anche io ho ripreso in mano l’Eredità Isiaca e Osiridea, rileggendo, questa volta, la parte relativa all’astrologia. Non posso non constatare ancora una volta la chiarezza e completezza, pur nella sua sinteticità, dell’excursus storico sullo sviluppo di questa Scienza/Arte, con l’approfondimento di alcuni significati, come Iatromatematica e Astrologia Giudiziaria, per dirne due, che sono più volte emersi nei nostri lavori accademiali. La chiarezza, dicevo, con cui si capisce il legame tra Scienza e Arte, una scienza che si sviluppa di pari passo con lo sviluppo delle facoltà più occulte dell’essere umano e dove la donna segue un cammino tutto suo, perché ella non ha bisogno “di scrutare gli astri per divinare, le basta porsi in un determinato stato vibratorio” in quanto ha già in sé il “verbo oracolare”
(per chi volesse rinfrescarsi la memoria mi riferisco al primo cap. del volume, “Astrologia e pratiche divinatorie nell’astrologia kremmerziana”)