Reply To: Verba volant, scripta manent

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Originariamente postato da garrulo1
Il 26 Novembre 2012 alle ore 17:03

Mentre leggevo nella finestra interna al sito alla Voce “Articoli”, circa “L’irrinunciabile Virtù dell’Essere”, tra l’altro facente parte delle Perle Ermetiche presenti nel Libro “La Via della Rosa” , risaltano immediatamente alcune considerazioni sulle interazioni presenti in Natura : “Osservando attentamente la natura nei suoi tre regni – minerale vegetale animale – ciò che maggiormente risalta è la scala evolutiva e ininterrotta che collega tutti gli esseri: tutti vivono, si nutrono e respirano allo stesso modo e i ritmi naturali sono uniformi e costanti in tutti e quattro gli elementi semplici che costituiscono il fondamento della vita delle cose (terra, acqua, aria e fuoco). Tutto si evolve, si trasforma, niente si distrugge. Anche noi, esseri umani, abbiamo una composizione identica alle altre creature viventi e obbediamo a una ritmica naturale! Ma che cosa, dunque, ci distingue o ci differenzia? Due cose: il pensiero creatore e la parola realizzatrice. Cartesio diceva: io penso, quindi sono. Ma chi parla dentro di noi, chi ci fa agire? Ognuno affronta ogni giorno delle prove, ognuno giorno dopo giorno acquisisce delle certezze da memorizzare come su di un computer, sul nastro magnetico dell’anima, per tirarle poi fuori sul canale privilegiato degli eventi, ogni qual volta se ne presenti la necessità. Ciò fa presupporre una memoria costante ed eterna che agisce dalle profondità del nostro essere”.
Credo che ciò che veramente contraddistingue l’uomo, o meglio la condizione umana, stia proprio nella possibilità evolutiva, cioè nella possibilità di attivazione di una condizione pregressa e per certi versi statica, da intendersi quale potenziale inespresso, che progressivamente incontra la sua espressione man mano che la coscienza dell’intelletto tende ad affermarsi. Il Maestro J.M. Kremmerz, ogni volta che ci parla di coscienza, ce ne ricorda la radicale etimologica, “da cum scientia”, e la Scienza in ballo in questo caso è la Scienza Integrale, che pian piano deve essere integrata in ogni serio ricercatore delle Verità Ermetiche. Ma, con altro linguaggio, correlato al diverso periodo storico in cui agiva, le stesse cose ce le scriveva Giordano Bruno, in quattro righe che in passato avevo già citato nel blog, ma che ogni volta rivelano una capacità estrema di penetrazione dei fenomeni naturali. Le riprendo pari pari dalla bellissima pubblicazione della Yates, e poi concludo con una riflessione personale :
“ …….. perché siccome la divinità descende in certo modo per quanto che si comunica alla natura, cossì alla divinità s’ascende per la natura, cossì per la vita rilucente nelle cose naturali si monta alla vita che soprasiede a quelle……”. Quindi la Natura, latu sensi, è individuata dal Nolano come un vero e proprio specchio, preposto a riflettere ciò che sta più in alto, ed il percorso di integrazione deve arrivare a permettere all’essere in via di evoluzione il contatto interdimensionale, interconnesso ad un progressivo stato di espansione di Coscienza, fino al punto da abbinare “Pensiero creatore e Parola realizzatrice” , così come ci è stato ricordato magistralmente nella Via della Rosa.
Un saluto a tutti.

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