Taggato: #nuovo #sito #kremmerz
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Una cosa mi preme dire su questo tema: questa è l’epoca storica come non mai del “tutto subito”. Non si ha tempo per fermarsi a riflettere. Men che meno per tentare il metabolismo di qualche idea vera e seria in primis dentro se stessi, e poi, magari tentare il confronto con qualcuno che si sa saperne di più, oppure addirittura guidati in un percorso finalizzato per quanto fluido, ad esempio su di un sito. Si tendono a preferire ricette onni-potenti, formulari segretissimi???, interventi forse più effimeri che fulgidi ma sempre da personaggi “esterni-estranei” a sé stessi, per l’innesco della scintilla illuminante!!! Invece, come menzionato da Ippogrifo, poco o nulla se ne vuol sapere di una progressiva strutturazione necessaria per supportare con equilibrio un percorso di maturazione, dove, per quanto ne so, gli spray trasmutanti non sono contemplati, e personalmente, posso solamente garantire, professionalmente parlando, per gli effetti sicuri degli spray urticanti!!!!!
Un caro saluto e una buona domenica a tutti i naviganti.In certi casi, l’unica favola che mi viene in mente è quella della volpe che quando non arriva all’ uva dice che è acerba! Non so se Esopo,scrivendo le sue ingenue favolette, avrebbe mai immaginato la incredibile lungimiranza nell’individuare determinati aspetti dell’ animo umano che, migliaia di anni fa,aveva sondato e che ahimè sembrano permanere in modo coriaceo,sfidando ogni legge evolutiva umana.Tornando a Esopo,mi ha sempre divertito, in quanto aveva la capacità di alleggerire le traduzioni greche e capitoli interi di letteratura davvero pesanti,mentre l unica cosa che interessava davvero a quell’età era conoscere se stessi e capire cosa ci spinge a pensare ed agire in certo modo….in effetti sto ancora cercando di capirlo! In ogni caso, se oggi l’autore greco fosse vivo e frequentasse Facebook avrebbe tutti i miei Like col pollice in su!
Come ho fatto io col video della Schola su you tube: un bel like col pollice in su che mi ha dato proprio una grande soddisfazione!
Fra l’altro il video ha già molte visualizzazioniRingrazio la Direzione per il post chiarificatore che aiuta ad avere una visione più equilibrata sulla via iniziatica che ognuno liberamente ha scelto di intraprendere o riprendere e su come ci dobbiamo porgere nei confronti di tutte le presunte vie evolutive che continuamente ci vengono proposte.
La storia dell’uccellino,mi piace sempre perché adesso come all’epoca in cui l’avevo letta mi fa ridere perché immagino cosa avrei fatto io al posto dell’ebreo, certo è che non l’avrei lasciato andare quando si presenta un’opportunità mai lasciarla andare. Saluti
Ringrazio l’Amministratore del Forum per il suo prezioso contributo chiarificatore. Viviamo in un periodo di cui siamo letteralmente assediati da un eccesso di informazioni, siamo immersi in un ambiente con un continuo rumore di fondo, che cerca di distrarci dai nostri obiettivi costruendo una realtà su misura. Sono di moda oggi le “Fake News”, controinformazione strumentale, che nel campo iniziatico trova una vasta applicazione. Costruire pseudo verità e falsità con fini indicibili è ormai prassi, non solo sul web, ma anche con i mass media. Il nostro sito si pone come argine a tutto questo e compie un’opera meritoria di verità, per illuminare la nebbia in cui si muovono le coscienze, per aiutare i ricercatori volenterosi o semplicemente chi ha la mente aperta e indipendente a formarsi una opinione corretta sul vero percorso iniziatico evolutivo indicato dalla nostra Schola.
Anch’io ringrazio la Direzione per le parole chiarificatrici. Concordo con quanto dice Garrulo a proposito di una società abituata ad ottenere tutto subito e soprattutto senza sforzo….cosa nella realtà impossibile!!! Come scrive mens.libera il sito della SPHCI è un vero e proprio farò illuminante nella nebbia che aiuta ad andare controcorrente
Buona giornata a tutti i navigantiRingrazio l’Amministratore per il post, che ho letto e riletto, trovando in esso preziosi spunti di riflessione.
La chiusa del Maestro Kremmerz nel “Prologo del Pazzo” è folgorante: ” Quando l’ingiustizia acquista le parvenze di virtù, v’è il pazzo che ride: quando l’ignoranza nega la verità, il pazzo piange”. A distanza di un secolo in fondo sembra che il senso del ridicolo continui a latitare perché forse i più si prendono troppo sul serio, mentendo sopratutto a sé stessi. Saperci ridere sopra fa buon sangue e aiuta la verità, evitando almeno le lacrime…più o meno storte.
Questo post dell’Amministratore mi ha fatto ricordare un paio di occasioni ilari che mi sono capitate prima di entrare a far parte della Fratellanza di Miriam. Quando ero ancora alla ricerca, mi imbattei in un sito internet di uno che sproloquiava di CILLENIE virtù e PALLADIE non so che altro, stando sempre attento a scrivere quasi tutto in maiuscolo!. Facevo fatica a capire che cosa volesse comunicare, ma forse cercava di dimostrare soltanto che era un maestro con i controfiocchi. Come minimo si prendeva troppo sul serio, anche quando fingeva di umiliarsi definendosi il vecchio maestro e parlando di sè in terza persona.
Un’altra cosa strana mi era capitata su un altro sito dove si partiva dalla premessa che il Kremmerz era un Maestro e poi si concludeva che c’era qualcosa che non andava e che quindi le cose che insegnava il Kremmerz erano sbagliate. Insomma…delle due l’una, o è un vero Maestro e allora insegna cose giuste o non lo è. In più di 100 anni di vita della SPHCI nella sua attuale forma quello che ho riscontrato è sempre la chiarezza, la correttezza e la coerenza.
Una volta parlai con un “kremmerziano” che mi disse che non si poteva escludere che qualcuno, nell’organizzazione di cui faceva parte, avesse contatti in astrale con l’Ordine Egizio. Vabbèh…se mia nonna avesse le ruote sarebbe una carriola 🙂Ringrazio anche io Admin Kremmerz per la chiarezza inconfutabile di ciò che scrive. Moltissimi di noi hanno impresse a fuoco nella coscienza le prove indiscutibili dell’unicità della nostra Schola quale contenitore della tradizione iniziatica di tutti i tempi.
Ma l’impudente insistenza di tanti sul web, che malamente scimmiottano la Scuola del Kremmerz, è grande. Perchè – ci si chiede – non si dedicano ad altro?
Un esempio fra i molti. Collegandomi al post di Catulla, tempo fa ero presente ad una conferenza ove il conferenziere, esimio scrittore di testi esoterici e kremmerziano – rivelò alla platea, come fosse la cosa più normale del mondo, di essere stato iniziato (a cosa ci si chiede???) da altro noto personaggio, suo collega nel settore, senza saperlo, senza accorgersene, insomma a sua insaputa! Come possa accadere una cosa del genere non so immaginare. Ecco un esempio privo del buon senso italico e del debito rispetto per ogni essere, di come certi argomenti, al di fuori dell’ortodossia di una Scuola e dei Suoi Maestri ortodossi, diano solo alla testa e producano le più ridicole, patetiche e aberranti mistificazioni, sul genere di quelle Palladie, ricordate da kridom che, a distanza di tempo, ancora mi inducono a ridere alla grande.Ringrazio l’Admin del sito per il chiarimento e il richiamo al ruolo che le Gerarchie hanno nell’oggettivazione delle esperienze, che ogni numero della catena compie nel suo percorso evolutivo, in mancanza del quale ogni passo falso si tradurrebbe inevitabilmente in una deviazione inutile e potenzialmente dannosa. Ed è l’esperienza di protezione e guida amorevole che ci accompagna sempre e comunque nel nostro progredire che sostanzia i sentimenti di riconoscenza e gratitudine nei confronti dei nostri Maestri.
Sto seguendo con molto interesse questa nuova discussione che mi suscita molteplici riflessioni sull’animo umano e sullo spirito dei tempi. Mi sto chiedendo cosa ci spinge in una direzione piuttosto che in un’altra,ovvero perché si approda qui piuttosto che altrove ? Se lo spirito dei tempi non fosse “tutto subito e senza fatica” , sarebbe più facile trovare la giusta via ?
Non credo che lo “spirito due tempi” (Zeitgeist) sia univoco perché i tempi della storia sono più lunghi, complessi e invero su più piani. Al più i nuovi media facilitano il “contatto” che nel nostro caso ha radici più profonde. Il “tutto e subito” è una interpretazione sociologica/filosofica (non saprei quanto genuina o manipolata…e poi chi lo stabilisce?) da approfondire e le cui cause risiedono nell’educazione, nel contesto ecc. ovvero non nell’Essere Storico ma nella contingenza e le sovrastrutture. In rete si può reperire l’ultima puntata di Presadiretta, un programma Rai di approfondimento, dedicata all’impatto delle nuove tecnologie informatiche sul piano cognitivo. Tra le altre tesi viene sostenuta quella, suffragata da studi neurologici, di come cambi addirittura la fisiologia e la struttura del cervello a seguito dell’abuso di Device come lo smartphone. Tale ipotesi, per ammissione di chi la sostiene, richiederà tempi più lunghi per essere completamente apprezzata nelle generazioni, ma mi ha colpito l’idea che si possa modificare il sistema nervoso centrale che quindi non è una struttura, dopo lo sviluppo, stabile quanto un organo che si può modificare in bene…o in male. Per cui su come si evolverà il comportamento è un quesito ancora in cerca di risposta (e non sarà facile darne) ma nel nostro caso le cause “dell’approdo”a questo Lido credo prescindano da un contesto tecnologico che rimane un mezzo, quello sì, dei tempi.
- Questa risposta è stata modificata 5 anni, 11 mesi fa da Daniel56.
Vogliate scusarmi se questo post potrà sembrare “serioso”. A dire il vero, quando ho fatto le considerazioni che mi hanno portato ad elaborarlo, ho provato un pizzico di smarrimento, per ovvi motivi. Poi, pensando alla “solennità” con cui spesso ci identifichiamo quando parliamo in termini di appartenenza alla famiglia, alla casta , e mi viene in mente ’A Livella di Totò, che invito a rileggere, mi veniva da sorridere pensando che bisognerebbe davvero imparare a ridere di sé stessi e non vi nascondo che è da un po’ che lo faccio di me, specie quando mi trovo in situazioni che mi fanno agire in una maniera in cui non posso fare a meno di esclamare: “ Oddio, ma questo è tutto mio padre!”
Voglio prendere alla lettera le parole del nuovo thread e riportarle all’ambito familiare cercando di vederne una modalità di espressione. La Natura fa sì che delle entità possano manifestarsi in una stessa famiglia, divenendo quindi fratelli, condividendo così la gioia e tutto quanto di buono possano ricevere da una reciproca interazione. Ciò è molto bello e succede spesso; la nascita dalla stessa madre imprime quel senso di unicità che caratterizza i membri della famiglia facendo dire: “abbiamo lo stesso sangue”, cioè siamo della stessa matrice. Così i fratelli condividono le esperienze e gli accadimenti che saranno vissuti individualmente a seconda delle diversità…Ho detto diversità, non a caso. Se nell’ambito di una famiglia può accadere che, forse per effetto di possibilità di agganci evolutivi, qualche membro possa riconoscere e quindi rivolgere la sua crescita in virtù di una Opera di Bene Assoluto, come la Miriam, allora, a poco a poco, si renderà conto, prendendone consapevolezza, che il legame fraterno che lo unisce agli altri membri della sua famiglia, è un legame che prende origine dall’aver “utilizzato” lo stesso mezzo per manifestarsi e compiere il proprio percorso. Allora ci si rende conto che la vera Matrice di appartenenza è infinitamente diversa, riesco solo a dirlo così, e che, forse, non ha confini corporali. Allora il buono e giocondo diventano il Bene e il Vero e l’abitare insieme si traduce con l’appartenere all’UNA, che tutto in Sé contiene.
Un caro saluto a tutti. -
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