Rispondi a: NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA

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m_rosa
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Anche la medicina si sta accorgendo dell’importanza e della necessità per l’essere umano (in verità anche per gli animali, se pensiamo agli allevamenti intensivi…..) di riallinearsi ai ritmi naturali che, specie in questo periodo si va perdendo. La terapia, di cui ho letto su di un quotidiano nazionale, è utilizzata nel Centro Disturbi dell’Umore dell’ospedale San Raffaele di Milano.
I terapeuti si sono resi conto che i pazienti ricoverati in stanze orientate ad est e dunque esposti a una luce più intensa, avevano dei ricoveri più brevi (2/3 giorni) a parità di terapia farmacologica, rispetto a quelli che occupavano le stanze a ovest e quindi esposti a minore irraggiamento. Dopo che le medesime osservazioni sono state fatte anche in Svizzera e Germania, i medici responsabili hanno creato un protocollo terapeutico specifico che prevede l’esposizione, per 30 minuti al giorno, sempre alla stessa ora (anche questo dato desunto dall’esperienza), o al risveglio, a una luce specifica che assomiglia a quella solare (nel caso del S. Raffaele si usano delle finte finestre che riproducono la luce naturale). L’unica condizione è che il paziente mantenga gli occhi aperti (senza bisogno di guardare la fonte di luce) affinché la luce colpisca la retina e da lì arrivi al cervello. Questa tecnica cronobiologica aiuta i pazienti a ristabilire il giusto ritmo sonno veglia che comporta (come nel caso delle depressioni) un miglioramento generale dell’umore e che arriva, a volte, a rendere superfluo l’uso dei farmaci, o comunque, a diminuirne i dosaggi. Per noi miriamici niente di nuovo se non la soddisfazione nel constatare di come Madre Natura fornisca sempre i rimedi più giusti per curare i suoi figli

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