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Anonimo
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Originariamente postato da catulla2008
Il 28 Aprile 2012 alle ore 11:15

Maschio… Femmina… Dio e Dea dentro di noi agiscono quali forze cosmiche per legarci e collegarci. La mano, tuffata nell’acqua, ne riporta la coppa, la tazza, il calice o la borraccia: docile, il fluido prende la forma e anche lo specifico nome (es. “quanta ne vuoi? Un bicchiere…”) del fluido che rigenera il nostro corpo, la vegetazione e la vita.
Così la mente che, ogni notte, tuffata nell’oceano scuro del sonno profondo, trae il nutrimento adatto alla propria natura.
Così le cellule staminali che, ogni istante, generando il sangue, ‘plasmano’ l’ossigeno dell’ambiente e la carne tutta ad immagine e somiglianza del comando genetico. (Che sia questo l’onore sacramentale tributato al padre e alla madre?)
In questo sito, nelle Segnalazioni e recensioni del 04 APRILE 2009, appare l’intervento GIULIANO KREMMERZ: UN VIAGGIATORE DI FRONTIERA NEL MONDO DELLE NUOVE SCIENZE tratto da La via della Rosa – Editrice Miriamica, 1999. Qui si legge: “L’etere – ripeteva Kremmerz, voce solitaria nel deserto affollato delle idee nuove – è l’unica e sola materia cosmica. Nel nostro linguaggio etere è spazio infinito nell’armonia dei mondi e anche la materia rara di cui è composto, e in questo caso diventa sinonimo di materia cosmica e di protoplasma universale che vogliono indicare concretamente l’unico elemento passibile di qualunque realizzazione e forma e di cui tutti i corpi sono condensazioni con facce diverse. Pertanto – continua Kremmerz, occorre – …considerare la terra e tutti i pianeti e le stelle come condensazioni eteree e sorgenti di vite singole e individuali, delle quali condensazioni queste si alimentano”.
E ricordo un post di cerere6000, risalente sempre a quel giugno 2009, in cui si menzionava il fascicolo B interno alla Schola e si riportava ” La Maria tua, che è il tuo demone lunare, è nera, la MIRIAM anima collettiva è nera – perché la MATRICE DEL MONDO, dice Ermete, È SENZA LUCE, IN BASSO, NEL MEDIO E IN ALTO, E IN ESSA TUTTE LE COSE VIVE SONO GENERATE: NELL’OSCURITÀ PROFONDA DELLA RADICE PRENDE SUA VITA REALE L’ALTO PINO” .
Così, il Tempo, attingendo allo spazio infinito, plasma il cosmo ed i mondi, i pianeti e tutti i viventi, a somiglianza dell’impronunciabile nome divino che, come insegnano le più antiche tradizioni religiose, non viene mai pronunciato invano…

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