NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA

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  • tanaquilla9
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    Post totali: 782

    Un lavoro davvero egregio e più che interessante quello della verifica, alla luce delle attuali cognizioni mediche, di alcuni rimedi suggeriti nelle Lunazioni. Mi è venuto il sorriso mentre leggevo Bell, per la meraviglia e perché la riprova della scientificità della Tradizione Ermetica è un gran bene per tutti. So di una persona anziana che, avendo letto le Lunazioni, spontaneamente ne ha scelto un rimedio per una blefarite che l’affliggeva da tempo, guarendone. Si tratta della tintura di Hamamelis allungata con 2/3 di acqua distillata per lavaggi agli occhi. La tintura l’ha comprata già fatta in farmacia.
    Non ho sufficienti cognizioni mediche per stabilire se le cellule staminali possano essere alla base dell’auto-guarigione attivata dalla terapeutica ermetica. Ma ho sempre pensato che siano alla base della medicina del futuro, soprattutto alla luce delle ricerche, riportate da Bell, di S. Yamanaka, ideatore della tecnica che “utilizza alcuni geni per avviare un percorso a ritroso di cellule adulte (es. quelle dell’epidermide), che tornano così allo stadio di staminale pluripotente”. Mi torna comunque che un elemento del proprio organismo, opportunamente trattato, possa essere utilizzato per la propria guarigione.

    alchemilla68
    Partecipante
    Post totali: 42

    Il post di Bell riguardo le staminali e i risultati ottenuti dalla scienza ufficiale sulla possibilità di riprogrammazione di cellule specializzate in staminali mi ha fatto riflettere sul cammino a ritroso che l’aspirante ermetista auspica prima o poi di sperimentare e contemporaneamente acquisirne coscienza e mi sono chiesta se vi sono analogie e inoltre, pensando alle potenzialità delle cellule staminali ( da quello che ne ho appreso non avendo nessuna formazione scientifica) a me porta a riflettere su quanto dalla schola ci viene trasmesso e cioè che la Medicina Ermetica è anche e soprattutto preventiva. Dunque non basta che vi siano staminali o che le cellule tornino resettare ma è determinante il messaggio che ad esse poi necessita per essere o ritornare sane?

    mercuriale2011
    Partecipante
    Post totali: 164

    Vorrei dire Grazie a Bell per i post che trovo estremamente stimolanti, anche per chi come me non ha alcuna competenza in materia. Leggendo quanto scritto da tutti i medici in questo spazio si comprende con chiarezza quanto la Tradizione Ermetica abbia un fondamento scientifico. Si ha sempre più contezza del perché dell’efficacia dei suoi rimedi e si intravede una spiegazione del meccanismo dell’auto guarigione. Ritengo che ció mi fa veramente bene, perché mi aiuta a
    vedere la medicina ermetica e questa via evolutiva con occhi diversi, allontanandomi pian piano da ogni sorta di misticismo!
    Buona luna nuova

    seppiolina74
    Partecipante
    Post totali: 271

    Riagganciandomi al tema dell’alimentazione, di cui si è parlato nella scorsa riunione di dicembre a Torino, vorrei condividere un servizio in televisone visto poco tempo fa, in una trasmissione pomeridiana ( “Geo and Geo”), dove avevano intervistato un medico sull’argomento “flora batterica intestinale”. Si è voluto porre l’accento non sui batteri nocivi, ma su quelli che ci sanano e proteggono da infezioni e virus. Alla domanda della giornalista: ” ma noi nasciamo con una flora batterica già predisposta? Già attiva?”, la risposta è stata che al bambino, già nella pancia della madre durante la gravidanza e poi attraverso il canale del parto ,vengono trasmessi quei piccoli ma potenti batteri che lo proteggeranno dopo la nascita. E le domande sono proseguite: “e se si nasce col parto cesareo?” Allora, si parte un pochino “svantaggiati” (perchè nelle sale operatorie, diceva il medico, è stato dimostrato che persistono ceppi batterici più resistenti in quanto sopravvissuti a continue sterilizzazioni dell’ambiente) ma…niente paura, ci pensa il latte materno a sopperire al mancato passaggio dal canale uterino, in quanto anche lì sono presenti i “batteri buoni”. Ulteriore domanda: ” e se non si viene allattati alla nascita?”. L’esperto, con un sorriso, a questo punto ha asserito: “continua a non essere una condizione agevolata, ma è stato dimostrato scientificamente che l’organismo è capace di produrre per proprio conto la flora intestinale, attraverso una alimentazione equilibrata e variegata e attraverso un adattamento globale dell’organismo a quanto lo circonda. Gli integratori di fermenti lattici sono utili laddove realmente si sia di fronte ad una particolare fragilità del sistema immunitario o in presenza di ulteriori e gravi patologie”. Quindi… mi ha ricordato quanto detto dal Maestro, ovvero l’inutilità ( se non la dannosità?) di certe abitudini suggerite e pubblicizzate dai media, come fare cure preventive a base di fermenti, anche dove non si hanno problematiche particolari. E concludo con la simpatica frase che ha detto un nonnetto di 90 anni, (parente di una mia amica), che di mestiere aveva fatto il farmacista: ” Mai preso un integratore in vita mia: se si sente l’esigenza di prenderne, già vuol dire che qualcosa non ha funzionato!!” Un abbraccio a tutti

    GELSOMINO
    Partecipante
    Post totali: 141

    Mi riaggancio al post di BELL dove chiedeva : … questo mi riporta a quell’ipotesi/domanda con cui concludevo il post del 7 Dicembre:
    “ in molti organi sono state individuate delle cellule staminali ipotizzandone l’esistenza in tutti gli organi; potrebbe essere questo il Meccanismo, in stato latente, su cui poggia il concetto di Auto-Guarigione sempre asserito dalla Tradizione Hermetica”; meccanismo che viene attivato con la Terapeutica Hermetica?
    L’idea che mi sono fatto del meccanismo della Medicina Ermetica è che sia una energia sanatrice e che possa intelligentemente modulare la sua azione a seconda dei casi e della gravità degli stessi, fino ad arrivare, se necessario,all’attivazione delle cellule staminali. Ma il meccanismo dell’autoguarigione non mi sembra identificabile unicamente con l’attivazione delle cellule staminali, piuttosto con la capacità di ristabilire l’equilibrio delle funzioni e quindi la salute, ad opera del principio intelligente di quell’essere, che riprende il controllo del proprio corpo.

    BELL
    Partecipante
    Post totali: 79

    Ho trovato molto interessanti le opinioni riguardo all’ipotesi/domanda del 18 Dicembre che riprendeva lo stesso quesito del post precedente; spero di avere altre testimonianze che possano allargare sempre di più questa opera di ricerca che stiamo facendo insieme.
    Concordo con Tanaquilla9 e con Mercuriale2011 sull’utilità di tentare di trovare, per quanto possibile, una corrispondenza tra la ricerca scientifica e la Tradizione Hermetica in quanto questo lavoro ci è utile perché mettiamo le mani sulla materia nostra e non solo (come ha auspicato il Maestro nell’ultima riunione congiunta a Torino); cercando di comprendere in maniera concreta i meccanismi che andiamo a smuovere possiamo prendere sempre più consapevolezza dell’opera a cui abbiamo aderito liberandoci da illusioni e misticismi e acquisire sempre più quella sicurezza che è indispensabile per avere in modo costante quella tensione necessaria al raggiungimento dell’obiettivo prefissato al momento dell’iscrizione alla Schola. Inoltre un lavoro come questo è un modo concreto per applicare il Metodo Hermetico.
    Interessante il post di Seppiolina 74 sull’argomento della “Flora Batterica Intestinale”; ho letto che sono stati fatti dei passi in avanti importanti in questi studi e mi piacerebbe avere l’aiuto dei Medici che hanno quotidianamente esperienza con l’Apparato Digerente sia dal punto di vista chirurgico che clinico per saperne di più.
    Un Abbraccio a tutti

    Buteo
    Partecipante
    Post totali: 218

    L’argomento relativo ai Probiotici, proposto da Seppiolina74 post 20/12, è oggi di estremo interesse presso la comunità scientifica e le industrie farmaceutica e alimentare.
    Gli esseri umani, come gli altri esseri, vivono in associazione con microorganismi commensali (batteri, archeobatteri, funghi, virus) residenti sulle superfici esterne (cute) e interne (mucose). L’insieme di questi microrganismi è detto Microbiota. Distinguiamo in: cutaneo, orofaringeo, respiratorio, urologico e intestinale. Il rapporto tra il numero di cellule del microbiota e le nostre cellule somatiche oscilla tra 10-100 : 1.
    Per Microbiota Intestinale s’intende l’insieme dei microorganismi presenti nel tubo digerente, in precedenza detto ‘flora batterica intestinale’ o “microflora”. Si ritiene che l’ecosistema intestinale sia costituito da 3 milioni di specie o oltre 100 trilioni di microorganismi.
    Per Microbioma Intestinale s’intende il patrimonio genetico di quegli stessi microrganismi. Lo studio dei geni evidenzia che il Microbiota codifica per un ampio numero di molecole che le nostre cellule non sono in grado di produrre, venendo a configurarsi nel suo insieme quale organo aggiuntivo al corpo umano.
    Per Probiotico s’intende una colonia di microrganismi vivi di un’unica specie, prodotti in laboratorio, che, aggiunti agli alimenti o venduti come integratori, devono avere le caratteristiche di essere di provenienza intestinale, essere e mantenersi vivi fino alla scadenza e resistere all’azione digestiva per colonizzare le cellule intestinali dove esercitare i loro effetti positivi, non dare reazioni immunitarie o nocive ed essere di beneficio all’organismo.
    Per Prebiotici s’intendono oligosaccaridi o fibre non digeribili, utilizzate dai Probiotici e/o dai batteri intestinali ‘buoni’ nei loro processi metabolici, venduti negli alimenti o come integratori alimentari.
    Per Simbiotici s’intende l’associazione commerciale di probiotici e prebiotici.
    Il Microbiota inizia a formarsi in epoca fetale. La cavità amniotica, da sempre considerata sterile, contiene in realtà alcuni microrganismi, i cui meccanismi di trasferimento batterico tra madre e feto non sono ancora del tutto chiari. La vera ‘colonizzazione’ del neonato si avvierà durante il parto, quindi con l’allattamento al seno o con biberon e col contatto interumano postnatale.
    A 4 giorni il Microbiota dei neonati da parto vaginale ricalca quello vaginale materno, da cesareo quello cutaneo della mamma.
    Dal 5 giorno di vita in poi il profilo del microbiota inizia a somigliare a quello di un adulto.
    Studi su campioni di feci di neonati di 1 mese evidenziano correlazione fra composizione del Microbioma e tipo di parto, di alimentazione (latte materno o formulato), età gestazionale, ospedalizzazione, uso di antibiotici. Varia inoltre nelle popolazioni per area geografica; le variazioni interpersonali sono maggiori nei bambini rispetto agli adulti e si stabilizzano verso i 3 anni di vita.
    Conoscere la composizione non implica conoscerne la funzione. Indubbio è che l’insieme dei microrganismi permette i processi digestivi, metabolizzando composti indigeribili, favorendo l’assorbimento dei nutrienti, producendo vitamine, costituendo difesa contro patogeni e rinforzo della barriera intestinale per stimolo funzionale del sistema immune… Non è ipotizzabile un processo di digestione alternativo in assenza del Microbiota intestinale.
    Il nostro organismo rispetto al Microbiota è quel macrocosmo che non solo ospita, ma vive grazie al microcosmo della comunità di batteri, in perfetta reciprocità simbiotica. Noi siamo il terreno che permette la loro vita e loro vivendo consentono la nostra.
    Il Microbiota si modifica in corso di diverse patologie e, pur non essendo ancora stabilito un rapporto di causa- effetto, è stata proposta la somministrazione di Probiotici a scopo terapeutico. Non abbiamo a oggi studi che provino effetto terapeutico o preventivo nei confronti delle stesse.
    Suggestiva è però l’ipotesi che intervenendo sul Microbiota sia possibile correggere la malattia verso la guarigione. La scienza ufficiale procede con gli strumenti di cui dispone alla realizzazione di quel fattore ‘esterno’ che somministrato al paziente agisca sul corpo ristabilendo le corrette funzioni. La scienza ermetica può vedere nella ‘duttilità’ dell’organismo umano, espressa, come mostrano gli studi contemporanei, dalla responsività ad esempio delle cellule staminali, dell’epigenoma, del microbiota, la conferma che l’azione terapeutica, grazie agli strumenti di cui dispone, si realizza ‘nella carne’, ovvero in quelle strutture corporee che per natura sono predisposte a reagire, a seconda del tipo di stimolo, impostando se stesse verso un’attività vantaggiosa all’organismo oppure declinando verso funzioni che produrranno il manifestarsi della malattia.

    catulla2008
    Partecipante
    Post totali: 244

    Molto interessante il post di Buteo anche per le implicazioni che mi ha evidenziato e le riflessioni che suscita. Infatti, se abbiamo un organismo che non solo ospita ma VIVE grazie al microcosmo della comunità di batteri, in perfetta reciprocità simbiotica (tanto che “consentendo loro la vita ne abbiamo di ritorno la nostra”) questo sollecita l’analogia a quanto avviene fra noi e il pianeta Terra il quale diventa malato nella misura in cui noi ne depauperiamo la vita o, addirittura, la mettiamo in pericolo.
    Il costante rapporto tra micro e macro-cosmo dimostra una volta di più la legge costante che regola l’infinitamente piccolo e l’infinitamente grande ma, più ancora, sollecita una visione diversa della nostra funzione. Infatti, se noi ci sentiamo individui, pur essendo costituiti da così tante micro-parti che vivono in noi e per noi, perché non vedere noi stessi allora come le micro-componenti di una UNITA’ umana in simbiosi con l’UNITA’ pianeta? In fondo anche noi, per la Madre Terra, siamo microorganismi commensali e con noi lo sono tutte le specie animali del pianeta. E cito Buteo quando dice: “Microbiota codifica per un ampio numero di molecole che le nostre cellule non sono in grado di produrre, venendo a configurarsi nel suo insieme quale organo aggiuntivo al corpo umano”.
    Forse, quando scopriremo la funzione del ‘microbiota’ nel corpo umano vedremo anche diversamente la nostra funzione nell’interazione col pianeta che ci ospita. O no?

    Buteo
    Partecipante
    Post totali: 218

    Quando Bell espone un metodo terapeutico estrapolato dalle Lunazioni (post 18 dic.) che appare sovrapporsi alle più recenti indicazioni mediche, le quali, prima di essere approvate dalla medicina ufficiale, sono state indagate con metodo scientifico e quindi sottoposte a sperimentazione con evidenza di risultato, mi chiedo a quale sapienza attingano gli antichi rimedi, se siano frutto di osservazioni fortuite, d’intuizioni, di un procedere per prove ed errori o espressione di un’antica scienza, la cui metodologia si è perduta nei tempi… Sarebbe bello e interessante recuperarne le chiavi…
    Carissimi auguri a tutta la Fratellanza.

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Non sappiamo con certezza come siano stati scelti nelle cure gli “antichi rimedi”. Scrive giustamente Buteo. In altre parole da dove principia la scienza medica? Mi ha colpita tempo fa apprendere di alcune probabili proprietà delle melegrane e verificare nel contempo che esse furono dipinte in gran copia nelle tombe, come emblema di rigenerazione, e poste nelle mani di deità femminili della vita e della fecondità come se queste volessero offrire ciò che il frutto simboleggiava. Mi sono chiesta se in tempi arcaici già si conoscessero le sue proprietà salutari. Perché scegliere infatti nelle antiche pitture questi frutti? Riporto dal sito humanitasalute le ricerche, attualmente in corso, sull’efficacia della melagrana sull’invecchiamento: ““Le melagrane potrebbero accreditarsi come il frutto che rallenta l’invecchiamento. Tutto merito di una molecola prodotta in collaborazione con la flora batterica intestinale. La scoperta è stata fatta da ricercatori della École polytechnique fédérale di Losanna, in Svizzera che hanno condotto degli studi su modelli sperimentali i cui risultati sono stati pubblicati su Nature Medicine. Il team ha visto che una molecola nelle melagrane viene trasformata dal microbioma intestinale e aiuta le cellule a proteggersi da una delle maggiori cause di invecchiamento. Questo processo coinvolge i mitocondri, gli organelli cellulari che producono l’energia necessaria per le funzioni della cellula. Nel tempo i mitocondri si logorano e si danneggiano e il processo noto come mitofagia (una sorta di pulizia di organelli cellulari non più efficienti) s’inceppa: le cellule finiscono per riempirsi di mitocondri vecchi e poco brillanti. Questo processo di degradamento interessa diversi tessuti compresi quelli muscolari.Sarebbe una molecola, l’urolitina A, l’arma per contrastare questo processo. L’urolitina riuscirebbe a ristabilire la capacità della cellula di rinnovare le componenti dei mitocondri difettosi. I test hanno registrato un processo di rinnovamento cellulare.Come detto però non è la melagrana in sé a risultare benefica bensì l’interazione con il microbioma intestinale. La melagrana contiene infatti il precursore della molecola “miracolosa”. Tutto dipende dai batteri del microbioma che varia da persona a persona (alcuni individui non producono per nulla urolitina A).
    Il prossimo passo dei ricercatori è sperimentare l’efficacia di questa molecola nell’uomo e valutare se la melagrana è in grado di contrastare la degenerazione muscolare che interessa gli organismi con l’invecchiamento”. Sarebbe interessante saperne qualcosa in più. Un fraterno saluto.

    GELSOMINO
    Partecipante
    Post totali: 141

    Il discorso sul Microbiota porta inevitabilmente a considerazioni sui rapporti tra micro e macrocosmo e a vedere noi esseri umani con occhio diverso , non potendoci più considerare come entità separate da tutto ciò che ci circonda , bensì come parti di un qualcosa che nella sua complessità ci sfugge,ma che la scienza comunque ,via via che procede nel suo cammino analitico, sta mettendo in evidenza , pur continuando a mancare di quella capacità di sintesi necessaria alla comprensione finale.In questo approccio mi sembra essenziale la capacità di vedere le cose da angolature diverse,fuori dagli schemi comuni, fuori dall’ordinario modo di pensare. A tal proposito riporto da “I dialoghi sull’Ermetismo” un brano scritto dall’allora Procuratore Iah-Hel:”Amico Lettore, è a te che oltre 60 anni fa Giuliano Kremmerz dedicò queste conversazioni! A te e a tutti coloro che,nel tentativo di sgomberare la mente da ogni giudizio preconcetto , siano riusciti a renderla tanto elastica da farla sconfinare oltre i limiti posti dal senso comune delle cose,predisponendosi, così, a recepire l’Idea Hermetica, nell’estrema semplicità della Sua Sintesi”. Ed è questa capacità di “sconfinare oltre i limiti posti dal senso comune delle cose” che ci permette di restituire le cose al loro senso vero, che ci consente di dare al silenzio, alla parola, al nutrimento il loro significato autentico!

    m_rosa
    Partecipante
    Post totali: 574

    Io credo che quelle famose chiavi, di cui parlava Buteo, siano nascoste nella pratica della nostra Medicina Ermetica, e credo anche che un elemento caratterizzante la Medicina Integrale del Kremmerz che la differenzia da qualunque altro tipo di medicina, sia la totale individualizzazione dell’intervento; in quel richiamo alla maternità c’è tutto un ripercorrere a ritroso la storia dell’essere che alla Miriam si è rivolto, per risalire alla sua origine e andare a sanare proprio lì dove il male è iniziato.
    Auguri di buon fine feste a tutti!

    BELL
    Partecipante
    Post totali: 79

    Concordo con i concetti espressi da m_rosa nel precedente post;i rimedi riportati nelle Lunazioni pur essendo espressione di una Tradizione Millenaria che si pone in sintonia con la Medicina Hermetica rappresentano comunque un veicolo per quest’ultima. Quindi riconoscendo ad essi una personalizzazione dell’intervento non possiamo catalogare gli effetti, nel senso scientifico moderno, che necessariamente saranno diversi da individuo a individuo a parità di condizione patologica.
    Un saluto a tutti.

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    L’argomento “Lunazioni” è interessante e complesso. Così come interessante è la discussione al riguardo che si sta formando sul Forum. Le Lunazioni sono la testimonianza di un antico sapere cosiddetto “iniziatico” del quale, scrive il Kremmerz, nessuno ha mai fatto uno schema razionale, per l’impossibilità della cosa, visto che esso sembra essere il frutto di una condizione evolutiva che intender non può chi non la vive. Basta rileggere la I puntata delle Lunazioni per averne misura. Ma di questo sapere sulle influenze lunari e siderali, precisa ancora il Kremmerz, “si conobbe solo la parte delle applicazioni esterne, unica cosa che entrava a contatto del volgo e anche questo a frammenti e a ruderi” (L,84). Allora mi chiedo: i rimedi delle Lunazioni possono aiutarci (ovviamente in primis nella loro sperimentazione) a renderci conto sempre più concretamente di cosa sia e di quanto sia fondamentale l’idea unitaria della Medicina Ermetica? Idea che prevede anche la esistenza di “occulte relazioni di tutti gli atomi dell’Universo”?. Ecco perché l’impegno dei medici della Schola a verificarne i possibili riscontri nella medicina attuale è importante.

    BELL
    Partecipante
    Post totali: 79

    Ritengo molto importante avere con le Lunazioni un nuovo approccio diverso e più concreto rispetto a quanto abbiamo fatto finora; intanto sarebbe molto utile se i riscontri (v.post del 18 u.s.) potessero essere confermati anche per altri rimedi riportati nelle varie puntate e altresì importante sarebbe recuperare la nostra sperimentazione a riguardo su noi stessi e su altri.
    Inoltre sappiamo che in special modo il primo ciclo è profondamente influenzato dalla Medicina studiata e praticata nell’Antico Egitto in cui il Medico si “formava” all’interno del Tempio Sacerdotale e solo in seguito praticava quello che aveva appreso sempre rimanendo come “Anonimo”. Quindi ad esempio sarebbe utile recuperare quelle che furono le influenze di questa Antica Medicina nella varie Scuole Terapeutiche Italiche sapendo che questa Tradizione è stata veicolata direttamente o indirettamente in esse.
    Come possiamo notare le possibilità di approccio sono diverse e non riguardano solo i Medici ma tutti noi ognuno secondo le caratteristiche a lui più congeniali.
    Un abbraccio

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