Rispondi a: fino al 27 gennaio a Rovigo: “Arte e Magia”

Kohan Peter
Partecipante
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La Magia è, a mio sentire, Arte… Ma, come vale per ogni mezzo di comunicazione, ricercando significati e significanti, utilizza i Segni e i Simboli come strumenti per il risveglio/lume dell’anima e quanto vi è/vi fosse in Essa sopito, dimenticato, scollegato… O persino sradicato.

L’uomo contemporaneo parla di Storia, ma ne ignora i misteri che avvolgono le sue e nostre origini.
Legge ed indaga la realtà alla luce di ciò a cui porta una sua ricostruzione meccanica esterna.
Non ne conosce il Cuore e non ne possiede la Chiave interni, che per me costituiscono il mezzo di lettura e comunicazione della Magia per l’esistenza.

La società materialistica moderna e postmoderna possiede, ai miei occhi, una scienza ed una religiosità che hanno perduto il contatto con le cose e con il sé.
Guardano, ma non vedono; ascoltano, ma non sentono; toccano, ma non percepiscono; comunicano, ma non acquisiscono; amano, ma restano soli, imvolucri vuoti.

La Magia, per me, è Arte che penetra, lega e trasforma tutte le cose, avendo autorità e prendendo responsabilità dirette su di esse… Opera consapevolmente e volitivamente nel visibile e nell’invisibile.

Chi dorme ne “subirà” l’effetto, no di certo sarà la causa… all’interno d’una vita marginale, apparente, limitata e puramente esteriore “di effetto”; non produrrà alcun frutto vitale.

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