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garrulo1
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Cara Buteo, gli stormi di piccioni a cui vedi compiere manovre veramente armoniche, stile frecce tricolori per poi ricompattarsi in una sintonia perfetta, sono i cd. torraioli che vediamo anche e sopratutto ahimè in città, per intenderci quelli dalle barre nere sulle ali. In origine era il piccione selvatico (columba livia), da cui discendono i domestici, i viaggiatori e molte altre varietà. Quello che mi affascina proprio tanto, è invece il colombaccio (columba palumbus) dalle barre bianche su ali e collo, cugino alla lontana ma con abitudini e comportamenti completamente diversi dal piccione. Quello che però voglio dire, è che gli stormi di torraioli in volo o di stanza fuori dai contesti urbani, hanno mantenuto modalità e dinamiche di condotta perfettamente funzionali in ipotesi alla sopravvivenza del gruppo in natura, si fanno poco avvicinare dalle persone, seguono codici comportamentali gerarchizzati nella vita di gruppo, dal volo in diverse “modalità”, ai punti di posa lontano da potenziali pericoli per alimentarsi o abbeverarsi e così via. Quello che personalmente ho notato invece nelle aree urbane, è che questi codici si allentano di parecchio, almeno me così sembra, cambiano le abitudini alimentari adattandosi praticamente a qualunque cosa, altrochè granaglie e altre prelibatezze come ricercano i cugini in campagna o zone preboschive, e la troppa confidenza con gli esseri umani penso faccia più male che bene alla specie, tende inevitabilmente a destrutturarli dal corredo genetico ab origine. Beninteso, è un mio parere, ma scaturisce da tanti momenti di osservazione e riflessione.
Con l’augurio a tutti di una buona serata.

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