Il problema, con gli errori, non sta solo nel riconoscerli e nell’attribuirsi la responsabilità, se c’è, ma nel cercare di non ricaderci. Nell’analizzare noi stessi, grazie alle pratiche della nostra Schola, alla fine si riesce a capire perché, al dunque, inciampiamo sempre sui medesimi gradini, e allora cominciamo a “vederci” mentre stiamo sbagliando (a volte subito dopo, sigh!) ovvero riconosciamo quella sfaccettatura nel momento in cui si presenta e forse, dico forse, riusciamo a correggerla. Non so se Capita così anche a voi