ECCE QUAM BONUM ET QUAM IUCUNDUM HABITARE FRATRES IN UNUM

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  • seppiolina74
    Partecipante
    Post totali: 271

    A proposito di uccelli…nella mia esperienza sono sempre stati portatori di “messaggi”. Il pettirosso in particolare è l’uccellino che, con la sua affascinante presenza, mi si è posato davanti più volte: al culmine di un sentimento amoroso,è rimasto a lungo fermo ad osservarmi; nel presagio di un pericolo, ne ho trovati di morti ai miei piedi.Tanto che sono stata spinta,nel tempo, ad aspettarmi un certo tipo di notizia quando mi sono imbattuta in uno di essi. Delicato, ma guerriero con il suo petto rosso arancio!

    Sal
    Partecipante
    Post totali: 23

    Le rondini, quando la mia età non arrivava a due cifre, poi invece sono state tortore e piccioni a segnarmi la vita. Un giorno di primavera, in un parco immenso, una tortora insistente mi invitava a non lasciarmi alle spalle la persona chiave della mia vita. Quando parecchi anni dopo era di nuovo il.momento delle scelte, ecco che un piccione si suicidava contro la mia auto, senza che potessi evitarlo.
    E infine il presente, con le tortore che ogni anno vengono sul mio tetto.
    Ma le rondini, quelle, non le ho più viste…
    Chissà perché.

    ippogrifo11
    Partecipante
    Post totali: 165

    Pensavo che quando si potrà andare di nuovo in giro per i parchi, allora il link postato da Guglielmo Tell potrà tornare utile e di certo aiuterà ad ampliare la capacità di discriminare tra i tanti versi di volatili che, per quanto mi riguarda, è parecchio limitata: ad oggi riesco a distinguere pochissime specie, forse quante le dita delle mani o anche meno. Confesso però che non so quanto possa essere utile saper distinguere dal solo verso un fringuello da un cardellino o un’upupa da una tortora; per lo meno non più di quanto lo sia, per il tipo di vita che conduciamo, saper distinguere una pianta da un’altra. Mi rendo conto che sotto questo punto di vista lasciano a desiderare gli elementi minimi di ecoalfabetizzazione e questo mi dà da pensare su quanto e come ci si sia allontanati dalla natura e dalle sue forme viventi. Nelle sue opere, Fulcanelli parlava della “lingua degli uccelli” come della chiave per apprendere la Grande Arte; ebbene, non dico che si debba arrivare a tanto, ma almeno ritrovare un minimo di sintonia con i ritmi naturali e di rispetto per il diritto delle altre forme viventi a coesistere sul pianeta comune, credo proprio che quello sia un obiettivo alla nostra portata oltre che un impegno etico che si fa sempre più imperativo.
    Buona giornata e forza coi remi!

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Colgo l’input del post di G_B di ieri per alcuni spunti nel merito. Le 3 massime di questa leggenda ebraica, che personalmente sempre ricordo sul piano razionale, quindi mnemonicamente, ma a volte, purtroppo, capita di cascarci nel pieno del meccanismo galeotto, una volta perché magari con un po’ di nostalgia penso a momenti particolari del passato, altre volte mi rendo conto che sto desiderando una determinata realizzazione anziché agire con volontà, altre volte ancora ci scappa anche qualche pensiero praticamente impossibile. Credo però che sia importante diventarne il più possibile consapevoli di questo meccanismo, in modo da riconoscere immediatamente il nemico e “acchiapparlo per i capelli”, prima che il pensiero distorto prenda troppo corpo. Quello che personalmente ho notato, che attivando ogni volta che mi è possibile questo procedimento, il pensiero alterato rientra immediatamente, e credo in questo modo si fa ogni volta un’operazione di pulizia. D’altronde, qua e là nei suoi scritti, il Maestro Kremmerz ha indicato una precisa sequenza utile ad un costante lavorio di purificazione a tutto tondo: 1) buoni pensieri, dopodiché sarà più semplice avere 2) buone parole, infine (3) le buone opere pare proprio che arrivino da sole, in quanto già preparate nelle due prime fasi.
    Un caro saluto ed una buona serata a tutti.

    holvi49
    Partecipante
    Post totali: 112

    E’ da parecchi anni, ormai, che di notte ascolto il canto degli uccelli. Anni fa, dormivo della grossa, fino al mattino , ma siccome nel parco antistante c’erano dei pini dal folto fogliame divenuti domicilio di stormi di uccelli delle specie più disparate, verso le quattro o le cinque del mattino, a seconda della stagione, in relazione alla luce esistente, cominciava allora un chiasso assordante: non si capiva niente(?!). Addio, quindi sonno, fino a che ad un certo punto, tutti insieme abbandonavano casa, come ad un sol ordine, ed io pensavo: ecco finalmente vanno a fare la spesa. Ora i pini non ci sono più, altri alberi ancora ci sono e su quelli, poche specie, forse una o due tra cui tortore ed upupe e qualche passero si scambiano convenevoli.
    Di notte mi sveglio. Ora non mi danno più fastidio: li ascolto, fanno parte di ciò che vivo e, anzi, molto spesso rimango attento a seguire le loro modulazioni. Non è più uno stridio sconclusionato; non e’ più una sequenza informe di suoni: potrei dire che ci sono accenti, cadenze e se fossi più audace direi che ci sono addirittura dialetti. Uno “parla”, l’altro gli risponde con modulazione particolare, qualcuno sembra fare una domanda, un altro risponde con quello che potrebbe essere un punto esclamativo! E io mi delizio, pensando che un altro po’ di sonno me lo farei! Ma si! Chiacchierate pure, tanto non mi disturbate: siete la Natura.

    tulipano
    Partecipante
    Post totali: 83

    Sono d’accordo con te garrulo1, è un’esperienza che ho fatto anch’io ed aggiungo che ultimamente al pensiero distorto ne è sopraggiunto uno che ha cancellato quella stortura ed a vedere la situazione da un altro punto di vista, con tolleranza e con un inizio di razionalità!Buona serata a tutti!

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Una cosa mi sento di aggiungere al post di tulipano, in relazione alla mia personale esperienza. I pensieri diciamo distorti sono sempre più di uno e di svariata natura, dalla rievocazione del passato che evidentemente non può tornare specialmente quando, magari mentre viaggio in auto (ovviamente non ora), ripenso agli errori del passato e scatta in automatico (“avessi, potessi…”), al desiderio di ottenere cose che magari implicherebbero percorsi più lunghi e faticosi e così via, ma il punto di partenza sta nel riconoscere il prima possibile il nemico e farlo rientrare, addomesticarlo ecc.., proprio per evitare che si autoalimenti, altrimenti, letteralmente, si rafforza e prende piede, e la volta seguente che si affaccia lo fa con più forza. In una struttura di fondo come la mia, incline al dubbio ed all’ipercontrollo sull’errore, questo lavorio di consapevolezza da un lato mi aiuta a non colpevolizzarmi oltre misura, non servirebbe a nulla, anzi, ma dall’altro, a tutti gli effetti, lima la distonia lungo la strada che porta una volta di più verso i “buoni pensieri” in modalità h24!!!
    Con l’augurio a tutti di una buona serata

    Mercurius3
    Partecipante
    Post totali: 191

    Buona serata a tutti. In questi giorni il nostro soggiorno torna piu’ che mai sentito come luogo di incontro, sosta, dialogo, riflessione.
    Vietato l’assembramento reale, ci è concessa la bellezza di restare ancora uniti, grazie al Sito, al pensiero dei Maestri, all’affetto dei Fratelli, alla simpatia dei naviganti, e a qualcosa di molto piu’ profondo ancora…
    In riferimento ai post precedenti, ora tutto torna piu’ risonante, dai suoni della natura in risveglio (nonostante una finta calata di temperatura di questi ultimi giorni), alle parole lette con maggiore lentezza e che portano comprensioni inaspettate. Come radici inestirpabili troviamo qualsiasi sistema per dirci “ci siamo” , per dirci ” ce la stiamo facendo”, per dirci un semplice “ti voglio bene e mi manchi”, va bene tutto, anche whats App, e vocali, vignette, piccoli racconti…Tutto ci dice, si resiste perchè ci rivedremo presto.
    Anche una semplice canzone , ascoltata per caso, mi riporta a voi. Con questa stasera vi lascio. Al solito, cena misurata con zucchine alla poverella, salsiccia di Norcia (!) alla brace, macedonia e una partita di burraco in rete.

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    In questi giorni poter stare su un terrazzo, su un balcone o sul davanzale dove ci sono piante e vederle fiorire e sbocciare è equilibrante. La Natura ci aiuta sempre e allontana tutti i pensieri negativi e inutili di cui si parlava. Dalla sera al mattino si vedono fiori che, come miracolo, appaiono e persino nelle città di cemento si sentono volare e cinguettare gli uccelli. Le piante seguono quell’iter ciclico che ci fa pensare per traslato, e pure nei momenti più neri, che tornerà il sereno. Il fenomeno degli animali che si sono riavvicinati alle nostre comunità e città fa pensare. Delfini, balene capodogli nel mare, anatre e cigni nelle città d’acqua e tanti altri. Speriamo che ciò che si augura Ippogrifo si realizzi e si possa conquistare una maggiore sintonia con la Natura e rispetto per ogni forma vivente, compresi noi stessi. Riconoscere il canto degli uccelli o saper distinguere le piante ha la sua importanza. Anche io auguro un buon novilunio a tutti noi.

    kridom
    Partecipante
    Post totali: 177

    Carissima tanaquilla, in questi giorni la natura mi ha fatto una bellissima sorpresa sul balcone. In un vaso l’anno scorso mi era spuntata una vite, non so da dove sia uscita, posso solo ipotizzare che mia mamma, due anni fa, ci abbia buttato i semini dell’uva da tavola, che le piaceva tanto. I rametti della vite si erano rinsecchiti nella scorsa estate ma io non li avevo strappati. Ebbene, sui rami secchi sono spuntati nuovi rami con le foglie e cercherò di curarla un pò di più quest’anno. Ho trovato la cosa di buon auspicio per la vita che continua e per il Bene che rimane sempre nel mondo se lo sappiamo guardare.
    Questo mi ha fatto ricordare che dovevo ricomprare i garofani, visto che quelli che mi ero portato da Cascia ad aprile dello scorso anno mi si erano seccati in un week end in cui ero andato via per un evento luttuoso. E oggi mi dovrebbero arrivare 🙂

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Caro Kridom, non so se è il caso della tua vite ma da me sul terrazzo sono nate molte piante (compresa una palma) che hanno portato gli uccellini, che vanno a beccare semi ovunque e poi, in volo o poggiandosi, li rilasciano ovunque.Le sorprese con le piante sono infinite. Un saluto e forza a tutti in questa bellissima giornata di sole in luna crescente.

    tulipano
    Partecipante
    Post totali: 83

    Già ho scritto in un precedente post che sono circondata da alberi di nocciole. In primavera si incominciano a intravedere i primi germogli che ai primi raggi più caldi esplodono dando vita tutt’intorno a chiazze bellissime di verde chiaro, tipico colore delle tenere foglioline, per poi intensificarsi di colore con l’arrivo dell’estate, sotto il mio balcone c’è un pero che quest’anno ha avuto una fioritura abbondante, dei fiori bianchi a ciocche, stupendi! Ma ciò che mi è piaciuto di più di questa Primavera è di aver conosciuto l’importanza del nocciolo e delle sue proprietà. Proprietà magiche e benefiche. E’ simbolo di saggezza e sapienza.Adesso le amerò un po’ di più. E’ vero, con la conoscenza si è più in sintonia con la Natura, come giustamente Tanaquilla ha scritto! Vi abbraccio e vi auguro una buona notte!

    Vitriol
    Partecipante
    Post totali: 17

    Piccola riflessione sul tempo che stiamo vivendo, sicuramente un momento che entrerà nella storia.
    Tempo di virus che ci impedisce di avere rapporti con i nostri cari, e che non ci permette di passeggiare all’aria aperta e fare esperienze come “ieri”.
    Il nostro credo lo recita, la Matrice delle forme genera le cose, le accresce, le distrugge e le rigenera. E noi oggi si vive sicuramente un periodo che precederà un nuovo rinnovamento.
    Ringrazio la Miriam, la D+G+ e i Maestri per averci regalato un luogo in cui persone, magari come me, in questo momento lontane dalla famiglia e da casa, hanno un luogo dove non si può dire di essere soli, un posto in cui ci si sente come casa.
    Un oasi nel deserto, che da modo di sentire voci che discutono degli argomenti più disparati, esperienze a cui ho ancora potuto partecipare, scienza, spunti che aprono sempre riflessioni molto interessanti, rispettandosi e all’insegna il più possibile della neutralità, e della praticità.
    Un posto dove sentirsi meno soli, dove l’isolamento forzato non è poi così difficile da sostenere.
    Tutto questo per dire grazie anche a tutti voi utenti!! Per opera delle vostre “voci”, non posso dirmi solo…!
    Spero un giorno di potervi conoscere tutti personalmente e magari darvi anche un volto.

    Un caloroso abbraccio a tutti i naviganti e buon 25 aprile!

    m_rosa
    Partecipante
    Post totali: 574

    Buona festa anche a te caro Vitriol, anche per me, come credo per tutti noi, in questo periodo più che mai, questo è il luogo dove si sconfigge l’isolamento e la mancanza di libertà che stiamo vivendo nella vita di tutti i giorni. Buona giornata a tutte/i

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Il mitico nocciolo, pianta di cui ci parla tulipano, ha una valanga di proprietà, dalle gemme da cui si estrae un olio essenziale con virtù antibiotiche, ai derivati della corteccia da cui si estraggano fitoterapici ad alto contenuto di tannini che favoriscono il microcircolo e molte ancora, soprattutto in chiave sacra nel mondo antico era anche definita come una tra le sette piante magiche che debbono essere presenti in un “orto salutare”. In questo spazio molto si è parlato dei canti degli uccelli e delle loro abitudini, in particolare dopo il bellissimo post di Guglielmo Tell. Ebbene, con il rimando specifico di tulipano alla pianta del nocciolo, metto insieme due cose cronologicamente parlando, a cui in questi giorni avevo ripensato, erano lì, in campo astrale a mezza via, mettiamola così. Casa mia al lato nord, ha un terreno di proprietà di vicini che divide le due abitazioni, con all’interno parecchi alberi da frutta, tra cui un filare di alcuni noccioli. Se ricordo bene, primavera 2017, una coppia di verdoni avevano nidificato sulle thuje lato sud (cosa già rara in una zona comunque urbanizzata), e contemporaneamente avevo cominciato a vedere una coppia di ghiandaie segnare il territorio in tutta l’area, questo per avvisare altri corvidi di non avvicinarsi, per non essere in competizione sulle risorse e per evitare potenziali pericoli al nido. La cosa era ancora più rara della scelta operata dai verdoni, fino a qualche anno fa scorgere una ghiandaia in zona urbana era praticamente impossibile. Con discrezione ma costantemente ho cercato di vedere quello che succedeva, e dopo qualche giorno ho visto uno dei due partner intento/a a costruire il nido proprio in cima al nocciolo più vicino alla recinzione di casa mia. La cosa mi ha a dir poco affascinato, se 10, 20 anni fa mi avessero predetto una cosa del genere non ci avrei creduto ritenendolo impossibile. Ma c’è un ma. Conoscendo il carattere tremendamente schivo di questo corvide, e vista la vicinanza con il giardino di casa in cui c’è comunque movimento, quando si taglia l’erba, quando si va a raccogliere alloro o rosmarino per cucinare, quando si sarebbero dovute potare le thuje molto vicine, dissi tra me e me: speriamo che non lo abbandonino. Detto fatto: dopo qualche giorno ho compreso che avevano abbandonato l’opera, la coppia girava ancora in zona ma decisamente più distante. Fra me e me, quando nei giorni a seguire vidi uno dei due sposi, lanciai un pensiero un po’ sul serio e un po nò, in questo modo “almeno portatemi a conoscere i fanciulli a tempo e ora”. Sono passati circa un paio di mesi, ha rivisto più volte le ghiandaie ma in lontananza, poi ricordo perfettamente, un sabato sera, mentre arrivavo a casa dal lavoro, giugno inoltrato, ad un certo punto mentre attendo che il cancello elettrico si apra, vedo sul tetto del vicino di casa, papà, mamma e una cucciolata di quattro rampolli, già perfettamente autonomi nei movimenti ma ancora dipendenti dai genitori. Di nuovo: le ghiandaie sui tetti sono una contraddizione, rarissimo che succeda, e, dopo alcuni salti tipici della specie come fanno velocissimamente da un ramo all’altro di piante ad alto fusto, fatti invece sui colmi, hanno spiccato il volo nella direzione opposta, e per quell’anno intorno a casa, non ho più visto né genitori né cuccioli. E’ un esperienza che volevo raccontare, il nocciolo mi ha fornito l’assist.
    Un caro saluto ed una buona festa a tutti

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