L’Ansa dell’8 aprile scorso riporta una notizia particolarmente significativa perché “Contrariamente a quanto si riteneva, anche quando si è anziani il cervello, se sano, continua a rigenerarsi come quello giovane, grazie alla produzione di nuovi neuroni. Lo dimostra per la prima volta nell’uomo la ricerca della Columbia University, coordinata dall’italiana Maura Boldrini. Il risultato è pubblicato sulla rivista Cell Stem Cell. “Il nostro cervello continua a produrre nuovi neuroni per tutta la vita, e questa è una capacità unica dell’uomo, assente nei roditori e nei primati”, ha detto Boldrini all’ANSA. Finora si pensava che nel cervello adulto non si formassero nuovi neuroni, ma ora è stato dimostrato il contrario. Si è visto che gli anziani sono emotivamente e cognitivamente più capaci di quanto si credesse: possono produrre migliaia di nuovi neuroni, al pari dei giovani, e nel loro cervello il volume della struttura che controlla le emozioni, chiamata ippocampo, equivale a quello caratteristico di un cervello giovane. Unica differenza è la vascolarizzazione, meno diffusa nel cervello anziano.”
Così finalmente è scientificamente provato quello che la Scienza Ermetica sostiene nella teoria e nella pratica da sempre: tutto nell’organismo è unitario e si purifica e si rigenera in toto e in toto guarisce e si può riequilibrare.
Personalmente, da profana di medicina, apprendo che il liquor in cui galleggia è definito anche acqua di rocca o di roccia poiché assolutamente limpido, cristallino e incolore e che può zampillare; è inoltre regolato da due sistemi – il centrale di produzione e l’esterno di riassorbimento – comunicanti attraverso un meccanismo idraulico vero e proprio con acquedotto, canali, cisterne, laghi (sorgenti?). Bella l’immagine di questa natura specularmente interna a noi, vero?
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mandragola11.