Rispondi a: NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA

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Accademie Pitagora e Porfiriana
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Collegandoci al post dell’Accademia Sebezia, vogliamo puntualizzare alcuni tratti inerenti la medicina pitagorica. Innanzi tutto pare che non si possa dubitare dell’assoluta autenticità della stessa prendendo essa origine dalla medicina etrusca e italica in senso lato. Ai Pitagorici si devono le prime teorie mediche e le prime opere sulla medicina,che pur smarrite, sono testimoniate dagli scritti del pitagorico Filolao del 370 a.C., in base ai quali si può affermare che un vasto complesso di teorie mediche originò e si diffuse dall’Italia meridionale. Le fonti della sapienza medica italica sono confluite nella medicina pitagorica contaminate dalle conoscenze egizie e asiatiche. In Egitto operava una classe sacerdotale dedita alla ricerca scientifica finalizzata allo studio dell’anatomia e della fisiologia fin dalla prima dinastia, come dimostrato dal ritrovamento del papiro di Smith, che testimonia una straordinaria abilità di studio anatomico. La medicina egiziana era intrisa di ritualità magica e riponeva grande efficacia terapeutica e preventiva nel controllo dell’alimentazione e nel suo variare a seconda delle necessità. Pitagora, che frequentò i sapienti egizi prima di fissare Crotone come sede della sua sperimentazione religiosa e sociale, mutuò queste caratteristiche e le mise a caposaldo della sua terapeutica. La cura dell’alimentazione era il necessario supporto dell’attività sportiva insieme alla traumatologia, alla fisiologia, allo studio dell’anatomia. A Crotone l’allenamento alle discipline sportive veniva esercitato in modo regolare per preparare i partecipanti alle competizioni dell’epoca. Crotone vantava, infatti, numerosi campioni che avevano primeggiato negli agoni. Il medico pitagorico Callifonte riferisce che Pitagora aveva modificato la dietetica degli atleti per migliorarne le prestazioni. La medicina pitagorica intende la salute come stato di armonia ed equilibrio e la malattia come stato di squilibrio. La cura del corpo aveva come fine la sua purificazione per renderlo atto a contenere un principio sottile più evoluto, semovente e armonioso, l’anima. Ricordiamo che Pitagora è stato il primo musicoterapeuta della storia della medicina.

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