Rispondi a: NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA

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garrulo1
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Riprendo il post di holvi49 del 09 gennaio, per aggiungere che, la memoria, se ho compreso bene, sarebbe la risultante di un vero meccanismo evocatorio delle idee provenienti dalle sensazioni che in qualche modo hanno colpito il centro sensorio, in medicina si dice mediante l’interazione delle fibre sensoriali che rispondono ai vari sensi, quindi sensazioni di origine fonica, tattile, olfattiva, gustativa, e credo soprattutto visiva e quindi immaginativa. In chiave ermetica, entra in gioco il campo astrale, in noi e fuori di noi, capace di ritenere, a quanto pare, qualsiasi impressione proveniente dalla periferia ma anche elaborata dal centro che a sua volta si è già trasformato in un nuovo input in astrale. Probabilmente, in momenti di particolare carica emotiva, qualcuno riferisce in procinto di passare a miglior vita, si liberano dei circuiti inibitori che nell’ordinario presiedono a tali meccanismi, ed ecco, per chi ha potuto raccontarla, che in uno spazio temporale assolutamente irrilevante, passano per la mente tutta la valanga di immagini immagazzinate invece nell’ordinario in lunghi periodi di tempo o addirittura nell’arco di una vita intera. Personalmente, senza poter assolutamente raccontare esperienze estreme come descritto, so di avere una capacità mnemonica particolare, in quanto in certi momenti o su certi argomenti mi suscita una forma di stupore nella mia valutazione razionale, perché ad esempio, o quando rievocando con altre persone situazioni passate mi vengono alla mente particolari addirittura sfuggiti agli interessati, oppure in timing diversi, mi balzano alla mente, senza alcuna operazione cosciente di richiamo, ricordi che parrebbero impossibili a richiamarli razionalmente. Un esempio su tanti per comprendere meglio, consta nel ricordare perfettamente cognome e nome di genitori di un compagni di classe di elementari o medie (per non parlare delle superiori), magari incontrati una sola volta o sentito il nome solamente perché pronunciato dal compagno di classe, che nei momenti più impensabili, tornano nel campo della memoria cosciente, senza una spiegazione razionale, se non confermando, ritengo, l’esistenza di un campo astrale inesplorato, che “rilascia a tratti” quanto immagazzinato. Probabilmente, anche i sogni funzionano così, ma questa è materia veramente difficile da trattare.
Con riserva di ulteriori approfondimenti, auguro una buona serata a tutti.

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