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In questa pagina si troveranno catalogati in ordine cronologico vari articoli giornalisti, interviste, pagine web, etc., apparsi nel corso degli anni e conservati nei nostri Archivi, relativi a Giuliano Kremmerz e all’operatività della Sua S.P.H.C.I. ortodossa rappresentata al pubblico dall’omonima Associazione.
Questa rassegna stampa sarà via via aggiornata con eventuali novità segnalate nella Home.
Il Roma – sabato 29 settembre 2012
Pag.17 – Spettacoli
IL TESTO DI ERMETE TRISMEGISTO PER LE NOTE DEL MAESTRO RENDINE – MUSICATA LA TAVOLA DI SMERALDO DI ERMETE TRISMEGISTO
Perugia. Nell’ambito della manifestazione Astra On-line 2012, organizzata dall’Associazione cultuale S.P.H.C.I. (Schola Philosophica Hermetica Classica Italica), con sede a Napoli in Largo Ferrantina 1, svoltasi a Cerreto di Spoleto in provincia di Perugia, nella suggestiva cornice dell’ex Convento di S. Maria di Costantinopoli, è stata presentata la prima esecuzione assoluta della Tavola di Smeraldo di Ermete Trismegisto per le musiche del maestro Sergio Rendine, e dedicata dall’autore alla Schola Philosophica Hermetica Classica Italica Fr Tm di Miriam. Il concerto per voce, flauto, clarinetto e pianoforte ha avuto come insigni interpreti: Wanda Gianfalla al pianoforte; Marco Iezzi,voce; Marzio Conti al flauto; Francesco Gilio al clarinetto, e lo stesso maestro Rendine al Live electronics. Nessun altro aveva mai “osato” musicare questo importante testo, pietra miliare della Tradizione Emetica, che il 9 e il 10 Novembre sarà rappresentato anche al Teatro Lirico di Cagliari, interpretato da coro e orchestra.
Corriere del Mezzogiorno – mercoledì 14 marzo 2012 –
Pag. 14 : Tempo Libero
Il Simposio
Nutrizione e dieta hermetica
E’ il tema di stagione. Il più dibattuto e quello sul quale chiunque ha qualcosa da dire. Un punto fermo alla discussione lo ha messo un convegno, che si è svolto al Pan, intitolato La dieta hermetica nella prevenzione e nella cura delle patologie alimentari e metaboliche, organizzato dall’associazione culturale Sphci. Il simposio – affollatissimo – è stato aperto dalla presidentessa della Schola Philosophica Hermetica Classica Italica, Anna Maria Piscitelli. Tra gli interventi, quelli di Ernesto Aventaggiato di Bari (ginecologo); di Gianfranca Ferrari di Vigevano (pediatra); Caterina Origlia di Bari (specialista in medicina interna, nutrizione, pedagogia medica, omeopatia e terapia olistica e docente corsi specialistici medici); di Andrea Carobbi di Lucca (direttore Unità Operativa di Chirurgia generale dell’Ospedale civile); di Massimo Formica di Narni (neurologo e medico dell’ambiente).
Il Roma – martedì 13 marzo 2012-
Pag. 12: Costume e Società
Al Pan – Convegno sui rapporti fra cibo, metabolismo e psicologia
Tutti i vantaggi della dieta hermetica
E’ noto ormai a tutti che l’alimentazione e la psicologia sono strettamente collegate, ma questo legame è ancora poco approfondito. Ed è proprio quello di informare il pubblico su determinati aspetti della nutrizione ancora sconosciuti l’intento dell’Associazione culturale “Sphci “– Accademia Sebezia di Napoli che, col patrocinio del Comune di Napoli, presso il Pan di Napoli, nella Sala al III piano, ha indetto il Convegno “La dieta hermetica nella prevenzione e nella cura delle patologie alimentari metaboliche – dai nutrienti auto poietici alle influenze lunari e siderali sugli alimenti in natura” (nella foto la sala). I numerosi studiosi degli alimenti e medici specialisti hanno dimostrato e divulgato teorie finora poco conosciute, applicate alla Scienza dell’alimentazione, che affondano le radici nelle antiche tecniche della Tradizione Hermetica Occidentale, approdata nella Schola Philosophica Hermetica Classica Italica. Un incontro che ha consentito la riflessione e il dialogo con il pubblico sulla sfera psico-alimentare, nel quale è stato possibile ricevere utili consigli per assettare la propria dieta e prevenire eventuali malattie associate. Il fulcro del convegno è stato introdotto dalla dottoressa Origlia che ha specificato quali e quanti legami ci sono fra un singolo alimento e l’individuo che l’assume. “Ciò che siamo è frutto di ciò che mangiamo”. Risultato delle sue analisi è che ad ogni alimento è associato un elemento che a sua volta cela un desiderio dell’individuo: ed è qui che entra in gioco la psicologia, l’inconscio dell’animo umano. Mediante il dibattito con il pubblico e le esperienze raccontate da alcuni partecipanti, è stato possibile confermare ed avere ulteriori spiegazioni di tale teoria. Quindi, in momenti di difficoltà, capta spesso ed in numerose persone di trovare nel cibo una valvola di sfogo ma di cosa abbiamo davvero bisogno in momenti di alto stress o di crisi? Dunque, se si desiderano dolci, l’elemento è la terra e quindi si è bisognosi di affetto e protezione; mentre, invece,il sale rappresenta gli elementi del fuoco e dell’acqua. Inoltre sono state elargite utili spiegazioni su malattie del metabolismo che possono coinvolgere gli individui di età infantile o adulta. Il metodo della “Dieta Hermetica”, quindi, è una variante ai consolidati metodi utilizzati dalla medicina. Risultato di questi studi alternativi sono alcune spiegazioni alle intolleranze al glutine dovute, forse, all’utilizzo del grano creso. Se la psicologia interviene ed influenza la nostra alimentazione dall’esterno, il dottor Carobbi ha analizzato l’aspetto chirurgico dell’alimentazione, scoprendo il nostro corpo, mostrandoci il suo interno e le diverse funzioni che avvengono durante la quotidiana alimentazione.
Cristina Malfettone
Il Mattino – venerdì 9 marzo 2012
Pag. 50 : Napoli cultura-società
Al Pan
Giornata di studi su dieta hermetica
Al Pan l’Associazione S.P.H.C.I. (Schola Philosohica Hermetica Classica Italica), col patrocinio del Comune di Napoli, terrà domani dalle ore 10,30 alle 19 una giornata di studio e divulgazione scientifica sul tema: “La dieta hermetica nella prevenzione e nella cura delle patologie alimentari e metaboliche – Dai nutrienti autopoietici alle influenze lunari e siderali sugli alimenti in natura”. I medici che interverranno, ognuno dal punto di vista della sua specializzazione, forniranno una sorprendente visione integrativa tra l’antica e tradizionale dieta hermetica e le più moderne e all’avanguardia indagini sulla Scienza dell’alimentazione. Infatti l’Ermetismo filosofico di Giuliano Kremmerz (Portici 1861- Beausoleil 1930) fondatore della S.P.H.C.I. che ancor oggi custodisce e tramanda un corpus sapienziale di conoscenze pratiche sull’uomo e sulla natura, ben si coniuga con la ricerca scientifica più vicina ad una visione olistica, sistemica e coevolutiva della rete della vita. L’importanza della giusta nutrizione come cura preventiva finalizzata ad un sano equilibrio psico-fisico, si concretizza nella necessità di una dieta personalizzata che contempli l’unicità dell’individuo. Alle ore 13.30 un piacevole brunch sarà offerto a tutti gli ospiti del Pan.
Dal Sito del Comune di Napoli – 5 Marzo 2012
Home – Eventi del Comune – Dieta Hermetica nella prevenzione e nella cura delle patologie alimentari e metaboliche
Sabato 10 marzo 2012 (dalle 10.30 alle 19.00) si svolgerà, col patrocinio del Comune di Napoli, presso il PAN di Napoli, nella Sala al III piano, il Convegno” la Dieta Hermetica nella prevenzione e nella cura delle patologie alimentari e metaboliche – dai nutrienti autopoietici alle influenze lunari e siderali sugli alimenti in natura”, organizzatodall’Associazione Culturale “S.P.H.C.I.”- Accademia Sebezia di Napoli.
Una giornata di riflessione e informazione scientifica dedicata non solo agli specialisti di settore ma aperta al pubblico più disparato in cui, esperti nella formazione al linguaggio degli alimenti e medici specialisti, illustreranno le teorie e le prassi più all’avanguardia applicate alle scienze dell’alimentazione, in analogia con quelle antiche saggezze di cui la Tradizione Hermetica occidentale, confluita nella nostra Schola-Associazione, costituisce un emblematico esempio. L’Ermetismo filosofico di Giuliano Kremmerz (Portici 1861- Beausoleil 1930) fondatore della S.P.H.C.I. che ancor oggi custodisce e tramanda un corpus sapienziale di conoscenze pratiche sull’uomo e sulla natura, ben si coniuga e integra alla ricerca scientifica tesa a migliorare le condizioni salutistiche e alimentari della società odierna. Inoltre, riconducendo a quella matrice filosofica e culturale in cui ogni più alta manifestazione della genialità umana accomunava Scienza e Arte in un’unica espressione valoriale, soddisfa appieno l’attuale esigenza di una visione olistica, sistemica e coevolutiva della rete della vita, che possa contribuire ad allentare tensioni, conflitti e contraddizioni del nostro tempo. Nell’osservare e studiare le forme di collaborazione dei sistemi viventi autopoietici, di cui i nutrienti fanno parte sia come “soggetti” sia come “oggetti”, emergono nuovi paradigmi conoscitivi e comportamentali utili al riconoscimento del bene comune: un bene scevro da pregiudizi e rispettoso di ogni libertà e biodiversità. E se, come insegna l’Ermetismo, mangiare vuol dire convertire i cibi introdotti nel nostro organismo, nell’organismo stesso che l’ingerisce, e dato che ogni alimento porta in sé la corrispettività della sua origine e del suo grado di purità e non, fondamentale diventerà per la Scienza medica in generale, e per le Scienze dell’alimentazione in particolare, rivisitare tutto il sistema nutrizionale, esaminandolo da un’angolatura biocentrica concepita ad arte e pertanto più attenta a un’analisi formale e qualitativa dei nutrienti, al fine di evidenziarne le configurazioni e le relazioni all’interno della ciclicità della natura e svincolarli da quelle caratteristiche di linearità su cui sono stati artificiosamente modellati, anche in campo alimentare, gli attuali sistemi produttivi e industriali.
Corriere del Mezzogiorno – 30 Gennaio 2011
Pag. 8 – Napoli
Il convegno
Terapeutica ermetica e medicine di frontiera
L’affinità tra le nuove scienze di frontiera (come la fisica quantistica) e l’antica sapienza occidentale è già stata evidenziata da eminenti figure del mondo della scienza come Haisenberg. Ma l’intreccio tra la terapeutica ermetica è stato forse per la prima volta, posto all’attenzione durante il recente incontro svoltosi nella sede sociale della Schola Philosophica Hermetica Classica Italica. Alla presenza di un folto pubblico, nell’ambito della presentazione del volume “Cent Anni di Pragmatica Fondamentale – Mito Utopia Scienza e Prassi nella Schola di Giuliano Kremmerz” pubblicato per Laterza in occasione del Centenario dello Statuto di quest’associazione, alcuni medici hanno messo in risalto le sorprendenti analogie fra i dettami della terapeutica ermetica, propria della Scuola, e l’impostazione olistica ed epigenetica di una nuova medicina che vede l’uomo immerso in una fitta rete vivente di interconnessioni. Massimo Formica, neurologo e medico dell’ambiente, in collaborazione con i soci medici esercenti della Sphci, ha tradotto in termini moderni antichissimi postulati propri a quella tradizione terapeutica che trasse origine e nome dal mitico Hermes-Thoth egizio. Lo studio della materia vivente, inquadrata secondo l’impostazione olistica, liberando l’uomo dall’isolamento artificioso e prevaricante in cui è stato costretto dalla concezione meccanicistica dei secoli passati, lo restituisce a quella rete naturale di rapporti sottili che lo legano inesorabilmente ad ogni altra creatura vivente.
Il Roma – sabato 15 gennaio 2011
Pag. 12 : Costume e Società (con foto)
Domani la presentazione
La Pragmatica Fondamentale di Giuliano Kremmerz
La Sphci Fr+Tm+ di Miriam, con le sue Accademie di Bari, Lecce, Napoli, Roma e Torino, inaugura le attività per il Nuovo Anno 2011 annunciando la presentazione al pubblico del neonato volume degli Atti della Convention celebrativa per il Centenario del suo Statuto o “Pragmatica Fondamentale” dal titolo: “Cento anni di Pragmatica Fondamentale mito utopia scienza e prassi nella schola di Giuliano Kremmerz”, col patrocinio della Regione Campania, della Città di Vico Equense e della Delegazione Generale della SPHCI. La presentazione del volume si terrà in varie città italiane dal corrente mese di Gennaio – a partire da Bari, Lecce e Napoli – alla presenza degli autori, della curatrice e dell’editore. Si creerà così un’occasione in più per conoscersi personalmente, dialogare, condividere, confermare e testimoniare l’interesse e la stima verso il Maestro Giuliano Kremmerz, la Sua Schola Emetica e il programma di Amore, di Bene e di Salute che ininterrottamente, da oltre un secolo, la vivifica e la anima. L’appuntamento è per domani alle 17, nella Sala Sede Sociale della Sphci in Largo Ferrantina.
Il Mattino – Napoli – 14 gennaio 2011
Pag. 53 : Girocittà
La cultura
Le Accademie
Il mito di Giuliano Kremmerz
La S.P.H.C.I. di Miriam, con le sue “Accademie” di Bari, Lecce, Napoli, Roma e Torino, inaugura le attività per il 2011 con la presentazione al pubblico del neonato volume degli atti della convention celebrativa per il centenario del suo statuto o “Pragmatica Fondamentale” dal titolo: “Cento anni di pragmatica fondamentale mito utopia scienza e prassi nella schola di Giuliano Kremmerz”. L’appuntamento è per domenica, ore 17, nella sala sede sociale della “S.P.H.C.I.” in Largo Ferrantina 1.
Il Mattino – Napoli – 18 Novembre 2010
Pag. 52 – Cultura Società
Ermetismo
Il ritorno di Kremmerz filosofo e filantropo
Ugo Cundari
La Napoli del 1800 è una città oscura, in cui operano forze ed elementi legati a una tradizione ermetica molto antica, le cui radici possono anche essere ricondotte ai tempi degli ordini religiosi egiziani. D’atra parte, anticamente il tratto di via Mezzocannone era sede di una folta comunità egizia che ci ha lasciato molti reperti come le statue del Dio Nilo. Tra i personaggi dediti alla filosofia ermetici di quegli anni spicca la figura di Giuliano Kremmerz, fondatore di una scuola ermetica ancor oggi attiva, con sedi anche all’estero. Kremmerz, al secolo Ciro Formisano, nato a Portici nel 1861, incontrò il suo maestro in un anziano e dotto misantropo, Pasquale De Servis, conosciuto dagli ermetisti dell’epoca come Izar e la cui filosofia si rifaceva ai culti di Iside e Osiride e alla scuola pitagorica, che poi in Italia fiorirà sotto altri nomi, come i Fedeli d’Amore. Kremmerz, dunque, imparerà i precetti della tradizione coniugandoli con una personalità molto generosa e umana che lo porta ad aiutare gli altri. Trascorse molti anni a imparare e dopo una esperienza anche nella redazione dell’allora nascente “Mattino”, Kremmerz intratterrà rapporti con molte scuole ermetiche, da quella sciamanica dell’America latina a quella orientale legata ai culti indiani. Dagli ultimi anni dell’800 fino alla sua morte diventerà sempre più popolare, soprattutto come benefattore e taumaturgo: molti gli aneddoti su ambi, terni e quaterne al gioco del lotto da lui elargiti a persone bisognose, e ancor più numerose le notizie sulle sorprendenti guarigioni operate: dalla ricostruzione di un polmone alla sconfitta della poliomelite senza vaccino. L’eredità della scuola kremmerziana oggi è custodita dalla Schola Philosophica Hermetica Classica Italica, con sede a Napoli, che dopo aver festeggiato qualche mese fa i cento anni del suo Statuto con un convegno, ne ha appena pubblicato gli atti nel volume a cura di Anna Maria Piscitelli Mito Utopia Scienza e Prassi nella Schola di Giuliano Kremmerz (Giuseppe Laterza, pagg. 256), con interventi, fra l’altro, su alcuni aspetti delle personalità intellettive del Kremmerz, sulla teoria della vita proveniente dalle comete, sugli aspetti olistici della sua medicina.
Il Roma – venerdì 5 novembre 2010
Pag. 14 – Costume e Società
Il libro – Gli atti del convegno su mito, utopia scienza e prassi nella schola di Giuliano Kremmerz
Nell’Ibis il simbolo della sintesi fra saperi
Di Bruno Di Iorio
Come si suole dire, volere è potere. Per le edizioni Giuseppe Laterza di Bari,e curato da Anna Maria Piscitelli, a distanza di soli sette mesi, vedono luce gli Atti della Sezione Congressuale della Convention celebrativa svoltasi al Castello Giusso di Vico Equense il 21 marzo scorso, organizzata dall’Associazione culturale Sphci fr tm di Miriam (Largo Ferrantina 1, Napoli, https://www.kremmerz.it) in occasione del centenario dello Statuto dell’omonima scuola ermetica. Nelle 256 pagine del libro “ Mito Utopia Scienza e Prassi nella Schola di Giuliano Kremmerz” scorrono una serie di interventi ch spaziano dalla storia delle religioni al diritto, dalle scienze mediche all’astronomia, dall’archeologia alla grafologia, intrecciati al pensiero ermetico che Giuliano Kremmerz ha fatto confluire nella Schola-Associazione. Lo Statuto o Pragmatica Fondamentale è stato altresì commentato, in special modo dal punto di vista etico-giuridico, ossia nella sua straordinaria capacità di essere sempre attuale o, per meglio dire “ di contenere norme e direttive che sconfinano oltre il tempo e lo spazio nel quale furono emanate”. Di grande interesse le relazioni che confrontano la terapeutica ermetica della Sphci (Schola Philosophica Hermetica Classica Italica) e la medicina olistica, preannunciando nuove frontiere per le scienze mediche; quella sui documenti epigrafici italici che evidenzia le ultime linee direttrici dell’archeologia ; l’approccio grafologico – per la prima volta compiuto – teso alla migliore comprensione delle personalità intellettive dello stesso Kremmerz, del conte Luciano Galleani e del napoletano Domenico Lombardi, entrambi contemporanei del Formisano, suoi diretti collaboratori ed esponenti di rilievo della sua Schola. In appendice al libro vi è poi un piccolo tesoro: una rassegna documentale, parte dell’Archivio storico di proprietà del Presidente dell’Associazione, Anna Maria Piscitelli, che testimonia, attraverso la sequenza cronologica di documenti autentici e inediti, gli ultimi cento anni di vita della Schola italica e dell’ermetismo filosofico di matrice egizia. La lacuna verificatasi nell’ambito della ricostruzione storica del percorso “esoterico-ermetico-occidentale” e la ricerca di un’identificazione del “modus operandi” ha oggi, provocato un dibattito di respiro europeo, con l’istituzione di cattedre in Inghilterra, Germania e Olanda, i cui riflessi sono stati percepiti anche in Italia, ove alcuni convegni e recenti pubblicazioni dimostrano l’interesse del mondo accademico per le tradizioni iniziatiche di matrice occidentale. Una fra le questioni meno indagate con criteri scientifici e filologici, ma in compenso molto favoleggiate, è propria della Napoli ottocentesca ove s’innesta una relazione tra il preesistente “Ordine Egizio” e la S.P.H.C.I. Fr Tm di Miriam, che all’epoca veniva costituita. I presenti Atti s’inseriscono bene in questo contesto, contribuendo all’attenta analisi filologica e storica dei rapporti tra il predetto Ordine e la S.P.H.C.I., nonché del movimento filosofico-ermetico che ha visto nel Kremmerz e nella sua Schola, oramai centenaria, uno dei massimi esponenti dell’Italia del XX secolo. Moviento che non ha potuto che influenzare anche l’ambito socio-cuturale, intellettuale e artistico in cui è nato e si è sviluppato. Nella presentazione la dott.ssa Piscitelli avvisa che “ogni intervento, integralmente riprodotto, è preceduto da un distico, sostitutivo delle slide proiettate, in cui sono riportate alcune frasi estrapolate dagli scritti di Giuliano Kremmerz e attinenti agli argomenti trattati. Segue un preambolo che oltre a presentare gli Autori…esplica a grandi linee la posizione ortodossa della Schola, utilizzando, pur nello stile linguistico di chi ne è portavoce, la logologia che le è propria”. Auguri dunque per un proficuo e liberale confronto tra la scienza e la tradizione ermetica della Sphci che possa ricalcare, alla maniera italica, quello che si è ormai sviluppato all’estero, ove sono molti gli scienziati, a cominciare da Heisenberg, che si richiamano alle concezioni ermetiche classiche. Gli Atti sono già disponibili nelle Librerie o si possono acquistare direttamente dall’Editore Giuseppe Laterza (via Suppa 14, 70122 Bari, tel. 0805237936 – fax 0805237360).
Dal Quotidiano L’Opinione – Roma, 16 Aprile 2010
Società E Cultura
“La scuola magica napoletana la storia miriamica di Formisano”
di redazione opinione
Qualche estate fa si girovagava per l’Europa alla ricerca d’indizi sull’antica cultura magica e pagana di cui è imbevuto l’Antico Continente. E per quanto ci si affanni a nascondere ogni cosa sotto architetture minimaliste e reti cablate, difficilmente si riescono a spazzare le possenti energie di chi tra fino Ottocento e gran parte del Secolo breve ha contribuito a rinvigorire il dibattito magico-esoterico europeo.
“Uscire dallo spazio che su di noi hanno incurvato secoli e secoli è l’atto più bello che si possa compiere”, sosteneva Elémire Zolla (saggista, filosofo e storico delle religioni). Lo scrivente ebbe ad imbattersi in Zolla nel 2000, due anni prima del suo passaggio ad altra vita: per il filosofo, grande conoscitore di dottrine esoteriche e studioso di mistica occidentale ed orientale (s’era confrontato con Mircea Eliade sui legami magico antropologici della nostra Europa) le energie dei grandi “maghi” difficilmente abbandonano le mura delle vecchie case del nostro Continente. Così una forza a mezzo tra il grande ricordo lasciato in vita e la persistente forza dell’anima consentirebbe a Gurdjieff, Bachofen, Evola, Guénon, Junger, Mircea Eliade, Ortega y Gasset, Spengeler, Pauwels, Bergier, Ciro Formisano (più noto come Giuliano Kremmerz) e tanti loro coevi di condizionarci.
Cosa possa legare l’armeno Gurdjieff al partenopeo Formisano (Kremmerz), o il rumeno Mircea Eliade al tedesco Bachofen. È probabile che nel loro peregrinare planetario si possano anche essere incontrati, “come che le loro energie comunque ancora collaborino” chiosava argutamente Zolla.
L’insegnamento fondamentale di Gurdjieff è che “la vita umana è vissuta in uno stato di veglia apparente prossimo al sogno”: l’insegnamento di Gurdjieff ancora permea la musica di Franco Battiato come ieri ha formato Pamela Lyndon Travers (l’autrice di Mary Poppins). Vite straordinarie quelli di questa gente, la cui azione terapeutica ed educativa difficilmente potrà essere cancellata. In molti si sono avvicinati a queste correnti di pensiero “magico” dopo la lettura del “mattino dei maghi”, una sorta di “bibbia esoterica” redatta da Louis Pauwels e Jacques Bergier, la cui prima edizione sconvolse nel 1960 l’Europa accademica. Particolare non secondario è che Bergier s’era francesizzato, il suo vero nome era Jakov Michailovic Berger (ingegnere d’origine russa): nativo d’Odessa s’era imbattuto in Gurdjieff proprio a Parigi, dove aveva perfezionato la sua inclinazione al realismo fantastico.
Ma che l’uomo serbi una componente per certi magica e per altri quasi divina è adagio che a Napoli ben conoscono. Secondo certi il realismo magico permea il capoluogo partenopeo fin nelle viscere della città. Alcune tombe risalenti all’epoca neolitica (fine III millennio a.C.) sono state rinvenute nel quartiere Materdei (cuore profondo di Napoli). C’è chi ha tentato di mettersi in contatto con quelle spoglie umane. Altri hanno parlato dell’antichissima “cultura del Gaudo”. Per gli archeologi è la prova che l’area cittadina era abitata già in epoca preistorica. Di fatto la Neapolis (la città nuova dei greci) nasceva sotto gli auspici magici dei coloni greci, quelli di Cuma. E di fatto nella colonia si concentrava il meglio della tradizione misterica ellenistica, la stessa che ha permeato l’Egitto dei Tolomei.
E quest’ultima verità sarebbe alla base della formazione di Giuliano Kremmerz, il più italiano (certamente il più napoletano) tra i Maestri d’ermetismo dell’ultimo secolo: anche lui come Gurdjieff, Bachofen, Evola era un terapeuta, taumaturgo. Kremmerz fondava sia la S.P.H.C.I. (Schola Philosophica Hermetica Classica Italica ) che la “Fratellanza Terapeutico-Magica)” di Miriam. Quest’ultima, caratterizzata da finalità esclusivamente terapeutiche e filantropiche, è tuttora operante. Kremmerz (Ciro Formisano) nasceva a Portici (oggi quartiere di Napoli) l’8 Aprile 1861. Formisano venne da giovanissimo in contatto con un un anziano e dotto misantropo, tale Pasquale De Servis, meglio conosciuto dagli ermetisti del tempo come Izar. De Servis s’ispirava alla tradizione iniziatica di matrice italica: rifiorita (già prima dell’avvento del Cristianesimo) nella Magna Grecia col ripristino nelle terre meridionali e partenopee dei culti isiaci (lunari) e osiridei (solari) reimportati dall’Egitto (gli stessi che avevano dato vita alla Scuola Pitagorica). Rimasta virtualmente sepolta per secoli sotto le ceneri del Vesuvio, questa tradizione ha sempre tentato di riemergere sotto varie forme. Sebbene ostacolata, si sarebbe celata nelle opere e nel pensiero di Dante e dei Fedeli d’Amore, come di Cecco d’Ascoli, di Pico della Mirandola, Marsilio Ficino, Giordano Bruno, Cornelio Agrippa, Paracelso e molti altri. Quindi una tradizione degna di misurasi e dialogare con quella di Gurdjieff, e di altri pensatori slavi e tedeschi. E’ certo che la tradizione riassunta da Formisano si sia coagulata nel movimento culturale rosacruciano del Seicento. Per giungere nel Settecento ad animare la vita culturale di Raimondo di Sangro (Principe di Sansevero) e di Giuseppe Balsamo (Conte di Cagliostro). Così quella che esemplifichiamo come tradizione napoletana ha attraversato la branca esoterico-occultistica dell’Italia risorgimentale. Stando a quanto lo stesso Kremmerz raccontava, fu proprio il De Servis a trasmettere al giovane Ciro (unitamente al patrimonio sapienziale) l’iniziazione ai misteri della Scienza sacra (partenopea). De Servis, pur intrattenendo rapporti diretti con i più illustri protagonisti della scena socio-politica e culturale del tempo, vide nel giovane Formisano le peculiarità strutturali di un futuro maestro d’ermetismo: coniugate ad un sorprendente spirito umanitario tinteggiato di bonaria tolleranza e prorompente generosità. Formisano si laureava in Lettere all’Università di Napoli, insegnava al Ginnasio di Alvito (Caserta) e poi si dava alla professione giornalistica. Così ritroviamo Giuliano Kremmerz (Formisano) come redattore dell’allora nascente Mattino, e grazie all’amicizia con Scarfoglio. Ma nel periodo tra il 1888 ed il 1893 si consuma il suo misterioso quinquennio di soggiorno all’estero. Formisano nel Dicembre dell’88 salpava con una nave diretta a Montevideo, e per fare ritorno nel porto partenopeo nel Maggio del ’93. Non esiste documentazione che attesti quel periodo. Rimasto ignoto anche ai suoi familiari, poi enfatizzato (postumo) negli aneddoti “magici” napoletani. E’ invece facile supporre, deducendolo da attenta analisi dei suoi numerosi scritti, che in quel frangente sia entrato in contatto con le culture sciamaniche dell’America Latina. Le stesse culture che hanno permeato le esperienze di Evola, Mircea Eliade, Gurdjieff, Bachofen ed altri. Formisano ha anche frequentato gli ambienti scientifici, artistico-letterari e spiritualistico-esoterici europei: già a quei tempi (come Gurdjieff e Bachofen testimoniano) movimentati da influenze orientali (indiane). Formisano voleva antropologicamente recuperare quel bagaglio di cultura e tradizioni italiane (soprattutto del Mezzogiorno) che dai tempi più remoti ispirarono la filosofia sin dal suo sorgere. Pertanto è legittimo sospettare che, dietro la parentesi esterofila di Formisano, ci fosse lo zampino del De Servis e dei suoi collegamenti esteri con i grandi ispiratori di Gurdjieff e Bachofen. Apparentemente chiuso nel suo anonimato saggio e bonario, De Servis muoveva in realtà le fila della tradizione napoletana ed ermetica italiana. Ancor oggi gli estimatori della Napoli esoterica, sotto la denominazione gergale di “partenopeo nilense” pare si riferiscano al De Servis. Di fatto Kremmerz è assurto a principale protagonista della tradizione napoletana perché s’è dimostrato al panorama internazionale come sintesi dei tanti maestri incogniti napoletani. Il suo rientro in Italia coincide con la scomparsa di Pasquale De Servis. Formisano s’è spento Beausoleil, a pochi passi da Montecarlo, ed oggi solo i seguaci dell’associazione Miriam possono aiutarci ad indagare sui misteri napoletani. Sulle conoscenze che forse i greci avevano importato nella Neopolis da Pergamo, da quell’Asclepion dove ogni uomo poteva essere curato da Ippocrate.“Il Roma” di Napoli del 9 aprile 2010
INTERESSANTE SPACCATO GRAFOLOGICO SU GIULIANO KREMMERZ AL CASTELLO GIUSSO DI VICO EQUENSE
Cent’anni di storia in documenti inediti
LA CONVENTION
di Bruno Di IorioConvention celebrativa dell’Associazione culturale Sphci, Schola philosofica hermetica classica italica, di Napoli “Cento Anni di Pragmatica Fondamentale – Mito, utopia, scienza e prassi nella Schola di Giuliano Kremmerz” (Ciro Formisano, 1861-1930), patrocinata dalla Regione Campania e dalla città di Vico, nell’accogliente cornice di Castello Giusso di Vico Equense. La giornata, cui hanno partecipato 250 persone, si è articolata in una mattinata congressuale di stampo scientifico che sarà dettagliata negli Atti di prossima pubblicazione e, dopo il break del ricco bouffet, in una passeggiata nel Parco del Castello e nella visita ragionata all’esposizione di alcuni documenti storici dell’Archivio della Sphci, per poi sfociare in un pomeriggio di performances artistiche. I rari e pressoché inediti documenti in mostra, che partono dalla fine dell’800, hanno testimoniato i primi anni di vita della Scuola ermetica di Giuliano Kremmerz, fondata a Napoli, e la sua continuità ininterrotta sotto la guida, dopo il 1930, del napoletano Domenico Lombardi (1863-1951) che si firmava nella scuola col nome di Benno. Gli scritti olografi del Kremmerz, alcuni recanti il suo sigillo, hanno rievocato l’impegno magistrale e terapeutico di questo grande e generoso personaggio dal 1904 alla fine dei suoi giorni, emozionando profondamente il pubblico dei suoi estimatori. I documenti relativi a Domenico Lombardi che ne fu il più stretto collaboratore, hanno testimoniato quanto fosse fedelmente in linea, anche dopo la morte del Formisano, con i dettami statuiti dal Maestro nei 60 commi della centenaria Pragmatica Fondamentale della Scuola, e le modalità ortodosse con cui ha tramandato integra la tradizione della stessa. Fra le eccezionali memorie cartacee anche i manoscritti del Conte Luciano Galleani (alias Jesboama, 1846-1921) uno dei più diretti discepoli del Kremmerz, prefetto di Pisa e appassionato cultore e studioso di scienza ermetica. Questo nobiluomo annotava scrupolosamente ogni istruzione, ogni conversazione col Maestro e aveva cura di riepilogare ciò che riguardava la Sphci, oltre a trascrivere e commentare le opere dei principali autori ermetici di tutti i tempi. Ha pertanto lasciato un carteggio a dir poco rilevante, ricco di informazioni inedite sulla Scuola del Kremmerz ed estremamente particolareggiato nella descrizione delle correnti ermetiche di pensiero emergenti e influenzanti la cultura e la società dell’epoca. Strettamente collegato all’esposizione documentale l’intervento di Alberto Bravo (Professore universitario a contratto di
Grafologia peritale) che ha effettuato analisi grafologiche sugli scritti originali di Ciro Formisano, Luciano Galleani e Domenico Lombardi. «Non sono complete, rappresentano
al momento solo uno spaccato» ha precisato il professor Bravo. Differenziandosi dalla psicologia, la grafologia, come suggerisce l’etimologia della parola, studia la scrittura come prodotto di un’energia di natura psichica liberata dallo scrivente e, attraverso scientifiche chiavi di lettura, ne risale alla personalità e al pensiero. Trattasi di un campo ove ognuno ha un suo proprio modo di canalizzare l’energia, attraverso ritmi, modulazioni e picchi d’inchiostro del tutto personali. «È una scienza meravigliosa – assicura il professor Bravo – in cui l’energia scrittoria è studiata come precipitato tridimensionale della movimentalità
dello strumento maneggiato dal soggetto. L’ampiezza, la velocità, le modulazioni emotive della grafia, dettano poi le differenze fra le diverse scritture che sono in se stesse un vero e proprio modo di comunicare e rappresentano l’encefalogramma del soggetto». La Convention si è conclusa alle 19,30 con grande soddisfazione di tutti e non prima che la Sphci avesse donato ad ognuno dei numerosi partecipanti un originale portafortuna: un’ampollina di vetro soffiato, contenente scaglie d’oro e augurante “Salute & Prosperità”.COMUNICATO STAMPA – E Polis di Bari del 2 aprile 2010
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Associazione Culturale S.P.H.C.I. – L.go Ferrantina,1 – Napoli
Sito: https://www.kremmerz.it – Blog: http://kremmerz.johnright.it/index.phpLo Statuto della Schola Philosophica Hermetica Classica Italica compie 100 anni, con una celebrazione tutta da ricordare.
La Scuola fondata dal filosofo ermetico partenopeo Giuliano Kremmerz (alias Ciro Formisano, Portici 1861 – Beausoleil 1930) ha festeggiato il 21 marzo u.s. il centenario del suo Statuto, mai revocato e rimasto identico e inalterato nel tempo.
La Convention celebrativa, che è stata organizzata dall’Associazione Culturale S.P.H.C.I., l’unica legalmente riconosciuta dal 2002 a detenere la denominazione e a divulgare la tradizione filosofica, documentale e iniziatica, originale e autentica, della ultra centenaria Scuola del Kremmerz, ha riservato anche uno spazio promozionale per la beneficenza alla Cooperativa Sociale Fabbrica Etica di Napoli che si occupa di assistenza ai bambini che subiscono ricoveri ospedalieri protratti.
All’evento svoltosi presso il Castello Giusso di Vico Equense dalle 9,30 alle 19,30, con i Patrocini della Regione Campania e del Comune ospitante rappresentato dal Vicesindaco dott. Giuseppe Guida, il pubblico dei 250 partecipanti, convenuti da varie regioni italiane, ha visto riuniti nella mattinata congressuale docenti universitari, medici, giuristi ed esperti che hanno esaminato da varie angolature i numerosi aspetti identificativi di questa scuola-associazione, soprattutto alla luce delle direttive statuite dal suo fondatore nei 60 commi della “Pragmatica Fondamentale” del 1909/10. Norme a tutt’oggi attualissime e rilette “trismegisticamente” sotto tre aspetti: storico-linguistico, socio-giuridico e tradizionale-filosofico-ermetico, modalità che costituiscono il fondamento etico nell’unire il dire al fare, su cui si basa il comportamento di tutti gli iscritti a questa Scuola.
Ma oltre alla interessante sezione scientifica presentata con una suggestiva sequenza di slide dal Presidente dott.ssa Anna Maria Piscitelli, e alla mostra espositiva di originali e antichi documenti del suo Archivio storico, sono stati riservati agli ospiti anche intensi momenti d’emozione suscitati da performance artistiche di canto e di danza egiziana (interpretate dal contralto Candida Guida e dal coreografo e ballerino Wael Mansour), dalla riduzione teatrale del mito sul transito della tradizione ermetica egizia nella terra delle Sirene, pubblicato da Giuliano Kremmerz intorno al 1910 (interpretato dalla compagnia di Nico Salatino), e da un tripudio di sensi corroborati dalla splendida vista panoramica del Golfo partenopeo, dai profumi del primo timido giorno di Primavera in Costiera Sorrentina, dagli indimenticabili sapori del goloso bouffet di tipicità locali. Come ricordo della celebrazione, sono state inoltre offerte ai partecipanti, da parte dell’organizzazione, delle originali ampolline in vetro soffiato contenenti scaglie di oro puro per scongiurare questi difficili momenti di crisi generale, e con l’augurio di
“Salute & Prosperità” per tutti.Il Mattino nord sud – 22 Marzo 2010 – pag. 33
Vico Equense: Kremmerz, una giornata di studio sul filosofo
Meeteng al Castello Giusso per celebrare il centenario dello statuto della ScholaUmberto Celentano Vico Equense.
In 250, provenienti da tutt’Italia, tra professori universitari di varie discipline, medici, professionisti operanti in vari campi sociali, appassionati di filosofia, tutti riuniti al Castello Giusso per il centenario della pubblicazione come «Fascicolo A», da parte di Giuliano Kremmerz – filosofo ermetico napoletano – della Pragmatica Fondamentale o Statuto della sua Schola Philosophica Hermetica Classica Italica. Una ricorrenza che in questa giornata di studi sull’attualità del complesso delle norme statutarie, che hanno ormai un secolo di vita, scandisce l’operatività della scuola ermetica sulle sue opere, fondata nell’85 a Napoli come associazione culturale (Sphci) diretta da Anna Maria Piscitelli, unico sodalizio ricosciuto legalmente che ha raccolto l’eredità filosofica di Kremmerz. La giornata di studi, sul tema «Cento anni di pragmatica fondamentale – Mito utopia scienza e prassi nella Schola di Giuliano Kremmerz», si è tenuta in un contesto dove la tradizione ermetica italica di matrice egizia è nel tempo e a più riprese sempre rifiorita, in questi luoghi tanto amati dal Kremmerz (alias Ciro Formisano – Portici 1861-Beausoleil 1930), nei pressi di Lettere dove si trovava il suo laboratorio alchemico per la preparazione dei medicamenti ermetici. La manifestazione, patrocinata dal Comune di Vico Equense, il cui vice sindaco Giuseppe Guida ha sottolineato il ruolo fondamentale della filosofia e della scienza nella località che fu di Gaetano Filangieri e di Giovambattista della Porta, ha visto interessanti relazioni. Ribadito il concetto di fratellanza laica, all’insegna della cultura che deve spaziare senza confini tra Stati e discipline scientifiche. Evidenziata poi l’importanza storica, socio-giuridica e simbolica, sempre attuale, dello statuto normativo a cent’anni dalla sua pubblicazione, che costituisce la base metodologica cui tutti i dirigenti e gli iscritti alla Schola del Kremmerz si sono uniformati. Molto apprezzata dagli studiosi la mostra sui documenti storici inediti di Kremmers esposti nella magnifica cornice della sala d’armi del Castello Giusso. La manifestazione celebrativa, oltre alla sezione congressuale, ha avuto applauditi intermezzi di performance artistiche, tra cui il concerto del contralto Candida Guida. Infine, uno spazio è stato dedicato alla beneficenza, con raccolta di fondi a favore della cooperativa sociale Fabbrica Etica di Napoli, che si prodiga per l’assistenza integrata ai bambini che subiscono ricoveri protratti nel tempo.
12 – Roma – Costume & Società – martedì 19 gennaio 2010
LA RICORRENZA – LA SPHCI DI GIULIANO KREMMERZ CELEBRA UN SECOLO DI “PRAGMATICA FONDAMENTALE”
Uno statuto centenario con lo sguardo al futuro
di Bruno Di IorioAvviato a Napoli a fine Ottocento, il progetto di Giuliano Kremmerz (al secolo Ciro Formisano, Portici 1861 – Beausoleil 1930) di strutturare la sua Schola Philosophica Hermetica Classica Italica fu definito il 22 dicembre 1909, con un atto costitutivo, regolamentato in 60 commi, e intitolato: “Pragmatica Fondamentale”. Pubblicato e reso esecutivo il 21 Marzo 1910, questo complesso di norme statutarie, che ha ormai un secolo, ancora scandisce la vita e l’operatività della sua scuola ermetica, costituitasi in associazione culturale a Napoli nel 1985, continuando a rappresentarne a tutti gli effetti il vero e proprio codice identificativo e attuativo. “L’affratellamento di tutti gli studiosi di buona volontà e l’allenamento alle pratiche per conquistare possibili attività dell’organismo mentale e psicofisico”, applicando queste forze al sollievo dei sofferenti, fu riassunto nei cinque capitoli dello statuto al fine di conferire alla scuola metodiche e norme atte a delineare i confini formali, etici ed iniziatici entro cui i suoi legittimi continuatori ed appartenenti potessero agire, riconoscersi, ed essere riconosciuti dalla società civile. Questo documento, regolato dalla più umana e ideale liberalità, raccoglie unitamente a quanto attiene alla prassi più interna e fondante della scuola, disposizioni complementari all’avanguardia per quei tempi e ancor oggi di grande attualità. Dal “non modellarsi su alcuna scuola di empirismo medico” nella pratica della terapeutica ermetica, da intendersi, se richiesto, quale supporto alla medicina ufficiale, alla impersonalità e gratuità nell’esercitarne la sperimentazione; dalla definizione di una fratellanza laica, estranea ad ogni lotta politica, sociale e religiosa, alla tolleranza per le opinioni altrui e al rispetto per ogni fede e coscienza; dall’intento di formare uomini integrali, cioè “prototipi di cittadini della città civile umana” fino all’esclusione di ogni concetto settario, in quanto “la scienza – inclusa quella ermetica – deve essere considerata, al di la dei confini delle nazioni e delle razze, patrimonio della Umanità intera”. Tutto ciò fu pragmatizzato da Giuliano Kremmerz in un fascicoletto di 18 pagine e sintetizzato in un simbolo, con un termine da lui stesso coniato: “Matriarchia”, che “vale ad essere interprete di un programma d’Amore”, volto all’evoluzione di ogni essere vivente verso un’unica e scientifica matrice di provenienza e di ritorno, anticipando già un secolo fa le ipotesi sull’organizzazione intelligente e sistemica della materia, attualmente al centro del dibattito scientifico di frontiera. Il 21 Marzo p.v. sullo splendido sfondo panoramico del golfo partenopeo, nel prestigioso Castello Giusso di Vico Equense, l’Associazione culturale S.P.H.C.I. festeggerà pubblicamente i suoi cento anni di fedele aderenza allo statuto del Kremmerz con un evento unico nella storia della scuola. Il programma dell’evento prevede una sezione congressuale, una di performance artistiche e un’esposizione ragionata di documenti originali e inediti dell’archivio storico kremmerziano. Uno spazio sarà pure riservato alla beneficenza, con una raccolta di fondi da devolvere a una cooperativa napoletana dedicata all’assistenza integrata ai bambini che subiscono ricoveri protratti e ripetuti. Ovviamente non mancherà un buffet di alchimie gastronomiche tipiche della penisola sorrentina offerto alle autorità e agli ospiti presenti. Auguri, dunque, a questa scuola centenaria che si rinnova nella sua stessa continuità, vivendo i propri valori tradizionali al passo coi tempi e in concordanza con le scienze del futuro. Per ulteriori informazioni consultare il sito: https://www.kremmerz.it e il relativo blog.
Dall’Archivio della S.P.H.C.I.: Articolo tratto dal vecchio Blog di Kremmerz.it del 22 DICEMBRE 2009
Un secolo di storia della Pragmatica Fondamentale della Schola Ermetica del Kremmerz
A cura della S.P.H.C.I.Il 30 Dicembre 1909 Domenico Lombardi, allora Segretario Generale, diramava da Napoli una Circolare per informare gli iscritti che il Maestro Kremmerz, avendo il Grande Ordine Egiziano annullato i 33 articoli della Regola di Primo grado del 1896, aveva stipulato con lo Stesso, nella Convenzione del 22 Dicembre, un nuovo Patto Fondamentale approvato in 60 Commi e aveva assunto la direzione della Schola in qualità di Segretario del Collegio Operante e Delegato Generale.
Tale evento segnò la sistemazione definitiva della Schola, con il riconoscimento e la convalida, da parte dell’Ordine Egizio, delle Accademie: Sebezia, Vergiliana, Pitagorica, Giuliana e Porfiriana, e con la definizione delle istruzioni operative e delle metodiche per i Circoli Esterni (codificate nei Fascicoli: A o Pragmatica Fondamentale – B o I preliminari di pace – C o La Regola di 1° Grado – D o Il primo contatto), e della dottrina e della pratica di pertinenza del Circolo Interno.
Dalla “Breve relazione ai Dodici supremi Vecchi Maestri del Collegio Operante”, introduttiva alla Pragmatica Fondamentale, si evince in modo inequivocabile (sebbene per lo più espresso in un linguaggio ieratico e simbolico) quanto il Mandato del Kremmerz per la costituzione della Schola, provenga direttamente dai Vertici del Grande Ordine Egiziano.
Infatti firmandosi, per la prima volta pubblicamente, come J. M. Kremm-Erz, Egli stesso scrive della Fratellanza rivolgendosi ai Suoi Mandanti :
“…Io, delegato da Voi a costituirla solidamente… Questo ho compiuto sicuro di interpretare il Vostro Volere, che è la semplice idea di quell’amore e quella carità che non ho osato consacrare nel testo della regola fondamentale… Lieto per questo che ho compiuto, nella certezza che mi concederete la forza di completare il resto del cammino, io invoco da Voi, eccelsi occhi di luce, la parola che Voi direte sul secreto dei mondi e sul potere di concedere l’amore, perché un giorno non lontano i popoli possano issare sui pinnacoli dei tempii di tutti gli dii, il vessillo di pace tra Cielo e Terra, e la Taumaturgia diventi il potere di ogni umano su questo scheletro di pianeta che rotola le nostre piccole e ambiziose miserie intorno alla luce ammonia del grande Osiride”.
Pubblicata dal Kremmerz il 21 Marzo del 1910 come fascicolo A, la Pragmatica Fondamentale, non è stata fino ad oggi mai revocata.
La lungimiranza e l’adattabilità di questo Statuto o Patto Fondamentale ad ogni attualizzazione epocale, lo rende ancora oggi custode e garante della continuità ininterrotta e dell’ortodossia dell’UNICA e SOLA S.P.H.C.I. Fr+ Tm+ di Miriam posta sotto l’alta protezione del Grande Ordine Egiziano, per la quale soltanto è stato concepito e stipulato, e soltanto per la quale può avere senso integralmente osservarne le norme e le metodiche a suo tempo statuite.Del resto, lo stesso Domenico Lombardi, successore del Kremmerz alla Direzione della Schola, ebbe a precisare nella Circolare del 1947 che la Fr+ Tm+ di Mir+ è retta esclusivamente dalla «PRAGMATICA FONDAMENTALE», spiegando e motivando dal punto di vista iniziatico e normativo la costituzione gerarchica della Schola, l’arbitrarietà della formazione di circoli e accademie sedicenti miriamiche, l’illiceità dell’uso di fascicoli, rituarie, istruzioni e metodiche di esclusiva pertinenza dei suoi iscritti regolari di ogni ordine e grado, e il non collegamento alla Catena Iniziatica di chi ne facesse uso anche per scopi terapeutici, o peggio ne abusasse per fini personali.
Per ulteriore chiarezza, riportiamo di seguito alcuni stralci della Circolare di Lombardi (Benno):
“… è indispensabile tener presente che le manifestazioni di carattere iniziatico sono sempre gerarchiche. E come vi è gerarchia di classi (per es.: circolo esterno e circolo interno ecc.) vi è gerarchia di Organizzazioni. Quindi il considerare la Mir+, nel suo aspetto fisico di fratellanza, come un’organizzazione chiusa in se stessa, sarebbe lo stesso che isolarla dalla «catena iniziatica» di cui fa naturalmente parte, e pertanto cesserebbe ogni sua ragione di essere.
Non per niente il Maestro J. M. Kremmerz, che pure è il Fondatore della Schola, ha tuttavia posta la Fr+ sotto l’alta protezione del Gr. Or. Eg.
Qualunque considerazione che esca fuori da tali binari tradizionali non può condurre che a delle conclusioni errate.
Pertanto,… ogni iniziativa di formare circoli, gruppi o accademie, è da ritenersi senz’altro come una manifestazione puramente arbitraria, isolata e non rispondente alle norme stabilite dalla Pragmatica Fondamentale. E ciò è bene notarlo, non riguarda solo i singoli o i gruppi di più o meno recente formazione, ispiratisi alle idee e forme della Fr+, ma vale anche per quei gruppi che, eventualmente e sotto qualunque aspetto, si presentassero come la pretesa continuazione di già preesistenti Accademie o Circoli.
Sempre a tale riguardo, per coloro che non fossero molto addentro in certe questioni e che perciò potessero ritenere queste considerazioni come della più o meno ingombrante burocrazia, è necessario dire chiaramente che formulerebbero un giudizio completamente errato. – Quelle che potrebbero giudicarsi delle vane forme burocratiche, sono, invece, per un’organizzazione iniziatica, gli indispensabili «mezzi contingenti» per assicurare la necessaria trasmissione di quel «lievito spirituale» che, posto nel suo particolare «ambiente», rappresenta la ragione prima e fondamentale dell’esistenza dell’organizzazione stessa.
Se così non fosse, le organizzazioni iniziatiche non avrebbero ragione di esistere, poiché tutti gli aggruppamenti di studiosi più o meno curiosi di metapsichica, di ermetismo, di magia, di spiritismo ecc., potrebbero dire di rappresentare la continuazione della Tradizione Miriamica, e magari addirittura di essere dei Fr+ di Mir+ solo perché si coprono dell’egida di un nome: Kremmerz, oppure Miriam.
Così pure gravissimo abbaglio prenderebbe chi (singolo o gruppo), ritenesse di essere «iniziaticamente» in catena solo perché alcuni esperimenti o cure sono più o meno riusciti. – Tali «fenomeni» caratteristici del campo fisico e psichico, possono non aver nessun valore quando si tratta di stabilire la continuità iniziatica di un’organizzazione.
Come per i Rosa+Croce tradizionali era prescritto, fra l’altro, l’esercizio gratuito della medicina, così per la Fr+ di Mir+ è posta la pratica della «medicina ermetica». – Ma ciò va inteso principalmente nella sua «funzione rituale» come per altre organizzazioni era prescritto lo studio di una scienza, l’esercizio di un mestiere, l’uso delle armi ecc. – E non bisogna scambiare il «mezzo» con il «fine», altrimenti, giudicando dai mezzi, nella loro qualità di «fenomeni», si potrebbe giungere alla conclusione che qualunque scienziato, artigiano, o militare, sarebbe un iniziato o in particolare, se medico, un Miriamico…
Premesse queste considerazioni, fatte obbiettivamente, così come dai fatti risultano, e lasciando ad ogni Fr+ e Sor+ la piena libertà di orientarsi come ritiene più opportuno, mentre ricordiamo che la Fr+ Tm+ di Mir+ è retta esclusivamente dalla «PRAGMATICA FONDAMENTALE», comunichiamo quanto segue
…
– Nessun gruppo, circolo o accademia Miriamica può essere, dai Fr+ ritenuta tale se la sua costituzione non è stata autorizzata dalla Seg+ Centrale della Del+ Gen+ della Fr+ Tm+ di Mir+ come vuole l’articolo 14 della Pragmatica Fondamentale.
– Ogni Fr+ per essere regolarmente tale deve aver ricevuto esclusivamente dalla Seg+ Gen+ tutto quanto è prescritto nell’articolo 8 della Pragmatica Fondamentale.
– I soci regolarmente ammessi, sparsi in una regione, devono essere «ascritti come corrispondenti all’Accademia più vicina, stabilita e riconosciuta» (Prag.+ Fond.+ Art. 22).
– I gruppi, Circoli, Accademie che eventualmente si fossero formati possono chiedere l’autorizzazione a continuare la loro attività facendone domanda alla Seg+ Gen+ la quale, sempre in base alle norme della Pragmatica, darà disposizioni al riguardo.
– Sia i gruppi che gl’isolati i quali non intendessero uniformarsi ai quattro articoli sopra riportati sono avvisati che, ritualmente, verranno a trovarsi nella condizione di estranei alla Fr+ di Mr+ fondata dal M° Kremmerz. In tale evenienza sono invitati, sulla loro probità di gentiluomini, a non dichiararsi né comunque considerarsi come appartenenti alla Fr+ suddetta poiché tale appartenenza non potrà essere, d’ora innanzi, giustificata che dal riconoscimento e la conferma della Delegazione Generale della Fr+ di Mir+. Sempre in tale ipotesi, i componenti i vari gruppi, circoli o accademie sono altresì invitati formalmente a cessare ogni attività e pratica rituale Miriamica collettiva. A siffatto proposito, per i Fr+ anziani, non vi è bisogno di dire altro. Essi sono certamente in grado di comprendere a quali inconvenienti, soprattutto di carattere spirituale, possono andare incontro. Per gli altri, onde evitare che qualcuno, passando sopra ogni considerazione di elementare correttezza, magari basandosi su più o meno arbitrarie considerazioni, ritenesse di non dare la dovuta importanza a tale avvertimento, invitiamo a ben considerare:
a) che lo scopo vero e finale della pratica rituale non è solo quello che a prima vista può sembrare.
b) che una pratica rituale, non regolarmente autorizzata, è fatta sotto la propria ed esclusiva responsabilità.
c) che la pratica rituale, eseguita da chi non è iniziaticamente in regola si trasforma in una operazione mutila, poiché viene a mancare l’indispensabile contributo e appoggio che solo la Fr+, nella sua funzione iniziatica, è in grado di dare. E se non vi saranno inconvenienti, nella migliore delle ipotesi, si rischia di perdere il proprio tempo. (Al riguardo si fa invito a ben meditare sul contenuto dell’art. 53 della Pragmatica Fondamentale)”.Dal 1950, Donato De Cristo (Harahel) Maestro Preposto ai Circoli Esterni della Schola nell’unica Accademia convalidata e autorizzata dalla Delegazione Generale per le iscrizioni regolari alla Fratellanza, l’Accademia Pitagora di Bari, ha proseguito ortodossamente il suo mandato basato sulla Pragmatica Fondamentale tenendo fede alle disposizioni di Lombardi.
Dalla morte di De Cristo, coè dal 1985 in poi, la S.P.H.C.I. Fr+ Tm+ di Miriam, costituita in Associazione, ha acquisito nel suo Statuto la stessa Pragmatica uniformandosi nella forma e nella sostanza ai suoi 60 Commi.Oggi, 22 Dicembre 2009, l’attuale Delegazione Generale della S.P.H.C.I. nel rinnovare, dopo cento anni, il Patto con il Grande Ordine Egiziano, ha inteso patrocinare il grande evento celebrativo organizzato per il 21 marzo 2010 dalla S.P.H.C.I.
Inoltre, nel riallacciarsi alle considerazioni della Delegazione Generale di Benno (Lombardi) ne ribadisce le precisazioni, ammonendo tutti coloro che indebitamente si sono appropriati dello Statuto, delle metodiche, delle pratiche e di quant’altro appartenga alla tradizione della S.P.H.C.I., a ben ponderare le loro arbitrarie posizioni e a direzionare altrove sia i propri interessi associativi sia le loro azioni marcatamente antitetiche alla forma e alla sostanza, della Pragmatica Fondamentale della Schola Ermetica ortodossa di Giuliano Kremmerz.Mercoledì 17 giugno 2009
ROMA Anno CXLVI N° 165 pag. 11 CULTURA
L’ASSOCIAZIONE: SCIENTIFICITÀ E ATTUALITÀ DELLA SCUOLA ERMETICA FONDATA A NAPOLI DA GIULIANO KREMMERZ
“E Partenope ha un cuore antico”
Di Bruno Di Iorio
La Regio Nilense di Napoli ricorda i tempi in cui una colonia alessandrina, durante il regno di Nerone, vi si era stanziata, importando gli antichi culti egizi di Iside e Osiride ancor oggi testimoniati dalla statua del fiume Nilo, simbolo dei misteri sacerdotali collegati a queste divinità. Numerosi sorsero gli Isei nelle terre partenopee in quell’epoca e, stando a quanto scrisse Giuliano Kremmerz (nella foto) nei primi del Novecento, “intorno all’epoca in cui Ponzio Pilato entrava nel credo cristiano, Iside dava responsi a Pompei.” È al mito di Mamo Rosar Amru, pontefice egizio della Dea, sbarcato in Campania per diffonderne il culto, che il filosofo partenopeo fa risalire le origini di quella tradizione ermetica (dall’egizio Hermes-Thot) su cui pose le basi della sua Schola Philosophica Hermetica Classica Italica (S.P.H.C.I. Fratellanza di Miriam). Napoli ha il privilegio di aver accolto, nel corso del tempo, importanti movimenti culturali e misterici la cui eco permane non solo nelle tradizioni magiche popolari che sopravvivono pressoché intatte al tecnicismo e al modernismo odierni, ma anche in una struttura a sfondo iniziatico, come per l’appunto la Fratellanza di Miriam fondata dal Kremmerz, che ancor oggi custodisce e tramanda antichissime saggezze e conoscenze dell’uomo e della natura su cui persino le scienze più all’avanguardia s’interrogano. Costituitasi in Associazione no-profit dal 1985, questa scuola, che conta più di un secolo di attività ininterrotta e un impegno culturale e umanitario disinteressato e spiccatamente volto ad alleviare le sofferenze fisiche e morali di chi le si rivolge per un aiuto, ha sede centrale a Napoli e sedi secondarie, o Accademie, (oltre la napoletana “Sebezia”) a Bari, Lecce, Roma e Torino. Alla dottoressa Anna Maria Piscitelli (giornalista, saggista, docente-formatrice) erede dell’intero patrimonio tradizionale di questa antica scuola e attuale responsabile dell’omonima Associazione che la rappresenta, ho chiesto tra l’altro: quale è la chiave che apre le conoscenze di un passato così remoto e le traduce, attualizzandole, nel presente? “Forse è la chiave della Vita – mi ha risposto con un sorriso – quella stessa chiave che l’Iside egizia – e voi qui a Napoli nel vostro Museo Nazionale ne conservate una statua bellissima – stringe nella sua mano. Chiave inafferrabile della realizzazione in Magia che è la Scienza delle Scienze. Giacché, è insita nella natura della vita ogni trasformazione, ogni evoluzione, ogni rinnovamento, così come è stato per l’antico chicco di ieri che è quella spiga di oggi che, a sua volta, diverrà pane per il domani… Non esistono saggezze o conoscenze che non possano essere attualizzate, diversamente non sarebbero tali, né funzionali all’evoluzione dell’umanità. Scopo primario della Fratellanza è contribuire, nel suo piccolo, a renderle fruibili a quanti se ne vogliano giovare per sé stessi e per i propri simili. Così, il metodo ermetico tradizionale trasmesso dal Kremmerz nella Schola, trova un’applicazione che ne abbatte i confini grazie alla creazione di una rete sistemica di interconnessioni fra organismi viventi e operanti per un bene comune, collettivo e, soprattutto, scevro da pregiudizi e rispettoso di ogni libertà dell’essere”. Da più di vent’anni la Fratellanza di Miriam espone le basi della filosofia ermetica attraverso numerose pubblicazioni, seminari, convegni e conferenze, coinvolgendo il mondo accademico nazionale e internazionale, Enti ed Istituzioni patrocinanti, fra cui la Provincia e il Comune di Napoli, ed è pure on-line nella rete telematica col suo sito ufficiale”http:// https://www.kremmerz.it” in cui, fra l’altro, sono pubblicati importanti documenti in originale dell’archivio storico della Schola. Inoltre da qualche mese dialoga col pubblico attraverso un proprio blog, uno spazio messo a disposizione dei navigatori del web per accogliere tutte le opinioni sui temi proposti nel rispetto di ogni libera espressione di idee e di qualunque corrente di pensiero. Con tutte queste intense attività la scuola ermetica vuole dimostrare che non solo è possibile integrare valori tradizionali e scienze antichissime alla realtà moderna, ma che da un tale connubio chissà che non si possa trovare una password d’accesso ad inaspettate soluzioni per problematiche d’attualità. Napoli in età arcaica conobbe ed integrò alla civiltà italica altre culture mediterranee. Oggi la Scuola Ermetica di Giuliano Kremmerz attualizza la tradizione di matrice egizia che a Napoli fu trapiantata e che, a quanto sembra, come la mitica Fenice periodicamente risorge dalle sue ceneri spiccando il volo dal cuore della magica Partenope, per giungere attraverso sempre più futuribili mete, fino agli Elisi.12 Roma Costume & Società Venerdì 30 gennaio 2009
Scienze: La Scuola fondata da Kremmerz ha resistito al tempo e oggi è un’Associazione culturale
Cento anni di filosofia ermetica a Napoli
di Bruno Di Iorio
Chi potrebbe credere che un cultore napoletano di scienze ermetiche, Ciro Formisano, (Portici 1861-Beausoleil 1930) meglio conosciuto come Giuliano Kremmerz, più di un secolo fa abbia anticipato l’enunciazione di molte delle attuali scoperte scientifiche, e soprattutto in campo terapeutico? Tutto ebbe inizio al cadere del secolo XIX, nel 1896, quando egli decise di fondare una scuola filosofica ermetica, o Fratellanza di Miriam a Napoli, diffusasi poi in tutta Italia, con una precipua finalità terapeutica. Il panorama culturale europeo dell’epoca, con l’impeto proprio al processo di secolarizzazione di ogni mistero, ferveva di iniziative nel campo ancora poco indagato delle profonde potenzialità e risorse umane: in tale contesto il Kremmerz ebbe il grande merito di sfrondare e divulgare in modo straordinariamente moderno l’Ermetismo filosofico italiano, per far comprendere che vi era una possibilità, frutto di una eredità sapienziale antichissima, di integrare le virtualità profonde e sconosciute dell’essere umano ed applicarle alla terapeutica. Ma, veniamo alla scientificità delle sue opere che gli avrebbe valso un Nobel, se l’umanità fosse stata di parecchi secoli più avanti. Il concetto di unità della materia e, di conseguenza, della forza e del moto, è il centro di gravitazione della sua divulgazione. Quando egli scriveva dell’unità dell’esistente non faceva che anticipare il possente sforzo teorico, oggi non ancora conclusosi, della fisica moderna, volto a scoprire la rappresentazione unitaria dell’intero sistema delle forze esistenti in Natura. Prima ancora che fosse intuita l’unicità dei fenomeni elettromagnetici ed elettrici, Kremmerz sosteneva che il magnetismo sarebbe potuto essere il prototipo della forza, includente tutte le energie della materia, la faccia unica dell’unica forza che, di volta in volta, diventa elettricità, luce, calore e suono. L’ipotesi moderna di una “materia oscura” che permeerebbe l’universo, formandone all’incirca il 95% dell’intera massa, per ammissione degli stessi scienziati, richiama alla mente “l’etere di ottocentesca memoria”, del quale il Kremmerz ha assai diffusamente trattato, come dell’unica e sola materia cosmica, che si condensa differentemente in ogni corpo. Anche le più recenti scoperte della meccanica quantistica sul legame indissolubile fra le parti dell’esistente, al punto da non poter più separare concettualmente neppure fenomeno osservato ed osservatore, in un mondo ove distanze e tempo si annullano nelle interazioni fondamentali delle particelle subatomiche, erano state preannunciate dall’ermetismo kremmerziano: “Noi, in Ermetismo, vogliamo considerare l’uomo come vivente in un ambiente, in un contenitore non diviso da lui che per continuità o attenuazione di materia”. Ma è nell’applicazione delle teorie ermetiche alla terapeutica e alla prevenzione che il Kremmerz ha davvero precorso i tempi delle cosiddette “medicine altre”, oggi ormai più che note. Sin dal 1913 iniziava la pubblicazione delle Lunazioni (influenze lunari sul corpo umano e sui morbi) ove, di mese in mese, indicava i rimedi che erano potenziati e valorizzati dalla lunazione in corso, e che andavano dalla medicina vibrazionale, alla cromoterapia, alla fototerapia, alla gemmoterapia, alla idroterapia, all’aromaterapia, all’omeopatia e alla medicina delle signature; il tutto all’insegna di una medicina olistica, solo oggi di gran moda, che intende ricercare la causa della malattia nell’interrelazione tra persona-ambiente-società. Kremmerz, in realtà, si ispira ad un’antica medicina ieratica che, per primo, modernizzandola, liberò dalla polvere dei millenni, e della quale alcuni principi oggi iniziano ad affermarsi nella coscienza dei medici e dei pazienti. Ma c’è ancora molta strada da fare e l’idea fondamentale del Kremmerz secondo la quale, attraverso l’utilizzo delle tecniche tradizionali patrimonio della sua Schola Ermetica, si può risvegliare il proprio principio vitale per autoguarirsi, è ancora da venire. La Scuola nata a Napoli e diffusasi in tutta Italia oltre cento anni fa, chi lo direbbe, esiste ancora, oggi come Associazione culturale in Largo Ferrantina n. 1 (www.kremmerz.it) ed è attiva nello sperimentare le teorie e le pratiche del Kremmerz il quale aveva fede nella riuscita e nella utilità dell’applicazione terapeutica delle dottrine ermetiche. E per la sua Fratellanza di Miriam, fondata sull’amore del proprio simile, sul disinteresse mondano e sul desiderio di alleviare le pene dei sofferenti, aveva previsto che e fino a quando il suo nobile ideale non fosse stato tradito, avrebbe avuto aderenti fervidi e successo grande.
Comune di Napoli
Maggio dei Monumenti 2006 – I Segni dei Sogni
28 Aprile – 4 Giugno
Segni e Sogni: l’arte arcana della numerologia e degli enigmi. Il gioco.
Incontri culturali
13 maggio – Ore 9.30/11: Sala “Tommaso Campanella” (Piazza del Gesù, 11) “La Tradizione Partenopea-Nilense dal mito alla storia fino al nuovo millennio: la numerologia pitagorica, i sogni e le utopie nel sodalizio tra sapienza ermetica e saggezza popolare” – Conferenza: “Transizioni dal mito di Iside e del Nilo – Osiride a Napoli. Sogni, numeri e arti divinatorie nella saggezza napoletana” – Ore 11/12 visita guidata dalla storica dell’arte Francesca Amirante (Progetto Museo) attraverso Piazzetta Nilo, Largo Corpo di Napoli e Cappella Sansevero – Ore 12/13 rientro nella Sala “Tommaso Campanella” per le conclusioni. A cura dell’Associazione culturale “SPHCI Fr Tm di Miriam” – Infotel: 081 4238090/3334835620 – Email: scholakremmerz@kremmerz.it – Website: https://www.kremmerz.it
80055 Miglio d’Oro Forum – mensile – Anno II – Marzo 2004 n. 2
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Portici culla del’Ermetismo filosofico
Livio Auditore
Sabato 20 Marzo a Portici presso il centro Informa Giovani di Bellavista, alle ore 17, si è svolto un convegno su Giuliano Kremmerz, curato dalla Scuola Filosofica da lui fondata quasi 100 anni or sono. Ma chi era Kremmerz? Quale il suo pensiero e perché un convegno a Portici? Noi Italiani tendiamo a sopravvalutare le correnti straniere, credendole più efficaci. Oggi siamo terra di colonizzazione da molti punti di vista: nel campo della filosofia siamo diventati commossi ammiratori della sapienza orientale e di vari sincretismi, mentre le nostre radici sembrano dimenticate. Ecco perché moltissimi giovani alla ricerca di più incisivi significati si rivolgono a vecchie o nuove filosofie d’importazione, ormai pubblicizzate ad ogni angolo. Eppure un uomo nato a Portici l’8 Aprile del 1861, Ciro Formisano, è stato forse il più rande interprete e divulgatore dell’Ermetismo filosofico (così chiamato nel tardo ellenismo), le cui radici italiche e pitagoriche hanno attraversato la storia, ispirando il pensiero di filosofi quali – per restare in Campania – Della Porta, Bruno e Raimondo de Sangro, Principe di Sansevero. Poco conosciuta la filosofia ermetica e poco conosciuto anche a Portici Ciro Formisano. Eccone la storia. In casa Formisano, nella Strada dietro la Parrocchia n. 2 (via Bellucci Sessa), era ospitato un anziano dotto Pasquale de Servis, dal quale egli fu iniziato alla filosofia ermetica e alle antiche conoscenze misteriche. Nel giovane Ciro, l’anziano saggio, che pur intratteneva rapporti con i protagonisti della scena socio-politica e culturale del tempo, tra cui il Prefetto di Pisa Luciano Galeani e l’avvocato Giustiniano Lebano di Torre Annunziata, riconobbe le straordinarie doti che avrebbero consentito al Formisano di ricostituire la Schola Philosophica Hermetica Classica Italica. Schola da lui voluta come opera italica ed esperimento nostrano, al fine di offrire un’interpretazione di carattere esclusivamente italiano al problema filosofico dell’integrazione dell’essere umano, fra tanto dilagare di associazioni orientali, teosofiche o mistiche. Formisano si laureò in Lettere all’Università di Napoli e dopo un’esperienza d’insegnamento in un ginnasio del Casertano, divenne corrispondente del “Giornale d Sicilia” e poi redattore de “Il Mattino”, grazie anche all’amicizia con Edordo Scarfoglio. Rimase a Portici fino al 1888: nel 1887 sposò Maria Anna Beato-Petriccione e l’anno successivo nacque la figlia Gaetana; subito dopo partì per Montevideo rientrò in Italia nel 1893, anno in cui, scomparso de Servis, sotto lo pseudonimo di Giuliano Kremmerz iniziò l’opera di divulgazione della tradizione ermetica italica e neoegizia. Dal 1895 si stabilì con la moglie e i tre figli a Napoli ove due anni dopo iniziò la pubblicazione a dispense de “Il Mondo Secreto”, per i tipi dell’Editrice Detken e Rocholl. Nel 1899, dopo altre opere, pubblicò “La Medicina Ermetica”, cioè un insieme di notizie pratiche atte ad indirizzare alla terapeutica ermetica la sperimentale applicazione di quelle teorie ampiamente esposte nella Rivista “Il Mondo Secreto”. Sempre a Napoli, in Viale Principessa Elena n. 17, attivò la Schola, attirando intorno a sé un grande numero di intellettuali e di sinceri ricercatori. Antesignano di un uovo rinascimento filosofico egli non solo attualizzava gli antichi insegnamenti della tradizione ermetica ma, liberandoli da ogni espressione superstiziosa, li finalizzava a una sperimentazione terapeutica disinteressata e gratuita a favore di ogni sofferente. E l’insistenza sulla finalità terapeutica, esclusiva nella sua Schola, è legittimata da quanto affermava: “La civiltà di una razza grande e progredita comincia il giorno in cui l’uomo, scienziato o sacerdote, ha il potere di alleviare ogni dolore che ci opprime e ci spaventa”. Instancabile difensore di ogni diritto umano e della dignità di ogni intelligenza, invitava i suoi discepoli a non credere neanche a lui se non sorretti dall’esperienza, escludendo attorno a sé ogni servitù di spirito. Amante della vita in tutti i suoi aspetti sosteneva che ogni forma vivente aveva una sua finalità ed intelligenza e che tutte le forme erano unite d un legame inscindibile. Quindi, come filosofo dell’unità fu precursore della medicina olistica e di sistemi terapeutici (ad esempio la cromoterapia) che solo oggi sono di dominio pubblico. Contemporaneamente, l’unità dell’esistente gli faceva rappresentare simbolicamente la sua Schola come una Matriarchia, cioè interprete di u programma d’amore in cui “la formula matematica arida e inesorabile della filosofia maschia si umanizza nella sensibile dell’ideale di affetto della madre, della bellezza nella forma e della delicatezza nell’essenza muliebre”. La sua analisi equilibrata sull’evoluzione dell’uomo e della società è tuttora attuale, perché tesa alla conquista di una scienza, la più umana mai esistita, relativa all’essere umano integrale, considerato, cioè, in tutti i suoi aspetti dai più esterni a quelli non ancora ben conosciuti. Dalla fisiologia ad una superchimica delle potenzialità latenti nell’organismo umano, il Kremmerz faceva rientrare tutto nella natura, nelle possibilità dell’organismo fisio-psichico umano, conciliando gli eterni antagonismi della materia e dello spirito, e facendo derivare ogni potenzialità dell’uomo dalla reintegrazione delle virtù perdute. Già alla fine del 1800, la Schola di Giuliano Kremmerz era un dato di fatto. Egli inoltre aveva fondato Accademie a Napoli, Bari e Roma. Ma la sua popolarità gli procurò anche molti disagi e così, abbandonata Napoli, si recò nel 1907 a Ventimiglia, poi a Camogli ed infine nel 1912 a Beausoleil, nel Principato di Monaco, ove morì il 7 Maggio del 1930. A distanza di più di un secolo la Schola da lui fondata ed oggi diretta dalla signora Anna Maria Piscitelli, è ancora una realtà viva ed operante. Dal 1985 è Associazione no profit per rendere questo patrimonio fruibile a tutti coloro che solidarizzano con l’ideale di Bene e la finalità terapeutica – pro salute populi – voluti dal Kremmerz. E forse non è un caso che si chiamasse Ciro, come il santo protettore di Portici, insigne medico alessandrino, detto “il medico che non riceve argento” per aver istituito ambulatori gratuiti per i poveri ed essersi consacrato alla guarigione di ogni infermità.
Il Mattino – Giovedì 18 Marzo 2004
Pag.39 – Girocittà
Uomo e Natura. Domani dalle 17.30 alle 19.30 a Palazzo Serra di Cassano, via Monte di Dio 14, conferenza su: “Il materialismo sacro di Giuliano Kremmerz”. La Schola Philosophica Hermetica espone il suo pensiero sul rapporto tra uomo e natura.
Il Mattino – Giovedì 6 dicembre 2001
Pag. 37 – Taccuino
Le Lunazioni. Sabato ore 10-13 e 15-18.30 nella Sala Campanella, piazza del Gesù 11, corsi di istruzioni pratiche dalle “Lunazioni” (influenze siderali e lunari sulle piante, i medicamenti e le infermità) di Kremmerz, filosofo ermetico napoletano, organizzati dall’associazione Schola Philosophica Hermetica Classica Italica: accesso libero (081 404854 e 3334835620).
Il Mattino – Venerdì 14 Settembre 2001
Pag. 45 – Girocittà
Schola Philosophica
Domani dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30 presso la Sala Tommaso Campanella in puazza del Gesù 11, la Schola Philosohica Hermetica Classica Italica con il patrocinio della Provincia organizza una serie di iniziative tratte dalle “Lunazioni” di Giuliano Kremmerz, il filosofo ermetico napoletano. La partecipazione è gratuita e aperta al pubblico, tramite prenotazione ai numeri 081 404854 o 333 4835620.
Il Denaro – 8-14 settembre 2001
Pag. 2 – Agenda
Giuliano Kremmerz
A Napoli, nella sala Tommaso Campanella, in piazza del Gesù, dalle ore 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30 si svolgono una serie di iniziative tratte dalle “Lunazioni” di Giuliano Kremmerz, filosofo ermetico napoletano.
Il Mattino – Venerdì 7 Settembre 2001
Pag. 37 – Girocittà
Lunazioni. Domani dalle ore 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30 la Schola Philosophica Hermetica Classica Italica organizza conferenze e corsi pratici nella sala Tomas Campanella in piazza del Gesù, 11 sul tema delle influenze siderali e lunari sulle piante. La partecipazione alle iniziative, tratte dalle “Lunazioni” di Giuliano Kremmerz, il filosofo ermetico napoletano, è gratuita e aperta al pubblico tramite prenotazione ai numeri 081 404854 o 333 4835620.
Giornale di Napoli – Mercoledì 5 Settembre 2001
Pag. 4 Cronaca di Napoli
Lunazioni di Kremmerz
L’influenza della Luna
Sabato prossimo dalle ore 10 alle 13 e dalle 15.30 alle 18.30, presso la sala Tommaso Campanella in piazza del Gesù inizieranno i corsi e le conferenze circa le “Lunazioni” di Giuliano Kremmerz, filosofo ermetico napoletano. L’oggetto è lo studio dell’influenza lunare sulle piante, gli infermi e sui medicamenti.
Il Giornale dei Misteri – Rivista – N. 359 – Settembre 2001
Pag. 12
La S.P.H.C.I. Fr+ Tm+ di Miriam organizza col patrocinio della Provncia di Napoli Incontri 2001 . Conferenze e corsi d’istruzioni pratiche su consigli, rimedi e curiosità per tutt i bisogni della vita dalle “Lunazioni” di Giuiano Kremmerz i-II-III ciclo – Marzo 2001/Febbraio 2002. L’incontro di Settembre si terrà Sabato 15 ore 10.00/13.00 – 15.00/19.00 a Napoli c/o la Sala “Tommaso Campanella” (ex S. Chiara) P.zza del Gesù, 11; Domenica 16 ore 9.30/13.00 – 14.30/18.00 a Bari c/o la sala “Royal” C.so Italia, 112; a Torino c/o Circolo Culturale “EOS” Via Cagliari, 12. La partecipazione è gratuita.
Programma: – Introduzione alle Lunazioni di Settembre- Ottobre-Novembre
-Fasi e nomi delle Lune, Costellazioni, Decani, calcolo preciso giorni fausti e infausti, con riferimenti filosofici e astrologici alla tradizione ermetica kremmerziana;
– Spiegazioni sulle malatti e i rimedi contemplati nel I II III ciclo e ben influenzati dalle Lune trattate, con l’assistenza dei medici della Fratellanza di Miriam;
– Aromoterapia: erbe odorose, belzoino, cedro, artemisia, ruta;
– Istruzioni dimostrative su pratiche empiriche e curiosità dal III ciclo delle lunazioni trattate;
– Conferenze: Il magnetismo e sue applicazioni nella terapeutica ermetica kremmerziana – Osiride e Nebo: la tradizione Osirideo-gizia e Partenopea-Nilense.
Il Mattino – Venerdì 4 Maggio 2001
Pag. 39 – Taccuino
Lunazioni. Domani or 10-13 e 15-19 nella sala T.Campanella (piazza del Gesù) corsi di istruzione pratica sulle “Lunazioni” di Giuliano Kremmerz, organizzate dall’ass. cult. Sphci.
Giornale di Napoli – Venerdì 4 Maggio 2001
Pag. 11 – Almanacco
Le “Lunazioni” di Kremmerz
Domani 5 maggio, l’Associazione culturale S.P.H.C.I. col patrocinio della Provincia di Napoli, organizza dalle ore 10 alle ore13 e dalle ore 15 alle 19, presso la sala “Tommaso Campanella” (ex S. Chiara) in piazza del Gesù, conferenze e corsi d’istruzioni pratiche sulle “Lunazioni” di Giuliano Kremmerz, filosofo ermetico napoletano. La partecipazione è gratuita e si consiglia di prenotarsi con largo anticipo telefonando allo 081 404854.
Giornale di Napoli – Giovedì 26 Aprile 2001
Pag. 13 – Almanacco
Le Lunazioni di Giuliano Kremmerz
Sabato 5 maggio, l’Associazione culturale S.P.H.C.I. col patrocinio della Provncia di Napoli, organizza dalle ore 10 alle ore 13 e dalle ore 15 alle 19, presso la Sala “Tommaso Campanella” (ex S. Chiara) in piazza del Gesù, conferenze e corsi d’istruzioni pratiche sulle “Lunazioni” di Giuliano Kremmerz, filosofo ermetico napoletano. La partecipazione è gratuita e si consiglia di prenotarsi con largo anticipo telefonando allo 081 404854.
Il Mattino – Martedì 6 Marzo 2001
Pag. 38 Girocittà
Incontri 2001
Domenica 11 Marzo (ore 10-13 e 15-19) nell’ambito degli “Incontri 2001”la Schola Philosophica Classica Italica organizza nella propria sede di largo ferrantina 1 una serie di conferenze e corsi di istruzioni pratiche sulle “Lunazioni” improntate alla filosofia ermetica del filosofo napoletano Giuliano Kremmerz. La partecipazione alle “annotazioni lunari (consigli e rimedi di carattere terapeutico) è gratuita previa prenotazione 081/404854.
Corriere del Mezzogiorno – Sabato 12 Giugno 1999
Pag.13 Cultura e Spettacoli
Incontro dedicato a Ciro Formisano, noto come Giuliano Kremmerz, nella Sala Gemito della Galleria Principe di Napoli
Un convegno cerca di far luce sul mistero dei Rosacroce
Di Salvatore Manna
Un po’ di luce sul mistero dei Rosacroce sarà fatto oggi a Napoli durante il convegno dedicato a Giuliano Kremmerz, l’enigmatico filosofo che dedicò la sua vita appunto alla “Via della Rosa”. La manifestazione, che ha ricevuto il patrocinio della Provincia e del Comune di Napoli, si svolgerà alla Sala Gemito (Galleria Principe di Napoli) accompagnata da una mostra fotografica. I lavori cominceranno alle 10.30 e proseguiranno per l’intera giornata. Kremmerz, che in realtà si chiamava Ciro Formisano (era nato a Portici nel 1861), giusto cent’anni fa fondò la Schola Philosophica Hermetica Classica Italica con l’intento di recuperare un’antichissima tradizione di cultura esoterica: in particolare, il filosofo si ispirava al mito di Ermete Trismegisto (“tre volte grande”), che era rifiorito in età classica nei centri della Magna Grecia con l’adozione di culti isiaci (cioè lunari) e osiridei (solari), lo stesso humus in cui era cresciuta la famosa Scuola Pitagorica. La tradizione esoterica si è poi nascosta nel corso dei secoli in vari Ordini cavallereschi, come quello dei Templari, approdando nelle opere di grandi autori: da Dante Alighieri a Cecco D’Ascoli, Pico della Mirandola, Marsilio Ficino, Giordano Bruno fino a coagularsi nel movimento seicentesco dei Rosacroce. Un’ulteriore spinta alla filosofia hermetica, legata agli studi sull’alchimia (che appariva come stregoneria, ma che rappresenta invece l’antenata della chimica moderna), si ebbe nel Secolo dei Lumi, con l’adesione di personaggi “magici” come il principe di San Severo, Raimondo di Sangro, e il conte di Cagliostro. Nell’Ottocento la tradizione italiana fu invece assorbita nella branca esoterica-occultistica degli ambienti risorgimentali. Cultore dei misteri della Natura, Kremmerz-Formisano oggi appare piuttosto come un precursore delle scienze di frontiera, tanto da tornare alla ribalta per l’attualità della sua visione evoluzionistica che, afferma Anna Maria Piscitelli, presidente dell’associazione erede della Schola fondata dallo studioso napoletano, “ben coniuga i più alti valori umani alle moderne aspirazioni e speranze di una società ormai proiettata nella nuova era”. Da notare, infine, lo stretto rapporto ch Kremmerz ebbe con Napoli, dove visse fino al 1907 (morì nel 1930 nel Principato di Monaco): qui pubblicò il “Mondo Secreto”, collaborò al “Corriere di Napoli” di Scarfoglio e fondò la Fratellanza di Miriam.
Il Mattino – Venerdì 11 Giugno 1999
Pag. 32 – Girocittà
La via della rosa. Col patrocinio del Comune e della Provincia di Napoli si terrà domani nella sala Vincenzo Gemito, la mostra fotografica “La via della Rosa” che si rifà al filosofo ermetico Giuliano Kremmerz, nato a Napoli nel 1860. Interventi di Anna Maria Piscitelli, Patrizia Calenda, Ernesto Aventaggiato, Caterina Origlia, Raffaele Piscitelli e Gennaro Vitalone.
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