Eventi e Segnalazioni

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  • admin Kremmerz
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    Anche io mi congratulo con le sorelle e i Fratelli dell’Accademia Sebezia per aver portato a termine il Quaderno, frutto concreto della Volontà delle Superiori Gerarchie e mi auguro che il loro lavoro sia da sprone per le altre Accademie affinchè presto vedano la luce tutti gli altri quaderni. Ringrazio inoltre la Direzione della Schola senza la quale nulla sarebbe possibile.
    Original author: m_rosa

    admin Kremmerz
    Amministratore del forum
    Post totali: 1008

    C’è stato un festoso brindisi oggi a Napoli per salutare la pubblicazione del lavoro – fresco di stampa – realizzato dall’Accademia Sebezia. Il colore giallo Napoli della copertina esprime l’energia e l’entusiasmo che hanno sostenuto il lavoro collettivo accademiale. Per lo studio del timbro e del suo simbolismo la Sebezia ha ricevuto indicazioni preziose, input e linee guida finalizzate a esplorare aree di grande interesse simbolico, alchemico, mitologico, storico, scientifico… Con il Patrocinio dalla Delegazione Generale, è stato applicato il metodo ermetico che dovrà essere sempre più perfezionato. Ovviamente i contenuti della ricerca dovranno essere ulteriormente metabolizzati, a più livelli. Guidati dalla SPHCI percepiamo orizzonti sempre più ampi sviluppando strumenti evolutivi sempre più adeguati. Nell’attesa dei Quaderni Miriamici delle altre Accademie nostre sorelle, AUGURI a tutta la SPHCI.
    Original author: Corolla

    Eris
    Partecipante
    Post totali: 30

    mi unisco al coro di auguri è bello potersi congratulare con i FR e le SR dell’Accademia SEBEZIA per il lavoro svolto , che sia di buon Auspicio per le altre Accademia per una rapida presentazione anche dei loro Quaderni , direi che è una sensazione molto piacevole iniziare a vedere i frutti di tanto lavoro e tanta dedizione, ringrazio le Superiori Gerarchie che ci permettono di poter partecipare tale evento non solo agli iscritti , ancora un grazie alla Direzione , ed un Fraterno abbraccio a tutti i Fr e le Sr

    wiwa70
    Partecipante
    Post totali: 367

    Ringrazio di cuore tutti i fratelli e sorelle per aver condiviso la gioia di un prezioso risultato che sarà per tutti da incentivo e con il determinante sostegno delle Gerarchie ci auguriamo di poter arrivare condurre in porto la nave!! Congratulazioni!!!

    admin Kremmerz
    Amministratore del forum
    Post totali: 1008

    Ieri è stata una giornata davvero ricca di emozioni…. abbiamo finalmente potuto sfogliare e iniziare a leggere il quaderno n° 1 dell’Accademia Sebezia e poi, inaspettata, abbiamo ricevuto la sorpresa di poterci collegare con il Maestro M.A. Iah Hel e i Fratelli della Vergiliana via Skype!
    Il cuore è pieno di gioia nel vedere realizzato il frutto del lavoro collettivo di due anni di studi, guidati da continui e fondamentali in-put della Delegazione, che ci hanno dato la possibilità di riflettere e tentare di comprendere sempre meglio il percorso intrapreso.
    Ora non resta che leggerlo per cercare di digerire, metabolizzare e poi fissare i contenuti.
    Leggendo le parole del Delegato nella prefazione si evince che, oltre agli attesi quaderni sui timbri delle altre accademie, ci saranno altri quaderni di studi, dunque altre opportunità per tutti di attivarsi e crescere nella ricerca.
    Auguri a tutti i Fratelli
    Grazie e ancora grazie al Delegato per averci dato questa opportunità
    Original author: mercuriale2011

    X
    Partecipante
    Post totali: 35

    Che gioia vedere pubblicato il frutto dei lavori accademiali della Sebezia!
    Grazie al Delegato Generale, il nostro Maestro M. A. Jah-Hel, per averci fatto sperimentare, tramite la ricerca, il metodo ermetico/scientifico, che ho trovato fondamentale e utilissimo incominciare a praticare, perché oltre ad accomunare fraternamente gli iscritti, ha fatto in modo di mettere alla prova se stessi e ı propri limiti personali. Aspetto con ansia gli altri quaderni delle accademie Miriamiche con la grande speranza che ci siano tantissime altre opportunita del genere e di maggiore scambio tra le accademie.
    Viva la fratellanza di Miriam!

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Sono ansioso anch’io di avere tra le mani questo 1° Quaderno dell’Accademia Sebezia. Il giorno prescelto nel quale verrà consegnato anche ai Fr + e Sr + delle altre Accademie, dovrebbe coincidere con l’Agape del prossimo Plenilunio di Solleone. Verissimo quanto affermato da Lucilio circa il metodo ermetico seguito nella preparazione dei lavori, dei quali il nostro dell’Accademia Giuliana, non è ancora terminato: lo stimolo costante teso all’attivazione di tutti i componenti fa sistematicamente da sfondo all’intera durata di ogni Riunione; l’esigenza di ricerca e parimenti di oggettivazione in via gerarchica viene sistematicamente sollecitata, il lato majeutico/introspettivo circa l’interpretazione ermeneutica del Simbolo non viene mai trascurata, anche perché, come più volte detto in Accademia, quando l’Ermes circola, nessuno sa quale via sceglie per manifestarsi all’attenzione collettiva.
    Un caro saluto

    wiwa70
    Partecipante
    Post totali: 367

    Davvero interessante la lettura del Quaderno accademiale della Sebezia e quanto mai attuale laddove si parla del ritrovamento di reperti archeologici preistorici di Veneri gravide ….infatti, pochi giorni fa, è stata data notizia al TG nazionale di una grotta molto poco nota in Salento (credo a Parabito) in cui è avvenuto il ritrovamento di Veneri preistoriche gravide che sostengono il ventre gonfio con entrambe le braccia dal basso e in questo gesto si sottolineava esserci la sacralità di una rituaria antichissima nel nostro territorio! Da qui sono scaturite altresì ulteriori riflessioni sulle bellissime immagini date sul timbro dell’ elemento VentoAria….ho sempre pensato che ciò che ci tenesse in vita fosse l’ossigeno che respiriamo ma forse prima ancora di questo non potrebbe essere invece che sia quel MOTO PERPETUO che produce ariasoffio vitaleefflato e quindi energia che ci alimenta e ci sostiene attraverso l’ossigeno? E quindi quando parliamo che il MOTO è VITA forse non è solo una frase fatta o un’immagine romantica ma un PRINCIPIO ben concreto e funzionale del nostro ciclo vitale?? Buona lettura a tutti

    admin Kremmerz
    Amministratore del forum
    Post totali: 1008

    E’ stato detto, infatti, che il quaderno va studiato e assimilato….
    Original author: holvi49

    wiwa70
    Partecipante
    Post totali: 367

    Certamente questa lettura è motivo di riflessioni e stimoli continui….ad esempio le parole del Maestro Kremmerz di pagina 76 a proposito dei principi attivo e passivo all’interno dell’Unità e che “le relazioni tra le due parti sono armonicamente coordinate” così come il microcosmo al macrocosmo analogicamente, mi ha ricordato le parole del Maestro, nella Scienza dei Magi, a proposito del simbolo della X: “Coloro che hanno studiato anatomia umana sanno che il centro sensorio coincide e si riproduce nell’incrociamento dei fasci nervosi e nella certa simpatia dei plessi corrispondenti alle umane sensazioni.” “ 1 è Dio, è il principio come analisi e sintesi dell’universo. 10 è la iniziale della seconda serie passiva, l’uomo. Nella grafia dei numeri romani il X composto di due barre intersecantisi, rappresenta la stessa idea dei due principi attivi e passivi in amore, cioè agenti l’uno sull’altro in modo tale da non generare squilibrio ma determinanti le funzioni miste delle due correnti di cui il centro o plesso o centro sensorio o foco centrale, non risponde che alla connessione della principale forza attiva sulla forza accipiendaria…”
    Riflettevo come nella fisiologia umana il MOTORITMO|RITO si manifesta in due modi specifici attraverso la muscolatura liscia detta anche in-volontaria come ad esempio il respiro, movimento che si auto alimenta, i movimenti uterini e sfinterici ecc. e poi la muscolatura volontaria o striata degli arti e infine il cuore che è un ibrido( o ponte??) poiché le contiene entrambe….nei libri viene detto perché deve resistere più a lungo ma mi viene da pensare che forse potrebbe essere un organo in evoluzione che faccia da collegamento tra i due emisferi del corpo e che un giorno potremo magari arrivare a determinarne il motoritmo specifico per ognuno, che segua gli aneliti universali piuttosto che le ansie e le paure quotidiane che turbano l’equilibrio naturale delle nostre vite??

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Ho iniziato un’attenta lettura del Quaderno dell’Accademia Sebezia. Le idee, i dubbi, le riflessioni che ne scaturiscono sono tanti. Primo esempio: non riuscivo a identificare un timbro come pura espressione sintetica di una Idea Madre che sta a monte: forse perché nella quotidianità questa peculiarità o non esiste, oppure se ne è profanamente perso l’aggancio con l’impressione che volle esplicitare chi lo ha coniato. Personalmente, per ragioni professionali, vivo in mezzo a carte intestate, timbri, fregi, senza mai pormi il dilemma circa le finalità per le quali furono posti in essere. Invece, tutti i timbri delle singole Accademie sono deputati a sancire l’impressione, anche se con sfaccettature opportunamente diversificate, di una Idea Madre che non ha limite temporale (mi viene in mente quella proiezione di traiettoria della quale non si intravede la curvatura, alla quale fece riferimento il Maestro Benno nella ben nota Circolare del dicembre 1947 quando richiamava a raccolta tutti gli iscritti regolari), e proprio attraverso i lavori accademiali tale Idea si manifesta nella lenta, ma espansiva ed inesorabile incarnazione del senso di appartenenza alla Schola. Forse proprio per questo, che l’invito del Circolo Interno è sempre quello di mettere a verifica oltre ai singoli lavori espletati anche le idee e le impressioni che ne scaturiscono, perché l’Ermes, cioè la penetrazione intelligente dei fenomeni e delle loro cause, non si sa quale direzione individualizzata utilizzi per manifestarsi, ma sicuramente presiede sistematicamente ad una crescita individuale e collettiva dei partecipanti, fissando sempre la teoria dopo averla cavata dalla pratica.
    Un caro saluto a tutti.

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    Proseguendo nella lettura, si evince che un “timbro è formato da immagini proprie del vissuto della società in cui esse si riflettono”. Il sistema sociale del primo novecento, cominciava ad essere caratterizzato da un lato, da un mercato in rapida espansione che presentava nuove dinamiche tese a diffusione e scambio di beni di consumo, e dall’altro, si inizia ad intravedere un’autentica riscoperta dell’impronta cosmica tipizzata nella figura femminile dotata di specifici attributi. Tra questi, in primis, il Velo (di Natura Divina), che, in estrema sintesi, per essere develato, l’essere umano uomo o donna che sia, deve trascendere i limiti della propria individualità. Inoltre, questo velo, si presenta decisamente gonfio quindi interamente pervaso dall’elemento aria. Nella cultura dell’Antica Mesopotamia, in particolare Sumera, proprio tale elemento presente in Natura aveva la funzione di trait d’union tra l’uomo ed il Cosmo. Se ho compreso bene tale significato, come compare nell’ultima parte del paragrafo 2 (Velificatio), stimola non poco la riflessione il fatto che, l’atteggiamento “venereo ed invitante” della figura femminile presente nel timbro, pare proprio voglia significare “lo spirito attivo della Natura Universale non si dona, ma si lascia dagli attivi attrarre”. Di conseguenza, un primo sintetico ma fondamentale significato di tale immagine, potrebbe proprio essere racchiuso nello stimolo all’essere umano alla mobilità finalizzata al progressivo svelamento del proprio potenziale inespresso quindi incognito proprio perché velato.
    Un caro saluto ed un augurio di un buon ferragosto.

    admin Kremmerz
    Amministratore del forum
    Post totali: 1008

    Il cuore sembra essere un’anomalia: pur essendo considerato un “muscolo” involontario, presenta le striature verticali, proprie dei muscoli volontari. Che si possa supporre una azione della volontà su di esso? Un caro saluto a tutti.
    Original author: holvi49

    wiwa70
    Partecipante
    Post totali: 367

    Ho riletto più volte la parte finale del Quaderno sul Rito e tutte le sue valenze e mi stupisce come, per quanto credi di sapere, si impari sempre qualcosa di nuovo….o forse quel qualcosa è la consapevolezza di ciò che si fa, laddove un atto ripetitivo nella sua meccanicità giornaliera rischierebbe di svuotarsi di contenuti, se non fosse che ti devi chiedere continuamente “Perchè lo fai?”, per sintonizzarsi con l’atto che si compie, specie quando viene sottolineato che “ il ripetersi del rito meccanizza potentemente la virtù della prima e originale intenzione” e che “è la ripetizione del rito a farne verificare l’efficacia..”
    E poi ancora :”Bisogna mettere in movimento l’etere, la materia fuori e dentro di noi, convibrare con essa, attivando il cambiamento nella direzione voluta. Ascoltare la propria voce che ritualmente pronuncia esattamente le parole prescritte, porre in vibrazione l’aria dinamizzata a livello sottile dal fuoco su cui bruciano i profumi del momento, respirare in sincronia con le parole, sono componenti che hanno effetti sottili e continui, i quali immancabilmente produrranno gli effetti evolutivi auspicati”. E infine il Maestro Kremmerz conclude: “I riti contro cui tutti gli ignoranti si ribellano non sono che i più potenti aiuti per educare la volontà e dirigerla, per sostituire la scienza in coloro che non l’hanno, per generare l’equilibrio negli uomini soggetti alle passioni”. A ben pensare, alcuni aspetti del rito, con il loro collegamento con i quattro elementi della Natura, mi hanno ricordato una passeggiata in montagna a contatto con Madre Natura: il contatto in piedi con la terra e la sua forza di gravità, il respiro in sincronia col passo e i profumi del bosco, l’acqua dei torrenti con cui ci rigeneriamo dalla fatica e lo sforzo che produce calore e sudore e ogni nostra cellula è sintonizzata con ciò che la Natura ci offre copiosamente e in modo del tutto gratuito! Alla fine siano esausti ma felici…di cosa ? Un senso di equilibrio ha pervaso ogni nostra parte…ma quale è il segreto di questo benessere?? Volere nutrirsi a Quella fonte Rigenerante con consapevolezza? Allora ringrazio ancora una volta la Delegazione Generale che, come abbiamo letto nel suo augurio iniziale al Quaderno, ci ha dato l’opportunità, come tramiti, di “sviluppare una sempre maggior presa di coscienza del principio ermetico di Fratellanza che tutti ci unisce nell’unico corpo, fecondo d’amore e salute, della Miriam Suprema” cosicchè l’opera scritta non è più cosa astratta ma Opera di Materia Vivente e aspetto con trepidazione la pubblicazione del II volume della PIETRA ANGOLARE MIRIAMICA per proseguire questo emozionante, ricco e proficuo viaggio di ….VITA! Buon ferragosto a tutti i cari Fr e Sr

    garrulo1
    Partecipante
    Post totali: 458

    A proposito delle ali di farfalla, ad un certo punto nel paragrafo 4 compaiono più riferimenti all’ermetica unione tra Amore e Psiche, e da tale unione nasce una divinità femminile, guarda caso, la figliola Voluptas, dalla straordinaria bellezza e parimenti attrazione. Si ritrova nel libro, un riferimento in calce al significato di tale simbologia per gli Epicurei, per i quali è tale figliola divina che muove gli esseri umani verso il bene supremo. Mi viene spontanea una riflessione: Voluptas ha la stessa etimologia di Voluntas cioè Volontà: ermeticamente intesa, questa Volontà credo corrisponda ad un vero e proprio Agente trasmutatorio, e, se scientemente diretta, regola tutto il lavorio di combustione e conseguente eliminazione delle immondizie dalla materia corporea (con procedimento alchemico come si evidenzia da più parti nel libro), ed a tutti gli effetti, dirigendo la trasmutazione della materia grave, presiede anche al perfezionamento delle modalità di espressione dello Spirito che man mano viene a disporre, quale veicolo di contatto con l’ambiente circostante, proprio della materia maggiormente sublimata.
    Infatti, in Natura è proprio il calore (Igne Natura) che tutto perfeziona e pertanto rinnova, ed a questo proposito viene in aiuto il Simbolo della Fenice, l’Uccello IBI che procede elevandosi dal fuoco.
    Tale Volonta’, credo abbia anche presa diretta sulla circolazione del fluido vitale nell’essere umano (Magnetismo Cosmico Individuato),come su tutte quelle parti della Natura soggette a modificazioni progressive mediante l’utilizzo dell’intelligenza. La Volontà, però, va determinata nella sua finalità, proprio perchè, come precisa il Maestro Kremmerz, “la più potente forza è la volontà dell’uomo che sa quello che vuole”. Tento di proseguire in questa disamina del Fattore Volontà, in quanto ho intravisto altri collegamenti nel successivo paragrafo 5 dedicato all’analisi del “seno sinistro indicato dalla mano sinistra”. Infatti a pagina 53, compare quanto segue :” L’allattamento era per queste culture (italico/egizie ed ellenico/mesopotamiche dal 700 A.C. in poi) il simbolo concreto dell’unione tra mondo divino e umano, proprio come tra madre e figlio, e della relazione diretta tra l’essere e la dea della natura universa, che venerata, cioè compenetrata dalla umana volontà, concentrata e fissata in uno stato d’amore, si concedeva”. A questo punto, l’iconografia del Timbro mi pare proprio presenti una prima concreta indicazione e tento di spiegarla. L’atteggiamento invitante, insito nella posizione tenuta dalla figura femminile, ed il velo che potrebbe anche essere tolto, fungono da stimolo a trascendere attivamente la propria individualità al fine di penetrare i segreti di natura, ma parimenti, la tensione verso uno stato di amore, sintetizzato in questo caso nell’offerta di allattamento dalla Nutrice (Mater Naturae) all’infante (figliola/figliolo umano), il quale, se armato di potente volontà direzionata, può muovere i primi passi nel mondo delle cause. D’altronde, “l’atto di Amore” va inteso come una clavicola di natura compenetrativa verso chi o cosa si ama, e più volte il Maestro Kremmerz ha scritto che per procedere alla conoscenza di una tale cosa, occorre diventare la cosa stessa. Forse questo rimanda al significato di convibrare, quindi pare di intendere che il percorso magico sia proiettato in una progressiva identificazione con la Realtà Circostante, realizzabile esclusivamente mediante un cammino di conoscenza esperienziale, da oggettivare gerarchicamente, che poi risulta essere uno dei fondamenti del Metodo Ermetico.
    Un caro saluto.

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