Reply To: Accademia Pitagora – (Bari)

admin Kremmerz
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La legittimazione del potere regale maschile ebbe sempre bisogno del potere salvifico e provvidenziale di una Grande Madre. Ne sottolinea l’evidenza storica la numismatica Maria Caccamo Caltabiano che, in virtù dei suoi studi sulle monete antiche, intervenuta nel 1999 ad Agrigento nel congresso dedicato ai due Dionisi, menzionava non solo Dioniso di Siracusa, avallato dalla dea Syra che diede il nome alla città, ma anche la Venus Genitrix, progenitrice della gens Iulia e – a dire della studiosa – artefice del potere di Augusto.
La Caltabiano faceva esplicito riferimento a Pitagora evidenziando che la rappresentazione di un tempo ciclico che include l’idea della corruzione delle cose, ma anche della loro periodica rigenerazione, venne introdotta nel bacino mediterraneo in seguito alla fondazione della scuola del filosofo di Samo.
Sole invitto, e che rinasce dal seno della Terra, è riferimento comune nella Scuola di Kremmerz che riferiva di come il pensiero pitagorico, “si diffuse come un incendio nell’Italia meridionale, e seppe influenzare anche la normalizzazione dei sistemi politici delle città italiote, abitate da emigranti greci, chiamati dagli Elleni della madre patria Italioti, e ben inseriti nelle popolazioni locali”.
Di fatto, e ovviamente, la palingenesi che ne indica la ciclica epifania in seno all’Italia vetusta impronta tutte le Accademie della Schola, e riecheggiava anche nella rappresentazione organizzata dalla S.P.H.C.I. nell’estate 2012 allorché tre Sibille, e non tre Magi, ripercorrendo la storia, evidenziavano come gli imperatori tutti tenessero a dirsi legati a quel femminino che dava loro l’imprimatur…
Original author: sal

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