Reply To: S.P.H.C.I.

admin Kremmerz
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Il richiamo di Sannitica al “do ut des”, quale condizione atta a scongiurare il rischio di rioccultamento della Tradizione e delle Gerarchie che la custodiscono, viene quanto mai opportuno. L’attivazione individuale, lo slancio fattivo verso l’Opera, in qualunque forma esso intenda esplicarsi, beninteso nel rispetto irrinunciabile delle esigenze e degli obiettivi generali della Schola gerarchicamente trasmessi, rappresentano il modo più efficace per non segnare il passo in un ristagno passivo che alla lunga rischia di ridurre anche la pratica individuale a un esercizio di mera abitudine. Ricordo che diversi anni addietro, quando ancora la Delegazione Generale di P.V. Rosar non aveva concesso l’autorizzazione alla riapertura delle Accademie, nel corso di una delle indimenticabili esperienze collettive condotte sotto la guida del Maestro Jah-Hel, espressi il mio rammarico perché il particolare “stato di grazia” che accomunava in diversa misura tutti i partecipanti a quei momenti di “vita miriamica” si sarebbe poi affievolito, fino a diventare solo un ricordo, una volta che fossimo stati riassorbiti dalle quotidiane contingenze della vita ordinaria. Mi fu risposto che il segreto per non perdere quella condizione, anzi per alimentarla e tenerla viva, stava tutto nel restare quanto più possibile agganciati idealmente e fattivamente al Centro. Col tempo ho capito, almeno così credo, il senso profondo di quelle parole. In realtà, ho cominciato a capire a mano a mano che il mio impegno verso la Schola è andato facendosi concreto, offrendo disponibilità per qualunque esigenza e nella forma che poteva essere ritenuta utile all’obiettivo generale. Ecco, così facendo, mi sono sentito sempre più collegato – oggi si direbbe connesso – al Centro e via via il “lievito” da Esso proveniente ha preso a diventare vivo, palpitante, fino a trasformarsi in vero e proprio stato fermentativo. “Cercare il contatto per stare in contatto”, ravvivando la tensione verso il Centro della Rosa sempre e comunque, questo vorrei dire ai Fratelli. Come? Vi sono tanti modi, ad esempio partecipando ai lavori della propria Accademia rendendosi disponibili anche per le cose più semplici, perchè non vi è gerarchia di contributi che origini poi gerarchia di meriti. Lavorando per tutti si lavora innanzi tutto per sè stessi. E poi, come fa osservare Sannitica, questo sito è una opportunità in più che viene fornita ai Miriamici, a tutti i Miriamici di ogni ordine e grado. Certamente esso non è nato per andare ad aggiungersi ai tanti che proliferano in rete, ma è nato per noi tutti, a beneficio nostro ma anche a beneficio di quelli che vogliono seguirci con sincerità e trasparenza di intenti. E questo i Miriamici non possono né devono dimenticarlo.
Original author: ippogrifo11

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