Pochi giorni fa in un borgo dell’Appennino cilentano alcune anziane donne sedute a prendere il fresco, cui mi ero rivolta per una informazione, mi hanno raccontato che nel loro paese quando arriva un forte temporale basta suonare le campane della chiesa di santa Lucia per rimandarlo indietro. Tanto sono famose queste campane che gli abitanti dei paesi vicini chiamano al telefono perché suonino, se il temporale passa dalle loro parti. Quando sono tornata a casa ho cercato sul web e ho visto che è una pratica molto diffusa anche in altre località del centro e del nord Italia.Suonare le campane a distesa e in tempo utile serve a richiamare dai campi i contadini, a invitare tutti alla preghiera perché il cattivo tempo non rovini le coltivazioni e infine a “rompere col suono il campo magnetico in atmosfera, attenuando in questo modo l’intensità dei fulmini”. Cosa ci sarà di vero? In ogni caso è sempre un bene lo spirito di solidarietà e l’unione delle forze per il bene comune.