In linea generale, non faccio difficoltà a condividere quello che scrive Gelsomino; i problemi nascono quando si passa alla pratica. Mi spiego: quali criteri, quali parametri si devono utilizzare per fare selezione dentro di noi? Chi è titolato a darci l’infallibile setaccio col quale separare la crusca dalla buona farina? c’è una morale, un’etica alla quale ispirarsi o uniformarsi, oppure ciascuno deve costruirsi da sé i propri riferimenti?
Questo mi pare un problema serio. Qualcuno ha delle indicazioni da suggerire?