Rispondi a: NUOVE FRONTIERE DELLA SCIENZA

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Alef2006
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Senza pretesa di esser dalla parte della ragione, riporto alcune considerazioni personali in merito al Big Bang ispirate ad alcune letture:
se vogliamo provare a rappresentare il Big Bang senza angoscia possiamo ricorrere all’analogia. Ciascuno di noi durante il giorno opera manifestando le proprie forze nella esplicazione della quotidianità mentre di notte svolgiamo un’opera tutta interiore tanto che osservati dall’esterno sembreremmo inattivi. In questi termini ciascuno di noi volge verso l’interno o l’esterno le proprie forze a seconda della fase che attraversa. Così l’Universo nella sua Unità potrebbe alternare periodo di lavoro latente durante i quali un osservatore non vedendo nulla potrebbe concludere che NULLA esista a periodi di manifestazione dinamica durante i quali pianeti, galassie e creato ruotano in accordo a Leggi Immutabili. Il Big-Bang potrebbe quindi rappresentare la transizione tra due fasi. L’Unità-Universo esisteva prima ed esiste dopo ma potrebbe aver cambiato la direzione nella manifestazione delle sue forze a causa di un Supremo Impulso Volitivo.

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