Il Capodanno Orientale

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  • m_rosa
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    forse non mi sono spiegata bene, il mio discorso parte da una distinzione a monte, tra chi compie o vuol compiere un serio cammino per accelerare la propria evoluzione e chi si accontenta di seguire passivamente una religione (qualunque essa sia). I primi useranno gli strumenti inerenti la propria terra e la propria progenie, perché è lì che vivono e hanno vissuto, i secondi abbracceranno qualunque percorso, senza porsi troppi problemi sulle conseguenze che, come dice tanaquilla, “aggiungeranno mani di intonaco al loro io storico”. Sono d’accordo che esistono delle differenze tra oriente ed occidente, nelle persone, nel modo di pensare e di affrontare la vita, e di conseguenza nel modo di avvicinarsi a sul Centro che, invece, credo uguale per tutti perché “tutto in sé contiene”
    Buona domenica

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Verissimo quanto afferma m_rosa, credo da sempre che la Verità sia identica sotto tutti i cieli, Uno è il Centro, Una è la Verità, Una è la Vita. Tradizioni Orientali, Occidentali a noi più vicine, Sciamanesimo latino-americano o siberiano, rispondono ritengo al bisogno innato nell’essere umano di entrare in contatto con la divinità fuori e dentro sé stesso. Però, come ebbe a scrivere a suo tempo il Maestro Kremmerz, rivolgendosi agli appartenenti all’Unica Schola Ortodossa ma anche ai semplici lettori delle sue magistrali opere, tutte le vie menano a Roma (caput mundi), però, per giungere a questa benedetta capitale, si può procedere a piedi, con una vecchia 500, o magari con una ferrari, quest’ultima a condizione di essere in grado di gestirla, cosicchè il cammino sarà decisamente più veloce. Se ricordo bene, proprio nella Porta Ermetica, il Maestro precisava che nel mare dell’Ignoto vi è chi viaggia in zattera e chi in transatlantico a vele spiegate, ed anche in questo caso ovviamente, la meta si raggiunge prima.
    Con l’augurio a tutti di una buona domenica

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Un glottologo finlandese, Harald Haarmann, sostiene quanto ipotizzava agli inizi del ‘900 il Maestro Kremmerz. Scrive: «Si dice sempre ex oriente lux, pensando che la civiltà sia nata nel Vicino Oriente. Ma io dico ex occidente lux. La nostra Europa più antica aveva già tutti i tratti culturali che noi oggi apprezziamo». Con la venuta dei Greci indoeuropei, dice, le cose sono cambiate: «Molte parole entrate nel vocabolario europeo, e che noi consideriamo greche, in realtà sono più antiche. Per esempio aroma, narciso, ceramica, tonno, camino sono in origine parole pre-indoeuropee. Ma pochi lo sanno». Che altro? «Le divinità. Pochi si sono chiesti perché nel pantheon greco ci sono molte donne “forti”, divinità femminili guerriere. Come Atena, Demetra, Artemide. Non fanno parte della mentalità indoeuropea, non sono greche. I Greci le hanno adottate, sono tracce dell’ antico culto europeo il cui personaggio centrale era femminile. Descrive poi il “Danube Script” come scrittura. «E’di almeno 2000 anni più antico del cuneiforme nato in Mesopotamia…Tutte le scritture dell’ antichità sono ideografiche, cioè a un segno corrisponde un’ idea e possiedono perciò moltissimi segni. Il cuneiforme ne ha circa 700, il geroglifico egiziano più di mille. Anche il Danube Script ha una tale ricchezza e ha gli stessi principi organizzativi. Sappiamo che aveva un uso sacrale, per comunicare con la divinità e solo più tardi ha avuto anche un uso pratico». La notizia sulla scrittura può interessare wiwa che ne parla in altro thread.

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