Rispondi a: La Natura, la Madre, la Miriam

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catulla2008
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Già da qualche giorno leggendo i post mi torna alla mente un apparente ossimoro udito per la prima volta durante il convegno a Vico Equense nel 2010 per i Cento Anni della Pragmatica Fondamentale: “santità laica”.
Questo accostamento, che nemmeno la Treccani concepisce, già all’epoca mi parve quanto mai efficace e rivoluzionario nella sua semplicità. Perché vi è evidentemente una condizione che propizia la salute, il miracolo, l’equilibrio e quanto c’è di buono e di sano, e questa condizione è la santità che un vizio mentale ci fa accostare da secoli alla religione e che invece è – più verosimilmente – una condizione possibile dell’essere umano.
Ora, per sapere che sia (ermetismo docet) occorrerebbe essere santi, ma si può comunque notare che chi perviene a tale condizione (o anche chi la sfiora durante il lavorio per renderla stabile) in qualche modo si somiglia, nel tempo e nello spazio, perché dice cose simili e professa idee che sembrano Una.
Credo sia da questo ‘riconoscersi’ che scaturisce il concetto di Fratellanza (anche questa ‘laica’ s’intende) e da quella il sentire l’Umanità come qualcosa che prescinde dall’individuo, carne propria insomma.

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