Rispondi a: LA PANDEMIA DA CORONAVIRUS TRA DATI OGGETTIVI E OPINIONI SOGGETTIVE

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kridom
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Vedi, Alef, mi riscontri di aver ottenuto lo scopo che volevo con la mia vicina, cioè io non volevo influenzarla con le mie idee. Volevo solo evidenziarle che ciò che dice un Premio Nobel non deve essere preso come se fosse oro colato quando esprime delle opinioni e non delle verità scientificamente dimostrate. Trovo pericoloso che alcune persone basino le loro scelte sulle base di post di facebook o di un anonimo messaggio vocale di whatsapp mentre è importante informarsi e poi, sebbene in condizione di informazione parziale, possiamo tutti noi decidere con maggior consapevolezza. Concordo con te, Alef, che non dobbiamo e non possiamo fare la fine dell’asino di Buridano che, avendo due cumuli di fieno alla stessa distanza, non sapeva quale scegliere e quindi morì di fame.
Men che meno ci dovremmo aspettare dai politici, eletti per prendere decisioni per nostro conto, che essi non decidano, solo che essi a mio parere decidono, ma spesso sulla base delle convenienze del momento e non per il bene comune. Ma quand’anche essi decidessero per il bene comune, noi lo capiremmo e lo accetteremmo? E su questo anima critica da implicitamente la risposta .

Cara Mandragola, il tuo ultimo post mi fa venire una domanda, ovvero quanto del nostro percorso evolutivo e quindi della nostra integrazione ha a che fare con le cosiddette sovrastrutture che ci vengono da società e educazione? Se dipendesse solo da quello, vorrebbe dire che noi nasceremmo perfetti e ci guasteremmo nei primi anni di vita, un po’ come racconta il mito dell’età dell’oro. Ma questo contrasterebbe con le innumerevoli vite che viviamo per fare il nostro lento percorso di evoluzione e contrasterebbe, altresì, con l’evoluzione della materia di cui parla il Maestro Kremmerz. Per cui mi chiedo se noi miliardi di anni non fossimo altro che pietre e poi ci siamo evoluti e, quindi, continuiamo su questo percorso di evoluzione di materia sempre più intelligente.

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