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Grazie.
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20 Comments

  1. admin 21 Dicembre 2012 al 16:05 - Rispondi

    Originariamente postato da fler95
    Il 15 Novembre 2012 alle ore 20:30

    Buongiorno, a tutte le persone di questo blog. Sono stata indirizzata qui da un amico e, dopo averlo letto attentamente, ho deciso di far conoscere, e condividere, un pezzo lontano della mia storia. Non la scrivo per essere letta da kremmerziani o non kremmerziani ma per rispondere a un bisogno dettato dal cuore per manifestare quanto ho io stessa ricevuto. Ricordo senza nostalgia il tempo pieno di tipico entusiasmo giovanile, volontà di crescere e di imparare con sincerità d’animo e buona fede, perché quel tempo è ancora presente grazie alla SCHOLA, la vera Scuola kremmerziana. Debbo ammettere che, avendo letto approfonditamente gli scritti del Maestro ho da subito messo in pratica il suo consiglio e, quando negli anni novanta ho aderito alla S.P.H.C.I. insieme a molti altri, non l’ho fatto perché attratta dall’idea di Superiori Gerarchie che non mi era dato conoscere – se non in termini logici di evidenza storica – ma per l’opportunità di sperimentare e praticare nella mia vita e sulla mia pelle una possibilità di salute ed evoluzione..
    Ammetto di essere stata sempre sommamente annoiata dal gossip, dalle chiacchiere da cortile, dall’ermetismo all’americana per cui un buon marito è anche un buon presidente: ritengo che se si è portati per la via religiosa occorra senza indugio seguire il proprio cuore e aderire a una strada dove il non-peccato costituisce i mattoni della chiesa. Così procedendo (cercando di scollarmi di dosso il misticismo che spostava continuamente l’attenzione a quanto dicevano e facevano GLI ALTRI a me, per me e con me e concentrandomi invece su quanto IO facevo agli altri, per gli altri e con gli altri) mi accorsi via via che alle premesse corrispondevano i fatti tanto che, poco tempo dopo, sentii l’irrefrenabile spinta a fare chiarezza nella mia vita assumendomi la responsabilità del cambiamento necessario in termini lavorativi, famigliari e, nel complesso, personali.
    Cambiai città e ricominciai: il lavoro andava bene, la vita affettiva anche, ri-equilibri e riassetti di ogni genere, con un senso luminoso di soddisfazione e incipiente gioia sempre addosso. Questo perché ad ogni mio errore, nessuno lo definiva tale ma venivo restituita alle ragioni delle mie scelte, all’uso degli strumenti dati, alla necessità di assumermi la responsabilità della mia vita e di lasciare agli altri il diritto ad esercitare la responsabilità della loro. Fu come una liberazione e devo ringraziare l’Amore disinteressato che ho incontrato se oggi ho anch’io una famiglia fondata – figli compresi – sull’onestà e la ricerca della libertà interiore.
    Cosa ho imparato da questa storia? A tenere fuori dalla mia vita tutto ciò che puzza di compromesso, di accondiscendenza, di delega del proprio destino. Che la capacità critica è una forza e che non occorrono donazioni, né servilismo, né menzogna per progredire in un ambito dove, nella MIA esperienza, il denaro paga i panini ma non i Maestri, le monete sono solo metalli, e ogni cosa viene chiamata col suo nome, senza tanti giri di parole. Che, in una strada dove in fondo chi si incontra è la propria anima, ciò che manca è spesso il coraggio di guardare le proprie viltà e di capire che questo e nessun altro è l’atto necessario a recuperare forze che sono proprie, e che solo gli asini vivono delle carote allungate da qualche papasso.
    Omnia munda mundis, tutto è puro per i puri: ma puri si diventa seguendo l’esempio di chi innanzi tutto è limpido con sé stesso e perciò vive bufere e bonaccia con la consapevolezza di essere in itinere sull’unica strada oggettivamente probabile.
    Benché funzionalmente interdipendenti, si nasce soli e si muore soli: avvinghiati alla Madre di ogni Vita e umana trasformazione che tutti in sé ci contiene e ci dà moto (da cui – credo – il concetto sacro di Matriarchia pragmatizzato da Kremmerz). Per le persone per bene (e anche per quelle per male) la Giustizia spesso non è quella che gli umani in itinere si aspettano ma solo uno specchio pulito nel quale guardare, attentamente, i propri tratti e decidere quale persona si vuole diventare.
    Saluti sorerni a tutti.

  2. admin 21 Dicembre 2012 al 16:04 - Rispondi

    Originariamente postato da Cingallegra8
    Il 14 Novembre 2012 alle ore 14:01

    Innanzitutto buongiorno a tutti e complimenti per la nuova interfaccia grafica: gradevoli gli sfondi, facili le ricerche, utilissimi in prima pagina i link collegati a concetti chiave e parole “difficili”. Entusiasta per la pagina dedicata agli eventi, che so già si rivelerà interessantissima.
    Buona sana lettura a tutti!

  3. admin 21 Dicembre 2012 al 16:04 - Rispondi

    Originariamente postato da cerere6012
    Il 05 Novembre 2012 alle ore 13:46

    Per anima critica.
    Cercherò, nei limiti consentiti da un post di rispondere sulla base della mia esperienza alle sue domande, mettendo per un attimo da parte, come già suggerito dalla Direzione in una sua precedente risposta a lei rivolta, la nostra logologia interna.
    1 – (Qual è il senso dell’evoluzione singola nel contesto di una umanità che pare muoversi con una lentezza tale da lasciare ben poche speranze all’ipotesi di una evoluzione collettiva e globale?)
    Innanzi tutto va precisato che scopo della Schola ortodossa del Kremmerz non è un progetto salvifico né messianico coinvolgente l’umanità in un unico percorso evolutivo globalizzante. Che poi, l’evoluzione del singolo in quanto parte di una collettività, possa giovare in teoria e in pratica al contesto in cui vive e al piano in cui agisce e interagisce, appare abbastanza ovvio e ormai coralmente accettato dal buon senso comune e da svariate branche della scienza odierna.
    2 – (Se è vero che il DNA umano è praticamente immutato da diecimila anni a questa parte, non vi pare che, soltanto per porre la prospettiva di un progresso generalizzato in senso evolutivo, bisognerebbe che accadesse qualcosa di veramente significativo e tale da venir registrato nel codice genetico dell’intera specie?)
    Anche se, da quanto mi risulta, determinati processi trasmutatori propri alla tradizione ermetico-alchemica, giungano a modificare il DNA di chi li pratica – ma sempre, ben inteso, in sintonia con le leggi biologiche e fisiologiche della Natura erroneamente considerate limitate o limitanti solo perché ignorate o non ancora scientificamente attestate – ciò comunque comporta l’accelerazione evolutiva del singolo e non, tout court, della specie umana: simili ipostesi di “mutazioni genetiche” della specie vanno circoscritte, a mio avviso, all’interno della letteratura e cinematografia fantascientifiche! Infatti, l’ermetismo filosofico rivolge la sua attenzione all’integrazione dei poteri psico-fisici e delle virtù note o ignote ma già presenti nell’uomo al momento in cui inizia tali processi in modo volontario e cosciente e attraverso gli strumenti e i mezzi che la Tradizione iniziatica gli fornisce. Perciò, in ambito iniziatico, non sono contemplati accadimenti che esulino dal controllo dell’iniziato-praticante e della scuola cui appartiene, né motivazioni escatologiche che possano influire, sia in senso incentivo sia in senso ostativo, a trasmutazioni repentine e occasionali tali da essere a livello genetico allargate a tutta la specie umana: diversamente, basterebbe un solo iniziato o “illuminato” per far progredire, o un unico essere immondo o “bruto” per far regredire, tutti gli esseri viventi sul nostro Pianeta e nell’Universo!
    3 – (Se il teorema ermetico prospetta questo tipo di soluzione, perché privilegiare, come mi pare facciate voi, il concetto di ente collettivo (Scuola, catena), per altro agganciato a un Ordine che, proprio perché tale, è anch’esso una entità collettiva, in luogo di privilegiare, sic et simpliciter, l’individuo in quanto tale?)
    Primariamente va precisato che nei processi evolutivi contemplati nella tradizione ermetica della Schola non esistono “privilegi” di sorta, bensì un patto d’onore – e d’Amore per la Vita, la Scienza e la Verità – liberamente stipulato fra i Vertici della nostra organizzazione e il richiedente. Patto per il quale reciprocamente ci si impegna da una parte (quella dei Vertici, rappresentati, nei vari momenti storici, da persone fisiche o Delegati Generali), a trasferire gli strumenti e i mezzi tradizionali idonei ad accelerare i processi evolutivi del singolo ove scelga di ortodossamente praticarli, e dall’altra parte (quella del richiedente o Novizio) a mantenere detti strumenti riservati e a dirigerne gli esiti evolutivi alla sola ed esclusiva finalità terapeutica di bene prevista nel patto stesso. Quindi, se da una parte gli strumenti e i mezzi vengono trasferiti esclusivamente per gli scopi dichiarati e sottoscritti, dall’altra non potranno che essere utilizzati esclusivamente per gli scopi anzi detti. Questo trasparente imprimatur e l’impegno di reciprocità che ne consegue fin dall’atto d’iscrizione alla nostra Schola, non può consentire a NESSUNO interpretazioni diverse e funge anzi da garanzia per entrambe le parti contraenti: qualsiasi altro utilizzo o scopo di quanto trasferito dai Vertici o praticato ad libitum dagli appartenenti, verrebbe nullificato automaticamente giacché non corrispondente ai termini sanciti nel patto. Ciò ovviamente senza danno alcuno per il contraente che non fosse responsabile dell’interruzione del patto stesso, ma con l’ipotesi che si possa venire a creare un “debito d’onore” nei confronti della Schola, come entità collettiva, da parte di chi al suddetto patto sia venuto meno.
    Da ciò anima critica potrà facilmente dedurre che nella Schola Hermetica di Giuliano Kremmerz, come tra l’alto è stato da sempre ribadito, il percorso evolutivo è individuale per quanto concerne la sua libera attivazione e gli esiti da conseguire, ma non può che rientrare nella finalità terapeutica ed evolutiva di Bene che lo collettivizza quale esplicazione e applicazione di tutta la catena iniziatica, spersonalizzandone automaticamente gli esiti egoici in virtù del patto inizialmente e liberamente stipulato.
    Buona settimana a tutti.

  4. admin 21 Dicembre 2012 al 16:03 - Rispondi

    Originariamente postato da segezia810
    Il 03 Novembre 2012 alle ore 01:09

    Se mi guardo intorno, noto un mondo nel quale l’idea di comunicazione globale è sempre più quotidiana: ci stiamo abituando a pensarci come abitanti della Terra da cui guardare alle nazioni e agli stati. Vedo i giovani di tutto il mondo utilizzare una serie di termini comuni: presi a prestito principalmente dall’inglese, stanno ulteriormente modificando questa lingua che utilizza sequenze e associazioni in un sistema di monosillabi e bisillabi… quasi un codice binario condiviso dal pianeta. Siamo ormai avvezzi a parlare di psiche e malattie psicosomatiche; a ritenere la felicità e la soddisfazione condizioni programmabili (vedi PNL); a pensare che l’opinione sia costruibile e l’emozione modellabile. Ci stiamo avvicinando alla scuola di pensiero in cui si decide a quale pensiero affidare il proprio in-segnamento: presto impareremo a ‘pensare’ come quarantamila anni fa abbiamo imparato a parlare.
    L’ultima sintesi umana, di cui magistralmente disquisiva Kremmerz (in questo sito alla parola del Maestro del 3 ottobre 2011 – La Scienza dell’essere) lancia già i bagliori di una nuova alba che, come ogni principio di giorno nuovo, riguarda chiunque sia dotato di occhi, anche se questi non guardano. Perché l’evoluzione è come imparare a parlare: un fenomeno innato… Che si risveglia per lo stimolo di un agente esterno, ma solo in quanto la sua funzione è già presente e possibile nella materia, nelle cellule, nella specie.
    I fisici di frontiera prospettano meraviglie in merito all’ultima sintesi umana: e se la concepiscono loro, che sono uomini come noi, allora siamo davvero già lì, anche se non ce ne rendiamo ancora pienamente conto perché, inceppati sulla stupidità tipica dell’egoismo, riteniamo che la cellula di una vita individuata abbia senso a prescindere dalla sua funzione nell’organismo umanità e da una sanità globalmente intesa.

  5. admin 21 Dicembre 2012 al 16:03 - Rispondi

    Originariamente postato da catulla2008
    Il 02 Novembre 2012 alle ore 16:58

    Bellissimo il nuovo Sito! Mi sembra più snello e funzionale di prima pur conservando inalterato il proprio ruolo rappresentativo e informativo di una tradizione millenaria. A questo proposito è bello constatare come la scienza moderna giunga, poco a poco, a dimostrarne e confortarne i dati sperimentali, peraltro difficilmente generalizzabili in quanto ogni individuo è un’alchimia a sé. Da sempre, infatti, la vera ricchezza – quella che non passa – è nell’anima. Come dimostra proprio la festività popolare-religiosa che ricorre oggi, “panta rei”: tutto il resto passa… e rimangono i semi di quel che si è vissuto, di quello per cui si è operato.
    La Schola, che Kremmerz fu de-mandato a fondare, è una REALTÀ ormai ultracentenaria. Può vivere di vita propria nell’intento di Bene per Lei prefissato: senza clientelismi, né cliniche svizzere, né boria altisonante, ma con la serena semplicità e la vera ‘aurea’ generosità che distinguono l’oro dalla paccottiglia, il ‘gratis et amoris dei’ dalla speculazione mercenaria.
    Del resto, come venne ricordato negli interventi dei professori che parteciparono al Convegno della S.P.H.C.I. a Vico Equense, il nostro DNA è pressoché identico da 10mila anni a questa parte, segno che per cambiare – cambiare davvero – occorre un salto di consapevolezza e di qualità nell’essere “umano” e, per progressione logica, nei meccanismi di rete che ne caratterizzano la specie.
    Con buona pace dei bramosi del potere individuale, dello stordimento sessuale e dell’ansia da ostentazione che, a quanto è dato osservare in società, sono impotenti a colmare il bisogno primigenio di Luce e Amore insito in ogni creatura vivente e la tensione evolutiva che caratterizza l’umanità più progredita.

  6. admin 21 Dicembre 2012 al 16:03 - Rispondi

    Originariamente postato da holvi49
    Il 02 Novembre 2012 alle ore 16:15

    Buona sera, amici del blog. Eccoci al secondo appuntamento per completare il discorso iniziato ieri.

    Il nostro DNA utilizza sia suoni che luce nelle sue operazioni momento per momento ma, soprattutto, “apre dei fori” nello spazio-tempo, spalancando una finestra sull’ambito del tempo/spazio-tempo. In altre parole, il nostro DNA crea “cunicoli magnetizzati” nel tessuto dello spazio “ …dei tunnel che collegano aree completamente diverse dell’universo e attraverso cui si possono trasmettere informazioni al di fuori dello spazio e del tempo. Il DNA attrae queste informazioni e le trasmette alla nostra coscienza”.
    I ”cunicoli magnetizzati” potrebbero anche essere descritti come “campi di torsione”. Sol Luckman, in Conscious Healing, descrive così l’energia di torsione: “…una coscienza collettiva universale o energia di subspazio (etere) che fa esperienza di sé stessa nel tempo…L’energia di torsione nella forma di ‘onda vitale’…che si interfaccia e modifica i Trasposoni del DNA Potenziale, è la forza propulsiva alla base dell’evoluzione della coscienza e fisiologia umana”.
    Fu il collega di Einstein, Elie Cartan, a parlare per primo di “torsione” nel 1913, riferendosi al movimento sinuoso di questa forza attraverso il tessuto dello spazio-tempo. Negli anni Cinquanta-lo stesso decennio in cui Watson e Cric scoprirono la struttura a elica del DNA- lo scienziato innovatore russo Nikolai A. Kozyrev dimostrò definitivamente l’esistenza di questa energia provando che, come il tempo ( e non diversamente dal DNA), essa scorre in una sacra spirale geometrica.
    L’opera degli scienziati G. Shipov e B. Heim: “Rivelava che i generatori di torsione non solo ci permettono di replicare tutti i ‘fenomeni’ dimostrati dai cosiddetti ‘sensitivi’, ma sono anche in grado di dimostrare effetti che nessun ‘sensitivo’ ha mai dimostrato”. Questa forza “trascendente”, intrinsecamente libera dai vincoli del nostro spazio-tempo ( e che , sotto forma di onde di torsione, opera miliardi di volte al di sopra della velocità della luce), può spiegare i fenomeni ben documentati di guarigione a distanza comprovati da vari studi.
    Il biologo cellulare Glen Rein scoprì sperimentalmente che rabbia, paura ed emozioni simili, hanno il potere di causare una contrazione in una molecola di DNA, comprimendola. Invece, emozioni come gioia, gratitudine e amore liberano o decomprimono il DNA che vi è esposto. Ancora, altri esperimenti dimostrarono che l’intenzione umana poteva essere usata a distanza per innescare processi fisiologici e coscienti.
    Dunque , la ricerca di Rein collega l’energia di torsione con le emozioni che affermano la vita, in particolare l’amore incondizionato , che mette in moto tanto la nostra evoluzione individuale quanto quella collettiva. “ Solo le emozioni basate sull’amore stimolano la decompressione del DNA in modo tale che l’RNA messaggero possa accedere ai codici della guarigione”. Gli stati emotivi negativi comprimono l’elica del DNA: “Limitando gravemente l’accesso ad informazioni genetiche necessarie per guarire ma anche per evolversi.
    Che dire?

  7. admin 21 Dicembre 2012 al 16:02 - Rispondi

    Originariamente postato da cerere6012
    Il 02 Novembre 2012 alle ore 10:22

    Grazie a smeraldo e ad holvi per le loro informazioni. Del resto il sito ufficiale della Schola, come specificato nella sezione di Elicoide, è una finestra sul mondo…
    Affacciandosi a questa finestra, per fortuna, non si scorge solo “spazzatura” e ritengo che uno dei compiti più attualizzati della tradizione eRmetica ortodossa della nostra Schola sia proprio quello di individuare e separare il grano dalla zizzania e coltivare il primo per esautorare l’altra riducendola a mero concime.
    Le scoperte scientifiche più all’avanguardia segnalate da holvi, sono ben note e da sempre ed efficacemente praticate all’interno della nostra antichissima tradizione, specie finalizzate all’attività terapeutica. Ed oggi non si può che convenire e insieme gioire nell’oggettivare la scientificità dei rituali tramandati da Giuliano Kremmerz, nonché prendere ulteriormente coscienza della validità comprovata delle leggi eterne e del’universalità dei meccanismi psico-fisiologici, intrinseci ed estrinseci all’uomo, su cui poggiano.
    Buon week-end a tutti.

  8. admin 21 Dicembre 2012 al 16:02 - Rispondi

    Originariamente postato da holvi49
    Il 01 Novembre 2012 alle ore 19:34

    Buona sera a tutto il blog . Ho apprezzato la nuova veste grafica del Sito frutto del lavoro come sempre esemplare della direzione, che ringrazio. Permettetemi di sottoporvi alcuni scritti che mi hanno particolarmente interessato, riguardanti il nostro DNA e sue funzioni alla luce di nuovi studi che molto si accostano, a parer mio, alle metodologie della Schola. Per non tediarvi eccessivamente( un po’ mi sia consentito), lo proporrò in due momenti.

    Una parte cospicua dl nostro DNA “spazzatura” è composta da elementi genetici mobili (trasposoni e retrotrasposoni) detti anche “DNA saltellante”, in grado di riscrivere e attivare-o-disattivare- dei codici genetici. Un’altra grande parte delle regioni del genoma che non codificano proteine comprende delle sequenze di numero variabile che si ripetono in tandem, denominate “DNA satellite”. Sembra che attraverso specifiche disposizioni conformazionali, il DNA satellite si interfacci con il cosiddetto “campo morfico”. Varie conformazioni entrano in risonanza con questo “sintonizzandosi” su specifiche informazioni, e poiche’ il DNA saltellante e’ specifico per ogni individuo, ciascuno di noi si sintonizzera’ su un modello morfogenetico distinto ed esclusivo. Come un’antenna frattale, il DNA interagisce con il vuoto/etere/campo del punto zero, trasducendo l’energia di punto zero che interagisce con la nostra coscienza. Maggiore interazione, corrispondente a particolari disposizioni del DNA, “favorirebbero maggiormente la consapevolezza cosciente”. Negli anni Novanta, un team di linguisti russi guidati dal Dott. Peter Garaiev scoprì che il codice genetico del DNA “spazzatura” segue una grammatica uniforme e delle regole d’uso praticamente identiche a quelle del linguaggio umano. Ne emerge che la “spazzatura” sia carica di indizi di intelligenza, finalità e significato. All’interno dei segmenti non codificanti del DNA, gli scienziati hanno trovato un gran numero di “… sequenze ripetute all’infinito senza un significato apparente, e addirittura palindromi, ovvero parole o frasi che si possono leggere anche al contrario”. Le ricerche del gruppo di Garaiev considerano anche l’ipnosi e qualsiasi altro fenomeno di “ipercomunicazione” . Uno degli assunti base da cui partiva il team di Garaiev è che: “Il genoma ha una capacità di quasi-coscienza tale che le ‘parole’ del DNA producono e favoriscono il riconoscimento di frasi semanticamente significative”.
    Poiché le strutture delle coppie di basi del DNA e del linguaggio sono tanto simili, possiamo alterare la nostra stessa genetica semplicemente usando PAROLE e FRASI, come è stato dimostrato a livello sperimentale, Il DNA vivo: “ …reagirà sempre a raggi laser modulati da linguaggio e persino alle onde radio, se si usano le frequenze giuste. Questo finalmente dà una spiegazione scientifica del perché le tecniche di affermazione, il training autogeno, l’ipnosi e simili hanno effetto tanto potente sull’essere umano e sul suo corpo”.

  9. admin 21 Dicembre 2012 al 16:02 - Rispondi

    Originariamente postato da smeraldo888
    Il 01 Novembre 2012 alle ore 13:17

    Di ritorno da Lugano, precisamente da Ruvigliana, amena località da cui si gode una splendida panoramica sul lago, anche se per motivi, diciamo, di “studio”, ho trovato la bella sorpresa del nuovo sito on-line.
    Oltre che per la grafica, moderna ed essenziale, ho rilevato la notevole semplificazione adottata per divulgare sinteticamente ciò che più caratterizza e individua ortodossamente la Schola, oltre alla possibilità di commentare, dopo averle lette, le singole pagine e, spero, di formulare domande immediate. Il che sicuramente gioverà a tutti gli utenti, specie i non addetti ai lavori, e stimolerà i fratelli più “timidi” a brevemente intervenire senza impegnarsi a postare sul blog.
    Nell’area riservata poi, spero proprio che ci si potrà ulteriormente cimentare in approfondimenti generici, ma di carattere più interno e specifico, sia sulle pratiche terapeutiche sia sul metodo ermetico che tipicizza il percorso evolutivo, per dissipare così i numerosi dubbi che attanagliano noi novizi “incerti dubbiosi e insoddisfatti” e, aggiungerei, un po’ “resistenti” all’organizzazione gerarchica della Schola, fondata sull’autorità dei preposti alla sua direzione.
    Grazie per tutto e a presto.

  10. admin 21 Dicembre 2012 al 16:01 - Rispondi

    Originariamente postato da mercurius3
    Il 01 Novembre 2012 alle ore 08:39

    Il nuovo Sito! Grafica fresca, come l’immagine in apertura, scaletta facilmente accessibile, generosa per qualsiasi curiosità, apprendimento, approfondimento.
    Il “nostro” Sito, ancor più signorile, che non invade, non impone, ma propone.
    Vi accederanno curiosi e speriamo appassionati studiosi. E’ tempo di crescita, di impegni seri e duraturi, è tempo d’Amore…con la speranza che l’umanità sappia riconoscere l’acqua della fonte da quella della fogna.
    Grazie alla Direzione che si occupa amorevolmente del destino dell’umanità indicando una traccia del sentiero dell’evoluzione.
    A chi vi entra il compito di percorrerlo.
    Per ora l’onore di essere in questo spazio comune

  11. admin 21 Dicembre 2012 al 16:01 - Rispondi

    Originariamente postato da alchemilla89
    Il 01 Novembre 2012 alle ore 02:05

    mi unisco agli amici del blog nel trovare la nuova veste del sito molto ,molto Bella e stimolante e per ciò che riguarda la notizia pubblicata riguardo la Miriam affinchè i ricercatori possano nei tempi futuri trovare e ritrovare la Strada del Bene e della Verità ringrazio ancora la Direzione

  12. admin 21 Dicembre 2012 al 16:01 - Rispondi

    Originariamente postato da mercuriale2011
    Il 31 Ottobre 2012 alle ore 22:50

    Davvero bello ed elegante il nuovo sito!… e poi è così stimolante vedere che la Schola è sempre al passo con i tempi in un continuo dinamismo.
    Un grazie di cuore alla Direzione.

  13. admin 21 Dicembre 2012 al 16:00 - Rispondi

    Originariamente postato da corolla-
    Il 31 Ottobre 2012 alle ore 20:19

    Anch’io trovo bello questo nuovo sito della SPHCI …per l’impostazione, il colore, la grafica e la nuova veste essenziale. Restano invariati i contenuti ispirati e stimolanti, improntati a una visione sempre concreta e positiva della vita e della natura… Gli insegnamenti sono sempre elargiti in modo disinteressato.

  14. admin 21 Dicembre 2012 al 16:00 - Rispondi

    Originariamente postato da tanaquilla9
    Il 31 Ottobre 2012 alle ore 07:59

    Ottimo, proficuo ed efficace lavoro aver realizzato il nuovo sito della S.P.H.C.I. che, sempre ricco di contenuti, è tuttavia più semplice da consultarsi e più interattivo. Grazie a Chi opera per la salvaguardia e la diffusione dell’Opera miriamica. Grazie alla Delegazione Generale attuale per averci, con le Sue continue iniziative sapientemente proiettate nel futuro, consentito ancor oggi – in tempi assai differenti – di vivere la Schola miriamica così come Essa è nata: vero baluardo della trasmissione iniziatica ortodossa e ininterrotta. Buon lavoro a tutti.

  15. admin 21 Dicembre 2012 al 16:00 - Rispondi

    Originariamente postato da m_rosa59
    Il 30 Ottobre 2012 alle ore 22:14

    Bellissimo il nuovo sito! Senza perdere nulla nei contenuti è però molto più snello, moderno, di facile fruibilità. Il nuovo taglio mi sembra agevoli e faciliti molto anche coloro che si avvicinano per la prima volta alle idee del Kremmerz,l’aver inserito una bibliografia correlata alle varie sezioni l’ho trovata proprio una bella idea! Complimenti alla Direzione e Grazie alla Schola.

  16. admin 21 Dicembre 2012 al 16:00 - Rispondi

    Originariamente postato da gelsomino3
    Il 30 Ottobre 2012 alle ore 18:51

    Bellissima la nuova veste e la nuova impostazione del sito !
    Grande lavoro della Direzione , sempre un passo avanti agli altri, esempio di inarrestabile attività, testimonianza di inesauribile energia!
    E poi anche la costituzione del Trust ; quante importanti novità tutte insieme !
    Che dire , un ringraziamento pieno di gratitudine per chi profonde tutto se stesso nel totale rispetto dell’Ortodossia.

  17. admin 21 Dicembre 2012 al 15:59 - Rispondi

    Originariamente postato da ippogrifo11
    Il 29 Ottobre 2012 alle ore 23:15

    Per una inimmaginabile coincidenza il nuovo sito della Schola è arrivato on line esattamente nell’ora della fase della luna piena di Bilancia. Registriamo, dunque, la concomitanza dei due eventi come un presagio fausto per la Schola tutta e per coloro che ad essa si avvicinano con animo schietto e sincerità di intenti. Noi che sperimentiamo quotidianamente il Bene indiscusso che promana dal Centro senza soluzione di continuità restiamo forti nella consapevolezza di ciò che siamo, fermamente ancorati all’ortodossia di una prassi che trova conferme nella esplicazione di sé stessa attraverso l’unica finalità della Schola: l’esercizio della Terapeutica Ermetica.
    Il sito, nella nuova veste grafica e più ancora nella organizzazione delle pagine, si mostra più fruibile e agile. Senza dubbio è stato fatto un ottimo lavoro. Cerchiamo allora, anche noi, di fare la nostra parte.
    Un grazie sentito alla Direzione e un saluto a tutti.

  18. admin 21 Dicembre 2012 al 15:59 - Rispondi

    Originariamente postato da diogenonn
    Il 29 Ottobre 2012 alle ore 22:51

    Salve a tutti. Stavo leggendo gli ultimi post, vado su kremmerz.it, ed ecco la sorpresa: il nuovo sito on-line. Completamente rinnovato, attraente nella grafica, fresco nelle img. Complimenti davvero!!!. Ed ecco come anche nella comunicazione la Schola si rinnova, preservando ancor meglio, in dinamiche proiettate nel futuro, i suoi Ortodossi Contenuti. Un grazie di cuore alla Delegazione Generale.

  19. admin 21 Dicembre 2012 al 15:59 - Rispondi

    Originariamente postato da mercuriale2011
    Il 29 Ottobre 2012 alle ore 15:37

    Buon giorno a tutti, come al solito seguo silenziosamente ma appassionatamente il Blog, purtroppo ho sempre difficoltà a scrivere e a trovare le parole giuste, però anche se in ritardo, vorrei dare la mia testimonianza a proposito dell‘aiuto terapeutico ricevuto dalla Fratellanza.
    Anni fa ebbi un problema di salute molto serio, e l’intervento della Miriam è stato fondamentale e risolutivo. Nel corso degli anni ho continuato a fare i controlli e ogni tanto si ripresenta qualche lieve problema. Ho notato che ciò accade sempre in concomitanza con il verificarsi di determinate situazioni che a livello emotivo incidono sul mio equilibrio personale e di conseguenza su quello fisico; Sono stata esortata a mantenermi sempre attiva e saldamente ancorata alla catena, poiché ciascuno di noi ha un punto debole ed è proprio li che nei momenti di difficoltà e di squilibrio, quando il sistema immunitario abbassa la guardia veniamo colpiti.
    Dunque, oltre la volontà è necessaria l’attenzione e l’attivarsi per prevenire. Io personalmente credo di avere capito che uno dei miei più grandi ostacoli è l’atteggiamento mistico, a volte anche anche nei confronti della Miriam.

  20. admin 21 Dicembre 2012 al 15:58 - Rispondi

    Originariamente postato da tanaquilla9
    Il 28 Ottobre 2012 alle ore 09:57

    Grazie a Cerere per i precisi chiarimenti in linea sia con lo Statuto della S.P.H.C.I., sia con le vigenti leggi dello Stato Italiano. Le arbitrarie richieste di rabbiosi confronti, che li hanno resi necessari, sono tra l’altro malamente e strumentalmente ordite, senza prove e senza criterio, da profani fomentatori che si cingono di un’autorità che non hanno e si inorgogliscono del loro millantato ruolo. Il quale ultimo non può che farli rientrare nella categoria dei “fanatici e ignoranti” pseudo profeti del ridicolo. Si ricorda a costoro, per evitargli altre pessime future figure, che ancora sussistono norme del buon convivere sociale, e che la credibilità e la serietà di chiunque ancora si fondano sui valori propri ai “galantuomini”, cioè gli uomini onesti e corretti di parola. Nessuno può impedire a chicchessia di discutere sulle varie tradizioni sapienziali, ma perché farlo attraverso la più odiosa diffamazione? Cui prodest scelus, is fecit.

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