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Originariamente postato da sannitica2011
Il 06 Dicembre 2011 alle ore 19:32

E’ vero, oggi siamo frammentati e divisi tra preoccupanti problemi che derivano dall’aver messo irresponsabilmente in circolazione meccanismi di cui non si conoscevano (almeno spero) le nefaste conseguenze, oltre che da un uso e consumo eccessivo (ad esempio i cellulari li hanno anche i bambini), e tra ciò che veniamo a sapere da scienziati su possibili e futuribili nuove ricerche che si aprono verso una più integrata conoscenza. Vi è purtroppo un divario incommensurabile tra quanto l’uomo è riuscito ad avvelenare e le mete della ricerca futura che vanno – o sembrano andare – in senso opposto e appaiono animate da una nuova concezione. In un video di National Geographic ho sentito l’astrofisico Bignami, sullo sfondo dei Monti Sibillini, dire che i neuroni, parte elementare del tessuto cerebrale, capaci di trasmettere impulsi da uno all’altro, sono 100 miliardi, pressappoco quante le stelle della nostra galassia, soggiungendo: chissà se è un caso. E dire anche che la comprensione della vita è immersa nell’universo poichè vita e universo sono la stessa cosa. Ma – credo – questi pensieri sono solo indizi di un modo diverso di pensare e esordi di nuove ricerche perché c’è ancora tanto da scoprire e come scrive il Maestro Kremmerz: “La Fisica non studia ancora, nell’interezza delle sue conseguenze, la molteplicità delle associazioni delle forze cosmiche e delle loro interferenze: magnetismo ed elettricità combinati alle depressioni atmosferiche, alle correnti termogeniche, alla influenza delle vibrazioni della luce e… alle correnti astrali create dal lavorio cerebrale della grande massa di uomini che popola la terra, nonché dai prodotti della chimica intossicante della industria pacifica, dell’industria di guerra, da tutte infine le manifestazioni nervose delle turbe e del gregge umano”.

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