Rispondi a: NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA

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ippogrifo11
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BELL-issimo post, con considerazioni conclusive di grande stimolo, oltre alle preziose informazioni scientifiche presentate con semplicità didattica e di immediata comprensione. Da quanto è scritto mi pare di arguire che le cellule staminali presenti nell’organismo umano, oltre a riprodurre i tessuti cui appartengono, siano anche in grado di integrarsi in completa armonia funzionale nell’organo o nel sistema che comprenderà le cellule da esse stesse generate. Allora la domanda è: questo meccanismo di integrazione funzionale è proprio anche delle cellule staminali coltivate ad hoc? Ossia, cellule staminali appositamente coltivate o prelevate per essere innestate in un determinato organo, oltre a differenziarsi e a specializzarsi conformemente al tessuto ospitante, sono sempre in grado di esplicare anche la funzione propria dell’organo nel quale si troveranno? Esemplifico al massimo e con una domanda che appartiene indubbiamente alla specialità medica di Bell: cellule staminali innestate in un nervo ottico danneggiato, dato per acquisito che sviluppino cellule del tutto simili alle convicine integre, saranno anche in grado di svolgere la medesima funzione di queste, convogliando cioè correttamente e adeguatamente le informazioni e i segnali del meccanismo visivo? Qual è lo stato dell’arte della scienza medica al riguardo?
Un caro saluto e un grazie sentito per questi più che apprezzabili contributi.

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