Rispondi a: LA PANDEMIA DA CORONAVIRUS TRA DATI OGGETTIVI E OPINIONI SOGGETTIVE

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Buteo
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Sta circolando sul web un’intervista del 17 aprile in cui il premio Nobel Luc Montagnier esprime la propria opinione sul SARS-CoV-2. Riassumo brevemente che Montagnier dirigeva l’Oncovirologia dell’Istituto Pasteur di Parigi, quando, negli anni ’80, si avviò la ricerca dell’agente causale dell’AIDS, identificato poi nel 1983, anche grazie all’apporto dello statunitense Robert Gallo, nell’HIV (Human Immunodeficiency Virus). Pur riconoscendo il merito della scoperta a entrambi i ricercatori, al solo Montagnier fu attribuito nel 2008 il premio Nobel della Medicina.
Nel filmato in questione Montagnier avvalla uno studio pubblicato da alcuni ricercatori indiani, e dagli stessi ritirato, i quali asserivano che il ritrovamento di frammenti di genoma del virus dell’HIV nel SARS-CoV-2, sarebbe stata la prova di una manipolazione bioingegneristica, avvenuta nel laboratorio di Whuan, finalizzata alla ricerca di un vaccino anti-HIV, poi ‘sfuggita di mano’.
In realtà studi condotti da più Virologi, in diversi Istituti nel mondo, evidenziano che brevi tratti di genoma del coronavirus sono condivisi non solo con l’HIV, ma con molti virus e con organismi di altre specie. Bisogna immaginare le sequenze geniche come frasi che contengono “parole”. Come noi leggiamo le stesse parole in differenti testi, così ritroviamo le stesse brevi sequenze nel genoma di differenti virus: si tratta di sequenze naturali e non inserite con modalità bioingegneristiche.
Sempre nel filmato, Montagnier prosegue dando per certe opinioni sue personali. È comunemente riconosciuto che molte scoperte derivino da intuizioni e da ipotesi innovative, tuttavia né lo scienziato, né tanto meno un premio Nobel, può permettersi la libertà di presentare come fatti accertati ipotesi non ancora supportate da risultati validati. Se è auspicabile che lo scienziato ci esponga le proprie opinioni personali, è lecito che lo faccia solo presentandole correttamente come tali. Saranno studi e ricerche successive a confermarne o meno la veridicità, come frequentemente è accaduto e ancora accade.

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