Rispondi a: LA PANDEMIA DA CORONAVIRUS TRA DATI OGGETTIVI E OPINIONI SOGGETTIVE

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mandragola11
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Cara Buteo,speriamo che il buon senso prevalga su scelte di parte e la sperimentazione prosegua per il bene di tutti.
Nel frattempo si sta facendo qualcosa per prevenirle queste epidemie?
Il “WWF Italia in PANDEMIE, L’EFFETTO BOOMERANG DELLA DISTRUZIONE DEGLI ECOSISTEMI” fa un quadro molto desolante di un processo che sembra oeramai inarrestabile riguardo alla diffusione di virus e batteri che vagano per il mondo senza più “casa”:
“Tutelare la salute umana conservando la biodiversità. Le foreste tropicali non sono l’unico ambiente verso cui si sia rivolta la forza distruttiva della nostra specie, ma sono senz’altro il più ricco di vita e il più complesso. In questi ecosistemi si ritiene vivano milioni di specie in gran parte sconosciute alla scienza.
Tra questi milioni di specie ignote ci sono virus, batteri, funghi e molti altri organismi, molti dei quali parassiti. Ebola, Marburg, Lassa, il vaiolo delle scimmie, e il precursore dell’HIV sono un campione minuscolo della miriade di altri virus non ancora scoperti. Nella maggior parte dei casi sono parassiti benevoli che non riescono a vivere fuori del loro ospite. Oggi però la distruzione degli ecosistemi sembra avere tra le sue conseguenze la sempre più frequente comparsa di patogeni in ambiti più vasti di quelli originari.
Come scrive David Quammen: “Là dove si abbattono gli alberi e si uccide la fauna i germi del posto si trovano a volare in giro come polvere che si alza dalle macerie”.
I virus, soprattutto quelli il cui genoma è costituito da RNA, essendo facilmente soggetti a mutazioni, si adattano bene e velocemente alle nuove condizioni e a nuovi ospiti.
La distruzione delle foreste può quindi esporre l’uomo a nuove forme di contatto con microbi e con specie selvatiche che li ospitano.”
Nell’articolo c’è un lungo elenco di esempi di come l’intervento umano sugli ecosistemi possa portare a degli squilibri ecologici che hanno un effetto sulla nostra salute.
Ma nanche qui, quanto ci sarà di vero e di non pilotato da interessi di parte?

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