Dalle “Lunazioni” di Giuliano Kremmerz: metalli (semimetalli, sali), sostanze vegetali e animali adoperati in Omeopatia e in tinture.

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Dalle “Lunazioni” di Giuliano Kremmerz: metalli (semimetalli, sali), sostanze vegetali e animali adoperati in Omeopatia e in tinture.

(NdR: Si precisa che i consigli sotto-elencati di rimedi terapeutici del Kremmerz sono indicati in mesi lunari determinati che non coincidono con il periodo attuale. Nei confronti di chi volesse tentarne – liberamente – una sperimentazione, la nostra Schola-Associazione consiglia comunque, per l’utilizzo di questi e di tutti gli altri rimedi tratti dalle “Lunazioni” di Giuliano Kremmerz e pubblicati in questo stesso sito, di seguire le indicazioni del proprio medico curante o dei medici esercenti iscritti alla Fratellanza).

A

Acido fluoridico omeopatico: grande influenza sulla pelle e il cuoio capelluto. (L,187,I)

Aconitum : decongestionante in casi in cui la circolazione dell’apparato sanguigno è a flussi e il polso si sente nodoso e duro… L’Aconito agisce bene (in questa luna) alla 24° attenuazione decimale… contrariamente alle abitudini della omeopatia, somministrare 10 minuti prima di ogni pasto o merenda, per tre giorni di seguito, e alla dose da 7 a 9 gocce di tintura attenuata… il decongestionamento avviene rapido, preceduto da evacuazioni. (L,123,I)

Ammonium: (benzoicum, bromatum, carbonicum, jodatum, muriaticum, phosphoricum): Gli ammoniacali hanno una azione benefica grandissima in tutte le infermità nelle quali sono adoperati. (L,3,I)

Anacardium Orientale: ala 6°, 12° e 30° diluizione omeopatica è ottimo contro ogni indebolimento della memoria, e gli studenti durante il periodo degli esami ne avrebbero vantaggio a prenderne poche gocce mattina e sera. (L,75,I)

Antimonium (crudum, arseniatum, oxysulphuratum, sulphuratum aurantiacum, tartaricum): adoperate uno di questi antimoniali dovunque trovate i sintomi di oppressione e colici che rassomigliano al colera – il suo effetto è immediato. (L,4,I) – A. crudum: contro la gastrite acuta, 3° triturazione decimale una dose ogni 4 ore. (L,111,I)

Argentum nitricum: per l’angina pectoris alla 12° centesimale. (L,15,I)

Arnica Montana: contro i reumatismi accidentali per raffreddori, presa a dosi omeopatiche interiormente, e contro il mal di capo, tre gocce in un cucchiaino d’acqua, prese tre volte alla distanza di un’ora. (L,30,I) – Ha grande virtù contro i dolori muscolari e il reumatismo gottoso. (L,51,I)

Arsenico: Ha una parte importantissima nella terapeutica omeopatica della scuola di Hannemann. Sotto la parola arsenicum in omeopatia si comprende anche l’acido arsenico, che si adopera dalle triturazioni decimali e centesimali basse alle molto alte attenuazioni… In Omeopatia si adopera anche l’arsenicum jodatum che corrisponde all’Ioduro di arsenico. Per le applicazioni riferirsi ai pratici di omeopatia. (L,3,I)

Aurum (foliatum): nei sintomi nervosi effimeri collegati alla eccitazione circolatoria; nei sintomi nervosi fissi con perdita di contrattibilità delle fibre; negli ingorghi e lesioni dei tessuti, specialmente ossei, glandolari ed epiteliali… Aurum praecipitatum per combattere i neoplasmi e i tumori cancrenosi in formazione. E si adopera nelle infermità dell’occhio (diplopie, ambliopie, hemiopie, faville, punti neri); nella angina pectoris, nell’artrite deformante, ipertrofia del cuore, isterismo, gotta nodosa, glaucoma, ulcerazione della cornea, dolori sifilitici delle ossa, sordità. Si adoperano inoltre l’Aurum jodatum contro le cisti ovariche, la sifilide terziaria; l’Aurum muriaticum contro il rene mobile, la carie ossea … (L,27,I)

B

Baptisia Tinctoria: contro il tifo e le febbri infettive. (L,88,I)

Belladonna: l’atropo belladonna è velenosa e attivissima… dalla 3° diluizione decimale in poi è innocua ma di grande efficacia data a proposito… (dalle) nevrosi fino alla follia e alla mania furiosa… follia senza ossessioni… In queste forme di delirio la belladonna è un rimedio ottimo, dato a gocce dalla 3° diluizione decimale alla 6° centesimale; si può provare 2,3 gocce alla volta per 4 o 5 volte nella giornata. Ma nei casi di isterismo che arriva alla iperestesia, secondo i classici dell’omeopatia, bisogna adoperare la 30° diluizione decimale. (L.69.I) – Per il sistema nervoso. (L,88,I)

Blatta orientalis: contro l’asma. (L,208,I)

Bryonia: contro la bronchite e i catarri bronchiali. (L,88,I) – alla 6° decimale contro le infermità che hanno origine dal freddo, dall’umido, dai colpi d’aria. (L,133,I)

C

Cactus grandiflorus: contro le malattie del cuore e della circolazione. (L,88,I)

Calcarea carbonica: per cura fortificante ai bambini deboli. (L,12,I)

Calendula officinalis: la tintura alcoolica si adopera contro le esaltazioni nervose e nella oftalmia traumatica. (L,5,I)

Cantharis: in omeopatia contro la cistite acuta e cronica, contro gli eczemi acuti con molta rassomiglianza alla resipola, contro l’ematuria, l’orchite e l’uremia. (L,208,I)

Capsicum ommerium: per la dissenteria adoperato omeopaticamente, una goccia di tintura madre ogni due, tre ore, la guarisce per grave che sia. (L,69,I)

Carbo animalis: in tutti i casi annotati nei libri di omeopatia. (L,12,I)

Carbo vegetabilis: in tutti i casi annotati nei libri di omeopatia. (L,12,I)

Caulophillum: a gocce contro le cefalee mestruali e i reumatismi o le storte delle piccola giunture delle dita. (L,30,I)

Causticum: per le prostatiti, il reumatismo articolare e cronico e per l’incontinenza di urina. (L,12,I)

Cedron: contro le febbri periodiche. (L,88,I)

Chelidonium majus : indicatissimo per i reumatismi non solo, ma per la bronchite capillare dei bambini e le cardialgie degli adulti. Ai bambini non date più di tre gocce nelle 24 ore della 6° diluizione decimale. Ma se qualcuno è affetto di eczema rosso o di prurito con lancinamento alle emorroidi e all’ano dategli la 3° diluizione decimale e lo guarirete in poche ore. Nel reumatismo gottoso delle gambe quando ai malleoli sono gonfiate spesso ha fatto veri prodigi. (L,69,I)

China (e suoi estratti): a dosi tenui (dalla 6° alla 12°) è il più grande ricostituente dei convalescenti di lunghe malattie o di feriti che hanno perduto molto sangue. (L,31,I)

Chinino: a minime dosi, fino alla 12° diluizione decimale agisce contro le coliche epatiche e contro le diarree puzzolenti di odore cadaverico che portano il rapido dimagrimento nei vecchi e quindi la morte. (L,162,I)

Cocculus palmatus: è e si conserva un gran rimedio nel periodo caldo. In omeopatia è adoperato contro il mal di mare e contro tutte le infermità che portano l’incertezza nei movimenti e i capogiri. (L.182,I)

Colocynthis: contro la ritenzione di urina, la sciatica e la diarrea infantile. (L,159)

Creosotum: contro le infermità della vagina e delle vie urinarie in genere – a piccole dosi e continuative – e a dosi più alte nelle infermità e il prolasso dell’utero. Alla 30° diluizione decimale contro i vomiti delle gravidanze. (L,31,I)

Crocus sativus: contro le cefalee della menopausa alla 12° attenuazione decimale, ed alla 30° contro la follia incipiente. (L,31,I)

Crotalus: nelle febbri lente e lunghe, che non si riescono ad interrompere. (anche attenuato questo veleno è attivissimo, e quindi se non adoperato da pratici è pericoloso: credo consigliare di non servirsene se non quando si è sicuri della preparazione e sicuri della pratica efficacia). (L,16,I) – attenuato a preparazioni omeopatiche, superiori alla 6° decimale, contro l’emiplagia dei vecchi, contro l’ematuria, contro l’ematemesi e i vomiti biliosi, contro la paralisi della mano sinistra. (L,162,I)

Croton Tillium: contro i dolori dell’allattamento; contro le croste lattee dei bambini e contro l’orticaria. (L,162,I)

Cuprum (e suoi sali): usato nelle gastro-enteriti, nel colera, nei turbamenti degli organi centrali del sistema nervoso, nelle affezioni del fegato, della milza e dei reni. Il Cuprum Aceticum (acetato di rame) è da adoperarsi a preferenza.

Cuprum arsenicosum: nelle nevralgie il Cuprum arsenicosum (arseniato di rame). Nelle epilessie alla terza triturazione decimale fa miracoli. (L,4,I) – alla 3° triturazione decimale contro l’epilessia e contro l’emiplagia del lato sinistro. (L,111,I)

Cuprum cyanatum: 3° triturazione decimale contro la meningite basilare. (L,111,I)

D

Derris Pennata: tintura a O, una goccia in un cucchiaino d’acqua di mezz’ora in mezz’ora contro le nevralgie e l’emicranie. (L,95,I)

Dulcamara: alla 6° e 3° decimale, a dosi ripetute, e nei casi gravi la Dulcamara a O, contro le infermità che hanno origine dal freddo, dall’umido, dai colpi d’aria. (L,133,I)

E

Elleboro negro: per le malattie da fermentazione. (L,74,I)

Eringium aquaticum: espelle i calcoli urinari dai reni: si prende un gr. di tintura di questa pianta e si mischia a 99 gr. di acqua distillata e alcool (70 di acqua e 19 di alcool), si mette in boccetta e si agita bene per 10, 15 minuti. Chi è preso da colica nefritica ne prenda meno di un cucchiaino da caffè ogni mezz’ora fino ad effetto. (L,69,I)

F

Formica Rufa: contro la gotta, i reumatismi e (in questa luna) la cistite. (L,208,I)

G

Gelsemium nitidum: tintura da 10 a 20 gocce in frizione contro i dolori reumatici, la sciatica, le nevralgie dentali e facciali. (L,192,I)

Gelsemium sempervivens: contro i dolori dei mestrui. (L,8.I) – azione calmante energica su tutti i disturbi cerebrali, specialmente contro le stanchezze nervose, l’insonnia, l’agitazione. (L,179,I)

Guajacum: (soluzione alcolica della resina del guaiaco) contro i dolori artritici acuti, gottosi, reumatici e sinoviti delle giunture. (L,122,I)

H

Hamamelis virginica: in tintura, a parti uguali con la tintura di Hydrastis canadensis (un venti gocce al giorno) contro le emorragie vaginali resistenti a qualunque rimedio… in pomata contro tutte le ferite per frattura, trauma e bruciature… tintura allungata con due terzi di acqua distillata per lavaggi agli occhi sana rapidamente le blefariti nei vecchi e nei bambini, idem nella erisipela, una goccia di tintura ogni tre ore internamente, ed in pomata al 10 per 100 sulla parte. Idem, dopo aver provato inutilmente gli altri rimedi, una goccia della 3° diluizione decimale in un cucchiaio di acqua, contro le emicranie ostinate. Idem per lavaggi boccali, 5 gocce in 100 grammi di acqua, nelle stomatiti, specialmente per le donne ed i bambini. Idem in unguento al 10 per 100 contro le ragadi anali e le ulcerazioni del retto. (L,31,I) – per tutti i disordini dell’organismo femminile. (L,88,I)

Helonias Dioica: miracoloso contro le malattie di vescica e utero, contro le amenorree. (L157,I)

Hydrastis Canadensis: internamente, come prescrizioni di dosi omeopatiche, sul fegato e quindi sulle epatiti in generale. In questi casi può essere coadiuvante del Mercurius corrosivus, che è sempre miracoloso nelle malattie del fegato. (L,31,I) – Contro le emorragie uterine è un ottimo rimedio. (L,51,I) – Nella atonia intestinale e stitichezza cronica da preparare esattamente così: prendere un gr. di vera tintura d’Idraste (tintura alcolica), aggiungervi 4 gr. e mezzo di acqua distillata e 4 gr. e mezzo di alcool a 80° o 90°, mettere in una boccetta di vetro che contenga tutti i 10 gr. e agitarla bene per 15 o 20 minuti. Chi soffre di stitichezza deve prenderne una goccia in un cucchiaio di acqua o su di un po’ di zucchero prima di mettersi a tavola, una volta al giorno. Mentre si fa questa cura non bisogna né purgarsi né farsi clisteri. Aspettare 6,7 giorni e l’intestino comincia a perdere la sua atonia. Ma pei diabetici è meglio la Podofillina. (L,69,I) – per tutti i disordini dell’organismo femminile. (L,88,I)

Hyoscyamus niger: alla 12° centesimale o alla 6° decimale contro l’impotenza e la ritenzione di orina. (L,31,I) – contro l’affanno bronchiale, le manie di origine puerperale, la tosse convulsiva dei bambini, l’epilessia infantile. (L,158,I)

I

Iberis amara: tintura veramente portentosa regolatrice di ogni disturbo cardiaco. 10 gocce di tintura in 300 grammi di acqua da prendere un cucchiaino da caffè, ogni sei ore. (L,31,I)

Ipeca : contro le infermità della respirazione. (L,88,I)

Ipecacuana : contro la febbre tifoide e la diarrea verde dei bambini. (L,31,I)

L

Lachesis: ottimo nelle epilessie (anche attenuato questo veleno è attivissimo, e quindi se non adoperato da pratici è pericoloso: credo consigliare di non servirsene se non quando si è sicuri della preparazione e sicuri della pratica efficacia). (L,16,I) – Nei casi in cui le idee si concentrano in una sola e vi è delirio e allucinazioni e furore. (L,69,I) – appendicite, artrite, cuore e cardialgie, erisipela, febbri tifoidi, metrorragie, ozena, scorbuto, vertigini nervose. (L,186,I) – contro tutte le infermità della pelle, dalle forme delle psore più leggere e terminando alle malattie infettive con eruzione della pelle, come vaiolo, scarlattina, ecc. (L,208,I)

Ledum palustre: è cosa santa nella gotta, specialmente quando sono prese le piccole articolazioni, sui reumatismi in genere e specialmente nelle sinoviti artritiche del ginocchio. Si adopera… alla 3° decimale o alla 6° centesimale o maccaronicamente una goccia di tintura in quattro cucchiai (grossi da tavola) di acqua addizionata di alcool puro di vino come di un cucchiaino da caffè, e agitata bene l’acqua con una bacchetta di vetro o di argento, se ne pigliano cinque gocciole due volte al giorno, ad ugual distanza ogni giorno, e il suo progresso comincia a farlo verso il mattino del 5° giorno; sempre verso la mattinata si manifesta il suo beneficio effettivo. Però può adoperarsi anche esternamente nei reumatismi delle sinoviti al ginocchio, ma allora non bisogna diluirlo con acqua. Si pone a scaldare sul fuoco un’oncia di olio di mandorle (a bagno maria?) senza farlo friggere e bollire e vi si mischiano con una spatola di vetro o cucchiaino di argento 20 o 25 gocce di tintura. Allora si pone in un vasetto che non prenda aria e quando la sera si va a dormire si unge il ginocchio e si fascia con lana o con bambace vergine (cotone idrofilo?) e questo ogni sera fino a che non si sente di dentro alla giuntura una gran secchezza come scricchiolare e allora la guarigione è prossima. Questo olio è eccellente per fregagioni ai dolori di spalla e nei torcicolli, ma senza timore di mentire fa grande e radicale effetto sulle piante dei piedi rammollite, irritate e fetenti. Io consiglio che quando si mette l’olio all’esterno si prendano per bocca solo 5 gocce del medicamento attenuato, e se ritarda l’effetto prendere in ore diverse due volte 5 gocce in un giorno. (L,69,I) – molto efficace per l’artrite dolorosa dei ginocchi, per la gotta, per la irritazione della pianta dei piedi, per le punture d’insetti velenosi o irritativi. In questi casi si adopera la tintura diluita nell’acqua alcolizzata e applicata esternamente. Nel reumatismo del dorso, delle spalle e delle piccole giunture si adopera internamente a gocce dalla terza diluizione decimale alla sesta centesimale (omeopatia). (L,194,I)

Leptandra virginica: tutte le affezioni epatiche, tutte le diarree, tutte le dissenterie sono egregiamente curate da questa tintura. (L,69,I)

Lobelia inflata: nei catarri soffocanti e nella mancanza di respirazione per secchezza e dispnea, basta darne una goccia di tintura ogni tre ore per tre volte ed è tale la sua virtù contro il disseccamento che chi ne prende non ha più voglia di fumare tabacco. (L,69,I)

Lycopodium: contro l’esaurimento sessuale dell’uomo. (L,29,I) – In omeopatia rimedio apprezzato. (L,180,I)

Lycopus virginicus: contro le malattie uterine delle donne giovani e la tachicardia essenziale dei bambini. (L,158,I)

M

Mercurius (e suoi sali): di rara efficacia… adoperati con pertinacia e consecutività, nei mali d’indole più disparata… Eccellenti per gli uomini adulti Hydrargirum alla 6° decimale; Mercurius auratus alla 6° centesimale; Mercurius corrosivus alla 6° centesimale (si adoperano per 100 gr. d’acqua 20 gocce, da prendere a cucchiaini da caffè nella giornata)… nelle polmoniti- 1 cucchiaino ogni 2 ore; affezioni epatiche- 1 cucchiaino ogni 4 ore; febbri gastriche- 1 cucchiaino ogni 3 ore; affezioni cerebrali- 2 cucchiaini prima di ogni pasto; amenorree e dismenorree- 3 cucchiaini al giorno; tossi convulsive-1 cucchiaino la mattina, 2 la sera; dispepsie- 20 gocce ogni pasto; perniciosa- 2 cucchiaini ad ogni eccesso; laringite tubercolare- per gargarismi; nevralgie- compresse esterne; spasmi- compresse esterne; tifo- 10 gocce ogni ora; varicocele- 30 gocce per compresse… Per le donne e gli adolescenti più efficace il Mercurius solubilis dell’Hannemann… il Calomelano (Mercurius dulcis) in soluzione 1 a 5000 di alcoolato, dato a piccole dosi continuative nei bambini inferiori ai 10 anni e nelle nutrici per i bambini affetti da diarrea verde. (L,15,I) – contro le malattie del sangue. (L,88,I) – Mercurio e sali di mercurio adoperati omeopaticamente specialmente per le malattie di gola, della bocca e delle mucose facili nei bambini e nei vecchi. Adoperati contro la scarlattina nei bambini si ritenevano i composti mercuriali come specifici contro le diarree mucose biliari dei bambini, i prolassi intestinali dei vecchi, contro le ulcerazioni vaginali delle bambine. (L,161,I)

Mercurius aceticus: nelle affezioni sifilitiche molto dolorose, alla 3° triturazione centesimale. (L,113,I)

Mercurius auratus: nei catarri della laringe e del naso di origine sifilitica. (L,113,I)

Mercurius precipitatus ruber: contro la blefarite persistente. (L,113,I)

Mercurius sublimatus: contro la stomatite ulcerosa (3 dosi per giorno) e la diarrea mucosa e biliare caratterizzata da un alito fetido. (L,113,I)

Mercurius sulphuratus: contro le infezioni ereditarie che, nei bambini portano una quantità innumerevole di fenomeni dell’alterazione del sangue. (L,161,I)

N

Naja Tripudians: infermità della pelle. (L,208,I)

Nux vomica: contro gli spasimi della vescica. (L,8,I)

O

Opium: alla 6° attenuazione decimale contro i casi d’insolazione: tre gocce o cinque granuli, d’ora in ora, con bagnature di acqua fredda alla testa e tiepida allo stomaco. Dalla 12° alla 24° calma immediatamente la mania furiosa delle donne incinte. (L,31,I) – malattie congestionanti in generale e i reni. (L,88,I)

P

Passiflora: per la stanchezza di nervi o la troppa eccitazione. Grande virtù calmante. (L,179,I)

Physostigma venenosum: nella atassia locomotrice, quando comincia il dimagrimento e la rigidità delle gambe, alla 3° diluizione decimale, se ne dà due gocce per volta, quattro volte al giorno e lo stesso nelle paralisi di un lato solo del corpo e nei dolori agli occhi quando si sentono i nervi come disseccati, e nella meningite, se si fa a tempo.

Plumbum jodatum: contro la sciatica, l’epilessia e le paralisi e l’atassia locomotrice. (L,113,I)

Podophyllum Peltatum: nella costipazione viscerale dei diabetici, pei quali è dannosa qualunque purgazione, secondo la farmaceutica omeopatica si fa la seconda triturazione di podofillina e se ne da 20 centigrammi al giorno e fa effetto pronto e costante. (L,69,I)

Pulsatilla: alla 6° decimale contro i crampi. (L,15,I)

R

Rana Bufo: contro la scrofola. (L,208,I)

Rhododendron: alla 3° decimale o alla 12° decimale: nella prima dose nel catarro della vescica, nell’idrocele, nelle nevralgie facciali, nelle malattie di orecchio (otalgia), ma nella seconda dose nelle diarree reumatiche e nella gotta con depositi. (L,69,I)

Ruta Graveolens: la tintura alcolica di questa pianta popolarmente nota come spegnitrice di mali… si adopera per frizione contro i reumatismi muscolari e le distorsioni. L’omeopatia l’adopera a forti dosi contro gli attacchi isterici, il prolasso rettale e i traumi del periostio, contro i porri e i condilomi. La tintura di ruta, una goccia in 200 gr. di acqua previene gli aborti nelle donne disposte a non portare a termine la gravidanza. (L,5,I)

S

Sambucus nigra: contro i pruriti anali e vaginali dei bambini, contro la coriza dei lattanti e gi spasmi della respirazione. (L.158,I)

Scilla marittima: per purgare bene gli umori flemmatici dei ventricoli. (L,53,I)

Sepia : contro tutte le malattie organiche dell’utero, della matrice e delle ovaie. (L,17,II) – per tutti i disordini dell’organismo femminile. (L,88,I) – per tutte le infermità interne e vescicali delle donne (omeopatia). (L,197,I) – presa a dosi centesimali per le infermità consuntive prodotte da organi interni e spesso con manifestazioni cutanee, perché questo rimedio marino è preso dalla sostanza nera che possiede la seppia come arma di difesa contri i pesci voraci che la perseguitano. Specialmente nella cura delle cataratte incipienti nelle donne ammalate di utero; nelle leucorree vaginali, nelle screpolature dei capezzoli alle madri che allattano; contro le macchie epatiche, ecc. (L,208,I)

Silicea: per cura fortificante ai bambini deboli… Contro i temperamenti scrofolosi, specie se adoperata a dosi infinitesime nei bambini. E’ indicata anche negli accessi di fegato, nell’artrite, nella cataratta al suo cominciamento, nei deboli all’azione venerea, specialmente per quelli che, durante l’atto, avvertono un gran malessere o dopo una sensazione di paralisi alla testa, alla nuca e nelle gambe, nella foruncolosi, nel leucoma o oftalmia scrofolosa, nella tisi, nelle suppurazioni, nelle ulcerazioni della cornea, in tutte le malattie delle ossa. (L,12,I)

Stannum: 3° triturazione centesimale contro l’emicrania congestiva e dolorosissima, le cefalee nervose, le coliche enteralgiche, le gastralgie con dolori nella regione ombelicale.

Stramonium: decongestionante degli umori che fanno capo ai nervi e alle forze che i nervi emanano. (in questa luna) agisce bene alla 30° decimale… contrariamente alle abitudini della omeopatia, somministrare 10 minuti prima di ogni pasto o merenda, per tre giorni di seguito, e alla dose da 7 a 9 gocce di tintura attenuata…il decongestionamento avviene rapido, preceduto dal molto orinare. (L,123,I)

Sulphur: contro tutte le malattie eruttive. (L,88,I) – In omeopatia ha una zona di azione estesissima, ma l’anonimo la consiglia a preferenza nelle dilatazioni di stomaco, dispepsie, emorroidi, prolasso uterino, sinovite, malinconia delle donne incinte. Ulceri varicose con esantema. (L,118,I)

Sulphur acidum: contro la sterilità delle donne che hanno le regole profuse, è rimedio raccomandato. (L,118,I)

Sulphur jodatum: contro le malattie croniche della gola e della lingua. (L,118,I)

T

Tanacetum: come vermifugo, contro gli ascari e l’oxuri, contro il vomito isterico e il vomito mattinale delle gravide. (L,160,I)

Tarantula: contro il catarro della vescica e le diverse affezioni provenienti dall’isteria. (L,208,I)

Taraxacum: Hahnemann dava contro il diabete zuccherino o glicosuria due dosi per giorno della terza diluizione decimale. (L,162,I)

Thuya occidentalis: in tintura contro tutte le malattie della sfera genitale, tanto nei giovani, tanto nelle donne e tanto nei vecchi. Azione certa anche sull’indebolimento cerebrale e sui reumatismi posteriori alle infezioni blenorragiche. (L,194,I)

V

Vipera Torva: contro la congestione del fegato, l’itterizia. (L,186,I) – è a capo delle medicine influenti sulla costituzione generale, e far procedere la sua somministrazione con un trattamento di zolfo omeopatico, sulfur 12°, per tre giorni, a tre dosi per giorno. (L,208,I) – contro tutte le infermità della pelle, dalle forme delle psore più leggere e terminando alle malattie infettive con eruzione della pelle, come vaiolo, scarlattina, ecc. (L,208,I)

Viscum Album: a basse diluizioni dell’essenza contro la sordità e l’epilessia. (L,122,I)

Z

Zincum: contro i mal di capo con stordimento, indebolimento delle facoltà intellettuali, atassia locomotrice (6° centesimale). (L,111,I)

Zincum bromatum: alla 3° e 6° decimale contro la malinconia isterica. (L,111,I)

Zincum cyanatum: alla 3° triturazione decimale, una dose per giorno contro tutte le forme di paralisi con tremor e contro il gozzo. (L,111,I)

Zincum valerianatum: 3° triturazione contro l’epilessia, una volta al giorno e per lunghi mesi. (L,111,I)

Dalle Lunazioni di Giuliano Kremmerz

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6 Comments

  1. garrulo1 9 Agosto 2015 al 19:38 - Rispondi

    Non posso che unirmi al coro di sentiti ringraziamenti per quanto posto in essere dalla Superiori Gerarchie e dal nostro Delegato Generale, Maestro M.A. Iah-Hel, che anche in questa Festa Rituale di Amore e di Luce hanno stimolato quel microgranulo evolutivo in ciascun partecipante, grazie a quel fermento amoroso proveniente o meglio traboccante dal Centro per inondare chiunque postosi in condizione recettiva. Il post di Lino ne descrive la tangibilità. Avrei voluto proporre un brindisi nella Festa dell’Accademia Giuliana, ma ero abbastanza emozionato, e non me lo ero scritto. Ma l’augurio lo faccio lo stesso in questo post, e mi ripropongo, per la prossima Agape di vincere l’emozione. Questo più o meno volevo dire: che quell’Albero Maestoso, dal fogliame spesso, sia sempre più fonte di riparo sicuro per tutte quelle persone che, con sincera motivazione alla sola ricerca della Luce, vogliano praticare con costante progressione Verità e Amore, nell’Assoluto ed Eterno Rispetto dell’Ortodossia Iniziatica.
    Un caro saluto a tutti.

  2. alchemilla 4 Agosto 2015 al 00:38 - Rispondi

    Anche io ho vissuto e sentito un “sapore” all’Agape che durante il rito mi ha riportato ai magici momenti collettivi vissuti con il Maestro nelle varie esperienze fatte negli anni passati e al rientro verso casa mi sono sentita satolla di Amore tanto da pensare alle persone e agli esseri viventi che nel quotidiano ci affiancano con l’intento di portare loro una parte di questo Amore donatoci dal Centro, ho provato una sensazione di pienezza e al tempo stesso la forza di questa energia di Amore che tanto ti fa stare Bene che per sua natura ti viene da condividerla, di passarla , attraverso un gesto, una parola, attraverso tutto quello che puoi fare in quel momento. Grazie alle Gerarchie Superiori; al nostro amatissimo maestro M.AJah-Hel

  3. Eris 3 Agosto 2015 al 10:35 - Rispondi

    mi unisco al coro di ringraziamento una giornata stupenda alla presenza di tutte le GERARCHIE della MIRIAM vorrei dire molte sensazioni da me vissute ma 1 sostanziale quella di uno stato di AMORE sentito e vissuto con tutti i FR. e SR. non necessariamente presenti al nostro stesso tavolo , uno stato di AMORE concreto vivo presente intenzionalmente vissuto e vivido , GRAZIE MIRIAM grazie Maestro M.A. IAH-HEL per essere presente sempre ed essere sempre nostro tramite e guida , ANCORA GRAZIE ALLE SUPERIORI GERARCHIE CHE CI PERMETTO DI ESSERE PARTE DI UN GRANDE DI QUESTO GRANDE PROGETTO .

  4. wiwa70 2 Agosto 2015 al 11:42 - Rispondi

    Mi unisco alla testimonianza del Fr e solo ora riesco a restituire le impressioni di una giornata speciale in cui ammetti con te stessa, come poche volte accade,che sei stato proprio bene!!Un momento intimo e accorato e pregno in cui ci si è nutriti a tanti livelli e In questa fase di metabolizzazione di un pasto sacro il minimo che si possa fare è RINGRAZIARE!
    In particolare ho sentito presenti e tangibili le Gerarchie visibili e invisibili a cui va un Grazie speciale, in particolare al Nostro Amato Maestro Hia-hel, che rappresentano un esempio di coerenza e coraggio laddove nel silenzio operano e non esitano neanche un attimo a difendere anche il più piccolo di noi in difficoltà e pericoli di natura morale e materiale, pur mantenendo sempre salda l’Ortodossia in nome di una Giustizia e Verità più UNIVERSALI. Grazie per l esempio che rappresentate e con il cuore sincero affermo che mi sento onorata di far parte di una Fratellanza che porta il nome di MIRIAM! Un fraterno abbraccio a tutti

  5. holvi49 1 Agosto 2015 al 20:21 - Rispondi

    ” Ecce quam bonum et quam iucundum habitare fratres in unum…”
    Bellissimo brindisi augurale ieri all’Agape tenuta a Bari. Ed è stato proprio bello e sentito questo stare insieme. Perché anche se fisicamente eravamo separati da altri Fratelli, non lo siamo stati certo nell’Ideale di Bene che tutti ci ha uniti e stretti intorno al nostro amato Maestro M.A. IAH-HEL che ci ha pervasi del suo incondizionato Amore. La nostalgia sentita per gli altri Fratelli, con i quali abbiamo condiviso alcuni momenti in videoconferenza, si è tramutata nella consapevolezza che il senso magico di quella giornata era condiviso da tutti poiché tutti erano parte nell’Unità della Eterna Rosa. Grazie alle Superiori Gerarchie e alla Delegazione Generale che hanno concesso a tutti noi questa ulteriore possibilità di comprensione.

  6. Lino 31 Luglio 2015 al 21:41 - Rispondi

    Le antiche tradizioni sapienziali hanno valore per l’analogia Intelligente tra la composizione delle sostanze adoperate e la composizione del Cielo, l’una e l’altra patrimonio secolare…millenario…che assimilando il richiedente all’equilibrio universo lo risana. E lo stesso QUID che consente tale Intelligenza (o da cui Essa deriva, difficile saperlo!) è quello che permea ogni azione, ogni input e ogni pro-getto che viene dalle Gerarchie: proprio per Questo chiamate “Superiori”.
    Come è possibile che un Rito, come quello di Agape, possa risanare: a distanza, mediante cibo della terra in cui si vive, e senza apparente contatto? Eppure accade, ed è accaduto, come per tutti gli altri riti e come mille e mille volte nella SCHOLA. Anche oggi una persona che appena qualche ora prima aveva vissuto una crisi grave, in una manciata di tempo è apparsa risanata e rasserenata. Che bello vedere l’Amore in atto! Avrei voluto unirmi al coro dei brindisi, ma non ho trovato le parole… Le manifesto ora, mentre dico e scrivo ancora GRAZIE.
    Grazie per il BENE grande, che giunge sotto ogni forma di energia utile e concepibile: nel pensiero, nell’orecchio, nello stomaco, nel fondo dell’occhio che recepisce il Maestro, nel profumo che per una volta non è legato alla stagione ma alla cucina.
    Il BENE. Così difficile da concepire perché uno con l’Intelligenza che è Una con il TUTTO.
    Il Bene, che non esiste senza Intelligenza Ermetica. (Da lì, i rimedi della Tradizione e la mano aperta che dona senza nulla chiedere se non la testimonianza perché Bene sia sempre di più per tutti).
    Dunque, come conclusione di questo giorno di AGAPE, alla grandezza incomparabile della MIRIAM rendo testimonianza.
    E grazie.

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