Certamente leggendo gli scritti del Maestro Kremmerz, e vivendo la vita della Fratellanza si constata che le iscrizioni sono aperte a tutti, indistintamente se uomini o donne, e così anche lo sviluppo evolutivo, confermato dai circoli di appartenenza propri dell’organigramma della Schola, non fa differenza di sessi. Ma bisogna ammettere che dopo millenni di cultura cosiddetta patriarcale vi sono nella mentalità comune fraintendimenti e sovrastrutture che sin dai suoi primordi la Schola non ha avallato. Sono molte le tematiche che il Kremmerz per primo e i Maestri dopo di lui, fino al Maestro M.A. Iah-Hel, hanno ribaltato. Ricordo, ad esempio, quando il Maestro Harahel, in Accademia, sostenne che tutti noi miriamici eravamo alle dipendenze di una Donna. Invece di contro quanti pseudo ermetisti ammuffiti hanno creduto di poter ottenere qualcosa da una pupilla? E quanti altri, imbalsamati, hanno marciato, per le loro inconfessabili mire, sull’assurdo assunto che il femminile sia passivo? Quanti hanno tentato trasferire le dinamiche maschiliste del sociale all’interno dell’Ermetismo che, in realtà, se ne discosta completamente? Se oggi, noi fratelli, e noi sorelle collaboriamo come numeri all’interno della Fratellanza, uniti dall’amore per una I-Dea, nel contesto di una Matriarchia, e nel rispetto e nella coscienza ognuno del proprio sesso, dobbiamo ringraziare la Schola, per come è strutturata sulla base della P+F+, e il Maestro M.A. Iah-hel che ha sempre fatto di tutto e di più per la collettiva e singola evoluzione. Dato che evoluzione è anche comprendere le potenzialità scientifiche e fisiologiche dell’organismo umano.