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Originariamente postato da filosobek88
Il 06 Maggio 2012 alle ore 16:01

Il caglio – apparente radice etimologica del nome Cagliostro – concretizza la virtù in grado di sostanziare formalmente la vita che, per conseguenza, assume nome e valore specifico: è la Fortuna virilis, già citata dea dell’antica Roma, con quella verga di Vergine che – ricordava il Maestro Kremmerz – è indispensabile a chi voglia diventare mago. L’idea di caglio e di coagulo è dunque creazione in senso lato, motivo dell’incarnazione stessa, di cui si tratta ne l’Arcano degli Amanti quando: “Dice l’uomo storico che è in noi, l’uomo antico che in ognuno di noi è reincarnato: io sono, fui, sarò, forma cattolica anteriore e posteriore a Cagliostro; ed è bene che me lo conosca io questo dio che porto con me, come l’anima del mio guscio di lumaca terrigena. La storia della vita passata è incisa sillaba a sillaba nel disco del fonografo umano, dell’uomo vivente. Non è il karma secondo la concezione buddica; è la memoria istintiva di tutti i dolori, di tutte le pene, di tutti gli spasmi, che aspira alla concezione della vita di uomini associati, dopo che si sono integrati nei loro poteri naturali e satannici”.
E, circa quest’ultimo aspetto, in questo sito ho trovato attualissimo, fra le news da “La parola del Maestro”, l’intervento su “L’Aura umana: tintura alchemica e forza esteriorizzante”, in particolare per quel passo de “I dialoghi sull’ermetismo” dove Kremmerz spiega che “le molecole, parti invisibili del nostro corpo vivente, si staccano da questo per entrare in contatto con qualunque persona che si mantiene vicina. Un corpo più ricco di questa forza che volatilizza la materia dell’organismo umano, può esteriorizzare tante di queste particelle da condensarle in una leggera nebbia” e anche “L’odore speciale che esalano certi organismi umani è parte dell’aura che li circonda”.
Addirittura il CICAP, per un articolo dell’avv. Steno Dondè, parrebbe convenire su tale evidenza quando spiega: “La fisica e la chimica ci insegnano che se facciamo passare una corrente elettrica attraverso una struttura atomica si produce un fenomeno chiamato ionizzazione, per cui un atomo, o un gruppo di atomi, perde o acquista elettroni trasformandosi da ione positivo a ione negativo o viceversa. Un fenomeno di ionizzazione che tutti constatiamo dopo il passaggio di un temporale, e che si manifesta con quel buon odore che acquista l’aria. (…) Kirlian inventò una strumentazione che attraverso l’impiego di energia elettrica faceva ottenere un determinato effetto fotografico sugli oggetti fotografati. La variazione delle bande di colore, più o meno accentuate, dovuta alle variazioni di intensità del flusso elettrico che passa attraverso i gas, è direttamente proporzionale alla stato di conducibilità dell’elettrodo variabile (mano, foglia…). L’effetto Kirlian oggi usato largamente, e in tutto il mondo, nell’industria pesante per studiare la resistenza dei vari materiali e la loro usura (…) fotografa il processo di ionizzazione dei gas esistenti tra i due elettrodi (…) Se, in effetti, il fenomeno fosse da imputarsi all’emissione da parte del corpo umano di “essenza energetica” dagli infiniti poteri terapeutici, non vedo perché il fenomeno non dovrebbe prodursi anche in assenza della scarica elettrica”.
Così, sempre a proposito di coagulo, ricordo un altro intervento su questo sito, dove per La Parola del Maestro, trattando de “I profumi in ermetismo”, Kremmerz evidenziava: “Quando per lunghe ore molte persone respirano in ambiente chiuso, il fiato o effluvio o efflusso animale forma un coagulato morto, la cui putrefazione porta conseguenze di genere differente…”.
Mi pare perciò interessante che il CICAP, dedito al ferreo controllo delle affermazioni sul ‘paranormale’, giunga a ritenere che : “abbiamo dimenticato un componente molto importante; non abbiamo tenuto presente che tra i due elettrodi, esiste… l’aria che ci circonda”. Infatti, Giuliano Kremmerz l’aveva già anticipato più di un secolo fa che “ isolare, nel senso vero di questa parola, un corpo terrestre dalla terra non è possibile. L’uccello che vola non può uscire dall’aria che è il prolungamento della terra solida; aria, alito della terra…Ora se è impossibile, per la stessa ragione di non separazione, qualunque corpo animato deve subire con maggiore o minore sensibilità la necessità della sua partecipazione alla vita energetica del globo a cui è legato. (…)Il magnetismo terrestre, in combinazione con l’elettricità in natura, determina …il patema organico, o l’arresto totale o parziale di una funzione che non crediamo affatto in rapporto con influenze non precisabili. Un corpo malato, disorganizzato e dolorante è considerato da noi come un organismo che non ha potuto resistere, per la sua struttura, a forze alle quali altri uomini hanno resistito senza lottare (…) Organismi che resistono e organismi che ammalano e soccombono… Così se un uomo diventa malato, una catena di forze volitive umane può dargli la sanità come per miracolo, fulmineamente. (In questo sito, da “La Parola del Maestro” L’Uomo e l’ambiente secondo la filosofia di Giuliano Kremmerz).
In tal modo posso darmi ragione del nome Cagliostro e delle virtù taumaturgiche che a tale nome vengono associate.

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