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Più di un secolo di tradizione storica

La ragione vera che portò i Vertici del Grande Ordine Egiziano o Egizio a concepire e a mettere in gestazione l’Idea della Fratellanza di Miriam, affidandone a Giuliano Kremmerz la costituzione, partì dall’esigenza di operare un “travaso” del patrimonio sapienziale, iniziatico, tradizionale e ortodosso dell’Ordine, in un “serbatoio” atto allo scopo, in quanto che gli stessi Vertici, esauriti tutti i tentativi operati nel corso dei secoli di veicolare la Scienza Sacra in svariate strutture (di cui un esempio fra i più emblematici degli ultimi secoli, fu la Massoneria con concetti iniziatici) vollero la costituzione di un contenitore forgiato, circoscritto e indi blindato nella finalità terapeutica di Bene che, nobilissima nella sua essenza umanitaria poiché funzionale alla “perfezione delle Virtù Umane”, fu a giusta ragione ritenuta idoneo e sconfinato campo per l’applicazione e “la perpetuazione della Sacra Scienza Pontificale Egizia”. Giacché, Essi Vertici, constatato che l’accelerazione del progresso sociale-economico-politico-tecnologico-scientifico dell’umanità era ormai avviata, ne previdero con indubbia lungimiranza l’alto prezzo che ogni essere vivente avrebbe dovuto pagare, con conseguenze deleterie per il proprio equilibrio psico-fisico, per la propria salute e per la vita del pianeta tutto.
Pertanto, ciò premesso, già nel 20 Marzo 1896 il Grande Ordine Egiziano deliberava la costituzione-restaurazione della Scuola Ermetica-Fratellanza di Miriam, approvandone i 33 articoli dell’istruzione generale e incaricando il Kremmerz di iniziare l’opera preparatoria di propaganda attraverso la pubblicazione in fascicoli de “Il mondo secreto”. Conclusasi la fase divulgativa e promozionale, ottenuto lo scopo di suscitare il dovuto interesse verso la sapiente Tradizione di cui era depositario e in obbedienza al Mandato ricevuto dal Grande Ordine Egiziano, il Kremmerz, pose ai suoi sostenitori e collaboratori il seguente quesito: “A che giova una teoria inapplicabile alla vita quotidiana? Che vale una dottrina sterile di risultati, nella realtà quotidiana dei bisogni umani?” dichiarando le sue, e non solo sue, intenzioni di finalizzare le teorie della Scienza Sacra o Magia all’applicazione della terapeutica ermetica, con la costituzione della Fratellanza di Miriam “ad esempio delle antichissime sacerdotali isiache egiziane”.
Le iscrizioni furono aperte nel mese di Marzo del 1899 e a Luglio, in concomitanza con la distribuzione in abbonamento di un “Bollettino d’istruzioni ai praticanti della Fr+ Tm+ di Miriam” stampato in fascicoletti e titolato “La Medicina ermetica”, fu reso pubblico il primo “Patto fondamentale di costituzione”, riassunto in 7 articoli rispetto ai 33 approvati dal Grande Ordine Egiziano nella Convenzione del 1896. Venne inoltre nominata la prima tornata di Cariche affidate ai collaboratori più stretti del Maestro fra cui, fin d’allora, appare il nome anagrammato in D. di Bolmar, di Domenico Lombardi, in qualità di Segretario Generale del Primo Circolo di Miriam, referente (M.R.), per esso Circolo, dello stesso Maestro. Parallelamente furono trasmesse le istruzioni per la formazione dei primi Circoli di Fratelli (almeno in n° di 12) e trasferite le prime pratiche rituali individuali e collettive.
Il primo decennio di vita della Fratellanza fu caratterizzato dall’alternarsi di momenti di sospensione delle attività, di revisione e di adattamento, fino al 30 Dicembre 1909, in cui il già nominato Segretario Generale della Miriam Domenico Lombardi (Benno), diramava da Napoli una Circolare che informava gli iscritti che il Maestro Kremmerz (residente a Camogli) avocava nuovamente a sé la suprema direzione della Fratellanza, avendo il Grande Ordine Egiziano annullato i 33 articoli della Regola di Primo grado del 1896, e stipulato con lo Stesso, in qualità di Segretario del Collegio Operante e Delegato Generale, nella Convenzione del 22 Dicembre, un nuovo Patto Fondamentale approvato in 60 Commi.
Fu così pubblicata dal Kremmerz nel Marzo del 1910 la Pragmatica Fondamentale, che non è stata fino ad oggi mai revocata e continua ad avere valore di Patto esclusivamente tra il Grande Ordine Egiziano, la Fratellanza e i suoi Dirigenti succedutisi nel tempo, i suoi iscritti regolari di ieri e di oggi. Pertanto, la lungimiranza e l’adattabilità di questo Statuto o Patto Fondamentale ad ogni attualizzazione epocale, lo rende ancora oggi custode e garante della continuità ininterrotta e dell’ortodossia dell’UNICA S.P.H.C.I. Fr+ Tm+ di Miriam posta sotto l’alta protezione del Grande Ordine Egiziano, per la quale soltanto esso è stato concepito e stipulato, e soltanto nell’ambito della quale può avere senso integralmente (cioè in ogni suo Comma) uniformarvisi: un patto bilaterale, dunque, fra L’Ordine Egizio e i Delegati Generali della Fratellanza da esso Ordine nominati e confermati nel tempo, e solo tramite i quali può essere reso estensibile a tutti gli iscritti regolari e operanti di ogni ordine e grado.

Tale evento segnò la sistemazione definitiva della Schola, con il riconoscimento e la convalida, da parte del Grande Ordine Egizio, delle Accademie che nel frattempo, volute ed autorizzate dallo stesso Kremmerz per rappresentare all’esterno la Fratellanza, si erano costituite in varie città italiane: Sebezia a Napoli, Vergiliana a Roma, Pitagorica a Bari, Giuliana a La Spezia e Porfiriana a Taranto, e con la definizione delle istruzioni operative, codificate nei Fascicoli: A (Pragmatica Fondamentale) – B (I preliminari di pace) – C (La Regola di 1° Grado) – D (Il primo contatto).

Tuttavia, con la realizzazione dell’assetto definitivo della Schola non tutti i problemi erano risolti. Infatti, il duplice ruolo di Segretario Generale del Collegio Operante e di Delegato Generale della S.P.H.C.I. Fr+ Tm+ di Miriam, assunto dal Kremmerz e reso pubblico con la divulgazione nel 1910 della Pragmatica Fondamentale, dovette ingenerare vari fraintendimenti e confusioni sia fra i Fratelli Dirigenti della Miriam, Suoi discepoli diretti o indiretti anche nell’Ordine Egizio, sia fra i numerosi altri collaboratori di diversa provenienza (spiritualisti, occultisti, massoni, ecc.), che aspiravano per il Suo tramite all’iscrizione come diretti o indiretti all’Ordine Stesso. Ma il Kremmerz, zelante nella diffusione di perle di conoscenza attraverso i suoi numerosi scritti e generoso “Padrino” dei suoi discepoli nella Miriam, rischiava così di scoprire il fianco, oltre che a sé stesso, anche all’Ordine Egizio da Cui dipendeva ogni assenso per le relative iniziazioni!

Di qui, probabilmente sollecitato dal Collegio Operante e richiamato a mantenersi “nei limiti del Regolamento dei Maestri” dell’Ordine, gli sorse l’esigenza, nel 1912, di svincolarsi dalla Direzione della Schola, sia per preservarla di per sé Stessa nello svolgimento della sua funzione pro salute populi statuita dall’Ordine (sottraendola alle mire opportunistiche di falsi sostenitori), sia per continuare, da dietro le quinte, ad assistere iniziaticamente, come anello di congiunzione con l’Ordine Egizio, quei Suoi discepoli diretti cui aveva affidato la dirigenza della Segreteria Generale e delle Accademie miriamiche. Su questo specifico punto è lo stesso Kremmerz a fornire i chiarimenti del caso nella lettera, datata 22 Luglio 1912, indirizzata a Luciano Galleani (Jesboama), ma rivolta anche a Domenico Lombardi (Benno) e a Giacomo Borracci (Cajetel).

Con il ritiro temporaneo del Maestro Kremmerz dalla direzione attiva della Schola, ufficializzato con la lettera del 16 dicembre del 1912, indirizzata al “Sig. Domenico Lombardi Segretario Gen+ della Fr+ Tm+ di Miriam – Schola Philosophica Hermetica Classica Italica”, seguirono un certo numero di fatti, conseguenza delle decisioni assunte dal Consiglio Magistrale del quale era Segretario Generale lo stesso Domenico Lombardi (Benno). Per effetto di queste decisioni, vennero disattivate le Accademie: Sebezia, Giuliana e Porfiriana, mentre la Vergiliana di Roma e la Pitagora di Bari rientrarono rispettivamente nelle due Circoscrizioni Nord e Sud in cui fu divisa la Fratellanza. Nella prima Circoscrizione, posta sotto la direzione del Maestro Jesboama (Luciano Galleani), furono compresi i residenti nelle province dal Nord e Centro Italia fino al Lazio incluso, compresa la Sardegna; della seconda, sotto la direzione del Maestro Cajetel (Giacomo Borracci), facevano parte le province meridionali e della Sicilia.

Va annotato, per l’importanza che tale fatto riveste nel contesto della continuità storica della Tradizione della Schola che, all’epoca degli avvenimenti qui narrati, era attiva a tutti gli effetti la Segreteria Generale della Miriam, affidata, come si è visto, a Domenico Lombardi (Benno) residente a Napoli, quale organo gerarchico, tradizionale e ortodosso posto alla direzione, amministrazione e tutela della Schola stessa e MAI REVOCATA.

È storicamente utile a questo punto, richiamare l’attenzione sul ruolo rivestito da Domenico Lombardi nella Schola del Kremmerz fin dalle sue origini, sia perché determinante sotto il profilo della continuità ortodossa della Stessa, sia perché i suoi rapporti col Maestro e con l’Ordine Egizio, oltre ad essere i più stretti e diretti rispetto a quelli di altri personaggi chiave della storia della Fratellanza, sono anche, in modo incontrovertibile, i più attestati e documentati.
Dire che il Lombardi fosse il Discepolo per antonomasia, quello a cui il Maestro Kremmerz trasferì per iniziazione diretta il Maestrato, è forse azzardare troppo, come pure non è possibile penetrare fino in fondo l’entità del Loro rapporto. Certo è che egli fu, come i fatti confermeranno, l’unico Suo fiduciario, l’unico fedele al Maestro anche dopo la Sua dipartita, l’unico ad onorarne il patto stipulato, fino alla fine dei suoi giorni. E fu a Lombardi (Benno) che Kremmerz affidò, fin dal 1910 e in qualità di Segretario Generale della Fratellanza, il Quadro con la sua Effige Magistrale, appositamente fatto eseguire su sue precise istruzioni dall’Ingegner Giuseppe De Cal (Preside dell’Accademia Porfiriana di Taranto). Quadro che fu il “fisico strumento” utile (ndr. come lo stesso Lombardi ebbe a dire a De Cristo nel 1950) per il “contatto” costante fra J. M. Kremm-Erz e Benno, data pure la lontananza del Maestro da Napoli (dal 1907 a Ventimiglia, indi a Camogli e, a partire dal 1912, a Beausoleil) e le difficoltà logistiche per comunicare, specie durante la Prima Guerra Mondiale. E fu a Lombardi (Benno) che lascerà il Timbro/Sigillo metallico raffigurante la Sua Corona Iniziatica con il quale il Kremmerz imprimeva la Sua corrispondenza come Delegato Generale.

La nuova situazione, originatasi sul finire del 1912, si protrasse fino al 1916, quando il Maestro R.P. Ottaviano (ingegner Koch) subentrò nel ruolo di Segretario Generale del Grande Ordine Egiziano. Ciò consentì al Kremmerz di riprendere a occuparsi della Fratellanza, nella sua veste di Delegato Generale (ruolo per altro mai venuto meno), attraverso la Segreteria Generale della Schola saldamente nelle mani del Maestro Benno.

Nel 1919 il Grande Ordine Egiziano e il suo Segretario Generale R.P. Ottaviano (Koch) lasciarono la Sede italiana.

Questo nuovo evento, certamente non irrilevante sul piano strettamente iniziatico e, per le conseguenze indotte, anche su quello storico della Fratellanza, è destinato a protrarsi per l’intero decennio successivo, fino alla scomparsa del Maestro Kremmerz. Sta di fatto che, assente dalla sede il Capitolo Operante, veniva meno ogni possibilità di passare nei Circoli Interni della Miriam, così come veniva meno la possibilità di “confermare” eventuali nuovi Maestri  e quella delle iscrizioni al Grande Ordine Egiziano.

Nel 1921 con la morte del Galleani (Jesboama) tutti gli iscritti facenti capo all’Accademia Vergiliana, privati del Maestro dirigente e responsabile della Circoscrizione Nord da cui dipendevano, furono riuniti in Circolo (Virgiliano per l’appunto) dipendente dalla “Pitagora” e dalla Circoscrizione Sud entrambe sottoposte al Borracci.
Con l’avviarsi del ventennio fascista e precisamente nel 1923, a seguito di un’incursione nella sede associativa di Bari, scambiata per una loggia massonica, l’Accademia Pitagora interruppe i lavori ed anche il Circolo Virgiliano di Roma (presidente Giovanni Bonabitacola) fu di lì a breve sciolto, nel mentre tutti gli iscritti alla Fratellanza, sparsi per l’Italia, chi più chi meno, cercarono di mantenere al meglio e per quanto possibile i contatti (diretti e/o epistolari) sia con Borracci, sia con Lombardi, sia con lo stesso Kremmerz ormai stabilitosi definitivamente a Beausoleil, proseguendo comunque le proprie attività miriamiche raccordate, anche in quei tempi bui, dalla diramazione da parte del Kremmerz delle “Lunazioni” e da sue sporadiche visite in Italia (specie a Bari, presso il Borracci).

Con la morte di Giuliano Kremmerz, avvenuta nel 1930, la Schola venne a trovarsi privata del suo Delegato Generale al quale, va detto, non fu possibile una successione (delegatus non potest delegare) né una nuova nomina da parte del Grande Ordine Egiziano o Egizio, data l’assenza dall’Italia dello stesso, assenza che si protrarrà fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Nel frattempo, sia la Segreteria Generale di Domenico Lombardi, sia il Borracci (fino alla sua morte nel 1943) si limiteranno, ciascuno per le proprie competenze, a svolgere il semplice ruolo di punti di riferimento per quegli iscritti regolari alla Schola con loro in diretto contatto, e a trasferire sporadiche iscrizioni a chi le richiedeva, nell’attesa del rientro in sede dell’Ordine Egizio per ogni ulteriore decisione e necessaria convalida.
Concluso il II conflitto mondiale, Domenico Lombardi (Benno), ricevette mandato dal Capitolo Operante dell’Ordine Egizio rientrato in sede, di riattivare la Segreteria Generale per riorganizzare la Fratellanza e regolarizzarne iniziaticamente gli iscritti a norma della mai revocata Pragmatica Fondamentale. Contestualmente, gli fu conferito il Mandato di Delegato Generale della S.P.H.C.I. Fr+ Tm+ di Miriam in legittima successione a J M. Kremmerz. Fu così che egli diramò le Circolari del 1947 e 1948, attraverso le quali intese richiamare sia i singoli che i gruppi di iscritti, all’ortodossia e al rispetto delle disposizioni provenienti per via gerarchica. Fu in terra di Bari, ove il ricordo della storica Accademia Pitagora era ancora vivo, che l’appello ortodosso di Benno fu accolto in più larga misura, tanto che tramite questa iniziaticamente regolarizzata, confermata e riattivata Accademia, furono riaperte le iscrizioni regolari alla Fratellanza, sospese dopo la morte del Borracci. In quello stesso frangente, alcuni vecchi iscritti del Circolo Virgiliano di Roma che, morto Giovanni Bonabitacola nel 1945, ruotavano intorno a Pietro Suglia, al quale il Bonabitacola aveva lasciato un plico contenente gli incartamenti del Circolo da consegnare (ovviamente in via gerarchica) all’Ordine Egizio per le necessarie pratiche di riconoscimento, non aderirono alla Delegazione di Lombardi vantando un’immotivata “autonomia” e dando il via al primo caso di gruppo irregolare della storia miriamica che, sebbene ispirato alla Fratellanza di Miriam costituita da Giuliano Kremmerz, non è né riconosciuto né convalidato nel collegamento iniziatico ininterrotto dal Grande Ordine Egiziano.

La presenza dei Vertici dell’Ordine Egizio in Italia e la Delegazione Generale di Lombardi (Benno) furono di breve durata. Ma quegli anni restano sia indispensabili per il collegamento della Schola alle sue origini iniziatiche come emanazione del Grande Ordine Egiziano, sia determinanti per garantirne a tutt’oggi la continuità iniziatica ininterrotta e furono segnati dai seguenti avvenimenti:

Il tentativo operato dal Lombardi nel 1947 di ripristinare in Firenze una Segreteria Generale affidata ad Alfonso Del Guercio, fallì per l’insubordinazione del Del Guercio.
Dal 1949 Lombardi prese ad avvalersi della collaborazione del napoletano Mario Parascandolo (Hahaiah) Capo della sua Segreteria Particolare e iscritto al Grande Ordine Egiziano quale suo regolare indiretto e gli conferì il ruolo di Procuratore autorizzato della sua Delegazione Generale.
Sempre nel 1949 Lombardi (Benno) fece il tentativo di formare una Terna Dirigente composta dai Fratelli di Bari, Donato De Cristo (Harahel), Dorrucci Augusto (Vehuel) e Arduino Anglisani (Hariel) dalla quale far sortire, come da Pragmatica Fondamentale, un nuovo Delegato Generale che potesse sostituirlo ed essere confermato dall’Ordine Egizio. Ma la Terna fu subito abortita e i Verici dell’Ordine dichiararono il Delegato Generale Domenico Lombardi insostituibile, avocando a sé la Delegazione Generale della Schola.

L’Ordine Egizio, constatata l’immaturità dei tempi e degli uomini, decise di sospendere e rimandare a momenti più propizi il suo progetto di trasferimento del patrimonio iniziatico tradizionale nel contenitore miriamico, ma non senza prima stabilire i termini in cui consentire la continuità iniziatica ortodossa della S.P.H.C.I. Fr+ Tm+ di Miriam.
Nel 1950 fu pertanto deliberato di conferire a Donato De Cristo-Harahel (nel frattempo iscritto all’Ordine Egizio quale indiretto alle dipendenze di Benno e consacrato Maestro di Miriam con tutti i poteri e l’investitura di “Stola Bianca” previsti dalla Pragmatica Fondamentale) di Mandato autonomo per la ricostruzione dei Circoli Esterni della Fratellanza di Miriam facenti capo, in tutto il territorio italiano, all’unica Accademia miriamica esistente convalidata e riconosciuta a rappresentarla, l’Accademia Pitagora di Bari. Gli furono anche trasferiti i segni distintivi materiali ed inequivocabili, utili sia all’Ordine Egizio che al mondo profano per il riconoscimento della Schola Iniziatica Ortodossa: i timbri della Schola; il quadro-vessillo raffigurante J.M.Kremmerz in veste di Delegato Generale; il timbro a secco raffigurante la Corona Iniziatica del Kremmerz necessario per la regolarità e il riconoscimento del documento d’iscrizione; un corredo di Cifre Ideografiche complementari, per i futuri iscritti, proveniente direttamente dal Centro; un Rito di Proseguo del Kons d’Ariete per le manifestazioni terapeutiche; tutte le istruzioni e le disposizioni scritte e orali per il proseguo delle attività miriamiche; le “chiavi” e le modalità necessarie a riallacciare il contatto col Grande Ordine Egiziano per chi egli avesse designato come suo/a fiduciario/a.

Dal 1951, dopo la nuova partenza del Grande Ordine Egiziano dall’Italia e la susseguente morte di Domenico Lombardi (Benno), decadde a tutti gli effetti la “procura” affidata da Lombardi a Mario Parascandolo (Hahaiah) nel 1949, e la S.P.H.C.I. Fr+ Tm+ di Miriam proseguì ortodossamente le attività dei Circoli Esterni sulla base delle disposizioni e del Mandato conferiti a Donato De Cristo (Harahel).

Nel frattempo il Parascandolo, conclusosi ovviamente con la morte di Lombardi il suo incarico di Procuratore autorizzato, prese ad occuparsi per un paio d’anni di altri suoi progetti perfettamente estranei sia alla Fratellanza di Miriam sia ai programmi del Grande Ordine Egiziano. Ma è utile precisare che dopo la sua prematura morte (avvenuta nel 1954), da parte dei suoi collaboratori in tali progetti paramassonici a sfondo sociale (e ancor oggi da parte di loro postumi epigoni), sono sorte rivendicazioni di astrusi quanto inesistenti collegamenti sia con la Fratellanza di Miriam sia con l’Ordine Egizio, basate strumentalmente sulla procura da egli espletata, pro tempore, nella Fratellanza e sulla sua iscrizione all’Ordine Egizio come indiretto alle dipendenze di Benno (Lombardi). Da ciò il proliferare di un’infinità di circoli, accademie, associazioni, ordini osiridei egizi e quant’altro si è tentato (e ancor si tenta) di equiparare all’unica vera emanazione del Grande Ordine Egiziano: la S.P.H.C.I. Fr+ Tm+ di Miriam.

Per ben 35 anni Harahel (De Cristo) in ottemperanza al Mandato ricevuto, e anche in quegli anni in cui le attività accademiali furono sospese (dal 1956 al 1976) diresse ortodossamente i Circoli Esterni della Fratellanza di Miriam, iscrivendo regolarmente alla Schola, trasferendo pratiche ed istruzioni rituali agli iscritti, promuovendo (anche attraverso la sua professione di Farmacista) un’intensa attività terapeutica pro salute populi, ma contemporaneamente disinteressandosi di tutto quanto, di irregolare ed estraneo alla Schola, sempre più dilagava in ambiti così detti kremmerziani. Fu nel novembre del 1976, dopo la riattivazione dei lavori dell’Accademia Pitagora in una sede idonea, che insorse con un breve e lapidario annuncio sulla rivista “Gli Arcani” per pubblicamente dichiarare l’esistenza, mai interrotta, della Fr+ Tm+ di Miriam ortodossa a lui affidata dal 1950.
Molti ricercatori sinceri della vera scuola costituita dal Maestro Kremmerz ben accolsero quest’appello e furono iscritti o regolarizzati, ma altri preferirono continuare a nutrire con parole e fatti gli equivoci, i travisamenti e le assurde rivendicazioni generatesi e perpetratesi dopo la morte di Mario Parascandolo.

Già dal 1980 Harahel (ormai ottantenne) cominciò a pensare alla futura sistemazione della Schola laddove fosse venuto a mancare prima del rientro in sede del Grande Ordine Egiziano. Iniziò così a consegnare (in conformità a quanto previsto dal suo Mandato) alla Sor+ 310 (Anna Maria Piscitelli) il patrimonio iniziatico e documentale della Miriam nonché della Pitagora, unica accademia autorizzata a rappresentarla, ufficializzando poi queste consegne con mandato olografo del 1983.
Morto De Cristo nel 1985 la Consegnataria della S.P.H.C.I. Fr+ Tm+ di Miriam e dell’Accademia Pitagora di Bari, la costituì in Associazione Culturale per uniformarla alle leggi dello Stato.
Circa un anno dopo la Sor+310 fu contattata da un mandatario del Grande Ordine Egiziano e, fatte le verifiche del caso sulla base delle istruzioni ricevute da Harahel, poté attestare il rientro in sede dei Vertici dell’Ordine e il ristabilito contatto diretto con la Fratellanza grazie alla nomina (da parte dello Stesso Ordine) del Delegato Generale legittimo successore del Kremmerz e di Benno col nome iniziatico di P.V. Rosar. Ma avvalendosi dell’articolo 48 della mai revocata Pragmatica Fondamentale e decidendo di mantenere anonima la propria identità, il Maestro P.V. Rosar conferì alla Consegnataria, dal Marzo 1987, una Procura al fine di trasmettere per il suo tramite, istruzioni, decisioni, disposizioni e quant’altro necessario per il prosieguo dell’attività miriamica, la riapertura delle iscrizioni che erano state sospese alla morte di De Cristo, e i necessari conferimenti per il passaggio dei Fratelli idonei nel Circolo Interno della Fratellanza. L’anno successivo il Procuratore Autorizzato (Anna Maria Piscitelli) assunto il nome iniziatico di Iah-Hel, comunicava la decisione della Delegazione Generale di ripristinare la Segreteria Generale della Fratellanza con l’investitura del Maestro Imamiah (Raffaele Lo Buono) quale Maestro preposto alla direzione della stessa.
Il Maestro Imamiah, coadiuvato dal Procuratore Iah-Hel, gestì la Segreteria Generale fino al Settembre del 1994, ottenendo dalla Delegazione Generale (dati i numerosi iscritti in Toscana) di sperimentare l’istituzione ex novo dell’Accademia Etruria di Lucca e di riattivare l’Accademia Sebezia di Napoli, affiancandole alla già operativa Pitagora di Bari. Ma anche quel tentativo di ripristino della Segreteria Generale della Fratellanza abortì (corsi e ricorsi storici!) e nel Gennaio 1995 il Maestro Iah-hel comunicava che la Segreteria Generale della Schola era stata avocata nelle mani del Delegato Generale non manifesto P.V.Rosar e che al Segretario uscente Imamiah, essendo venuto meno al patto stipulato con la Delegazione Generale e per essa con l’Ordine Egizio, era stato revocato ogni Mandato e interdetto qualsiasi rapporto con la Fratellanza di Miriam. Poco dopo veniva sospesa l’attività delle Accademie, anche se le iscrizioni e l’operatività terapeutica della Fratellanza proseguirono ininterrottamente, per il tramite del Maestro Iah-Hel e sottoposte al vaglio della Delegazione Generale a tutt’oggi sostenuta e ratificata in ogni suo provvedimento dai Vertici del Grande Ordine Egiziano.
La presenza in sede del Capitolo Operante dell’Ordine Egizio e della Delegazione Generale di P.V.Rosar, e il servizio a Loro reso ininterrottamente dal 1986 dal Maestro Iah-Hel, hanno consentito la graduale realizzazione del trasferimento nella S.P.H.C.I. Fr+ Tm+ di Miriam della tradizione iniziatica ortodossa, configurando sempre più la Schola come Organismo Iniziatico Autonomo ed effettiva emanazione del Grande Ordine Egiziano.

In altri termini, nel primo decennio del nuovo secolo e a distanza di 100 anni dal Patto stipulato da J.M.Kremm-Erz nella Pragmatica del 1909, l’Organigramma della Schola poteva essere ufficialmente  riassunto nei seguenti punti:
– Un Circolo Esterno comprensivo di Novizi ed Anziani di Miriam.
– Un Circolo Interno costituito da Discepoli e Terapeuti in contatto diretto, dal 2006, con la Delegazione Generale dalla quale ricevere le istruzioni relative ai Circoli Esterni e all’andamento delle Accademie Miriamiche.
– Il Maestro Iniziatore Iah-Hel, preposto ai Circoli Interni e alla propaganda, espansione e tutela della Schola sia nei confronti della compagine miriamica, sia esteriormente nei confronti della società civile, a norma delle leggi dello Stato.
– La Delegazione Generale facente capo a P.V. Rosar manifesta solo ai Circoli Interni e supremo anello nodale di collegamento della Fratellanza con i Vertici del Grande Ordine Egiziano.
– Il Capitolo Operante del Grande Ordine Egiziano, di cui la S.P.H.C.I. Fr+ Tm+ di Miriam è diretta emanazione.
Inoltre, tra il 2007 e il 2008 la Delegazione Generale ha riattivato quattro delle storiche accademie miriamiche: la Pitagora a Bari, la Sebezia a Napoli, la Vergiliana a Roma e la Giuliana a Torino e, per completare il quinario delle Accademie Miriamiche Ortodosse voluto dal Kremmerz, col successivo Equinozio di Primavera è stata riattivata anche l’Accademia Porfiriana a Lecce.

Ma per dovere di cronaca e in relazione all’evolversi di fatti e situazioni interconnessi fra loro, l’Organigramma della Schola dall’anno 2012 va così aggiornato:

– Un Circolo Esterno comprensivo di Novizi ed Anziani di Miriam.
– Un Circolo Interno costituito da Discepoli e Terapeuti in contatto diretto, dal 2006, con la Delegazione Generale dalla quale ricevere le istruzioni relative ai Circoli Esterni e all’andamento delle Accademie Miriamiche.
– Il Maestro Iniziatore Iah-Hel, preposto ai Circoli Interni e alla propaganda, espansione e tutela della Schola sia nei confronti della compagine miriamica, sia esteriormente nei confronti della società civile, a norma delle leggi dello Stato, che ha definitivamente assunto dal 2006 Mandato per la Delegazione Generale manifestandosi, in pari data, nella nuova veste di Delegato Generale della S.P.H.C.I.Fr+ Tm+ di Miriam esclusivamente al Circolo Interno.
– Il Delegato Generale M. A. Iah-Hel resosi manifesto dalla Primavera del 2012 all’interno della Fratellanza e pubblicamente dall’agosto dello stesso anno, come unico referente per il collegamento della Fratellanza con il Capitolo Operante ossia con i Vertici del Grande Ordine Egiziano.

Il Segretario Generale del Grande Ordine Egiziano P. V. Rosar resta manifesto al solo Delegato Generale M. A. Iah-Hel, come pure il Capitolo Operante, ossia i Vertici del Grande Ordine Egiziano , di cui la Schola è diretta emanazione, e che continua a svolgere dalla Sua Sede italiana, o Loggia Ammonea N°… (omissis), la Sua Alta Protezione nei confronti della S.P.H.C.I. Fr+ Tm+ di Miriam in fedeltà al Patto, mai venuto meno o revocato, con J. M. Kremm-Erz nella Pragmatica Fondamentale del 1909 e mai tradito dai Suoi legittimi Successori alla Delegazione Generale.

Va aggiunto, inoltre, che con la costituzione del Trust “Sinhedra Ammonea”, è stato conferito, all’interno di questo “strumento”, tutto il patrimonio documentale ed iniziatico ereditato dalla Disponente Anna Maria Piscitelli (attualmente nella Schola: M. A. Iah-Hel) e nel tempo incrementato dalla stessa col graduale trasferimento, da parte dei Vertici del Grande Ordine Egiziano, di tutto quanto codificato e trasmissibile in relazione alla Tradizione Iniziatica Hermetica ininterrotta. Ciò comporta, e in perpetuo comporterà, la legittima preservazione di tutto questo patrimonio divenuto, pertanto, inalienabile, indivisibile, e di esclusiva proprietà del solo Trust. Beneficiaria resta e resterà in perpetuo la sola Associazione Culturale denominata S.P.H.C.I. Fr+ Tm+ di Miriam®, sia a norma dello Statuto o Pragmatica Fondamentale al quale si è uniformata , sia in base alle disposizioni contemplate nell’Atto Costitutivo del suddetto Trust, sia a norma di quanto disposto dal Consiglio Direttivo dell’Associazione ed approvato all’unanimità dall’Assemblea dei Soci, nonché iscritti regolari ed operanti alla Schola, in data 2 agosto 2012.

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