Il Capodanno Orientale

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  • redmar
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    Post totali: 11

    Buongiorno,
    questo Novilunio coincidera’ con il Capodanno Orientale, come peraltro ogni anno avviene, in quanto basato sul Calendario Lunare.
    Tuttavia, dopo i rilevanti cambiamenti iniziati in quasi tutto il mondo proprio un anno fa, la ricorrenza quest’anno sembra assumere un significato particolare anche per l’Occidente.
    Difatti “l’Oriente” che fino a poco tempo fa era, almeno nella nostra quotidianita’, abbastanza distante sia culturalmente che geograficamente, pare ora avvicinarsi e proporre modelli con cui confrontarsi, su piu’ livelli.
    C’e’ da augurarsi quindi che questa ricorrenza sia per quest’anno e per tutti, occasione della effettiva realizzazione di quel processo di miglioramento, che pare essere timidamente iniziato dopo il nostro ultimo Capodanno Occidentale.
    Buon Novilunio, e quindi anche Buon Anno Lunare a tutti.

    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    BUonasera a tutti!
    Caro/a redmar, leggentoti, a prescindere dai capodanni orientali e occidentali,a proposito del “miglioramento che pare essere timidamente iniziato” come dici, mi hai ricordato i chiarimenti dati su questo momento epocale dal Maestro L.J. Aniel, ovviamente dal punto di vista della Tradizione Iniziatica della Schola, di matrice egizio-caldea.
    Ma… per quanto stia cercando l’ultimo post del 2 dicembre 2020 del Maestro in tutti i thnred, non mi riesce di trovarlo… forse è la stanchezza di un pomeriggio intenso di lavoro! Mi puoi o potete aiutare a ritrovare il thread giusto col post che cerco? GRAZIE!
    Un pezzetto me l’ero copiato xchè mi aveva particolarmente colpito: “Ciò comporterà la distruzione delle forme vetuste e prive di vita in cui siamo stati incardinati per secoli, a vantaggio dell’affermazione dell’individuo che, autonomamente, liberamente e consapevolmente si riconnette con lo Spirito, magari condividendo il cammino con chi fa altrettanto, ma sempre basandosi sulle sole proprie forze. Ciò deve darci un senso di grande responsabilità personale: appartenere a una Fratellanza significa essere un insieme di personalità autonome, libere, intelligenti, impegnate e serene; non cercare il gruppo per scaricarsi dei propri pesi.”

    p.s.Anche nel post del 19 giugno 2020 – thread Novilunio ed eclissi – riprendendo il precedente post del 2018 il Maestro aveva parlato di questi cicli cosmici attuali e della Luna.

    admin Kremmerz
    Amministratore del forum
    Post totali: 1008
    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    Grazie infinite, Admin Kremmerz, per l’aiuto. Una buona giornata a tutti e a presto!🖐

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Buongiorno redmar.
    Inizio col ringraziarti dei tuoi post sempre interessanti e attenti all’astronomia.
    Circa quest’ultimo tuo post ho dei dubbi su alcuni punti.
    Non riesco a vedere i lievi miglioramenti di cui parli, dopo l’ultimo nostro capodanno. A me pare che stiamo lottando, senza aver trovato una solida e definitiva via d’uscita.
    L'”Oriente” o meglio l’Estremo Oriente, è già arrivato da noi molto tempo fa, portando ideologie, religioni e pratiche cui moltissimi si sono uniformati, senza neanche conoscere la tradizione occidentale alla quale erano senz’altro più vicini per nascita ed evoluzione. Su questo punto si è espresso il Maestro Kremmerz nei Suoi scritti.
    Fra l’altro la nostra tradizione iniziatica, di matrice egizio-caldea, come ha già scritto mandragola, è la confluenza del sapere orientale e occidentale e benché possa confrontarsi e costruire dialoghi, animata dalla tolleranza, non ha bisogno, come scrivono i Maestri, di alcuna integrazione o modifica.
    Per me l'”Estremo Oriente” odierno prosegue a non portarci alcunché di buono, iniziando dal virus e proseguendo con sistemi di vita neganti ogni libertà a noi estranei .
    Tu cosa ne pensi invece? quali possibilità migliorative intravedi?

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Oltre che sulla Pietra Angolare a cura di M.A.Iah-Hel, anche in Giuliano Kremmerz l’eredità isiaca e osiridea dell’Egitto sacerdotale (pag. 104-107), entrambi integralmente sul sito in Biblioteca on line, si potrà leggere, come riportato dal Maestro M.A. Iah-hel, della tradizione iniziatica egizia, “punto intermedio tra le due relazioni ieratiche, l’orientale e l’occidentale…”.

    Credo che ciò che è arrivato in Occidente dall’Oriente è stato adattato e interpretato e non può più rispondere alla sua origine.

    kridom
    Partecipante
    Post totali: 177

    Redmar, non saprei definire quale valore abbia il capodanno, nel senso che non so quale sia l’effettiva importanza di un ciclo annuale e, poi, qual’è il ciclo annuale giusto?
    Nella nostra tradizione l’anno magico si apre con la primavera, in molte regioni dell’India si apre dopo Diwali che è tra fine ottobre e inizio novembre, in Tailandia si apre a metà aprile con la festa di Songkran. Inoltre, dai post del M. L.J. Aniel mi sembra di cogliere che i cicli astronomici significativi si muovano su orizzonti temporali più lunghi rispetto al ciclo annuale e le caratteristiche di questi cicli siano correlate a congiunzioni astrali specifiche. Se quanto riportato prima ha un suo valore, un ciclo annuale non dovrebbe portare a grandi cambiamenti che, invece, si manifestano in intervalli che non seguono la “logica dei capodanni”, se così possiamo definirla.

    Quando scrivi che la Cina propone “modelli con cui confrontarsi, su piu’ livelli”, cosa intendi concretamente?

    Cara sorella Tanaquilla, è vero che nel 2020 abbiamo ricevuto un bel regalo dall’estremo oriente…ma chissà quanto gli indios ci sono ancora grati per il vaiolo che abbiamo loro donato e che li ha quasi annientati dopo le grandi esplorazioni del Nuovo Mondo.

    redmar
    Partecipante
    Post totali: 11

    Buonasera, ringrazio Admin, Tanaquilla, Mandragola e Kridom per i reply e le integrazioni.
    Accennavo ad un iniziale miglioramento che mi pare avvertire nella vita di tutti i giorni, rispetto all’anno appena trascorso in cui abbiamo dovuto confrontarci con situazioni piuttosto inconsuete.
    Rispetto a queste situazioni, peraltro non ancora risolte, abbiamo ora acquisito senz’altro piu’ consapevolezza, e questo mi sembra il modo corretto per procedere verso un percorso di miglioramento.
    Rispetto all’Oriente, gia’ presente nella nostra tradizione iniziatica ma forse non ancora nella quotidianita’, si stanno affacciando per noi ‘occidentali’ modelli gestionali e socioeconomici pratici di livello quotidiano, il forum di Davos appena concluso, visto in maniera neutrale, ne e’ un esempio.
    Senza entrare nel livello politico e volendo restare neutrali, penso che sia inevitabile doversi confrontare a livello pratico con le novita’ in arrivo cogliendo gli aspetti di miglioramento che potrebbero esserci e cercando di migliorare gli aspetti meno compatibili con la cultura occidentale, che peraltro non sembrano pochi.
    La speranza che vorrei trasmettere e’ per un miglioramento sia a Est, dove attualmente una economia piu’ forte penalizza diritti forse mai del tutto sviluppati, che a Ovest dove la crisi rappresentata fatalmente dal “”virus”” forse riesce a colpire di piu’ perche’ probabilmente ‘l’organismo’ che bersaglia e’ in questo momento piu’ debole.

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Nel risponderti, redmar, ognuno di noi – credo di poter dire – si è riferito alla tradizione iniziatica ermetica, e alle nostre esperienze in questo campo e non ai modelli socio-economici.
    Poi bisogna vedere se si può parlare di integrazione di culture o di una lotta per una cultura dominante.
    Quando ho scritto che un contatto con l’oriente c’è già stato in Italia mi riferivo al fatto che le religioni orientali e le pratiche meditative sono arrivate ormai da tempo, sin dai primi decenni del 1900 e massivamente negli anni ’70, favorite forse anche dalla teosofia. Questo fenomeno non credo sia stato molto utile o benefico, quanto meno per la pratica del nosce te ipsum, perché ci si è dovuti confrontare con modelli e idee non nostre, non congeniali, che hanno la loro stretta relazione anche con un differente stile e condizione di vita e di società.
    Sarebbe interessante comprendere perché il virus, come scrivi, si è diffuso più in occidente che in oriente.

    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    Mi inserisco condividendo le riflessioni e le perplessità di Tanaquilla. Di certo non abbiamo dati attendibili provenienti dall’oriente che è nuovamente alle prese col covid, sappiamo però che le aree più tartassate sono le americhe.
    x Kridom, sei sicuro che le epidemie in Europa non siano giunte quasi tutte da oriente, poi traslate in medioeriente e Africa? Sul vaiolo a me risulta che la prima epidemia sia stata proprio in Cina nel 49 d.C.
    x redmar: credo di comprendere le tue preoccupazioni, traspare un’empatia nei confronti delle sofferenze e delle ingiustizie del mondo… toccando diritti inalienabili alla salute, al cibo, al diritto di autodeterminazione, ti seguo nella preoccupazione x il fururo, c’è da lavorare ancora tanto, e bisognerebbe farlo in modo disinteressato…
    Ora, proprio per quello che citava Tanaquilla, investire energie per rendere compartibili oriente e occidente è iniziaticamente roba passata e già risolta da millenni; mentre profanamente e socialmente parlando, oggi sembra evidente un’incompatibilità di fondo che si manifesta in una perenne conflittualità.
    Senti redmar, in questo calderone di culture globali dove tutto è dappertutto alla velocità di un secondo, tra est, ovest, nord, sud, non potremmo chiudere il cerchio rivolgendo tutti gli sforzi al centro… che mi pare il punto unico e neutrale di equa solidarietà umana…Noo?
    Vi abbraccio

    kridom
    Partecipante
    Post totali: 177

    Concordo con tanaquilla sulla scarsa utilità di importare modelli e idee non nostre. Lo scrivo non con una preclusione pregiudiziale contro influenze straniere, ma per esperienza personale. Ho cominciato la mia ricerca spirituale con la pratica dello yoga, poi ho aggiunto il qi gong, al contempo leggevo libri sul buddismo tibetano, gurdjeff, ecc… (pure il feng shui, per non farmi mancare niente), in tutte queste cose frequentemente si trovano modi di fare e di pensare che sono organici ad una certa cultura ma per me, che vengo da un’altra origine e formazione, diventa difficile prendere le misure e contestualizzare davvero ciò che è lontano dai miei canoni. Insomma, sentivo che al massimo avrei potuto mettere in pratica un comportamento o avere pensiero di tipo imitativo ma senza avere la benchè minima idea del senso delle cose.
    Poi, redmar, su come l’occidente può influire sull’oriente e viceversa, io non saprei dire perchè è un argomento che va oltre le mie conoscenze. Posso notare però che molti cambiamenti degli ultimi 20 anni sono arrivati dalla Silicon Valley californiana piuttosto che dalla Cina: internet, gli smartphones, i social network.
    L’Oriente della nostra tradizione iniziatica pare riferirsi alla Caldea, all’Egitto ma non va geograficamente più lontano, tuttavia ricordo che il Kremmerz si chiede, nella scienza dei Magi, se questa sapienza orientale non abbia avuto origine in…occidente.
    Buona notte e buona luna nuova!

    m_rosa
    Partecipante
    Post totali: 574

    Quel Centro, cara mandragola, che è equidistante da ogni punto della circonferenza. Se posso dire la mia, penso che finché di tratta di culture, filosofie, sistemi economico-politici, si possa parlare, per un numero preponderante di volte, di lotte di potere, mentre se parliamo di Individui che mirano a quel Centro, i meridiani e i paralleli sono i punti di partenza dai quali ci si muove. Ognuno, penso io, comincia il viaggio utilizzando gli Strumenti che il luogo della propria nascita (inteso come evoluzione della sua progenie) gli propone o gli permette di utilizzare e, in questa ottica, parlare di oriente e occidente perde un pò di senso

    redmar
    Partecipante
    Post totali: 11

    Buonasera, ringrazio tutti per le interessanti integrazioni e gli spunti di riflessione.
    Mi permetto di aggiungere che sulla attendibilita’ dei dati epidemiologici provenienti un po’ da tutto il mondo ci sarebbe qualche interrogativo da porsi. Ricordo infatti come fin dai primi giorni in cui il nuovo “virus” si e’ presentato alle cronache, ci fossero rilevazioni report e statistiche sempre aggiornate, pronte e disponibili per autorita’ e mezzi di informazione quasi in tempo reale, il che a livello patico presuppone un apparato di rilevamento, elaborazione e di distribuzione delle informazioni di una consistenza e di una efficienza davvero impressionante.
    Concordo pienamente anche sul richiamo al dubbio Kremmerziano che l’oriente non sia esente da influssi occidentali.
    Saluto tutti unendomi all’auspicio di una armoniosa soluzione verso un riequilibrio al centro del cerchio.

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Non sono completamente d’accordo. Il finale è quello ma c’è una strada per arrivarci. Se tendiamo al Centro dell’unica tradizione iniziatica e dell’unica scienza dell’Essere, è perché ci siamo inoltrati nel “mare magnum delle filosofie” e abbiamo scelto. Non tutti iniziano il viaggio con gli strumenti e la mentalità del luogo d’origine. Qui in Italia ad esempio vi sono migliaia di persone che usano strumenti orientali. Questo si traduce per me nell’aggiungere un intonaco che nasconde ancor di più il proprio individuo storico. Esistono le differenze fra oriente e occidente. Pensiamo alla rinunzia: nell’ermetismo non si rinunzia a nulla, nelle religioni orientali bisogna rinunziare. Pensiamo al fatalismo, alla volontà, all’amore. Sono uguali le concezioni?

    GELSOMINO
    Partecipante
    Post totali: 141

    In questo momento di grandi cambiamenti , anch’io di tanto in tanto , alzo la testa dal quotidiano e cerco di avere un’idea di dove stiamo andando , quali nuovi orizzonti si stanno prospettando. Consapevole che quello che riesco a vedere e a comprendere è proporzionale al grado di lucidità che sono riuscito a raggiungere , so bene di avere una visione relativa , comunque è un esercizio che mi piace fare.
    Poi ricordo a me stesso che in Ermetismo è richiesta la perseveranza e torno a lavorare su me stesso con gli strumenti della Tradizione Iniziatica , sapendo che questo è il modo vero che ho per migliorarmi e volgere al vero meglio quello che mi circonda.

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