Ieri ho visto lo « Zio Vanja » di Cechov, una versione moderna che mi è piaciuta molto e che mi ha fatto riflettere. L’autore è bravissimo nel ritrarre alcune sfaccettature dell’animo umano; in questo caso la tendenza a piangersi addosso, a pensare ai propri problemi come se nella vita non esistesse altro, a dare sempre la colpa a qualcuno o a qualcos’altro e a non fare nulla per cambiare. Mi ha fatto riflettere, dicevo,su come ci si abitua anche al dolore e come si preferisca vivere in modo insoddisfacente e triste piuttosto che prendere il coraggio e dare « un giro » alla propria vita.
Mi ha fatto riflettere sulle tante persone che conosco e che vivono male e poi ho guardato a me stessa, al mio essere miriamica, a come la mia vita sia sostanziata dalla Miriam, e poi mi sono chiesta « quante volte ho accettato un mal-essere senza far nulla per cambiare le cose? » Troppe