I Luoghi del Sacro, della Magia e della Tradizione ermetica

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  • m_rosa
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    Post totali: 574

    Visitando l’isola di Brioni, in Croazia, che è un unico grande parco naturale, molto bello e molto ben tenuto, nel girovagare mi sono ritrovata in una parte fuori dai sentieri più battuti, una parte dove nn era stata fatta opera di manutenzione, un bosco dove a terra c’erano centimetri e centimetri di rami, foglie e alberi caduti nel tempo, ho avuto l’impressione di essere tornata indietro in un periodo senza tempo, dove la Natura viveva di se stessa senza alcuna interferenza da parte dell’uomo, solo i rumori del bosco e degli animali che lo popolavano, non so se fosse mai stato un Lucus sacro, ma di certo era un luogo magico che, a distanza di tempo, risuona e vibra ancora in me

    Mercurius3
    Partecipante
    Post totali: 191

    Carissima Tanaquilla, ti ringrazio per la domanda sul Bosco particolare. Era da tanto che avrei voluto parlare di questa bella sensazione provata, ma non avevo mai trovato l’occasione per farlo ed era rimasta dentro di me da anni.
    Tempo fa, forse tanto tempo fa, dopo un nostro convegno in agriturismo nei pressi di Spoleto, restai per alcuni giorni successivi a visitare quei luoghi, già di per sé particolari. Arrivai a Monteluco, e dopo aver visitato la grande chiesa con annesso convento francescano, vidi che c’era un ingresso ad un Bosco con una lapide, con su scritto “Lex spolentina” . Seppi che era una Legge romana, direi molto piu’ che attuale, perché riferita al rispetto del Bosco: HONCE LOUCUM – NEQU(I)S VIOLATOD – NEQUE EXVEHITO NEQUE – EXFERTO QUOD LOUCI – SIET NEQUE CEDITO – NESEI QUO DIE RES DE/INA – ANUA FIET EOD DIE – QUOD REI DINAI CAUSA – FIAT SINE DOLO CEDIRE – LICETOD SEIQUIS – VIOLASID IOVE BOVID – PIACLUM DATOD – SEIQUIS SCIES – VIOLASIT DOLO MALO – IOVEI BOVID PIACLUM- DATOD ET A(SSES) CCC – MULTAI SUNTOD – EIUS PIACLI – MOLTAIQUE DICATOR – EXACTIO ESTOD”.
    (Questo bosco sacro nessuno profani, né alcuno asporti su carro o a braccia ciò che al bosco sacro appartenga, ne lo tagli, se non nel giorno in cui sarà fatto il sacrificio annuo; in quel giorno sia lecito tagliarlo senza commettere azione illegale in quanto lo si faccia per il sacrificio. Se qualcuno [contro queste disposizioni] lo profanerà, faccia espiazione offrendo un bue a Giove; se lo farà consapevole di commettere azione illegale, faccia espiazione offrendo un bue a Giove ed inoltre paghi 300 assi di multa. Il compito di far rispettare l’obbligo tanto dell’espiazione quanto della multa sia svolto dal dicator).
    Era un Bosco sacro, dedicato a Giove. Vi entrai. Non sono “impressionabile e cerco di stare sempre con i piedi per terra”, ma la sensazione all’ingresso fu fortissima. Entrai praticamente in un’altra dimensione, senza tempo. Io non ero piu’ nel momento della mia attualità. Un’energia grande, forte ed una meraviglia generale, come se fossi tornata indietro in un tempo indefinibile, e mi feci avvolgere senza resistenza. Cominciai a camminare e, dal sole accecante di fuori, mi ritrovai in un buio forestale , con castagni, querce, faggi e sentivo un piacevole odore di mele selvatiche. Camminavo , piano piano, come se ogni passo fosse un filosofico pensare ed avesse un ringraziamento di vita, respiravo vita leggera. Mi ritrovai proprio in cima alla collina e lì c’era una piccolissima grotta. Poteva entrare solo una persona perché era piccolissima. Ma, fortunatamente ero sola e senza alcun visitatore. C’era una pietra lunga tipo letto, la scritta diceva che aveva dormito in ritiro S.Francesco da Paola (o altro meno conveniente da riportare); mi affacciai di fronte alla stessa grotta e c’era un panorama da mozzafiato, un paradiso di mezza Italia senza commenti per la bellezza.
    In effetti di fronte a tanta bellezza del mondo, non si puo’ che essere rispettosi e grati di farne parte.
    Pochi minuti di assorbimento dentro di me che rimasero per sempre
    All’uscita , scendendo, man mano, ritornavo alla vita attuale con un segreto pattuito con quella Natura
    Seppi dopo anche che Monteluco divenne sede di monaci anacoreti, tra cui Giuliano. Ed anche Michelangelo aveva visitato quel Bosco sacro.
    Buona settimana a tutti

    m_rosa
    Partecipante
    Post totali: 574

    Hai ragione Diogenonn, viva la Vita e nn solo da miriamici, aggiungo io. Vorrei che questo anelito all’Unita, alla Natura, alla Madre si moltiplicasse all’infinito, in ogni essere umano, in qualunque parte di questa terra.
    Oggi sono molti quelli che dicono di sentire il legame con la Terra Madre ma troppo pochi coloro che sanno tradurre questo atteggiamento in un reale RISPETTO, negli atti e nei fatti, del principio dell’Una che tutto in se contiene. Per questo, credo, che il nostro compito, nel nostro piccolo, sia anche quello di dare una dimostrazione pratica di come i grandi principi devono, per essere veri, calati nella carne del nostro vivere quotidiano
    Buona giornata a tutte/i

    wiwa70
    Partecipante
    Post totali: 367

    Carissimi,non vedo l’ora di prepararci a vivere il futuro con tutte le meraviglie che la Vita da miriamici ci offre e sarebbe davvero bello poter cominciare da Siena…al 17 ottobre manca poco più di mese…ce la facciamo?? Attendo fiduciosa….una buona giornata a tutti voi

    seppiolina74
    Partecipante
    Post totali: 271

    Mercurius credo davvero debba essere stato stupendo entrare nel bosco sacro a Giove, un’esperienza che senz’altro non può lasciare indifferenti!Se ne deduce che è vero che i luoghi non sono tutti uguali: esistono luoghi con un’energia particolarmente forte, dove ci può essere stata una frequentazione ” speciale” o, semplicemente, come scriveva MRosa,luoghi carichi di energia positiva di per sé. Il Monte Sibilla era entrambe le cose…
    A proposito del Duomo di Siena…spero davvero si riesca ad andare, insieme a chi ci potrà essere. Vi dirò…è insieme speranza e desiderio di riavvicinarmi fisicamente, almeno ad alcuni tra Fratelli e Sorelle. Ecco, l’ho detto!!

    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    La tua è stata davvero una bella esperienza, Mercurius3. Il monito in latino la dice lunga sull’approccio che si dovrebbe avere, ma penso che finchè non lo si riconosca intelligentemente in noi, il “bosco sacro”, la Natura sarà sempre oltraggiata e violata…quindi come non convibrare col “Viva la Vita da miriamici” di Diogenonn?
    Quoto e mi associo xxx Siena, augurando a tutti una buona giornata!

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Belle le esperienze che raccontate, condivise come fossero proprie.
    Sai Mercurius, anche io pensavo proprio a Monteluco. E m_rosa ricordo Brioni e la sua bellezza con tutti quegli animali del bosco allo stato libero.
    L’idea del mondo antico di sacralizzare parti della Natura, come boschi, fonti, grotte, montagne, acque ed altro, è una delle cose che manca al mondo di oggi. Non per noi, certamente. Ciò che mi fa riflettere è che ogni zona resa sacra era soggetta a regole plurime. Il modus operandi nei confronti del sacro era ben regolamentato e sanzionato. C’era sempre chi ne aveva la tutela e l’amministrazione, corpi sacerdotali e giuridici, c’erano riti sacrificali relativi ai tempi dell’anno, cioè astronomici, c’erano regole e interdizioni per chi lo frequentava, punizioni per chi non rispettava le regole. Mi sembra una sana abitudine e sperimentazione do ciò che era necessario per avvicinarsi al Sacro. Mi fa ricordare le esperienze che abbiamo potuto fare, grazie esclusivamente al Maestro Delegato, sui Sibillini. Non v’è ringraziamento sufficiente, perché queste meravigliose esperienze hanno dato e danno ancora i loro frutti, e se non le avessimo fatte ci sarebbe stata preclusa una esperienza di vita fondamentale.

    admin Kremmerz
    Amministratore del forum
    Post totali: 1008

    Cara WiWa, cari tutti/e, volevo avvertirvi che è stato appena inserito nell’area riservata ai soli iscritti, l’invito della Delegazione Generale x Siena…
    A presto.

    Mercurius3
    Partecipante
    Post totali: 191

    Com’è vero Tanaquilla! E come sono diverse le regole, le finte regole, applicate oggi per il rispetto della Natura! Non basta iscriversi a Club ecologici o raccogliere mozziconi sulla spiaggia per sentirsi integrati… Sentirsi dentro integrali alla Natura , è vivere nella propria carne e sangue, il DNA in comune con i boschi, le grotte, l’acqua, le piante, i ruscelli, gli animali.. Certamente essere giunti ad un tutt’Uno sacro , io non ci sarei mai arrivata da sola, almeno a capire, se non ad attuarlo, forse sarei stata una che raccoglieva felicemente le ramette. Le esperienze di Montemonaco hanno formato, tatuato la mia persona in tutte le sue componenti, materiali e sottili, e rivedere le foto , o ripensare a tutte le esperienze ventennali su quel Monte, mi fa sentire orgogliosa di esserci stata e grata sempre a LEI, Delegato IAH-HEL, per le sferzate alla comprensione, al cambiamento, all’elargizione, anche ove meritato a metà, al fine evolutivo, alla Sua Presenza costante, vigile e materna, che contiene Tutto.
    E, per quello che mi riguarda, inconsapevole, ho passato i valori della Miriamicità ai piccoli che mi portavo appresso, ed ora pieni di Miryam , portano i loro a Montemonaco, ogni anno, ed anche quest’anno , come una calamita che appartiene all’arcaico e che continua nel Tempo infinito.
    Infatti Tanaquilla, quei corpi sacerdotali e quelle rituarie, come tu dici, fanno la differenza e portano nel futuro dell’Umanità la bellezza e la grandiosità della Miriam! Ma senza i Maestri col filo della tradizione, cosa mai sarebbe arrivato?

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Riprendo qui un post di Corolla sulla Y a Forcella, quartiere di Napoli con un retroscena antico dal sapore magico-popolare. Oggi invece piuttosto malfamato.
    La Y di Forcella a Napoli, come Corolla ha scritto, è il punto dove la strada del quartiere si biforca,e qui vi è Porta Nolana (o Furcillensis), legata a Virgilio e a due suoi vaticini. Infatti si dice che il poeta avesse incantato le due teste della porta l’una ridente, l’altra piangente. Chi entrava dalla dx ove era quella ridente avrebbe avuto fortuna. Viceversa entrare da sx era segno di cattivo augurio.
    Ma a dire anche della Gimbutas la Y è antichissimo segno del Femminile, presente nelle statuine neolitiche delle gran Madri o più indietro delle Veneri paleolitiche.
    Altra cosa che riguarda la Y è che questa lettera dell’alfabeto greco ingloba il gruppo consonantico PSI, da cui psiche, in origine una farfalla (il segno sembra ricordarla) e poi soffio, aria e infine psiche.

    admin Kremmerz
    Amministratore del forum
    Post totali: 1008

    Per caso sono capitato ieri sera su RAI 2 dove in prima serata stavano programmando “VITALIA alle origini della festa” condotto da Alessandro Giuli. Mi sono sinceramente emozionato nel sentir parlare di Venere e di Roma Amor come ne parla il Kremmerz e ne parliamo tra noi. La cosa mi ha veramente affascinato e ho scoperto che quella su Venere e i suoi misteri era la settima di una serie di trasmissioni sulle divinità e le tradizioni pagane e i luoghi del sacro con un’attenzione inusitata ai popoli italici fino a dichiarare la nostra terra culla della civiltà occidentale..ecc ecc.
    Un abbraccio ai naviganti

    admin Kremmerz
    Amministratore del forum
    Post totali: 1008

    E me li sto rivedendo su Rai play.
    Buona visione.

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Grazie della notizia, Diogenonn. Mi sono già registrata si Rai play e ora inizio anch’io a vedere queste trasmissioni così promettenti. A risentirci con i commenti. Questa sì che è una lettura interessante.

    mercuriale2011
    Partecipante
    Post totali: 164

    Grazie Diogenon davvero bello il documentario su Venere!
    Guarderò anche gli altri…….
    Buonanotte a tutti i naviganti sotto la protezione di Venere!

    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    La trasmissione di Giuli che hai segnalato è molto interessante, caro Diogenonn! Ho iniziato con “La serpe guaritrice” che mi è piaciuto molto per l’impostazione sul culto italico, anzi centro-italico, del serpente in senso terapeutico, ed hai proprio ragione che vi riecheggiano chiavi di lettura a noi note e di cui ci siamo anche occupati nelle nostre ricerche (es.Quaderni accademiali).
    Ho trovato molto interessanti gli agganci alla tradizione popolare, ancora viva e vegeta in certe aree appenniniche, che tramanda conoscenze antichissime, come nel gioco/danza dei bimbi, in cui è chiaramente riconoscibile lo scopo intelligente, apotropaico e propiziatorio, per il benessere e la salute della comunità. Vitalia su raiplay è una bella scoperta ed è bello anche il titolo…
    A presto e buona domenica!

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