Rispondi a: LA PANDEMIA DA CORONAVIRUS TRA DATI OGGETTIVI E OPINIONI SOGGETTIVE

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Buteo
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Probabilmente sarà superfluo, oggi, un ulteriore un commento sulla riapertura delle scuole.. In mancanza di certezze, dirò solo cosa vorrei io, se fossi un insegnante o un alunno o un genitore, oltre a ringraziare di non essere, oggi, nei panni loro.
Vorrei che i pulmini scolastici trasportassero a ‘pieno carico’ bambini o ragazzi; che ognuno, con mascherina e visiera, parlasse a bassa voce, perché urla, schiamazzi, risate e cori proiettano più vigorosamente il virus.
Vorrei che, dalla scuola primaria in poi, tutti indossassero la mascherina, che stessero al proprio banco e non si accalcassero fra loro, cosicché l’insegnante possa anche togliere la propria per mostrare il labiale e farsi udire più chiaramente durante le spiegazioni. Vorrei che si mantenessero le finestre aperte, ora che il clima lo consente, e che comunque si ricambiasse spesso l’aria, anche nei prossimi mesi più freddi.
Vorrei che i genitori dei bimbi di materne e nidi, dove veramente sono improponibili mascherine e distanza fra loro e con le maestre, si organizzassero per tenerli a casa, così da ridurre almeno il numero degli attuali 25 – 30 per classe alle materne, e che fossero aiutati quei genitori che a casa li vorrebbero, ma che non possono economicamente permetterselo.
Come vorrei e avrei voluto che i bambini non fossero lasciati giocare tutti insieme, come se nulla stesse succedendo, a vanificare i risultati delle chiusure.
E non vorrei che mi si raccontasse che la scuola riapre in sicurezza perché negli asili i bimbi saranno a ‘gruppetti’ e perché nelle classi 80 cm fra testa e testa, pur senza mascherina, saranno sufficienti.
Vorrei che si ricordasse che i virus non sono zanzare, attirate dall’odore degli umani, e che potremmo anche riunirci in mille e più in una stanza senza che nessuno sviluppi il Covid, purché fra i mille nessuno sia già infetto. E vorrei che non si dicesse poi ‘tanta paura e nella scuola di mio figlio non è successo niente!’ ma che si ringraziasse, perché nella scuola di quel figlio nessuno è a un certo punto entrato infetto.

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