Così, apparentemente senza un perché, mi sono capitate davanti agli occhi le foto dell’Agape e di quello scampolo di agosto nelle Terre sibilline, con ancora i covoni di paglia e i colori dell’estate: il cielo azzurro, la Grotta d’Oro, la curva delle montagne, la luna piena. Natura splendida, generosa, traboccante di Vita.
Era il 18 agosto.
Nel Giappone meridionale, due giorni fa, c’è stata una scossa di terremoto della stessa magnitudo di quella del 24 agosto nella valle del Tronto: ma lì non è successo nulla. Assolutamente nulla.
Di là dai facili discorsi politici e comuni, del tutto inopportuni in questo sito, credo invece che si debba riflettere sul cammino ermetico e sulla sua Scienza Tradizionale. Perché se è vero che il lavoro di noi numeri della catena non ha nulla dell’abbandono mistico ed è invece concentrato sull’intelligenza e sulla volontà, è altrettanto vero che spesso, per inveterato vizio sociale, si tende ad essere passivi nel bene e nel male nel convincimento quasi superstizioso che l’uno venga per premio e l’altro per punizione. Ma dipende da noi, sempre e solo da noi, in ogni contesto, cercare e stringerci a ciò che conta. Alle nostre radici. Alla nostra Causa. E nella Fratellanza di Miriam ogni piccolo moto in tal senso viene moltiplicato come pane a contatto con il lievito.
Così, concentrandoci su quello che conta davvero – la salute, il senso della vita, l’Amore nella sua accezione più alta – attingiamo all’integrità luminosa di Chi ha compiuto il cammino dell’ascenso e sappiamo che è a quell’Amore che ci aggrappiamo in cordata con la mente il cuore la pancia insieme per essere restituiti all’equilibrio di noi stessi.
Poi, certo, così come dall’Opera abbiamo ricevuto, non possiamo non restituire a quella stessa Opera allargando l’opportunità di una terapeutica profonda a chiunque voglia sperimentare la Medicina Ermetica.
Fraternamente stretti in uno scopo che è salute e luce, ognuno sistemando la contabilità della propria vita (in gestione separata dal senso della “Vita”), possiamo ritrovare il profumo sibillino dell’Estate. Anche là dove la terra fosse coperta di neve.
Si può fare.
Original author: catulla