Rispondi a: Farmaco come veicolo di volontà

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catulla2008
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Che mistero questo principio vitale! Afferrare la fiamma della vita…impadronirsene…dirigerla… Questo resta nei sogni della ricerca scientifica e…dei miliardari moderni! Ma credo, molto più semplicemente, che il meccanismo si riferisca a dei costituenti che tutti conoscono. Uno slancio nel petto, quel trasporto per qualcuno che si ama, e la condizione attizza un fuoco che proviene dalla nostra carne vivente. Insomma, l’amore ha lo stesso effetto della benzina sul fuoco, lo fa divampare. Così, più che dare il principio vitale all’infermo che ne manca, credo che la terapeutica ermetica contagi il principio vitale dell’infermo e lo induca a divampare, similmente a come si trasmette la fiamma e senza impoverire nessuno. Insomma, non si tratterebbe di donazione ma di risonanza. E aggiungo che questo stato, molto simile a quello degli innamorati per cui si ferma il tempo e si dilata lo spazio, darebbe l’accesso a un campo energetico diverso, e per tale ragione il terapeuta ermetico funzionerebbe quale ricetrasmittente di energia… Da cui l’equivoco dell’apparente cessione. Va detto però che senza un percorso che educhi a tale condizione e senza un Maestro che la incarna, non credo sia possibile raggiungerla, salvo il caso fortunato, quanto fortuito, di un accesso inconsapevole allo stato etereo, ciò che comunque non ne potrebbe garantire il controllo, la direzione o la ripetizione.

  • Questa risposta è stata modificata 6 anni, 3 mesi fa da catulla2008.
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