Rispondi a: ECCE QUAM BONUM ET QUAM IUCUNDUM HABITARE FRATRES IN UNUM

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m_rosa
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Quanti begli interventi in questi ultimi giorni!
Dal nuovo trhed del Maestro Aniel, ai molti post del vivacissimo “Ecce QUAM bonum…” che ci ha riportato,tra l’altro, due amici che avevamo un po’ perso di vista ultimamente, ben ritrovati Cerere e Cozza! Questa mattina sul pullman guardavo il video e ridevo da sola come una matta!!! Ho iniziato veramente bene la giornata, mi sono riconosciuta nel vecchio sistema educativo dove i figli dovevano stare al loro posto, dove gli adulti erano adulti, dove si cedeva il posto sui mezzi pubblici, ecc.ecc. Bisogna riconoscere, però, che non era quella la Panacea Universale come non lo è la tendenza odierna di porre i bambini su un piedistallo circondati da un cordone protettivo che spesso sconfina nel tentativo di forgiarli secondo uno stereotipo precostituito, dai tempi, dalle mode, dagli “interessi”, e così via. La difficoltà maggiore è, come rilevava Cozza, trovare l’equilibrio tra il dare e il togliere, tenendo conto del momento e della necessità ma soprattutto ricordarsi sempre, come il Maestro Kremmerz indicava nella Pragmatica Fondamentale, che l’essere che ci sta davanti non è una nostro attributo, ma è un’anima antica che sta riemergendo, cercando di adattarsi alla nuova realtà nel modo migliore, secondo le sue possibilità. Ed anche in questo l’essere miriamici aiuta!

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