Reply To: Lo spirito di fratellanza secondo Giuliano Kremmerz

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mara329
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“Colui il quale si iscrive alla Fratellanza deve aver già compreso che il mondo universo non è estraneo all’uomo e che l’uomo è un tutto completo con la società umana di cui è una cellula infinitesima”. Faccio riferimento a questo fondamentale concetto del maestro Kremmerz, per commentare la trasmissione di ieri sera “Ulisse” sui rituali, sacri o profani, detti dagli antropologi Riti di Passaggio. Bene che se ne parli, ma possibile che non vi sia uno sviluppo di questi studi? Giustamente è stato chiarito che tali riti non sono solo legati alla vita dell’individuo ma anche alla Natura, così i solstizi e gli equinozi che hanno dato vita a cerimonie che uniscono tutta la comunità con riti particolari. Ma gli antropologi suppongono che alcuni riti siano nati dalla paura che la luce potesse non succedere alle tenebre e che perciò si operava per scongiurare tale pericolo, arrivando anche a dare la nascita a divinità della luce, come Mitra o Gesù, intorno al 24-25 dicembre. Ciò che mi lascia interdetta è che si possa ancora credere che gli uomini del passato fossero così stupidi da non accorgersi che al buio inverno seguiva sempre l’aumento della luce, e il conseguente pensiero che oggi l’uomo non ha più bisogno di questi riti perché sa come stanno le cose. Questa concezione è ancora frutto dell’universo-macchina? Come mai tutte le discipline scientifiche non si uniformano agli sviluppi della scienza di frontiera e della fisica più all’avanguardia? Perché non guardano all’Ermetismo che di riti parla e spiega?

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