Rispondi a: NUOVA SEGNALAZIONE: I QUADERNI DELLE ACCADEMIE MIRIAMICHE

garrulo1
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Ancora una riflessione (e nel prosieguo tenterò di farne altre), sul Quaderno dell’Accademia Porfiriana: se come detto in precedenza, in centro dell’iconografia è posta una Donna-Dea (Ninfa nel racconto di Porfirio), e, per analogia di forma, si è visto che di antro si tratta, quest’ultimo può essere individuato quale vaso/recipiente contenitore della vita, nello specifico raffigurato dalle grandi ali ricurve del timbro, tra l’altro disposte verso il basso, probabilmente indicanti una funzione protettiva (della vita?) e raffiguranti le ossa del bacino, area fisica dove nel femminile si replica la vita. E’ proprio sulle ali che volevo portare alcune osservazioni. In primis, l’elemento aereo è simbolo di sublimazione ed elevazione. Sistemate all’ingiù sono anche espressione di custodia di segreti inviolabili, e “l’ombra delle ali” esprimeva nel mondo antico, in particolare nell’area Mesopotamica, l’attenzione protettiva della divinità. Dalla lettura del Quaderno, si evincono riferimenti relativi alla tipologia delle ali in questione in quanto somiglianti sia a quelle della nobile aquila, preposta nelle culture arcaiche alla rappresentazione del mondo divino, sia a quelle della fenice, l’airone purpureo che si presentava sul Nilo ogni anno al tempo delle inondazioni. Ed era proprio questo sacro volatile che nell’Egitto templare, e più diffusamente dal Medio Regno in poi, assumeva letteralmente le sembianze del Dio Sole (Principio Solare), autorigenerandosi poiché rinasceva dalla combustione delle sue stesse ceneri, trovando completo agio proprio nell’elemento comburente senza subire più alterazioni. Probabilmente, proprio nel simbolo della Fenice, è racchiuso il segreto della trasmutazione, quale pluralità di operazioni che dal livello potenziale, se eseguite con scienza e coscienza, portano inesorabilmente alla realizzazione in atto, ma pare di intuire che, tutto questo processo sia governato dal principio femminile (come emerso nella sintesi sulla rappresentazione grafica), in quanto porta di ingresso verso l’infinito/a, e contenitore fisico della vita che “gestisce” in ogni sua manifestazione.
Un caro saluto ed una buona domenica a tutti.

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