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Originariamente postato da catulla2008
Il 29 Aprile 2012 alle ore 16:48

Dato che in questo periodo ci viene consigliato come rimedio l’acqua dei fiori, freschi o secchi, particolarmente contro le intossicazioni, vi propongo quanto segue, tratto da un trattato del 1700 (Teatro farmaceutico dogmatico e spagirico del dottore Giuseppe Donzelli napoletano Barone di Digliola Venezia 1704)
“A mezzo dell’Acqua si possono cavare le virtù da qualsivoglia pianta per via di distillazione… il vero modo di distillare l’acque dell’erbe è quello del Bagno Maria… Piglia i fiori, colti nel mese di maggio, libbre dodici, si taglia minutamente o s’ammacca nel mortaio; sopra versa acqua comune libbre venti, macera per tre giorni, distilla per vessica finché se ne raccolgono otto o dieci almeno. Questa regola tanto del tempo di raccogliere quanto del distillare dovrà servire per distillare tutte l’acque dei fiori … Tutte quelle acque distillate per vessica si dovranno esporre al sole per quindici o venti giorni coperte le bocche con dei vasi con panno o carta pergamena perforata.

ACQUA DI NINFEEE.
Quest’acqua si distilla da fiori di Nenufaro che è la Ninfea. Ha facoltà dio refrigerare in eccesso, estingue il seme con la libidine; onde si trova utile nella Gonorrea. Vale all’intemperie del fegato; giova alle febbri pestilenti; leva la sete e l’ardore. Raffrena la palpitazione del cuore e di molta utilità a tisici ragffrenando il fervore del fegato e del polmone; applicata estrinsecamente con aceto toglie il caore il dolore del capo concilia il sonno troglie il delirio e l’infiammazione forma l’erisipelem, il cancro e l’ulcere d’intemperie calde si come ferma anche l’emorragia del naso.

ACQUA DI FIORI DI TIGLIO
Si cava per alambicco nel modo degli altri fiori..
Si loda grandemente contro l’epilessia. Conforta il cerebro. Dissolve il tumore del ventre. Scalda l’utero refrigerato e ventricolo. Somministra latte alle mammelle, leva macchie dagli occhi, Si crede per certo che dandosi mezzo cucchiaio di quest’acqua ad un bambino subito che nasce rimane preservato per tutto il tempo di sua vita dall’epilessia apoplessia e vertigine.

ACQUA DI VIOLE.
Si distilla per Bagno Maria.
Bevuta dilata il polmone & il petto, fa respirare facilmente, preserva il polmone dalla tabe. Conferisce al fegato oppilato e all’aria cattiva e si adopera in ogni morbo grande. Conserva il fegato e chiarifica il sangue.
Acqua di gelsomini.
Dai gelsomini difficilmente se ne può cavare acqua odorata col modo ordinario degli altri fiori così che i fiori di gelsomini dovranno essere freschi aspersi di acqua comune e fatti distillare i primi spiriti e poi quest’acqua riposta sopra nuovi gelsomini e la distillazione ripetuta, pigliando sempre e semplicemente i primi spiriti.
Giova a rigenerare gli spiriti vitali e ricrea l’animo.

ACQUA DI FIORI DI MIRTO
I Fiori de Mirti dovranno essere ben maturi da quali se ne cava acqua odorata con lo stesso metodo delle rose tanto della venale come della più squisita. Ha facoltà astringente delle piaghe della bocca e bevuta rende l’alito buono. Con tali regole si possono cavare acqua distillate da qualsivoglia fiore.”

A completamento della ricerca… Gli apparecchi per distillazione (vessiche) esistono ancora e, per quanto costosetti, si trovano in vendita anche online (pare che quelli prodotti in Germania siano i migliori).
In mancanza (dicono) si può sempre raccogliere il vapore condensato su un coperchio di pentola a pressione o, aggiungo io, chiedere in Farmacia i Fiori di Bach più adatti alla propria patologia. In questa Lunazione e la prossima, dovrebbero essere altamente terapeutici!

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