NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA

Home/Il Forum della Schola/NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA
Stai visualizzando 15 post - dal 196 a 210 (di 528 totali)
  • Autore
    Post
  • holvi49
    Partecipante
    Post totali: 112

    Vi sono alcune reazioni chimiche che avvengono solo e soltanto per l’azione del calore. Nel bilancio energetico, però, di questa “entità”, del calore , cioè, non si tiene conto e nel risultato finale si “conta” tutto ciò che si ritrova a destra dell’equazione , che deve essere uguale a quanto vi era alla sinistra. Di quel “fuoco” di cui parlava Fleurdelys, neanche l’ombra, e neanche a parlarne: si cita nella equazione: “…più calore”. Credo che fintantochè resteremo legati alla visione delle “palline”: protoni, neutroni, elettroni etc, che si possono spostare a destra e a manca con appropriati bombardamenti o per effetto di “affinità chimiche”, responsabili degli aggregati molecolari più o meno complessi, non si avrà mai una idea che mostri un nuovo e più naturale modus operandi della materia intelligente. La quale materia, per sua intrinseca intelligenza, potrebbe farsene beffe degli acceleratori di particelle ed agire a dispetto di quanto si suppone, per semplice connubio di informazione, alla base della quale, tutta la gamma delle energie di cui a malapena riusciamo a cogliere il riflesso.
    Un caro saluto

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    “Dove si pone il limite fra vivente e non vivente quando la sostanza intrinseca è la stessa?”. Le parole di J.M. Kremm-Erz rispondono efficacemente: “Nell’Ermetismo, in cui consideriamo la materia come unica, sempre, perché cosmica, sia organica, sia inorganica, differente per tante varietà di aspetto, noi non intuiamo le differenze che per variazione dispositiva di atomi…”. (Dialoghi, VI, p. 138). Anche perché, sempre secondo l’Ermetismo, materia è anche l’elettricità, il calore, la radioattività, ecc.
    Dal punto di vista ermetico il materialismo sacro è una verità sacrosanta che trova conferma nella scienza quando la stessa osserva, ad esempio, che è dall’esplosione di una supernova che si formano tutti gli elementi che ci circondano. (ossia i corpi, come sono detti tutti gli elementi organici e inorganici). Dal punto di vista della trasformazione, non sono addentro alle problematiche scientifiche, ma sempre dal punto di vista ermetico ogni atomo, molecola o cellula già comprende i 4 corpi ermetici (le modalità del vivente) ognuno dei quali è sublimazione del più basso.

    seppiolina74
    Partecipante
    Post totali: 271

    Rileggo con estremo interesse il post del 1 di febbraio postato da Mandragola11 dove si riportava la notizia della guarigione dalla leucemia del bimbo di 4 anni e appunto della “medicina di precisione” dove si prendono in analisi, per tale processo, quanti più fattori possibili riguardanti l’individualità dell’Essere. Mi è balzato subito alla mente di come anche il “vento novello” che soffia all’interno del Sito della Schola sia in linea -anzi, abbia anticipato alla lunga – questa presa di coscienza da parte della Scienza ufficiale: insomma, anche per sanare e riequilibrare il nostro Essere più profondo, nella sua totalità, è stato pensato dai Maestri di aprire un canale “ad personam”, finalizzato allo sviluppo evolutivo di ognuno di noi, ognuno nella propria “unicità”.Chissà se esiste un nesso oppure se è un caso,ma qualcosa mi dice che non è così. Del resto, non è cosa nuova che,ad esempio, i temi o le immagini sviscerate durante la stesura dei Quaderni Accademiali siano stati precursori di vere e proprie “ondate modaiole” :ricordo il tema della “farfalla” analizzato sotto i vari aspetti, da quello scientifico a quello artistico e dopo poco tempo, ecco che cominciarono a spuntare ali ovunque, nell’abbigliamento,nei gioielli e nell’oggettistica d’arredamento!

    wiwa70
    Partecipante
    Post totali: 367

    Condivido con i post di seppiolina e mrosa del 2 marzo sull’importanza dei corsi online promossi dalla Direzione attraverso il Sito della Scuola e posso testimoniare che vissuti nella giusta prospettiva possono aiutare a non sentirsi staccati da quello che abbiamo scelto di essere come Miriamici nella nostra pratica ermetica quotidiana, integrandola sempre più nella nostra vita anziché tendere a separare gli ambiti del quotidiano come compartimenti stagni! Molto interessante ritengo sia,come si diceva, l’aspetto dell’ unicità ( ad personam) che riflette in pieno una peculiarità della terapeutica ermetica e quindi della terapeutica a tutto tondo da cui non si può prescindere in quanto siamo esseri unici e non omologabili e questo diventa garanzia di rispetto e libertà amorevoli dell’ individuo. Questo approccio dei corsi online mi sta nutrendo molto e sotto tutti i punti di vista, mantenendoci attivi e sempre in contatto col il nostro Centro! Ringrazio ancora per questa preziosa opportunità un caro saluto a tutti

    Buteo
    Partecipante
    Post totali: 218

    In merito alla domanda di Mandragola11 (post 25/02) segnalo il link a un’intervista rilasciata dal Premio Nobel Max F. Perutz (1914-2002), scopritore della struttura della molecola dell’emoglobina.
    https://docs.google.com/file/d/0Bybx8srgUdAYUHdnbG14ZWFLdzQ/view
    Lo scienziato riconosce, tra un sasso e l’uomo, una differenza soltanto nell’ordine della complessità: molecole semplici, con numero limitato di atomi, nella materia ‘inorganica’ versus molecole pesanti e complesse nella materia ‘organica’.
    Il criterio con cui le scienze biologiche differenziano il vivente dal non vivente è essere strutturato in cellula. La cellula consiste in un’entità funzionale, dotata di un patrimonio genetico, inscritto nel DNA, per la codifica delle molecole necessarie a tutti i processi metabolici che avvengono nei vari organuli citoplasmatici (lisosomi, reticolo endoplasmatico, vacuoli, mitocondri, cloroplasti, ecc.) e per la riproduzione cellulare.
    Gli organismi unicellulari consistono in una sola cellula; gli organismi pluricellulari formano un’unità complessa con organi apparati tessuti, come vediamo negli animali e nell’uomo.
    È considerata vivente quell’entità che nasce, che possiede un corredo genetico atto alla sintesi proteica, che ingloba nutrienti, che è strutturata per generare, al suo interno, energia e molecole per le proprie funzioni metaboliche, che cresce, si riproduce trasmettendo i propri caratteri e muore.
    Strutture quali i virus, che sono formati da DNA o RNA, ma privi di citoplasma, i prioni, che sono complessi proteici (responsabili di malattie del Sistema Nervoso Centrale, come il ‘morbo della mucca pazza’), i plasmidi, che sono filamenti di DNA in grado di diffondere tra le cellule batteriche, non sono nella tassonomia classica ricompresi fra gli esseri viventi, perché non godono di queste caratteristiche.
    Il limite fra organico e inorganico è una convenzione, nota Ippogrifo11 (post 26/02), che individua nel moto la possibilità di ‘assemblarsi in forme e strutture funzionali via via più complesse, sino al punto di riprodurre sé stesse’.
    Per Perutz, e per la scienza, rimane l’enigma di fondo: ‘come si poterono sviluppare molecole di acido nucleico senza le proteine, e come si poterono sviluppare proteine senza l’acido nucleico?’ essendo la sintesi proteica e la struttura cellulare nel suo insieme determinata dal DNA, e il DNA sintetizzato dalla cellula. Wiwa70 ci segnala (post 24/02-scienza) la recente scoperta per cui la proteina amiloide sarebbe in grado di riprodursi indipendentemente dal DNA. Notizia che, se confermata, lascia sperare in un passo avanti nel comprendere cosa portò la materia a strutturarsi in ‘quelle particolari aggregazioni atomiche e molecolari cui diamo il nome di “materia organica”, substrato indispensabile alla manifestazione dei fenomeni vitali’ (Ippogrifo11), come per convenzione definiti.
    Scoprire le cause e le trasformazioni che portarono gli atomi ad assemblarsi nelle forme particolari della cellula è ciò a cui mira la scienza.
    Riguardo alla vitalità della materia, se l’Ermetista afferma ‘che tutto è vita’, lo Scienziato deve dimostrarlo. Può intuirlo ma non può asserirlo se non dopo aver prodotto risultati controllabili o aver sviluppato una teoria empiricamente significativa.
    A noi, ai quali sono date ‘le chiavi per acquisire attraverso la pratica la coscienza del perché e del percome’ (Mandragola11) si apre la possibilità di verificare che quanto trasmesso dal Maestro Kremmerz e riportato da Tanaquilla9 (post 26/02) sia vero, perché oggi possiamo osservarlo nella materia svelata dall’indagine microscopica e ultramicroscopica, in cui riconosciamo come ‘gli elementi che costituiscono la materia in tutti i regni siano sempre gli stessi’ (Flewrdelys 26/02).

    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    Buteo ti ringrazio per la tua ampia risposta. E’ veramente interessante l’intervista che hai segnalato e soprattutto nella conclusione dello scienziato mi pare che si aprano orizzonti verso una concezione unitaria della materia vivente. Personalmente è importante comprendere a che punto stiamo e cosa si muove intorno a noi ed anche quali sono i limiti della scienza ufficiale e gli sforzi che compie per superarli. La scienza è meritevole: se penso agli studi, agli sforzi ed anche alle delusioni oltre che alle incomprensioni e agli intralci che uno studioso serio deve spesso vivere senza aiuti e mezzi. Ma per aiutare questi sforzi, come fa la Schola che valorizza sostenendolo l’operato ad esempio del medico, è importante essere consapevoli della situazione attuale. Quando poi ci sono delle conquiste scientifiche allora noi abbiamo di che festeggiare perchè l’umanità tutta ha fatto un passettino avanti. E nel nostro piccolo tiriamo un sospiro di sollievo perchè molti non si ammaleranno più di un male come ad esempio l’amiloidosi (a proposito di amiloide) per la quale credo che oggi non si muoia più, ma fino a pochi anni fa, sì.
    Un caro saluto

    • Questa risposta è stata modificata 6 anni, 1 mese fa da mandragola11.
    m_rosa
    Partecipante
    Post totali: 574

    Una bella notizia da condividere con tutti coloro che frequentano questo forum e ai quali sta a cuore la Salute in tutte le sue declinazioni: la Rivista delle Scienze degli Stati Uniti pubblica la notizia che è stata scoperta da tre scienziati, di cui due italiani, la proteina che permette ai tumori di crescere, conoscerla permetterà di bloccare i “macrofagi” cellule del sistema immunitario che lavorano nella prolificazione dei tumori. E vai!

    mandragola11
    Partecipante
    Post totali: 658

    A proposito di robot: “Nanorobot fatti di DNA uccidono 4 forme di tumore – Hanno viaggiato nell’organismo e ucciso i tumori per fame, chiudendo i vasi sanguigni che li nutrono: è quanto hanno fatto i nanorobot ottenuti ripiegando frammenti di Dna come degli origami. Positivi i test condotti su topi, nei quali sono state riprodotte le forme umane dei tumori di seno, ovaie, polmoni e pelle. Pubblicata sulla rivista Nature Biotechnology, la ricerca è stata condotta fra Stati Uniti e Cina, nel Centro nazionale per le nanoscienze (Ncnst) e dall’Arizona State University.”
    (da Ansa.it del 12-2-2018)
    Strumenti ben usati…per buoni risultati!

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Caro Buteo, il Tuo post del 05 marzo è un ottimo spunto di riflessione. Non ho le competenze in campo biologico per addentrarmi in annotazioni circa gli elementi causali che, in determinate condizioni di stato, luogo e tempo, portino singoli atomi (portatori a loro volta dell’elemento vita in perfetta autonomia), ad assemblarsi nelle forme di particolari cellule e poi via via in corpi sempre più organizzati in termini di forme e modalità relazionali intrinseche.
    Riguardo alla vitalità della materia, verissimo, quando l’Ermetista afferma ‘che tutto è vita’, una ottima base di appoggio ce l’ha prendendo a prestito una frase del Maestro Kremmerz, “ogni essere ha un corpo solare proporzionato al proprio stato di sviluppo”, che di fatto, considerando una intelligenza enfusa nella materia tutta, la differenzia poi secondo la perfezione nell’organizzazione delle singole unità viventi.
    Un caro saluto.

    tanaquilla9
    Partecipante
    Post totali: 782

    Sto leggendo a proposito dei “placebo open lable”, cioè i farmaci placebo (terapie prive di principi attivi) somministrati senza inganno, alla luce del sole. Alla domanda “ci si può sentire meglio anche se si è consapevoli di assumere zucchero o semplice acqua fresca?”, oggi si risponde affermativamente e su questo si sta aprendo un dibattito molto interessante nel campo medico e scientifico. A confermarlo un’analisi pubblicata di recente sul Journal of Evidence-Based Medicine che ha analizzato l’effetto placebo su: sindrome dell’intestino irritabile, disturbo depressivo maggiore, deficit di attenzione/iperattività, mal di schiena, rinite allergica, per concludere sui suoi effetti positivi. C’è chi ipotizza che il merito stia nel contesto psicosociale intorno alla terapia finta: l’aspettativa del paziente scatenerebbe il rilascio nel cervello di diverse sostanze che possono indurre un miglioramento, per esempio la riduzione del dolore. Ma in generale tutte le condizioni mediche in cui la componente psicologica è importante possono essere influenzate da un placebo, che ha dunque effetti fisiologici e si dimostra efficace in un’ampio spettro di patologie. Esiste perciò una componente inconscia -dicono- nell’effetto placebo. Mi è sembrato un dibattito oltremodo interessante dato che vi ho intravisto quanto sostiene la terapeutica ermetica: la preponderanza dell’elemento psichico-intelligente su quello fisico-chimico nella salute e nella malattia. Che ne pensate? Inoltre, questo discorso interessa anche l’omeopatia. (A questo proposito sabato scorso 3 marzo su Rai3 “Presa diretta” ha fatto una puntata scientifica su “L’omeopatia serve?”. Qualcuno l’ha vista?)

    ondina
    Partecipante
    Post totali: 80

    Molto interessanti gli ultimi post, anche se un po’ difficili da comprendere a fondo per me che non ho una formazione scientifica.
    Il dibattito riportato da Tanaquilla sull effetto placebo mi fa porre una domanda: il paziente deve essere consapevole, o quanto meno riconoscere, una proprietà terapeutica all’acqua e zucchero, altrimenti come fa ad innescare il processo di autoguarigione?
    Nella medicina Ermetica si ha la visione del medicinale come veicolo di una forza guaritrice atta a innescare un processo di autoguarigione, nel caso del placebo ho sempre creduto che il paziente dovesse pensare di assumere un qualcosa di curativo….
    Buona giornata a tutti

    holvi49
    Partecipante
    Post totali: 112

    In un mio post del 30 luglio 2017 riportavo un articolo sull’argomento del placebo che potrebbe essere utile per ondina.
    Un abbraccio.

    catulla2008
    Partecipante
    Post totali: 244

    Istantaneamente, sulla scia delle considerazioni di Ondina, mi è venuto da pensare che nel caso di una sperimentazione collettiva possa agire un fattore diverso a supplire alla fiducia nel medicinale: la fiducia nel gruppo. Insomma qualcosa del genere “a-Natale-siamo-tutti-più-buoni” che, pur nella consapevolezza della finzione, nondimeno cambia l’atmosfera del contesto inducendo un cambiamento REALE nella disposizione e, forse, anche nella chimica dell’organismo.
    Possibile, no?

    • Questa risposta è stata modificata 6 anni, 1 mese fa da catulla2008.
    • Questa risposta è stata modificata 6 anni, 1 mese fa da catulla2008.
    m_rosa
    Partecipante
    Post totali: 574

    A me è venuto in mente quando dopo uno spavento diamo da bere un bicchiere d’acqua, che veramente calma, o quando diamo un bacino sulla “bua” di un bambino, che veramente fa passare il dolore.
    Io credo che nel caso dell’esperimento sia l’intenzionalita’ data al placebo renderlo efficace,mentre nella Medicina Ermetica ci si aggiunge la Volontà che con coscienza e conoscenza imprime al medicamento quel quid che permette di trasformarlo in farmaco.

    GELSOMINO
    Partecipante
    Post totali: 141

    Mi ritrovo abbastanza con m_rosa in quanto penso che le persone, che consapevoli di assumere una sostanza placebo hanno un miglioramento, abbiano attivato in se il meccanismo di autoguarigione . A questo punto mi chiedo : se ci sono riusciti, perché per farlo hanno avuto bisogno del placebo? La Medicina Ermetica ha un quid in più , il collegamento col Centro emanatore di energia curativa , per cui chi vi ricorre non è più solo e costretto a basarsi sulle sue sole forze o sugli effetti dei principi attivi dei farmaci , ma beneficia di questa forza che compensa lo squilibrio e potenzia le capacità di risposta del suo organismo.

Stai visualizzando 15 post - dal 196 a 210 (di 528 totali)
  • Devi essere connesso per rispondere a questo topic.

Iscriviti alla Nostra Newsletter

Normativa Privacy