Subreply To: Il Contagio e le epidemie

admin Kremmerz
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C’è un modo per evitare di diventare autoreferenziali e scivolare nell’egoismo: la corretta applicazione della terapeutica nell’ambito della catena.
Dice Kremmerz: “Il pensiero fluidicamente è generatore: ogni proiezione realizzata ha origine non solo nel pensiero di chi l’ha creato, ma anche nell’apparato proiettante…”. Quindi se, seguendo le sue indicazioni (“Quando orate negli intensi minuti del vostro rito, non prefiggetevi alcuna meta egoistica…Non un ombra passi sul terso cilestre della vostra anima che offuschi per un attimo lo splendore di una donazione senza compenso mercantile…”) si allena il proprio pensiero in maniera corretta, sostanzialmente si arriva pure a correggere l’apparato proiettante (e Giovenale ha tramandato sino a noi posteri che se il corpo è sano è sana anche la mente!!!).
Molto prima che se ne occupassero i produttori di smartphones, J.M.Kremm-erz indicava nell’applicazione (oggi si direbbe app?!?) terapeutica il programma creato per interagire sia con i componenti del malato che con quelli di chi lo utilizza.
Ecco perché “non aspettarsi nulla” ma solo applicare e applicare e applicare alla terapeutica un pensiero quanto più possibile neutro: come la goccia che scava la pietra, questa sarà la matrice che ci modellerà.
Original author: coralreef

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