle ultime ore:
    “Boniface Hlabano, responsabile Programmi di Amref Health Africa in Sudafrica, denuncia l’affaticamento dei sistemi sanitari e la lotta quotidiana dei bambini che, causa Covid-19, faticano a trovare cibo ogni giorno.
    In Sudafrica il virus si sta diffondendo ad un ritmo allarmante, con una media di 10.000 nuovi casi al giorno. Con 381.798 contagi e 5.368 decessi – circa la metà di quelli registrati nell’interno continente – il Sudafrica si conferma il Paese più colpito dell’Africa, nonché il quinto più colpito al mondo.
    L’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiara che il numero di contagi in aumento in Sudafrica potrebbe essere un «precursore» della diffusione in altre parti del continente, «un avvertimento per ciò che accadrà», come affermato dal capo delle emergenze dell’Oms, Michael Ryan. «Il picco della pandemia», aggiunge, «è atteso nelle prossime settimane».
    I tassi di trasmissione – afferma Amref – sono allarmanti e le preoccupazioni maggiori riguardano la capacità del sistema sanitario nazionale di resistere all’impatto provocato dalla crisi, soprattutto nelle aree rurali, in cui le risorse e le infrastrutture sono più fragili, paragonate a quelle dei centri urbani.”
    Da un mio punto di vista, la cosa allarmante, e che la propagazione del virus, monitorata dai media in maniera quasi maniacale nelle nazioni progredite e “ricche”, non viene invece comunicata, in maniera così precisa per quanto rigiarda le nazioni più povere o meno industrializzate.
    Al di là delle considerazioni dei c.d. “complottisti”, un esame neutrale della attuale situazione ci deve fare sicuramente riflettere, con riferimento alla reale “volontà” di dare un freno, serio e scientificamente supporato, alla pandemia.
    Il mondo, negli ultimi anni, ha attraversato una grande crisi economica, quasi paragonabile a quello avvenuta prima della grande guerra e di quella del 40/45. Le crisi economiche, sono sempre sfociate in guerre tra popoli, finalizzate ad ottenere una successiva ricostruzione con conseguente ripresa dell’economia.
    Oggi sarebbe possibile scatenare una nuova guerra in quest’ottica? Credo di no, ma certamente questo virus ha agito in modo tale da ottenere gli stessi risultati, ma in maniera “naturale” (a parte le varie accuse mosse alla Cina – sulle quali dobbiamo ricordarci che a Wuhan, nel periodo appena precedente allo scoppio dell’epidemia, si erano effettuate esercitazioni con gli Americani…).
    Il mio grande dubbio è che, forse, non si voglia veramente combattere il virus in maniera efficace (se non ci fossero stati tutti questi problemi, addio agli aiuti di stato e alle sovvenzioni, finalizzate comunque alla ripresa delle strutture industriali e produttive, visto che gli aiuti per il campo medico sono oggetto di scontri e non vengono erogati con le spesse modalità del fondo salva stati…).
    Al di là di queste mie osservazioni, che probabilmente “lasciano il tempo che trovano”, sono convinto che il virus circoli, in maniera molto più sottile, ma che le misure di prevenzione (distanziamento e mascherine) siano fondamentali e necessarie.
    Ci sarebbe poi l’ulteriore grande dilemma: meglio il vaccino o la cura? Qui lascio la parola a chi se ne intende, ma credo che sul punto, in generale, contano anche qui solo gli aspetti economici di guadagno delle imprese farmaceutiche.
    Tanti problemi, poche soluzioni da coloro che dovrebbero prendere decisioni, grande confuzione (voluta?) anche degli scienziati.
    Nel mio piccolo, mi attengo alle regole di “buon senso” e sono profondamente convinto che la Schola sia per noi un punto di riferimento assolutamente fondamentale, in quanto, portandoci a cercare un vero equilibrio, ci porta anche a valutare quello che succede intorno a noi in maniera neutrale, “slegandoci” dal comune modo di pensare.
    Manteniamo la nostra umanita, manteniamo la nostra forza legata al Bene e all’Amore e, nel circolo continuo della Vita, sono convinto che un giorno troveremo le risposte che cerchiamo. Che grande progetto se l’intera Umanità seguisse questa strada e se l’Amore e il Bene ci sommergessero come un “diluvio”.
    Un abbraccio a Tutti Voi.

    Angelo
    Partecipante
    Post totali: 178

    A volte il progresso non ci assicura che le nuove frontiere della scienza siano lo specchio della verità dei tempi.
    Se torniamo indietro negli anni, Galileo affermava che: 1) non dobbiamo cercare perchè la natura opera in un certo modo, ma solo come opera; 2) lo scienziato deve occuparsi solo delle leggi che regolano i fatti. Lo scienziato deve osservare, ragionare senza pregiudizio e sperimentare formulando delle ipotesi, ossia “escogitare” delle spiegazioni per i fenomeni che osserva. E deve essere pronto ad abbandonare le proprie ipotesi se si accorge che non funzionano.
    Albert Einstein affermò che nessuna montagna di esperimenti potrà mai dimostrare che ho ragione fino in fondo, ma un unico esperimento potrà sempre dimostrare che ho torto.
    Nella scienza non ci sono dogmi, ma soltanto ciò che può essere provato alla luce dei fatti. E’ questo lo spirito del metodo sperimentale che al tempo venne formalizzato dal Galileo.
    Quante assonanze con il percorso che ognuno di noi sta perocrrendo? Quante verità formulate in anni nei quali la scienza era agli albori, eppure pochi “illuminati” (mi scuso del temine improprio) già osservavano la natura con gli occhi del vero sperimentatore? Forse ci sono troppi interessi economici, troppi egoismi sociali, che oggi impediscono di avere le idee chiare su quali siano realmente le finalità di determinate ricerche e di determinate applicazioni mediche. Non tutto è cosi chiaro.
    Un caro abbraccio a tutti Voi.

    Angelo
    Partecipante
    Post totali: 178

    Quanta “verità” nelle parole di Buteo. Se penso ai miei momenti di serenità nell’arco della giornata, mi rendo conto che li raggiungo quando chiudo gli occhi, quando stacco il collegamento con ciò che mi circonda. La dipendenza dai nostri sensi, ci svia dal vedere, o meglio, sentire, dentro di noi quella parte di invisibile che “vive” intorno a noi. Come disse il Maestro, bisogna vedere, sentire ed amare con il cuore, non con il cervello, in quanto i nostri sensi sviano le nostre percezioni.
    E’ difficilissimo, ma credo che se vogliamo veramente vedere, dobbiamo farlo a occhi chiusi, fino a quando non saremo riusciti a comprendere come il filtro dei sensi sia ingannevole. Quante persone amano, odiano, disprezzano, sono caritatevoli, ma tutti in modo diverso, in un modo legato alla loro percezione del “sentimento”. Scoprire il vero “Amore”, quello con la A maiuscola, potrebbe già essere la piccola chiave che apre al mondo dell’invisibile, invisibile per non lo vede, e visibilissimo per pochi. Quanta strada mi aspetta davanti a me. Con profonda umiltà, con consapevolezza che non sono solo, con la forza di voler essere un “uomo di buona volontà”, la percorro piano piano, giorno dopo giorno, apprezzando anche i piccoli cambiamenti della mia vita che mi danno conferma che la strada, anche se lunga, è quella giusta.
    Certe situazioni, certi momenti, legati a nostre intime riflessioni su quanto accade intorno a noi, ci aiutano a comprendere, a volte solo a percepire, la grandezza di quello che ci circonda.
    Ho sempre pensato che una vita non sarebbe mai bastata a comprendere, a sentire, a vedere quella che poteva essere la ragione di un’esistenza su questa terra. Adesso non ho più questo pensiero. Se una vita non basta, le altre ci aiuteranno a raggiungere “quell’obiettivo” che ci siamo prefissati.
    Non posso che continuare a ringraziare Voi tutti per le parole che scrivete in questo forum.
    Un abbraccio a tutti voi e che questa vita sia per tutti un grande viaggio di Bene e di Amore.

    Angelo
    Partecipante
    Post totali: 178

    Buongiorno a tutti, questa discussione è interessantissima. Credo, che per immagini “ermetiche”, come richiamate da Nicolò, si debbano intendere tutte quelle opere (d’arte) nelle quali l’autore abbia voluto trasmettere un messaggio o un’indicazione che non è quella che appare, ma che và studiata ed osservata ed interpretata attraverso un sistema di “lettura” ermetico (i libri di alchimia ne sono un esempio lampante laddove, attraverso indicazioni di un percorso sperimentale del tutto indicato come materialistico, si cela un mondo nascosto agli occhi dei molti, richimato per allegorie ed immagini). Lo stesso vale per quanto riguarda edifici architettonici, statue, quadri, ecc…
    Io sono un principiante in tutto questo, ed ancora oggi, dopo che per molti anni mi sono interessato all’argomento, ritengo che la strada della comprensione sia ancora molto lunga, da non potersi concludere nell’arco di una sola vita. Le parole di garrullo e m_rosa hanno un contenuto contenuto altissimo e i loro richiami agli scritti del Maestro sono fondamentali.
    Credo che ognuno di noi debba seguire un percorso finalizzando ai propri obiettivi, attendendo con pazienza gli eventi ed applicando con costanza gli insegnamenti, perche la piccola luce che ci ha condotto in questa Schola, possa diventare, piano piano, fiaccola di vita ed illuminare il nostro percorso.
    Ho intuito che la foga, l’esagerata voglia di arrivare, la grande passione che ci investe non appena ci avviciniamo a questo percorso, debba essere stemperata da una grande pazienza e da una grande voglia di non pensare di poter ottenere tutto senza fatica. Passo dopo passo, con umiltà, con senso della vera giustizia, animati da un forte sentimento di Amore, con l’aiuto dei Maestri tutti, sono convinto che le porte si apriranno piano piano, per darci finalmente la visione del vero senso delle cose. Non posso che ringraziare tutti coloro che ci guidano in questo percorso, che hanno la pazienza di indicarci un sentiero che solo noi, personalmente, possiamo percorrere senza costrizioni. La vita può veramente cambiare. Dobbiamo volerlo e non desiderarlo.
    Vi abbraccio tutti.

    Angelo
    Partecipante
    Post totali: 178

    Un caro saluto a tutti. Sono pienamente d’accordo che è del tutot inutili riperccore quanto accaduto (perchè oenso che siamo tutti consapevoli degli avvenimenti almeno in questa sede) ma il vero problema è che l’uomo tende a rimuovere (a volte incosapevolmente, al fine di salvaguardare la propria “salute mentale”) gli eventi negativi, ributtandosi completamente nella c.d. normalità, al fine di riprendere quella vita che ha avuto paura, sino a quel momento, di aver perduto.
    Qui a Milano gli effetti della malattia sono stati devastanti, ma pensare che la moltitudine abbia imparato qualcosa, è veramente difficile, in quanto si vedono ovunque persone di nuovo ammassate e senza che si preoccupino di alcunchè (ovviamente non tutti).
    Credo che parte del problema sia anche legato all’informazione altalenante che proviene dai canali ufficiali, dove anche i c.d. esperti si alternano in dichiarazioni una diversa dall’altra, immettendo nel canale infomativo una molteplicità di notizie che non aiutano certamente a comprendere quale possa essere la reale gravità della situazione.
    E’ chiaro che si sente dire “non possiamo vivere nella paura”, e così ci si riponde che “dobbiamo riprendere la nostra quotidianità”.
    Per noi, la quotidianità è un percorso che ogni giorno ci porta a vedere la vita con occhi nuovi. Purtroppo per la gente comune tutto il mondo viene visto sempre con gli stessi occhi. Non si impara se non con difficoltà e con la volontà di superare il famoso “senso comune” smantellando gli edifici che ha costruito intorno a noi. Quanto sarebbe bello se l’intera umanità conquistasse questa consapevolezza.
    Forse, vita dopo vita, vedremo questo traguardo, e solo allora vedremo un mondo nel quale l’uomo è diventato davvero quell’UNO nel quale tutti noi vogliamo finalizzarci.
    Un abbraccio a tutti i Naviganti.

    Angelo
    Partecipante
    Post totali: 178

    Benvenuto Nicolò in questo splendido gruppo. Se ritorniamo indietro nei tempi, nei veri gruppi iniziatici, nulla veniva trasmesso attraverso lo scritto, anche perchè credo si ritenesse che la parola fosse comunque legata ad un alto concetto di magia dei suoni. Nel “Tempio dell’Uomo”, si tratta moltissimo anche della perfetta assonanza tra forme aechittetoniche e forme naturali, dove proprio in natura si trovano architetture completamente riconducibili a forme matematiche “perfette” o a formule costruttive costanti (pensiano al pi greco aureo). E’ splendido riconoscere in strutture costruite dall’uomo, un richiamo quasi poerfetto all’anatomia umania, laddove le proporzioni tra costruzione e uomo sono corrispondenti a regole immutabili in natura.
    I suoni stessi, emessi in determinati modi ed utilizzando determinate armonie matematiche, sembrerebbero in grado di produrre effetti particolari se usati in modo sapiente e cosciente da parte di coloro che hanno raggiunto un alto grado di comprensione delle leggi di natura (da qui, credo, il grande potere intrinseco alla musica).
    Tutto sembra riportare alla questione dell’esatta riproduzione di ciò che in natura è gia perfetto o perfettibile, come l’ascesa dell’uomo ad un più grado alto di consapevolezza della propria natura.
    Un abbraccioa tutti Voi.

    Angelo
    Partecipante
    Post totali: 178

    Carissimo kridom, Ti riporto alcune spiegazioni recuperate per chiarire, nel possibile, la struttura de vangeli apocrifi:
    “C’è un forte dualismo, comune a tutti gli gnostici, tra spirito e carne, lo Spirito Divino si incarna e si elimina piano piano tramite un’ascesi dalle spore umane, il credente deve compiere lo stesso itinerario di Gesù, la materia è disprezzata, la sarx è disprezzata, l’incarnazione è un modo di apparire di Gesù, lo stesso dualismo vale per il credente che in quanto spirito deve liberarsi dalla carne mediante l’ascesi. Un disprezzo della carne a favore di quello dello spirito, liberazione progressiva dalla carne.
    il Gesù di questi testi appare molto meno “umano” che nei vangeli canonici: per esempio il vangelo di Filippo è legato allo gnosticismo valentiniano, caratterizzato dal rifiuto per il mondo creato visto come una prigione per gli esseri umani. Proprio perché gli gnostici disprezzavano il mondo materiale, Gesù viene visto come uomo solo in apparenza, non dotato del vero corpo carnale. Il vangelo di Tommaso invece comprende solo “loghia” (detti) di Gesù, molti dei quali basati sugli omologhi dei vangeli canonici, ma nessun episodio di vita reale.
    La natura ‘segreta’ delle rivelazioni che si scontra con l’universalità dei vangeli canonici. Per i vangeli canonici, tutti anche i pagani sono destinatari del messaggio di Cristo, per i vangeli apocrifi lo sono solo uno stretto gruppo di persone. Per i vangeli apocrifi di origine gnostica, e dunque eretica, l’artificio letterario è sempre lo stesso: Gesù risorto comunica in privato a un discepolo (quasi sempre apostolo) meritevole (a differenza degli altri non meritevoli) ‘inedite’ e particolari nozioni e informazioni. Tale artificio mostra chiaramente la consapevolezza che avevano gli scrittori apocrifi della tardiva originalità, e dunque non fondatezza storica, dei contenuti narrati: “Ciò che dico si trova da nessuna parte perché Gesù l’ha comunicato in segreto a questo apostolo”. Gli gnostici dividevano l’umanità in tre categorie: gli pneumatici (o spirituali), cioè loro stessi; gli psichici, proprio i cristiani della Chiesa cattolica; e gli ilici (o carnali) che sono tutti gli altri uomini, dediti alle passioni della carne e irrecuperabili al discorso dell’illuminazione spirituale. Sono loro, gli pneumatici, avevano la predisposizione a comprendere chiaramente il messaggio di salvezza, solo in essi la scintilla divina, residuo dell’anima universale, poteva risvegliarsi e portare alla resurrezione e al ricongiungimento con Dio. Essi erano i pochi, gli altri i molti. Gli psichici avevano un ricordo dell’anima divina molto più attenuato, potevano teoricamente salvarsi, ma solo pochi in realtà ‘aprivano i loro cuori’. Gli ilici, o carnali, non erano in grado di salvarsi, il residuo dell’anima divina era completamente soffocato dalle passioni della carne, dalle illusioni della vita terrena. Così, mentre il messaggio di salvezza è per tutti, solo pochi sono destinati a comprenderlo. In questo senso la dottrina della gnosi è profondamente elitaria E in aggiunta è profondamente individualista: la rivelazione è personale, e quindi non trasmissibile, non comunicabile a nessun altro”.
    Credo che il contenuto di questi vangeli, forse più “veritiero” da un punto di vista espositivo, rispetto a quelli canonici, contenga elementi pratici se vengono letti da una prospettiva non scolastica e svincolata da dogmi, e sempre che per lementi pratici si intenda un indizio di percorso da seguire per raggiungere un fine.
    Personalmente credo che contengano riferimenti a scritti e a “passaparola” (in quanto sembrerebbe che la loro trasmissione sia stata fondamentalmente verbale e non legata a veri e propri testi) fondamentalmente svincolati dalla religione classica, come intesa dalla maggior parte di cristiani o cattolici.
    Un abbraccio a tutti Voi.

    Angelo
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    in risposta a: Le Dee Regali #23303

    E’ stato scritto che il legame tra le arti e i nostri sensi sono correlati in maniera quasi diretta. Basta pensare anche alla sensazione che si prova entrando in certe cattedrali o in certi edifici storici, dove il nostro corpo sembra assaporare una sensazione di pace e intimità.
    Nella pietra di molti edifici sono scritte tantissime storie ed istruzioni per molteplici passaggi alchemici (“Il mistero delle cattedrali” di Fulcanelli, testo bellissimo ma non di facile comprensione), oppure come ha scritto il De Lubicz nel “Tempio dell’uomo”, rapportando un tempio egizo alle esatte proporzioni del corpo umano).
    Un abbraccio a tutti Voi.

    Angelo
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    Cara mara329, il passo che mi ha colpito “Tutte le nature, tutte le formazioni, tutte le creazioni sussistono l’una nell’altra e l’una con l’altra, e saranno nuovamente dissolte nelle proprie radici. Poiché la natura della materia si dissolve soltanto nelle radici della sua natura”; “Per questo motivo il bene venne in mezzo a voi, nell’ essenza di ogni natura per restituirla alla sua radice. E proseguì dicendo: “Per questo vi ammalate e morite, perché voi amate ciò che è ingannevole, ciò che vi ingannerà. Chi può comprendere, comprenda”.“La materia diede origine a una passione senza uguali, che procedette da qualcosa che è contro natura. Ne venne allora un disordine in tutto il corpo”.“Per questo motivo vi dissi: Fatevi coraggio! Se siete afflitti, fatevi coraggio, in presenza delle molteplici forme della natura. Chi ha orecchie da intendere, intenda”.Ciò detto, il Beato li salutò tutti e disse:“La pace sia con voi! Abbiate la mia pace! State all’erta che nessuno vi inganni con le parole: “Vedete qui” o “Vedete là”. Il Figlio dell’uomo è infatti dentro di voi. Seguitelo! Chi lo cerca lo trova.“Andate, dunque, e predicate il Vangelo del Regno. Non ho emanato alcun precetto all’infuori di quello che vi ho stabilito. “La pace sia con voi! Abbiate la mia pace! State all’erta che nessuno vi inganni con le parole: “Vedete qui” o “Vedete là”.
    Questi passaggi mi hanno riportato al concetto dell’UNO della nostra Schola (“Tutte le nature, tutte le formazioni, tutte le creazioni sussistono l’una nell’altra e l’una con l’altra, e saranno nuovamente dissolte nelle proprie radici. Poiché la natura della materia si dissolve soltanto nelle radici della sua natura”), al fatto che anche per noi la realtà dei sensi è illusoria ed ingannevole (“Per questo vi ammalate e morite, perché voi amate ciò che è ingannevole, ciò che vi ingannerà. Chi può comprendere, comprenda”), al concetto che la mancanza del vero quilibrio scompensa anche il nostro corpo (“La materia diede origine a una passione senza uguali, che procedette da qualcosa che è contro natura. Ne venne allora un disordine in tutto il corpo”), come anche per noi le parole sono importanti e come bisogna procedere sempre alla ricerca di una verità che sia comunque ripulita dalle sovrastrutture in un continuo ciclo di esperienze (“La pace sia con voi! Abbiate la mia pace! State all’erta che nessuno vi inganni con le parole: “Vedete qui” o “Vedete là”), come anche per noi non esiste un precetto infuso dalla Scola che consenta di seguire delle “istruzioni” date dall’alto, ma tutto viene lasciato al nostro senso di giustizia, di bene, di amore, come il nostro UNO, come scoperta di “DIO”, debba essere trovato dentro di noi in quanto non siamo estranei alla Sua essenza ma siamo un UNO con il tutto (“Il Figlio dell’uomo è infatti dentro di voi”).
    Ho sempre letto molto, anche i Vangeli apocrifi, ma solo da quando ho intrapreso questa strada, leggo le stesse cose con occhi diverse, rilevando delle assonanze che prima mi sfuggivano e mi lasciavano indifferente.
    E’ una nuova rinascita, è l’approdo ad una nuova vita. Ci si sente una farfalla dopo essere stato un bruco. Senza per questo sentirsi più grandi o più altezzosi, ma nell’umiltà di un cammino che unisce un gruppo di persone di “buona volontà”.
    Vi abbraccio e grazie per le Vostre preziossime parole.

    Angelo
    Partecipante
    Post totali: 178

    Nel ricercare notizie sulla Processione dei Misteri che si svolge a Taranto (post di m_rosa) mi sono imbattuto nel Vangelo (ipocrifo) secondo Maria, che mi ha colpito nel suo contenuto. Qualcuno di Voi ne conosce la storia? Ci sarebbe molto da discutere su quanto in esso riportato, in quanto esplicita dei passi in convergenza con quanto espresso dalla nostra Schola. Quanto possiamo imparare da tutto ciò che non fa parte del nostro “corredo istituzionale”, semplicemente aprendo la nostra mente e il nostro cuore.
    Lo riporto qui di seguito:
    IL VANGELO DI MARIA MADDALENA TESTO INTEGRALE.
    Il Vangelo di Maria Maddalena è un testo in lingua copta risalente al secondo secolo dopo Cristo (150 d.c.) derivante da un proto-testo precedente mai ritrovato che però era già molto diffuso ed affermato tra le prime comunità cristiane.Questo Vangelo andò perduto con l’estinguersi dello Gnosticismo e, per secoli, se ne conoscevano solo alcuni brevi passi citati dai Padri della Chiesa per confutare le tesi gnostiche.Nel 1896 il Museo di Berlino acquistò un papiro proveniente da Akhmim, poco più a nord di Nag Hammadi, nell’Egitto meridionale, località che poi divenne famosa per i numerosi ritrovamenti del 1945 di Vangeli Apocrifi ed altri scritti.Questo papiro, codificato col numero 8502, contiene il Vangelo di Maria, l’Apocrifo di Giovanni, la Sophia di Gesù Cristo e gli Atti di Pietro.Purtroppo il papiro è danneggiato proprio nella sua prima parte che riporta il Vangelo di Maria: mancano le prime sei pagine e le pagine da 11 a 14, in tutto quindi 10 pagine.In questo Vangelo si evidenzia la figura di Maria Maddalena come discepolo prediletto del Signore. Solo a lei Gesù avrebbe comunicato un insegnamento superiore.Purtroppo gran parte di questo insegnamento era contenuto nelle pagine da 11 a 14, mancantinel papiro a nostra disposizione, ma ciò che leggiamo nelle pagine 15, 16 e 17 ci rivela la natura decisamente gnostica di questa rivelazione.Mentre Pietro ed Andrea sono restii ad accettare questa superiorità di Maria Maddalena sugli altri apostoli, Levi (Matteo) dichiara apertamente che il Signore la amava più degli altri, come, d’altra parte ci riferisce il Vangelo di Filippo.Riportiamo dunque il testo integrale in italiano di quanto rimane di questo Vangelo:
    MANCANO SEI PAGINE…………………………………….
    La materia sarà distrutta, oppure no?Il Salvatore disse: “Tutte le nature, tutte le formazioni, tutte le creazioni sussistono l’una nell’altra e l’una con l’altra, e saranno nuovamente dissolte nelle proprie radici. Poiché la natura della materia si dissolve soltanto nelle radici della sua natura.Pietro gli disse: Giacché ci hai spiegato ogni cosa, spiegaci anche questo.
    Che cosa è il peccato del mondo? “.Il Salvatore rispose: “Non vi è alcun peccato. Siete voi, invece, che fate il peccato allorché compite azioni che sono della stessa natura dell’adulterio, che è detto “il peccato”.“Per questo motivo il bene venne in mezzo a voi, nell’ essenza di ogni natura per restituirla alla sua radice. E proseguì dicendo: “Per questo vi ammalate e morite, perché voi amate ciò che è ingannevole, ciò che vi ingannerà. Chi può comprendere, comprenda”.“La materia diede origine a una passione senza uguali, che procedette da qualcosa che è contro natura. Ne venne allora un disordine in tutto il corpo”.“Per questo motivo vi dissi: Fatevi coraggio! Se siete afflitti, fatevi coraggio, in presenza delle molteplici forme della natura. Chi ha orecchie da intendere, intenda”.Ciò detto, il Beato li salutò tutti e disse:“La pace sia con voi! Abbiate la mia pace! State all’erta che nessuno vi inganni con le parole: “Vedete qui” o “Vedete là”. Il Figlio dell’uomo è infatti dentro di voi. Seguitelo! Chi lo cerca lo trova.“Andate, dunque, e predicate il Vangelo del Regno. Non ho emanato alcun precetto all’infuori di quello che vi ho stabilito. Né vi ho dato alcuna legge come un legislatore, affinché non avvenga che siate da essa costretti”.Ma essi rimasero tristi e piangevano forte dicendo:“Come possiamo andare dai gentili e predicare loro il Vangelo del Regno del Figlio dell’uomo? Se essi non risparmiarono lui, come saremo risparmiati noi?”S’alzò allora Maria, li salutò tutti, e disse ai suoi fratelli:” Non piangete, non siate malinconici, e neppure indecisi. La sua Grazia sarà per intero con voi e vi proteggerà. Lodiamo piuttosto la sua grandezza, giacché egli ci ha preparati e fatti uomini”.Così dicendo, Maria volse al bene la loro mente ed essi incominciarono a discutere sulle parole del Salvatore.Pietro disse a Maria: “Sorella, noi sappiamo che il Salvatore ti amava più delle altre donne. Comunicaci le parole del Salvatore che tu ricordi, quelle che tu conosci, ma non noi; quelle che noi non abbiamo neppure udito”.Maria rispose e disse: “Quello che a voi è nascosto, io ve lo comunicherò”.Ed Ella iniziò a dire loro le seguenti parole:“Io vidi il Signore in una visione, e gli dissi: “Signore, oggi ti ho visto in una visione”.Egli mi rispose e disse: “Beata, tu che non hai vacillato alla mia vista. Là, infatti, ove è la mente, quivi è il tesoro”.Io gli dissi:“Signore, adesso dimmi: colui che vede la visione, la vede attraverso l’anima oppure attraverso lo spirito?”Il Salvatore rispose e disse:“Egli non vede attraverso l’anima, né attraverso lo spirito, ma la mente, che si trova tra i due, è quella che vede la visione e
    ……………………………………………….MANCANO QUATTRO PAGINE……………………………………………….
    E la bramosia disse:“Non ti ho vista quando sei discesa, ora invece ti vedo mentre sali in alto. Come mai, dunque, tu mi menti dal momento che mi appartieni?”.L’anima rispose: “Io ti ho veduta, mentre tu non mi hai né vista né conosciuta. Io ti facevo da vestito, ma non mi hai riconosciuta”.Ciò detto, ella se ne andò via allegra e gioiosa.
    Andò poi dalla terza potenza che si chiama ignoranza. Questa domandò all’anima:“Dove Vai? Sei stata presa nellamalignità, ma sei stata presa. Non giudicare!”.L’anima disse:“Perché mi giudichi, mentre io non ho giudicato? Io sono stata presa, sebbene io non abbia preso. Non sono stata riconosciuta. Ma io ho riconosciuto che il tutto è stato disciolto, sia le cosee nature terrestri sia le celesti”.Dopo che l’anima ebbe lasciato dietro di sé la terza potenza, salì in alto e vide la quarta potenza. Essa aveva sette forme. La prima è l’oscurità; la seconda è la bramosia; la terza è l’ignoranza; la quarta è l’emozione della morte; la quinta è il regno della carne; la sesta è la stolta saggezza della carne; la settima è la sapienza stizzosa. Queste sono le sette potenze dell’ira.Esse domandarono all’anima: “Da dove vieni, assassina degli uomini? Dove sei incamminata, superatrice degli spazi?”.L’anima rispose e disse:“Ciò che mi lega è stato ucciso, ciò che mi circonda è stato messo da parte, la mia bramosia è annientata e la mia ignoranza è morta. In un mondo sono stata sciolta da un mondo, in un typos da un typos superiore, dalla catena dell’oblio, che è passeggera. D’ora in poi io raggiungerò, in silenzio, il riposo del tempo, del momento, dell’Eone”Ma Andrea replicò e disse ai fratelli:“Dite che cosa pensate di quanto ella ha detto. Io, almeno, non credo che il Salvatore abbia detto ciò. Queste dottrine, infatti, sono sicuramente insegnamenti diversi”.Riguardo a queste stesse cose parlò anche Pietro. Egli li interrogò in merito al Salvatore:”Ha Egli forse parlato realmente in segreto e non apertamente a una donna, senza che noi lo sapessimo? Ci dobbiamo ricredere tutti e ascoltare lei? Forse egli l’ha anteposta a noi?”.Maria allora pianse e disse a Pietro:“Pietro, fratello mio, che cosa credi dunque? Credi tu che io l’abbia inventato in cuor mio, o che io menta riguardo al Salvatore? “.Levi replicò a Pietro dicendo:“Tu sei sempre irruente, Pietro! Ora io vedo che ti scagli contro la donna come fanno gli avversari. Se il Salvatore l’ha resa degna, chi sei tu che la respingi? Non v’è dubbio, il Salvatore la conosce bene. Per questo amava lei più di noi.Dobbiamo piuttosto vergognarci, rivestirci dell’uomo perfetto, formarci come Egli ci ha ordinato, e annunziare il Vangelo senza emanare né un ulteriore comandamento, né un’ulteriore legge, all’infuori di quanto ci disse il Salvatore”.Quando Levi ebbe detto ciò, essi presero ad andare per annunziare e predicare.

    Angelo
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    Un passo importantissimo del nostr grande Maestro cita: “…Oggi crediamo invece opera altamente civile quella di indicare al popolo un’opera attiva prettamente scientifica, prettamente umana, specificamente antisuperstiziosa. Noi vogliamo far capire che…il pensiero psichicamente inteso è una forza. Non una forza morale che si converte in materiale…ma una forza e un potere in sé e per sé che agisce sulle cose vicine, sulle più lontane, sulle lontanissime – che vi arriva con mezzi di comunicazione visibili o senza mezzi visibili di comunicazione, come nei due telegrafi, con fili o senza. Noi vogliamo concorrere a questa dimostrazione con una applicazione pratica che entri nella categoria generale dei benefici da dare in copia maggiore al popolo migliorato dalla cultura generale e sottrarlo alla superstizione di qualunque origine e additargli la fonte del bene e del male che è la mente umana e fargli intendere come sia elemento principale di ogni idea civile e di interesse principale per tutti che la nostra mente si educhi al bene e la volontà diventi buona volontà, attivamente buona.(C,I,52-54)”, come sottolineato nel post di garrulo1.
    Ogni giorno scopro come questa forza dentro di me è in grado di togliere la “ruggine” da meccaniscmi incancreniti dalla ideologie preconcette e insegnate da coloro che dicevano e dicono di avere in mano la Verità. Mi piace pensare che con la nostra forza di Amore e di Bene siamo nella possibilità di cambiare le cose. Non solo dentro di noi, ma per l’intera Umanita. Amore e Bene non possono avere confini e non potranno mai essere fermati, perchè sono parte di tutti coloro che oggettivamente cambiano, magari di poco, ma iniziano un cammino che troverà certamente la sua conclusione nelle vite future, grazie ad un duro lavoro portato avanti con tanta umiltà. Ogni uomo che cambia è una cellula del mondo che si rigenera, che riparte, che si sveglia dal sonno dei sensi. Confido che, piano piano, anche l’intero corpo dell’umanità, e non solo le singole cellule, possano diventare un vero Uno.
    Un abbraccio a tutti.

    Angelo
    Partecipante
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    Il cambiamento al quale stiamo assistendo, nelle abitudini e nei nostri modi vita, viene ovviamente vissuto come una difficoltà, e questo perchè incide sulla nostra maniera di rapportarci con tutto ciò che ci circonda. Ma quante abitudini, alla fine, sono del tutto inutili e vengono rimpiante solo perchè ancorate a strutture di vita che ci hanno accompaganto negli anni? Forse anche questa è una nuova rinascita, perchè il mio ottimismo, ancorato ad una visione della vita che dovrà riflettersi nelle mie scelte e ripetersi nel ciclo costante delle vite future, non può che confermarmi che con la forza indistruttibile del Bene e dell’Amore, che circolerà molto più forte di qualsiasi virus, il nostro futuro non potrà che puntare ad un miglioramento costante del nostro futuro.
    Alcuni li chiamano visionari, alcuni pazzi, alcuni fuori dal tempo, ma la realtà è che grazie alla nostra Schola i veri visionari sono quelli che non vedono che con i propri occhi e i propri sensi, e non hanno la “fortuna” di accorgersi che la vita può essere veramente diversa se vissuta con la consapevolezza che siamo veramente un UNO.
    La mia speranza è che l’umanita possa veramente prendere coscienza dei propri errori e dei propri sbagli. questo per un futuro migliore di tutti gli uomini. Anche per quelli di “non buona volontà”.
    Un abbraccio a tutti Voi. Vi sento vicini e confido nella forza che ci unisce.

    Angelo
    Partecipante
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    Purtroppo, da troppo tempo, la visione dell’uomo è stata quasi totalmente offuscata da interessi economici e diretta da grandi gruppi, sia industriali che politici. Riuscire a vedere fuori dagli schemi preconcetti ci aiuta a valutare, nei limiti delle nostre capacità, quali possano essere le strade da seguire e da percorrere. Nella quotidianità , tutto è diventato più difficile e complicato, ma con con delle buone precauzioni (guanti, mascherina e lavaggio frequente delle mani) si dovrebbe tenere sotto controllo il rischio del contagio. Nelle ultime settimane credo che la voglia di “normalità” (che vuol dire non solo il tornare al proprio lavoro ed al contatto con gli altri) è dettata anche dalla necessità dell’uomo di tornare a quello stile di vita che ci hanno imposto e che conosciamo come sola modalità di “vita quotidiana”. Nel mio piccolo, questo periodo, anche se difficile, mi è certamente servito per fermarmi a riflettere sui contenuti e sulle cose importanti che sono parte di noi. Penso che abbiamo sfruttato troppo la nostra “povera Terra” e tutto il nostro ecosistema, senza mai esserci preoccupati delle conseguenze. La certezza che il frutto delle nostre azioni si riverbera e si concretizza nell’Universo intero, ci darà la misura di quanto possiamo aspettarci nel futuro. L’ascesa all’UNO infinito, al Bene e all’Amore ci guiderà sempre. Rimaniamo fiduciosi che tutto si risolverà nel migliore dei modi.
    Un abbraccio a Tutti voi.

    Angelo
    Partecipante
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    Credo che ippogrifo11 centri in maniera ineccepibile il punto. Sarebbe magnifico se l’intera umanità fosse in grado di recepire3 il concetto ermetico di Teleurgia. Ma anche se fosse recepito, quanti sarebbero nella possibilità di raggiungere i presupposti fondamentali che ne concretizzano il suo utilizzo? Vi è una profonda differenza tra il concetto ordinario di Teleurgia e il suo concetto prettamente Ermetico.
    E’ la mia speranza che l’intera umanità possa evolvere ad un punto tale da concepire, in sè, la Teleurgia Ermetica, ma dovrebbe in primo luogo smantellare e destrutturare tutte le sue preconcette posizioni e divenre integrata nell’Uno. E’ bellissimo sperarlo ma, al momento, sarebbe attuabile? Pensiamo al duro percorso che ognuno di noi affronta per solo tentare di raggiungere questo obiettivo. L’umanità dovrebbe dapprima imparare ad ascoltare, cosa che ha dimenticato. Ascoltare vuol dire capire ed apprendere. Per ora, io credo, l’umanità è solo in grado di parlare, ma è una voce particolarmente vuota.
    In ogno caso, confidiamo nel nostro percoroso e nel Bene che ne deriva. Per tutti.
    Vi abbraccio.

    Angelo
    Partecipante
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    Le parole di mandragola11 contengono l’ideale del nostro percorso. Raggiungere la consapevolezza della nostra eternità, vita dopo vita, è quel gradino che ci consente veramente di sentirci integrati nell’Uno Universale. Quante verità ci sono state nascoste e quante verità sono state modificate per consentire ad alcuni di avere nelle proprie mani il destino dell’Uomo? La nostra integrazione nell’Opera è il nostro scopo, integrandoci nel Bene e nell’Amore. Unica vera via per tutti noi.
    Grazie a tutti di essere qui.
    Vi abbraccio.

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